Pesche

Quali sono le caratteristiche e i valori nutrizionali delle pesche?
Le pesche sono tra i frutti più amati. Hanno un sapore caratteristico, abbastanza dolce ed equilibrato, e raramente tendente all’acidulo. Si caratterizzano anche per un importante apporto nutrizionale. Il riferimento è alla presenza della vitamina C e, in misura minore, alla vitamina A. Si segnalano elevate concentrazioni di potassio, magnesio e calcio. L’apporto calorico è basso, pari a circa 30 kcal per 100 grammi.
Seguono un ciclo di vita prettamente estivo. La raccolta inizia a giugno e termina a settembre. L’albero occupa dimensioni considerevoli e può raggiungere anche gli 8 metri. Genera dei fiori dal grande impatto visivo e con una forte valenza decorativa, amati per le dimensioni contenute e il colore tendente al rosa.
Le molteplici varietà di pesche
Si fa presto a dire pesche. Infatti, si segnalano numerosissime varietà, anche molte differenti tra di loro. Vi elenco qui di seguito le più diffuse.
- Gialla. E’ la varietà più diffusa, si caratterizza per la pelle vellutata, la polpa gialla e succosa.
- Bianca. Dalla polpa bianca e filamentosa, si caratterizza per un sapore dolcissimo.
- Pescanoce. Di piccole dimensioni e dalla buccia liscia, si caratterizza per una polpa soda e dal gusto moderatamente dolce.
- Percoca. dalla polpa molto soda e poco succosa. Viene utilizzata nell’industria di trasformazione per la produzione di sciroppi, liquori e altri derivati.
- Tabacchiera. Dalla caratteristica forma schiacciata, è molto simile per gusto e consistenza alla varietà gialla.
- Merendella. Pesca dalla tipica buccia verdastra, occupa un profilo medio in quanto a consistenza e dolcezza.
- Pesca di Bivona. Varietà coltivata in Sicilia, si caratterizza per le dimensioni contenute e per la buccia particolarmente colorata. Sia polpa che la dolcezza sono nella media.
Varietà regionali e tipiche
- Pesca Saturnina – Simile alla Tabacchiera, forma piatta e polpa molto profumata.
- Pesca Regina di Londa – Toscana, buccia gialla con sfumature rosse, polpa soda e profumata.
- Pesca di Verona IGP – Buccia rossa, polpa gialla e succosa, ottima per succhi e confetture.
- Pesca di Leonforte IGP – Sicilia, coltivata con metodo protetto, polpa dolce e aromatica.
- Pesca Rossa della Sila – Calabria, polpa rossastra, sapore intenso e leggermente acidulo.
- Pesca di Montelupo – Toscana, buccia rossa, polpa giallo chiaro, dolce e molto aromatica.
- Pesca Platicarpa – Varietà asiatica, forma schiacciata, polpa bianca e profumo floreale.
- Pesca Bella di Cesena – Emilia-Romagna, polpa bianca e profumata, dolce e succosa.
Varietà particolari e rare
- Pesca di Ferentino – Lazio, polpa bianca, molto profumata e dolce.
- Pesca tardiva di San Sperate – Sardegna, polpa bianca, maturazione a fine estate.
- Pesca della Vigna – Coltivata vicino ai vigneti, molto aromatica e leggermente acidula.
- Pesca del Canavese – Piemonte, polpa bianca e molto zuccherina.
- Pesca Alabama – Origine USA, polpa gialla e succosissima.
Curiosità sorprendente sulle pesche!
Le pesche sono frutti dolci e succosi che tutti conoscono, ma dietro il loro aspetto semplice si nascondono curiosità sorprendenti.
Nella Cina antica , il pesco era considerato un albero magico, capace di donare immortalità a chi ne mangiava i frutti. Non era solo un simbolo di abbondanza, ma anche di protezione contro gli spiriti maligni. Perfino i guerrieri portavano con sé rami di pesce come amuleto durante le battaglie, convinti che si allontanavano dalle influenze negative.
Ma il fascino delle pesche non si limita alle leggende. Il loro profumo non è casuale: nasce da una combinazione perfetta di composti volatili, tra cui lattati e aldeidi , che si sviluppano solo quando il frutto è perfettamente inconfondibile maturo. Se una pesca viene raccolta troppo presto, infatti, il suo aroma non sarà mai così intenso, nemmeno se lascia maturare fuori dalla pianta.
Forse non tutti sanno che la pesca è parente delle rose . Entrambe appartengono alla famiglia botanica delle Rosaceae , e infatti, se si annusa con attenzione una pesca matura, si possono percepire delle leggere note floreali che ricordano proprio il profumo delle rose. Esistono poi pesche di tutti i colori e, a seconda della tonalità della polpa, cambia anche il loro sapore: quelle bianche sono più dolci e delicate, mentre quelle gialle hanno una nota leggermente acidula. Le più rare, invece, sono quelle a polpa rossa , con un sapore intenso e leggermente vinoso, perfette per confetture e liquori.
Nel tempo, gli agricoltori si sono divertiti a creare nuovi ibridi e incroci, dando vita a frutti sorprendenti. Tra i meno conosciuti c’è il “peacotum” , un mix tra pesca, albicocca e prugna, che combina dolcezza e acidità in un equilibrio perfetto.
Ma la pesca non è solo un frutto pregiato in cucina, ha anche dimostrato una straordinaria capacità di resistere a condizioni estreme . Dopo il disastro di Chernobyl, gli scienziati notarono che gli alberi di pesco erano tra i pochi a sopravvivere, continuando a fruttificare nonostante l’ambiente ostile. Questo li ha resi un simbolo di resilienza e forza.
Non è un caso che la pesca abbia viaggiato perfino nello spazio. Durante la missione Apollo 15 , nel 1971, gli astronauti portarono con sé pesche in scatola, scelte per il loro alto contenuto di acqua e zuccheri naturali, ideali per dare energia in condizioni di microgravità.
Anche il legno del pesco ha il suo valore: oltre ad essere utilizzato per piccoli oggetti artigianali, è stato impiegato nella costruzione di strumenti musicali, come alcuni tipi di flauti.
Nella cultura occidentale, invece, la pesca è da sempre un simbolo di amore segreto . Regalare un ramo di pesce significa dichiarare i propri sentimenti in modo discreto e raffinato. In Giappone, invece, esiste una varietà rarissima e costossima, la Shimizu White Peach , coltivata con cura maniacale. Ogni frutto viene selezionato in base alla perfezione della forma e della buccia e può arrivare a costare 50 euro l’uno !
Dietro un frutto così comune si nasconde dunque un mondo di storie, leggende e curiosità che lo rendono ancora più affascinante. La prossima volta che addenterai una pesca, magari penserai al suo incredibile viaggio tra storia, scienza e cultura!
Come utilizzarle in cucina
Come quasi tutti i frutti è preferibile un consumo a crudo. Tuttavia, possono essere utilizzate anche in altri modi in cucina. Il più famoso consiste nella preparazione delle pesche sciroppate. Infatti, questo frutto per consistenza e sapore, si presta molto bene alla conservazione sotto spirito. Le pesche possono però valorizzare una vasta gamma di preparazioni dolciarie, sia in una prospettiva di ripieno che in fase di guarnizione.
Alcune ricette che vedono le pesche come protagoniste sono: le madeleine con yogurt e pesca, la bavarese alla pesca, il tiramisù cioccolato e pesca (una variante davvero curiosa) e la crema catalana alla pesca. Senza contare, ovviamente, il loro abbondante utilizzo in succhi, frappè, confetture, granite e centrifughe.