bg header
logo_print

Gnocchi di polenta avanzata per la nostra cucina del riciclo

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

polenta avanzata
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 30 min
cottura
Cottura: 30 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
Stampa
4.3/5 (3 Recensioni)

Oggi vi spiego come fare gli gnocchi di polenta

Gli gnocchi di polenta avanzata sono una ricetta che mi riportano all’infanzia. La mia mamma la riutilizzava in tanti modi. Oltre a queste ogni tanto la tagliava a dadini e la metteva nel latte caldo…se ci penso ora mi viene da ridere ma lo rifarei per ritrovare quell’atmosfera.

La polenta, come tutti sappiamo, è un piatto rurale che troviamo principalmente sulle tavole del nord Italia e in alcune zone del centro. In particolare, è considerato uno degli alimenti contadini più tipici delle fasce montane.

È un piatto dalle origini antiche a base di farina di cereali e annovera moltissime varianti in relazione anche alle tradizioni della zona in cui è preparato. La più comune e diffusa è la polenta fatta con farina di mais ma può essere cucinata anche con farina di grano saraceno, di segale e di farro.

È dunque ottima in queste altra versione per chi soffre di intolleranza al glutine o al lattosio ma anche per chi desidera stupire gli ospiti con un piatto classico ma dal sapore nuovo.

Il valore nutrizionale della polenta varia secondo la tipologia di cereale impiegato e cambia anche in relazione alla qualità delle farine utilizzate. In linea generale è un alimento ricco di carboidrati e, proprio per questo, può essere consumato come piatto principale se abbinato ad una porzione di proteine e verdura.

Ricetta gnocchi di polenta

Preparazione gnocchi di polenta

  • Preparazione salsa ai porri : Pulite i porri da radice e foglie esterne. Dividete a metà nel senso della lunghezze. Lavate e asciugate con cura prima di affettare sottilmente.
  • Scaldate un pezzettino di burro e aggiungete i porri. Fate rosolare e insaporite con sale, pepe e un pizzico di noce moscata. Bagnate con del brodo vegetale e proseguite la cottura, per circa 20  minuti.
  • A fine cottura versate nel bicchiere del frullatore, Aggiungete la panna e azionate fino ad ottenere una salsa omogenea.
  • Preparazione sfoglie di polenta: versate la polenta a pezzi in un frullatore e aggiungete la paprika. Poi azionate il frullatore fino ad ottenere una crema corposa.
  • Ungete due fogli di carta forno. Coprite con il primo foglio una teglia e versate il composto. Coprite con l’altro foglio e con un matterello spianate uniformemente.
  • Togliete il foglio che avete messo sopra per stendere il composto ed infornate a 220 ° C. fino a che non diventa croccante.
  • Togliete dal forno e staccate delicatamente dalla carta forno. Una volta secche e lasciate raffreddare si possono utilizzare per una millefoglie alternativa, sia salata che dolce.
  • Preparazione gnocchi: impastate gli ingredienti insieme, poi inserite il composto in un sac à poche e tagliate i gnocchetti direttamente sopra la pentola per tuffarli nell’acqua bollente precedentemente salata.
  • Una volta a galla i nostri gnocchi saranno pronti, quindi scolateli con una schiumarola e conditeli con  la salsa ai porri.
  • Infine impreziosite il piatto con dello speck croccante e con le sfoglie di polenta.

Ricette per riutilizzare la polenta

  • 300 gr. di polenta avanzata fredda e frullata
  • 200 gr. di farina di riso
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 50 gr. di Parmigiano Reggiano 36 mesi
  • q. b. di sale e di pepe

per la salsa ai porri:

  • 6 porri
  • 30 gr. di burro chiarificato
  • 2 mestoli di brodo vegetale
  • 5/6 cucchiai di panna fresca consentita
  • un pizzico di noce moscata
  • q. b. di sale e di pepe

per le sfoglie di polenta

  • 150 g di polenta avanzata
  • 30 g di paprika dolce
  • q. b. di olio di nocciole
  • q. b. di sale
  • speck croccante a listarelle

La polenta avanzata può essere riciclata

Essendo composto esclusivamente da farina di cereali e acqua c’è da tener presente che la buona riuscita degli gnocchi di polenta dipende anche dalla qualità dell’acqua utilizzata: più l’acqua è naturale, ricca di sali minerali e priva di residui chimici, più la polenta sarà gustosa.

gnocchi farina di polenta

Il suo impiego non è però da rilegare esclusivamente nella lista dei primi, dovendo essere cucinata in grandi quantità, la polenta rimane spesso in frigo nelle vesti di un avanzo. Per questo vediamo quali possono essere alcune alternative! Tutti conosciamo la polenta alla piastra, una preparazione ottima e veloce che si abbina con estrema facilità a qualsiasi altro piatto come per esempio formaggio sciolto, carne, verdura e legumi.

La troviamo anche spesso servita come aperitivo accanto a taglieri di gustoso affettato locale. Ci sono però altri modi di  riutilizzare questa pietanza trasformandola in piatti particolari davvero appetitosi.

Con questa ricetta vi proponiamo un piatto inusuale e dalle molte sfaccettature: gli gnocchi di polenta. Sono facilissimi da fare e possono essere conditi sperimentando gli abbinamenti più disparati. Si può pensare ad un condimento vegetariano e leggerissimo fatto con un filo d’olio a crudo e erbe aromatiche oppure si possono consumare con verdure croccanti leggermente saltate in padella o ancora con creme di ortaggi freschi.

Si può optare anche per un sugo classico come quello al pomodoro o ci si può sbizzarrire insaporendo gli gnocchi con del formaggio o con bacon o speck croccante.

I nonni dicevano che se eri brava a fare la polenta eri da sposare!

Un tempo la polenta veniva cotta sul fuoco del camino e bisognava rispettare alcune regole importanti quali il fuoco, il paiolo di rame, la consistenza, che secondo i gusti del contadino del nord non doveva essere molle ma, una volta versata sul tagliere la polenta doveva stare in piedi, altra usanza, il taglio della fetta che veniva fatto con il filo di refe legato al manico del tagliere, mai con il coltello.

Tanto era una tradizione importante che una donna era definita una brava cuoca se sapeva fare bene la polenta. Al giorno d’oggi nessuno è così rigido ma alcune regole bisognerebbe ancora utilizzarle.

La prima polenta, quella dei Romani, era a base di orzo, grano saraceno e altri cereali e legumi dato che il mais è arrivato in Europa dopo la scoperta dell’America. Inizialmente il mais, come molti altri prodotti arrivati dal nuovo mondo, era stato accolto con diffidenza tanto da venire relegato al ruolo di mangime per gli animali. Crebbe poi di popolarità per la sua adattabilità e per la ricchezza dei suoi raccolti che consentivano di sfamare con poca spesa anche la popolazione più povera.

Nel ‘700 la polenta arrivò addirittura a diventare un cibo di moda, gradito anche a nobili e borghesi per scendere di nuovo a cibo per i poveri quando scoppiò l’epidemia di pellagra di cui si pensava fosse stata la causa che poi si rivelò essere diversa.

Un condimento speciale per questi gnocchi di polenta fatti in casa

Gli gnocchi di polenta sono conditi con una salsa diversa dal solito, che mixa gusto e leggerezza e fa bella mostra di sé con una tonalità di verde molto chiara: la salsa ai porri.

Preparare questo tipo di salsa è molto semplice, basta pulire i porri, affettarli e soffriggerli in un po’ di cipolla. Poi si aggiunge il brodo vegetale e si porta a cottura. Infine, si frulla tutto con il minipimer, o con il classico frullatore, e si aggiunge un po’ di panna, che conferisce ulteriore cremosità e un sapore delicato di latte.

La salsa ai porri premia le note aromatiche e delicate dell’ortaggio, un ortaggio spesso posto in secondo piano, ma che può regalare molte soddisfazioni in cucina. Il porro non è solo un’ottima base per il soffritto, ma anche un ingrediente principale di tutto rispetto. Inoltre è leggero, ipocalorico, ricco di vitamine e di sali minerali.

Una ricetta di gnocchi a prova di intolleranze alimentari

Nella maggior parte dei casi gli gnocchi di polenta avanzata vengono realizzati con un po’ di farina, che funge quasi da legante, oltre che da elemento insaporente. Tuttavia, la presenza della farina rende gli gnocchi incompatibili con chi soffre di celiachia, un vero peccato per una preparazione basata soprattutto sul contributo delle patate!

Per fortuna gli gnocchi che vi presento oggi sono diversi e a prova di celiachia. In primo luogo utilizzano la polenta avanzata, che è realizzata con la farina di mais, che è naturalmente senza glutine. Inoltre, al posto della farina 00 contengono quella di riso. Il sapore della farina di riso è delicato, dunque lascia il giusto spazio alla polenta, vantando comunque una resa eccellente.

Gli intolleranti al lattosio dovrebbero invece fare attenzione. Come ho spiegato nel paragrafo precedente, per preparare la salsa a base di porri è necessaria un po’ di panna, che contiene molto lattosio. Per ovviare al problema vi basterà sostituire la panna normale con la panna delattosata, che ha la stessa cremosità ed un sapore leggermente più dolce. Quest’ultima proprietà fa comunque comodo nella ricetta degli gnocchi con sfoglie di polenta.

Gnocchi di polenta: una ricetta versatile e ricca di gusto

Questi gnocchi di polenta sono buoni così come sono, d’altronde sono conditi con un’eccellente salsa ai porri e accompagnati con croccanti sfoglie di polenta. Ciononostante, possono essere guarniti e valorizzati con spezie ed erbe aromatiche.

A mio parere un po’ di timo ci sta tutto, infatti con il suo aroma intenso, e con il suo tocco vagamente pungente, conferisce profondità organolettica agli gnocchi. Stesso discorso per la salvia, che propone un gusto più selvatico, amaro e allo stesso tempo più leggero.

Se volete puntare alla massima delicatezza, creando una combinazione armonica con i porri, utilizzate l’erba cipollina, che dona freschezza e delicatezza all’intero piatto. Per quanto concerne le spezie va bene il classico pepe, oppure potete aggiungere un po’ di noce moscata se gradite un elemento pungente.

FAQ sugli gnocchi di polenta

Quanti gnocchi occorrono per una persona?

Gli gnocchi possono essere considerati alla stregua della pasta fresca, dunque una porzione in termini di peso è superiore a quella della pasta secca. In media una porzione di gnocchi dovrebbe aggirarsi sui 150-200 grammi.

Quale farina è meglio usare per gli gnocchi?

Per preparare gli gnocchi si usa in genere la farina doppio zero, che vanta una buona resa in termini di consistenza. Se siete celiaci potete utilizzare la farina di riso, la cui resa è comunque più che sufficiente.

Quante calorie hanno gli gnocchi di patate?

Gli gnocchi di patate apportano circa 160 kcal per 100 grammi. Gli gnocchi di polenta avanzata che vi presento in questa ricetta viaggiano sulle 200 kcal. La farina di grano, di riso e di mais, è infatti più calorica rispetto alle patate.

Chi ha il diabete può mangiare gli gnocchi?

Sì, chi ha il diabete può mangiare gli gnocchi, basta fare attenzione alla loro composizione e alla quantità. Gli gnocchi di patate contengono meno zuccheri ed hanno un indice glicemico più basso rispetto agli gnocchi a base di farina. In ogni caso è bene non esagerare con le porzioni.

Come capire se gli gnocchi sono cotti?

Gli gnocchi vengono cotti in acqua bollente salata per pochi minuti. Per capire quando sono cotti è semplice, non appena salgono in superficie possono essere prelevati e impiattati.

Ricette gnocchi ne abbiamo? Certo che si!

4.3/5 (3 Recensioni)
Riproduzione riservata

5 commenti su “Gnocchi di polenta avanzata per la nostra cucina del riciclo

  • Ven 16 Feb 2018 | Giovy Malfiori ha detto:

    Io adoro riciclare la polenta.
    Faccio, ogni tanto, gli gnocchi e li condisco con una fonduta di asiago.

  • Ven 16 Feb 2018 | unasicilianaincucina ha detto:

    complimenti è proprio una bella ricetta che preparerò sicuramente

    • Ven 16 Feb 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

      Grazie le ricette semplici sono le migliori!

  • Ven 16 Feb 2018 | Cinzia ha detto:

    C’è solo un problema… A casa mia la polenta non avanza mai! Scherzi a parte, belle idee, grazie

    • Sab 17 Feb 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

      A casa mia la polenta da sola non va mai e la dovrei mangiare per giorni e giorni. La rielaboro e sparisce in un attimo!

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare HTML tags e attributi:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

TI POTREBBE INTERESSARE

Pasta fredda con pesto e tonno scottato

Pasta fredda con pesto e tonno scottato, un’insalata...

Una pasta fredda gustosa a base di tonno fresco Come avrete certamente intuito, tra i protagonisti di questa pasta fredda al pesto vi è il tonno. Questo deve essere fresco, ovvero comprato in...

Risotto alla malva

Risotto alla malva, un primo piatto aromatico e...

Quale riso scegliere? Per quanto concerne il risotto alla malva vi consiglio di andare sul sicuro utilizzando il riso Carnaroli. E’ la varietà più comunemente usata per il risotto, in quanto è...

Shirataki con verdure e salsa teriyaki

Shirataki con verdure e salsa teriyaki, un piatto...

Cosa sapere sugli shirataki I protagonisti di questa ricetta sono gli shirataki, un tipo di pasta molto consumato in Giappone ma considerata una rarità dalle nostre parti. Gli shirataki si...