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Intolleranza al pesce, sintomi e cura

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Intolleranza al pesce

L’intolleranza al pesce è un disturbo abbastanza raro che si manifesta in modo molto differente, i sintomi, così come i fattori scatenanti, possono avere, infatti, caratteristiche assai diverse in base al soggetto coinvolto.  Alcuni si sentono male dopo aver mangiato un tipo di pesce, per altri, invece, il medesimo pesce non provoca nessun disagio.

Lo stesso vale per il tipo di sintomo e per la sua intensità, non tutti stanno male nello stesso modo; alcune persone con intolleranza al pesce sono in grado di consumarne piccole quantità senza avvertire malori, mentre altri non tollerano neanche piccole dosi.

Alcuni sintomi, quelli più diffusi, d’intolleranza al pesce includono gonfiore, gas in eccesso, crampi e mal di stomaco e altri problemi gastro-intestinali come nausea, bruciore di stomaco, vomito, mal di testa, diarrea e molti altri sintomi. I malesseri si avvertono anche parecchie ore dopo il consumo dell’alimento nocivo e, in alcuni casi possono essere ritardati fino a un giorno o più.

Capita che da un giorno all’altro si abbiano reazioni allergiche o ipersensibilità alimentare a un determinato cibo. Puo’ capitare con l’assunzione troppo frequente e l’organismo ne è saturo. In questi casi è d’obbligo rispettare un periodo di dieta per poi reintrodurli gradatamente. Rivolgetevi al proprio medico curante.

Intolleranza al pesce: attenzione ai prodotti con i derivati

Attenzione però, sto parlando d’intolleranza al pesce e non di allergia al pesce, due disturbi che, come più volte ripetuto, sono molto diversi.

Se è stata diagnosticata un’allergia al pesce, una condizione più diffusa dell’intolleranza e per molti aspetti più seria, i sintomi appaiono poco dopo il consumo di pesce, piuttosto che dopo parecchie ore, come avviene con l’intolleranza al pesce. Inoltre, i sintomi dell’allergia al pesce sono molto più gravi, e può essere anche molto pericolosa perché, per fortuna difficilmente, c’è la possibilità di shock anafilattico e quindi di morte. L’intolleranza al pesce, invece, non mette in pericolo di vita; tuttavia, come per le altre intolleranze alimentari, rende la vita difficile. L’ allergia ai crostacei è la più comune.

Evitare il pesce per non stare male è facile, ciò nonostante una persona con un’intolleranza al pesce dovrebbe sempre stare all’erta controllando le etichette degli alimenti; alcuni cibi, infatti, (anche quelli più impensabili), possono contenere parti di pesce tra gli ingredienti, come l’olio di pesce che è molto utilizzato nell’industria alimentare.

errori da non fare con l’orata

Intolleranza al pesce : come possiamo sostituirlo?

Pesce e frutti di mare sono fonti di omega-3, contengono tantissima vitamina D e proteine. Per questo se si elimina il pesce (per obbligo o per scelta) dalla propria dieta è necessario sostituirlo sapientemente in modo da non privarsi di importanti nutrienti.

Alcuni esempi? Le noci, sono delle buone fonti di omega 3, così come, anche se in quantità inferiore, le nocciole e le mandorle; anche le verdure a foglia verde come gli spinaci o la lattuga, oltre a essere ricche di importanti Sali minerali e vitamine, possiedono discrete dosi di omega 3.

Ma se volete andare sul sicuro, sapendo di integrare correttamente la dose giornaliera consigliata di omega 3, mangiate i semi di lino o l’olio di semi di lino, ne basteranno rispettivamente un cucchiaino oppure 30 grammi.

Ma anche l’olio di semi di canapa è una delle poche fonti vegetali di acido alfa linolenico ed è conosciuto per il suo ottimale equilibrio tra omega-3 e omega-6.

Un’idea potrebbe essere questa ricetta!

Vellutata di spinaci con bulgur e zucchine

Vellutata di spinaci con bulgur: un piatto delizioso e sano!

Oggi voglio presentarvi la vellutata di spinaci con bulgur e zucchine marinate su crema di zucca. Quest’ultima è la regina dell’autunno: ne rispecchia i colori che ricordano le foglie cadute, il suo sapore dolciastro riporta alla mente il profumo della terra bagnata dalla pioggia e, se cucinata a dovere, scalda il cuore e ci protegge dai primi freddi ai quali ancora non siamo abituati.

Unendo la zucca ad altri ingredienti sani e gustosi, si possono creare una moltitudine di ricette, utili per beneficiare di tutte quelle proprietà benefiche che questo ortaggio può regalare, proprio come accade nel caso della vellutata di spinaci con bulgur e zucchine marinate su crema di zucca. Questa ricetta vegetariana e senza lattosio vi darà tante soddisfazioni e potrà promuovere a fondo il benessere del vostro organismo… A questo proposito, scopriamo anche qualche altro dettaglio!

Alla scoperta del bulgur…

Il bulgur, conosciuto anche come “grano spezzato”, non è altro che un mix di frumento e germogli di frumento cotti a vapore, essiccati e poi macinati. Propone tutte le proprietà nutritive del grano, ma è più leggero e digeribile. È considerato un cereale integrale, perché non viene trattato prima della cottura e contiene, nelle granaglie di cui è composto, anche la parte esterna del chicco, ricchissima di fibre, che potranno essere portate in tavola con la vellutata di spinaci con bulgur e zucchine marinate su crema di zucca.

Come ben sapete, le fibre sono fondamentali per tenere l’intestino pulito dalle scorie e dalle tossine, e per regolarne le funzioni, oltre ad avere un ottimo potere saziante e, quindi, essere persino amiche della linea e della sana alimentazione. Pranzare o cenare con un’ottima vellutata di spinaci con bulgur e zucchine marinate su crema di zucca equivale inoltre a fare un “trattamento intensivo” naturale contro l’invecchiamento…

Il potere antiossidante (e non solo) della vellutata di spinaci

Questa pietanza è davvero ricca di antiossidanti e, pertanto, favorisce la salute del nostro corpo, aiuta nella prevenzione di molte malattie, contrasta i danni dei radicali liberi e ci consente di rallentare il naturale invecchiamento cellulare. In particolare, dovreste sapere che la zucca è una vera miniera di beta-carotene e vitamina C, un complesso dal potente potere antiossidante che rende la vellutata di spinaci con bulgur e zucchine marinate su crema di zucca ancor più salutare e benefica.

Non possiamo di certo dimenticarci degli spinaci! Sono una valida fonte di ferro e acido folico e, pur se non tutti lo sanno, fanno anch’essi parte degli ortaggi più ricchi di vitamina C, utile inoltre per sfoggiare una pelle dall’aspetto sano e splendente! Persino le zucchine contengono minerali utili a contrastare l’invecchiamento (come il potassio ed il magnesio)… Insomma, questa vellutata di spinaci con bulgur e zucchine marinate su crema di zucca è davvero incredibile!

La vellutata di spinaci con bulgur e zucchine marinate su crema di zucca è un pasto bilanciato, praticamente privo di grassi e piacevole, in quanto caldo e confortante. La fonte di carboidrati fornita dal bulgur si amalgama perfettamente con la porzione di verdure giornaliere raccomandate e rappresenta una cena leggera e sana.

Ingredienti per 4 persone

  • 400 gr. di spinacini freschi,
  • 160 gr. di bulgur,
  • 120 gr. di zucca,
  • 2 zucchine piccole,
  • q.b. brodo vegetale,
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva,
  • q.b. sale e pepe macinato al momento,

Preparazione

Cuocete gli spinacini nel brodo per pochi minuti. Frullate, salate e pepate e aggiungete 1 cucchiaio d’olio.

A parte, cuocete in acqua salata il bulgur per circa 10 minuti. Lasciate riposare e sgranate con una forchetta.

Pelate la zucca e tagliate la polpa a dadini. Rosolatela con un filo d’olio e un mestolo di brodo. Lasciate asciugare e unite il bulgur. Spadellate per qualche minuto.

Tagliate le zucchine a julienne e marinate per qualche minuto con olio e sale.

Sul fondo di un piatto, versate la crema di spinaci, posizionate il coppa pasta e versate il composto di bulgur e zucca. Decorate con la julienne di zucchine.

5/5 (1 Recensione)
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4 commenti su “Intolleranza al pesce, sintomi e cura

  • Dom 24 Giu 2018 | martina ha detto:

    Buona sera ,da un 5 mesi mi sono resa conto di essere diventata intollerante al pesce maggiormente molluschi e crostacei …una disperazione visto che l’adorooo ma arrivo a vomitare persino sangue . Mi chiedo è possibile che tutto ciò accada cosi improvvisamente
    potrò tornare a mangiarlo o se magari cè qualche cura ….. tra le altre cose tutto questo mi ha portato ad avere spesso nauseaa durante la giornata .
    Cosa posso fareeee !! :-(

    • Lun 25 Giu 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno, capita che da un giorno all’altro si abbiano reazioni a un determinato cibo. Puo’ capitare con l’assunzione troppo frequente e l’organismo ne è saturo. Le conviene rispettare un periodo di dieta di molluschi e crostacei per poi reintrodurli gradatamente. Sicuramente potrà tornare a mangiare molluschi e crostacei ma con moderazione. Per la nausea le consiglio di farsi visitare da un medico.

  • Gio 6 Mag 2021 | Maria Angela ha detto:

    Mi piace mangiare pesce,però dopo averlo mangiato,a distanza di poche ore,sto malissimo,mi viene come la sensazione di indigestione,tipo anauasea,prurito,e dolori di testa,leggeri, non capisco ,perché,da quando ero bambina ho avuto sempre,questa prob.non capisco perché,che cosa può essere,allergia,o intolleranza,,anche se mangio pochissimo,in specialmente,pese,tipo spada,salmone,pese graso neanche non riesco ad
    assagiarlo solo vederlo ,mi dà fa, senso di vomitò,raramente riesco mangiare ,3,4,sardine,o un pezitino di sgombro,invece branzino,e pese più magro,riesco a mangiare,in quantità piccola,però so sicura che dopo un po’ di ore ,mi fa stare male,così ave o rinunciato a mangiare pese,da un po’ ti tempo,cosa mi consigliate,?Credete che si tratta di allergia o di intolleranza a pese? Grazie infinite per la risposta.

    • Gio 6 Mag 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Maria Angela credo che da quanto scrive sia un’intolleranza a tutti gli effetti. i sintomi dell’allergia al pesce sono molto più gravi, e può essere anche molto pericolosa perché, per fortuna difficilmente, c’è la possibilità di shock anafilattico. L’intolleranza al pesce, invece, non mette in pericolo di vita; tuttavia, come per le altre intolleranze alimentari, rende la vita difficile.

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