Asparagi

Caratteristiche e proprietà nutrizionali degli asparagi
Gli asparagi sono tra le verdure più apprezzate (anche se li posso mangiare 3/4 volte l’anno poichè hanno un alto contenuto di nichel). Vengono percepiti come ingredienti adatti a preparazioni tutto sommato complesse ed eleganti, come per esempio i risotti.
Dal punto di vista botanico, l’asparago è una pianta perenne che cresce fino a un metro e mezzo. Si coltiva facilmente in serra, sebbene la coltura forzata dia vita a varietà dal colore particolare.
Sul piano nutrizionale gli asparagi non deludono affatto, infatti sono ricchi di vitamina A, che fa bene alla vista, e di vitamina B. Inoltre, sono un’eccellente fonte di sali minerali, come dimostrano le elevate concentrazioni di calcio, magnesio potassio e manganese. Gli asparagi contribuiscono inoltre all’assorbimento delle proteine, in quanto contengono la asparagina, un amminoacido che sortisce esattamente questo effetto. Per concludere hanno apporto calorico davvero basso, pari a 25 kcal per 100 grammi.
Le numerose varietà di asparagi
Per quanto in Italia venga consumata soprattutto una varietà di asparago, in verità ne vengono coltivate tantissime. Ecco quelle più apprezzate e conosciute.
- Bianco. Si caratterizza per il colore chiaro del gambo e per un sapore leggermente più corposo e deciso.
- Verde. È il tipico asparago, quello che si consuma maggiormente in Italia e in Europa. Sono molto teneri, privi di filamenti fibrosi e con un gusto mediamente delicato.
- Badoere. E’ una verità tipica del Veneto che si caratterizza per il colore chiaro, ora tendente al verde ora tendente al rosa. Questi asparagi sono più teneri della media e dolci.
- Violetto. E’ una delle varietà più antiche in assoluto, la cui coltivazione attestata risale al III millennio a.C. I gambi sono molto lunghi, ma non spiccano per dolcezza e morbidezza. Il sapore è gradevolmente amarognolo.
- Rosa. E’ una delle varietà più note, prelibate ed ampiamente commercializzate. Gli asparagi rosa di Mezzago vengono coltivati proprio nella mia zona (Brianza ndr). Questa varietà si contraddistingue per la sua tipica colorazione rosea e, allo stesso tempo, per il suo sapore abbastanza delicato che riesce ad addolcire numerose pietanze
- Selvatico. E’ una pianta molto diffusa appartenente alla famiglia delle Liliacee, che cresce anche in modo spontaneo lungo litorali marini o le rive dei fiumi; non di rado possiamo scorgere questa varietà durante una passeggiata. Questa tipologia non deve essere confusa con il luppolo (conosciuto con il nome dialettale di luartis).
Come valorizzarli in cucina?
Gli asparagi si caratterizzano anche per una certa versatilità, infatti possono essere utilizzati per preparare primi piatti, per condire i secondi e per realizzare delicati contorni o squisiti antipasti. Qui sotto trovate un’ampia selezione di ricette che li valorizzano. Ovviamente non può mancare un’ampia varietà di risotti agli asparagi, così come di torte salate in cui queste verdure compaiono tra gli ingredienti principali della farcitura.
Accanto a queste ricette, tutto sommato tradizionali, spiccano alcune un po’ più insolite, come quelle che vedono protagonisti ingredienti di carattere esotico. Troverete poi tutta una serie di sformati, insalate, conserve e frittate.
A cosa fa bene mangiare gli asparagi?
Gli asparagi, come abbiamo visto, vantano delle ottime proprietà nutrizionali. In virtù di ciò, apportano molti benefici per l’organismo. Il merito è innanzitutto alla già citata vitamina C, che giova al sistema immunitario, e alla vitamina A, che fa bene alla pelle e alla vista. Gli asparagi possono essere considerati come dei ricostituenti, in quanto ricchi di sali minerali come potassio e calcio, che impatta in modo positivo sulla salute delle ossa.
Gli asparagi, tuttavia, sono famosi per le loro capacità diuretiche. Esse sono dovute alla straordinaria abbondanza di acqua, che incide per il 90% sul peso dell’ortaggio, nonché alla quasi totale assenza di sodio. Proprio per questo, il consumo di asparagi giova a chi soffre di ritenzione idrica e persino di cellulite.
Gli asparagi sono anche depurativi e detossinanti. In questo caso ad impattare è il glutatione, una molecola che supporta il fegato nell’eliminazione delle tossine.
Gli asparagi possono recare benefici anche a chi sostiene diete dimagranti. Sono buoni, versatili, protagonisti di molte ricette sfiziose e ipocalorici, infatti apportano solo 25 kcal per 100 grammi, quasi un record considerando anche gli alimenti vegetali.
Quante volte si possono mangiare gli asparagi?
Che gli asparagi siano benefici non significa che si possano mangiare in quantità esagerate, anzi un abuso può portare, in linea teorica, a un principio di disidratazione o ad un sovraccarico della vescica e dell’apparato urinario. Ciò accade in virtù del loro potere diuretico e in particolare con gli asparagi surgelati, che tendono a trattenere più acqua degli asparagi freschi.
In alcuni casi, ovvero se si soffre di alcune patologie, gli asparagi sono addirittura sconsigliati. Il riferimento è ai disturbi dell’apparato urinario, come cistiti e infiammazioni uretrali. Il motivo è sempre lo stesso, ossia stimolano la produzione di urina e sovraccaricano gli organi coinvolti nella minzione.
Gli asparagi sono coinvolti anche in qualche forma di allergia o intolleranza? La risposta è sì, seppur indirettamente. Sto parlando dell’allergia e dell’intolleranza alle liliacee, una famiglia di cui fanno parte anche le cipolle e l’aglio. Nel primo caso i sintomi sono sia dermatologici che gastrointestinali, nel secondo caso sono solo gastrointestinali (vomito, diarrea, nausea etc.).
Come coltivare gli asparagi?
Gli asparagi possono essere coltivati nell’orto o nel giardino? E’ fattibile la coltivazione in modo autonomo? La risposta è affermativa, sebbene occorre prendere qualche precauzione. Tanto per cominciare, gli asparagi giovano dell’esposizione solare diretta e del clima temperato, quindi la semina va effettuata in primavera inoltrata. I semi vanno inseriti a una profondità ridotta (15 cm) e a una distanza di 40 cm l’uno dall’altro.
Gli asparagi prevedono una coltivazione “soft”, nel senso che non richiedono molte cure. Le annaffiatura sono rade, ma necessarie per non far inaridire il terreno. Il terreno, in particolare, deve essere soffice, in parte ricco di minerali e ben drenato.
Come si cucina questo tipo di ortaggio?
Gli asparagi si prestano a molte ricette, d’altronde sono ortaggi molto versatili, che possono essere cotti in un tempo tutto sommato breve. Gli asparagi in padella, per esempio, sono molto apprezzati per la velocità con cui si preparano e per la capacità di preservare il sapore dell’alimento (a differenza della bollitura). C’è spazio ovviamente anche per preparazioni più complesse, come le quiche. A tal proposito, vi invito a provare la quiche a base di asparagi e rabarbaro, che disegna una combinazione suggestiva ma azzeccata.
Gli asparagi possono fungere anche da condimenti per primi piatti, come dimostrano i malfatti con asparagi e carciofi. Anche in questo caso viene proposto un abbinamento creativo, che non manca di esaltare tutti gli ingredienti.
Se si parla di asparagi, e in particolare di ricette veloci, è impossibile non citare gli asparagi alla veneta. In questo caso gli ortaggi vengono valorizzati da una preparazione a base di uova, trasformandosi così in un contorno stuzzicante.
Gli asparagi possono anche fungere da materiale per conserve. In particolare, sono ottimi gli asparagi bianchi sott’olio. In questa ricetta si opta per gli asparagi bianchi perché presentano sentori più decisi, a tratti pungenti, che “resistono” alla potenza aromatica delle spezie.