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Sintomi della celiachia: quali sono e come riconoscerli

sintomi della celiachia

La celiachia e la sensibilità al glutine

In questo articolo cercheremo di trattare nel mondo più esaustivo possibile quali sono i sintomi della celiachia e come riconoscerli. Esordire con la solita frase: “la celiachia è sempre più diffusa” potrebbe sembrare la solita banalità; ma in effetti sono sempre di più le persone che soffrono di una intolleranza al glutine.

Innanzitutto bisogna sapere che c’è una grossa differenza fra la celiachia e una più semplice sensibilità al glutine. Qui parleremo dei sintomi della celiachia, la patologia autoimmune che coinvolge prevalentemente l’intestino.

Come capire se si è celiaci?

Cominciamo innanzitutto a fare chiarezza: la celiachia è una vera e propria malattia dell’apparato digerente che danneggia l’intestino tenue, interferendo con l’assorbimento dei principi nutritivi degli alimenti.

Le persone che ne soffrono sono intolleranti al glutine, una proteina contenuta nei cereali (frumento, farro, orzo, avena, segale, kamut, malto ecc). Qualsiasi cibo elaborato a partire da questi alimenti contiene glutine in quantità più o meno importanti.

Tracce di glutine si trovano anche in altri prodotti di uso comune, come in molti farmaci ed integratori per esempio. Quando le persone che soffrono di celiachia assumono glutine, il loro sistema immunitario reagisce danneggiando i villi intestinali (piccole protuberanze della mucosa intestinale preposte all’assorbimento delle sostanze nutritive).

Se i villi non funzionano bene si manifesteranno sintomi da malnutrizione anche continuando a mangiare con regolarità. I sintomi della celiachia sono tra i più vari, spesso cambiano da persona a persona e possono essere scambiati per quelli di altre malattie- Proprio per questo, arrivare ad una diagnosi certa non è semplice.

Celiachia sintomi e disturbi: ecco come riconoscerli

Per avere la certezza di essere intolleranti al glutine bisognerà procedere per gradi e considerare vari fattori: ecco i sei step principali per avere una diagnosi certa. Come si manifesta la celiachia?

La celiachia viene diagnosticata con specifici esami, ma esistono alcuni sintomi sull’intolleranza al glutine che dovrebbero farci sospettare di essere intolleranti.  Quali sono i sintomi della celiachia? I sintomi della celiachia, purtroppo, possono variare di molto e spesso non si manifestano, soprattutto negli adulti.

I sintomi della celiachia in età adulta sono atipici e sono manifestazioni cutanee, problemi nell’umore, dolori e crampi all’addome, stanchezza. A volte viene diagnosticata la celiachia in adulti del tutto asintomatici.

I sintomi della celiachia negli adulti

Ora vediamo nel dettaglio quali sono i disturbi tipici della celiachia nell’adulto, cercando di analizzare tutti i sintomi della celiachia, visto che possono essere confusi anche con altri tipi di patologie.

Sintomi da celiachia tipica:

  • Pancia gonfia e dolore addominale
  • Meteorismo
  • Vomito
  • Dissenteria
  • Feci chiare e maleodoranti
  • Dimagrimento

Sintomi da celiachia atipica:

  • Affaticamento
  • Dolore e fragilità ossea
  • Formicolio agi arti
  • Dermatite
  • Depressione

Non dimentichiamoci che esiste un tipo di celiachia quasi del tutto asintomatica (la più subdola, perchè può essere scoperta molto dopo il suo insorgere, quando i danni sono ormai gravi).

Quali sono gli esami per diagnosticare la celiachia?

Breath test al sorbitolo

E’ un esame che serve a diagnosticare un malassorbimento a livello intestinale. Vengono somministrati al paziente 5 grammi di sorbitolo (un dolcificante) e poi viene misurata ad intervalli regolari la concentrazione di idrogeno nell’aria espirata.

Se la concentrazione di idrogeno aumenta, vuol dire che il sorbitolo non è stato assorbito dall’intestino tenue ed è fermentato nel colon producendo gas, tra cui l’idrogeno. Il malassorbimento intestinale è sintomo di celiachia, ma anche di altre malattie, quindi se questo esame risulta positivo, bisognerà comunque fare altri accertamenti.

Esame delle feci

Anche questo esame può essere utile per diagnosticare sindromi da malassorbimento, e per individuare i pazienti da sottoporre ad ulteriori indagini.
Se l’intestino del paziente assorbe male i nutrienti, le feci saranno caratterizzate da eccessive quantità di grassi ed un pH acido.

I sintomi della celiachia sul nostro corpo

Una immagine vale più di mille parole, ecco perché abbiamo inserito una rappresentazione grafica dei disturbi sulla celiachia e sui suoi sintomi:

sintomi celiachia nonna paperina

Analisi del sangue

I malati di celiachia presentano dagli esami del sangue alti livelli di alcuni anticorpi e autoanticorpi (proteine che attaccano le cellule e i tessuti dell’organismo). Verrà quindi effettuato il dosaggio ematico di:

  • transglutaminasi anti-tissutale
  • anticorpi anti-endomisio
  • anticorpi antigliadina

Se i livelli di questi anticorpi appaiono superiori alla norma, il paziente avrà una probabilità di oltre il 95 per cento di soffrire di celiachia, e verrà sottoposto ad altri test per ulteriore conferma. Un’altra domanda che pongono ai nostri esperti è sapere se chi è celiaco ha il ferro basso?

Effettivamente tra sintomi troviamo l’anemia da carenza di ferro. Alcuni medici prescrivono la colonscopia con biopsia intestinale e altri richiedono la Biopsia Duodenale

Dermatite erpetiforme tra i sintomi della celiachia

Una percentuale di malati di celiachia che va dal 15 al 25 per cento soffre di questo tipo di dermatite, che provoca comparsa di vesciche e forte prurito. Generalmente si manifesta su gomiti, ginocchia e natiche, e viene diagnosticata attraverso una biopsia della pelle.

Se gli esami per gli anticorpi della celiachia nel sangue sono positivi, e la biopsia accerta la presenza di questo tipo di dermatite, la diagnosi di intolleranza al glutine è estremamente probabile.

Forse non tutti sanno che la celiachia può manifestarsi anche con problemi dermatologici non necessariamente accompagnati da sintomi intestinali. Si chiama dermatite erpetiforme, nota anche come malattia di DH e Duhring, che altro non è che una manifestazione cutanea della celiachia.

Quale rapporto c’è tra la dermatite erpetiforme e la celiachia?

Prurito intenso, bolle e vesciche che somigliano alle lesioni da herpes (da cui il nome “erpetiforme”) che appaiono su entrambi i lati del corpo, più spesso sugli avambracci vicino ai gomiti, nonché sulle ginocchia e sui glutei. Si tratta di una condizione permanente i cui sintomi tendono ad andare e venire che però può andare in remissione, di solito con una rigorosa dieta senza glutine.

La DH colpisce il 15-25% delle persone affette da celiachia, che di solito non ha sintomi digestivi. Tuttavia, anche senza sintomi, un danno intestinale si verifica nel 90% delle persone con DH. Può colpire persone di tutte le età, ma più spesso appare per la prima volta nei soggetti di età adulta compresa tra i 30 e i 40 anni. Le persone di discendenza europea settentrionale hanno più probabilità rispetto a quelli di origine asiatica o africana di sviluppare la DH. È un po’ più comune negli uomini rispetto alle donne.

La sensibilità al glutine è di solito genetica. Sono stati condotti alcuni studi su famiglie affette da celiachia e DH che hanno mostrano che il 5% dei parenti di primo grado di una persona con DH avrà anch’esso la DH. Un ulteriore 5% dei parenti di primo grado di una persona con DH avrà, invece la celiachia, mentre, circa un altro 4% svilupperà altre malattie autoimmuni associate alla DH, come l’ipotiroidismo. In pratica si è geneticamente predisposti alla celiachia.

Quali sono le cause della dermatite erpetiforme? E la cura?

La dermatite erpetiforme è causata da un deposito di immunoglobulina A (IgA) nella pelle, che innesca ulteriori reazioni immunologiche con conseguenti formazioni di lesioni. La DH è una manifestazione esterna a una risposta immunitaria anormale al glutine.

La cura prevede, oltre a trattamento antibiotico per attenuare il prurito, una dieta rigorosa priva di glutine, Ciò significa che il paziente non potrà più mangiare cibo e bevande o assumere farmaci contenenti grano, segale, orzo, avena e loro derivati.

Una dieta priva di glutine è l’unica soluzione in grado di controllo efficacemente la dermatite erpetiforme. Questo trattamento, nella maggior parte dei casi, deve essere continuato per 1-2 anni per evitare ulteriori focolai DH.

Biopsia intestinale per confermare i sintomi della celiachia

Si tratta dell’unico esame che consente di avere una diagnosi praticamente certa di celiachia, e ad esso vengono sottoposti i pazienti positivi ai test che abbiamo appena elencato.

Si effettua inserendo dalla bocca una lunga e sottile sonda flessibile che viene fatta scendere lungo l’esofago fino allo stomaco e al primo tratto di intestino, dove preleverà delle piccolissime porzioni di mucosa che verranno analizzate in laboratorio.

Dato che la celiachia rovina i villi intestinali “appiattendoli”, l’esame della mucosa al microscopio consentirà di escludere o confermare questa malattia praticamente senza margine di errore.

Sperando di essere stati esaustivi, chiudiamo con una raccomandazione, scontata ma non troppo. Se sospettate di soffrire di celiachia rivolgetevi al vostro medico che, passo dopo passo, indirizzandovi dai giusti specialisti, vi aiuterà ad ottenere una diagnosi di celiachia certa e non presunta.

I 4 tipi di celiachia

Le 4 forme di celiachia: ecco cosa dovreste sapere. La celiachia è un problema sempre più comune. Il glutine è la componente proteica che è presente nel grano o in altri cereali, come ad esempio il frumento, l’orzo,  il farro, la segale, il kamut, il bulgur e il malto.

Come ben sapete, è proprio questa proteina a cambiarci la vita e, così, ci ritroviamo a dover affrontare una patologia autoimmune che influenza l’intestino, che non riesce più ad assimilare e accettare il glutine, portando l’organismo a considerarlo come un alimento tossico.

Le pareti interne dell’intestino sono piene di villi, ovvero piccole protuberanze che formano delle anse utili per assorbire gli agenti nutrienti del cibo. Gli effetti della celiachia provocano una reazione errata dei villi che, in qualche modo, si atrofizzano, appiattendo la mucosa e impedendole di assimilare i nutrienti. Tuttavia, quello che spesso non sappiamo è che esistono 4 tipi di celiachia.

Le 4 forme di celiachia da non sottovalutare

Questa patologia può essere classificata in 4 forme: tipica, atipica, silente e potenziale. La prima, la tipica, è quella più facilmente diagnosticabile, perché si manifesta con diarrea e forti dolori dell’addome.

Talvolta, ma solo raramente, si può avere una reazione diversa, ovvero una forma cronica di stitichezza. In ogni caso, il sintomo più evidente è la perdita di peso e addirittura, qualora si manifesti già in tenera età, può portare ad un vero e proprio blocco della crescita.

Nelle forme atipiche, ci sono manifestazioni legate che, a prima vista, non sempre sono facilmente ricollegabili a questa patologia. Tra le più diffuse, vi è l’alterazione dello smalto dei denti, la comparsa frequente di afte, alcune tipologie di dermatiti fino ad arrivare all’anemia. Non è difficile intuire che la forma silente è tra le più difficili da diagnosticare negli adulti e non, anche perché è priva di manifestazioni esteriori evidenti.

Eppure anche in questi casi, la patologia porta a dei danni non indifferenti all’intestino, cioè all’atrofia dei villi, con dirette conseguenze nell’assimilazione dei cibi e nella crescita.

Gli effetti della celiachia nelle forme latenti

Infine, esiste la potenziale che è una forma latente. In questo caso, l’organismo non presenta delle alterazioni intestinali, ma comunque una predisposizione genetica. Questo vuol dire che non si possono escludere dei potenziali danni in futuro dovuti alla celiachia. Pertanto, in queste eventualità sono fortemente consigliati dei controlli periodici.

Simonetta Nepi (Gluten Free Travel e Living) ci ha evidenziato anche la celiachia refrattaria. Questa è una complicanza  caratterizzata da un persistente malassorbimento e da una atrofia dei villi che perdura nel tempo e non migliora, nonostante sia stata adottata e venga seguita attentamentemla dieta senza glutine.

La soluzione per chi soffre di celiachia

Purtroppo, ancora non esistono delle cure che contrastino questa patologia autoimmune, anche se le teorie sono molte e altrettanti sono gli studi in corso e le scoperte già fatte.

L’unica arma per contrastare i sintomi della celiachia, oltre ai danni evidenti, potenziali e futuri, è una corretta alimentazione a base di prodotti completamente privi di glutine, nonché un’attitudine positiva in quanto mangiar bene (e con gusto) e mangiar sano è possibile persino in queste situazioni!

Ad oggi, esistono tantissimi marchi dall’etichetta pulita che offrono prodotti gluten-free genuini e deliziosi, che possono portare in tavola il meglio della cucina, pur mettendo da parte il glutine e la celiachia. Possiamo trovarli al supermercato e nei negozi specializzati .

Queste valide aziende propongono un vasto assortimento di prodotti per celiaci e di alimenti adatti a tutti coloro che hanno bisogno di una dieta particolare, come sportivi o soggetti affetti da altre particolati forme di intolleranze alimentari.

Riproduzione riservata
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6 commenti su “Sintomi della celiachia: quali sono e come riconoscerli

  • Mer 9 Giu 2021 | gerardo ceriello ha detto:

    Buongiorno. Sono Gerardo Ceriello e chiefo delucidazioni sulla slide immagine sopra Sintomi Celiachia. Sono un produttore di alimenti da Forno, Piada e Pasticceria GLUTEN-FREE
    (www.romagnafree.it) e mi chiedevo se è corretta alla voce Bocca :erosione ceramica dei denti.
    Ringrazio x la gentile risposta.
    Saluti
    Gerardo Ceriello

  • Mar 12 Lug 2022 | paolo ha detto:

    Buongiorno. Grazie per l’articolo. Vorrei porre un paio di domande:
    -ho seguito da 4 anni, e seguo tutt’ora, una dieta priva di carboidrati, ketogenica, dapprima per calo ponderale, poi perché ho notato che da quando seguo questo tipo di alimentazione non ho più mal di testa e bruciore di stomaco ( frequentissimi prima – tali da dover assumere farmaci).
    Complice un we fuori porta mi sono concesso una alimentazione “normale” (brioche a colazione, una carbonara a pranzo,una pizza con impasto integrale la sera.) E la mattina seguente comparso mal di testa, feci abbondanti (3 volte con meteorismo) nell’arco della mattinata (non diarroiche ma ipoformate e ipocromiche) e alla 2da e terza (pur non forzando la defecazione) sanguinamento.
    Mi consigliate di indagare?
    I test dell’esame del sangue possono essere positivi anche se non assumo da tempo glutine? O per avere attendibilità devo ricominciare ad assumere alimenti contenenti glutine prima di eseguirli e se sì per quanto tempo?
    Fino ad ora non mi sono comportato da celiaco ma ho soltanto eliminato i carboidrati che non sono derivati da frutta o verdura ma un filo di pasta per saggiare la cottura l’ho assunto… Ho letto che basta una molecola a scatenare la reazione avversa ma in qualche modo vi è una dipendenza sintomo-dose più o meno marcata? (Perché con un filo di pasta o un maccherone non riconosco , o non ho mai fatto attenzione , della comparsa di sintomi marcati).
    Grazie per le precisazioni che vorrete offrire.

    • Mar 12 Lug 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno è una risposta che puo’ darle un nutrizionista o un medico dopo averle fatto un’anamnesi corretta. Mi spiace non poterla aiutare.

  • Dom 5 Feb 2023 | Vanessa ha detto:

    Buonasera, ho diarrea gialla da mesi, anche 3/4 volte al giorno e anche di notte. Ho artrite reumatoide psoriasica, soffro di ipotiroidismo. Sono scoraggiata,ho fatto tanti esami, ma senza una diagnosi. Mi può aiutare. Grazie

    • Dom 5 Feb 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

      Vanessa le consiglio caldamente di rivolgersi a un buon nutrizionista che dopo un’anamnesi accurata dei suoi disturbi le troverà la soluzione.

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