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Canederli allo speck: una ricetta originale dal Trentino

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Canederli con lo speck
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 2 ore 20 min
cottura
Cottura: 10 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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3/5 (1 Recensione)

Canederli allo speck: un ricetta tradizionale del Trentino Alto Adige

Nei canederli con lo speck c’è tutto il buono della cucina tradizionale e antica del Trentino, un piatto dal successo garantito. L’idea che sta all’origine della creazione di questo piatto è quella di utilizzare il pane raffermo perché nulla in cucina si butta via, ma si riutilizza. Se a questo importante valore aggiungiamo la ricchezza e la genuinità degli ingredienti possiamo davvero dire di avere tratto il meglio dalla cucina tirolese. E’ una preparazione che trovate con molte varianti nelle cucine del Trentino Alto Adige.

Gli amanti del brodo potranno assaporare queste morbide palline con ripieno di speck in una versione senza lattosio, realizzata nel rispetto delle intolleranze alimentari. Inoltre, per chi soffrisse di intolleranza al glutine, basta utilizzare un qualsiasi tipo di pane consentito. A questo aggiungiamo tutto il buono  che apportano le verdure, che sono ricchissime di vitamine (vitamina A e C) e di sali minerali come il ferro, il fosforo, il magnesio, il potassio e il sodio. Con questi pochi ingredienti e pochi passaggi abbiamo realizzato anche i canederli con cavolini di Bruxelles.

Ricetta canederli allo speck

Preparazione canederli allo speck

  • Per preparare i canederli con lo speck iniziate eliminando la crosta dal pane, poi tagliatelo a cubetti e mettete in una terrina.
  • Versatevi sopra il latte e fatelo ammorbidire per due ore circa, il pane dovrà risultare gonfio ma abbastanza asciutto (eventualmente tenetelo premuto mettendovi sopra un piatto).
  • Tagliate lo speck a dadini piccoli. Sbucciate lo scalogno e affettate finemente.
  • Rosolate nel burro lo scalogno e aggiungete lo speck. Poi lasciate cuocere per circa 7/8 minuti. Infine, intiepidite il latte.
  • Sbattete le uova in una terrina prima di aggiungere lo speck, il pane, il parmigiano reggiano, la noce moscata e l’erba cipollina.
  • Aggiustate di sale e pepe, mescolate con cura. Lasciate riposare per mezz’oretta.
  • L’impasto non deve essere né asciutto né molle. Se risultasse molle aggiungete altro Parmigiano Reggiano o pangrattato.
  • Con le mani formate i canederli di circa 5 cm e infarinate leggermente , ora sono pronti da cuocere.
  • Un’idea potrebbe essere quella di farli cuocere per 8-10 minuti in abbondante acqua bollente salata e non appena cotti scolateli per bene.
  • Servite i canederli con speck in un ottimo brodo di carne e decorare con qualche filo di erba cipollina tagliuzzata.

Ingredienti canederli allo speck

  • 250 gr. di pane raffermo consentito
  • 150 gr. di speck
  • 2 uova
  • 1/4 di latte intero consentito
  • 1 scalogno
  • 30 gr. di burro chiarificato
  • 1 cucchiaio di erba cipollina tritata
  • 30 gr. di Parmigiano Reggiano stagionato 36 mesi
  • 2 cucchiai di farina di fonio
  • 1 grattatina di noce moscata
  • q. b. di sale

Farina di fonio: l’ingrediente segreto dei canederli con lo speck

I canederli allo speck piccoli in genere si servono in brodo di carne, quelli più grandi vengono in genere accompagnati da un contorno. Quindi, in base alla ricetta che preferiamo seguire, dovremo conferire la forma che desideriamo: piccola per i canederli in brodo, o più grande per quelli con contorno. Tenendo invece conto delle preferenze degli invitati, potremmo spaziare anche con gli ingredienti, rimettendoci alla fantasia.

I canederli con lo speck mettono insieme tanti ingredienti, ma uno dei più originali e tipici di una cucina leggera, sana e genuina è il fonio. Si tratta di un cereale ricco di sali minerali come zinco, calcio, magnesio, e manganese. Il fonio è stato creato per la gioia di chi segue un regime alimentare rigido, o ha a cuore la propria forma fisica, in quanto è un cereale povero di grassi tanto da essere usato anche per lo svezzamento dei neonati e per l’alimentazione dei bambini e degli anziani.

Canederli con lo speck

Come cucinare i canederli allo speck: tante soluzioni a disposizione

La cottura dei canederli con lo speck segue un procedimento particolare. Nonostante per conformazione e come ingredienti ricordino delle polpette molto grosse, si cuociono come se fossero dei grandi gnocchi. Proprio per questo si utilizza l’acqua bollente salata, oppure il brodo vegetale o di carne, tuttavia la tradizione altoatesina suggerisce il brodo di carne.

Per quanto concerne il tempo di cottura dovrebbe attestarsi intorno agli 8-10 minuti, tuttavia può dipendere dalla qualità degli ingredienti e dal rapporto tra elementi liquidi e solidi. In ogni caso i canederli vanno prelevati quando si sono rassodati e appaiono ben amalgamati e compatti.

Ovviamente anche le modalità di consumo riprendono quelle degli gnocchi, quindi non vanno considerati un finger food, ma un primo piatto nel vero senso della parola.

Lo speck, uno dei prosciutti più apprezzati

I canederli vanno considerati come un piatto base, che può essere arricchito con molti ingredienti e dare vita ad altrettante ricette sfiziose. Quella che vi presento oggi vede come protagonista lo speck, l’affettato simbolo della cucina altoatesina che si fa apprezzare per le note sapide, per la consistenza importante e per i sentori aromatici.

Lo speck è uno dei prosciutti più calorici in assoluto, con le sue 300 kcal per 100 grammi. E’ anche uno dei più ricchi di sodio, per il resto è un’importante fonte di proteine (ne contiene 30 grammi ogni etto), vitamine del gruppo B, magnesio e ferro.

In occasione di questa ricetta, lo speck viene tagliato a cubetti fini, saltato nello scalogno e nel burro, ed infine viene unito agli altri ingredienti dell’impasto.

Il contributo del Parmigiano Reggiano nei canederli trentini allo speck

La lista degli ingredienti della ricetta dei canederli allo speck comprende anche il Parmigiano Reggiano, che deve essere grattugiato. In questa forma viene unito al pane raffermo e viene ammollato nel latte insieme allo speck e all’erba cipollina. La presenza del Parmigiano Reggiano è importante. In primis perché è un ingrediente legante che avvicina i canederli alle polpette, in secondo luogo perché aggiunge sapidità e sentori marcatamente di latte.

Si può valutare quale tipo di Parmigiano utilizzare, d’altronde le differenze tra le varie stagionature possono essere importanti. Io personalmente consiglio un Parmigiano molto stagionato, magari intorno ai 36 mesi, in modo che il suo sapore emerga con maggiore intensità.

A prescindere dalla stagionatura, il Parmigiano spicca per le ottime proprietà nutrizionali. A fronte di un apporto calorico elevato (intorno alle 400 kcal per 100 grammi), apporta una grande quantità di proteine, calcio (che fa bene alle ossa) e vitamina D (che fa bene al sistema immunitario).

E’ anche naturalmente privo di lattosio, una sostanza che va incontro a degradazione anche a seguito delle più brevi stagionatura. L’unico difetto del Parmigiano, oltre al già citato apporto calorico, è il notevole contenuto di sodio.

FAQ sui canederli allo speck

Che tipo di pane si usa per i canederli?

Per i canederli va bene qualsiasi tipo di pane, purché abbia molta mollica e sia poco alveolato, d’altronde deve assorbire più latte possibile. Gli altoatesini utilizzano tradizionale il pane tirolese, che è un tipico pane locale.

Quanto tempo ci vuole per cucinare i canederli?

In genere i canederli sono pronti dopo 8-10 minuti di cottura in acqua bollente, o nel brodo. In questo modo possono fungere da un primo piatto invernale, oltre a favorire la piena amalgama tra gli ingredienti.

Quante calorie ha un piatto di canederli?

Un piatto contiene circa quattro canederli e apporta in media 500 kcal.

Come si conservano i canederli?

I canederli allo speck si possono conservare in frigorifero ben chiusi e all’interno di un contenitore. In questo modo durano circa 3 giorni, anche se al secondo giorno perdono un po’ della loro proverbiale consistenza.

Come vanno mangiati i canederli?

Per quanto siano simili alle polpette (anche nel procedimento), i canederli si mangiano come se fossero un primo piatto di gnocchi.

Ricette di canederli ne abbiamo? Certo che si!

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