Risotto alla malva, un primo piatto aromatico e semplice
Risotto alla malva, un’idea per un primo aromatico
Oggi cuciniamo il risotto alla malva, una versione diversa dal solito in quanto combina semplicità ed eleganza. La semplicità è data dal numero estremamente ridotto degli ingredienti: il risotto viene cotto su un fondo minimale, composto solo da un soffritto di cipolle. L’eleganza, invece, è garantita dalla presenza della malva, che trasmette al riso tutto il sapore e il suo delicato aroma.
Questa ricetta fa parte della rubrica di cucina erbe e fiori nel piatto del mese di luglio ed ha come ingrediente di base la malva. Le ricette trattate sono un modo per esaltare l’utilizzo di fiori ed erbe in cucina, dando un approccio diverso e alquanto sfizioso per arricchire le nostre tavole con gusto e colore. Le ricette sono frutto della collaborazione delle mie amiche di avventura, nonché rinomate food blogger: Miria Onesta di Due Amiche in Cucina, Daniela Boscariolo di Timo e Lenticchie e Elisa di Rienzo de Il Fior di Cappero.
Ricetta risotto alla malva
Preparazione risotto alla malva
- Per preparare il risotto alla malva iniziate ricavando un trito dalla cipolla e fatela soffriggere in una pentola con un po’ di olio extravergine di oliva.
- Unite il riso e tostatelo per 2-3 minuti mescolando in continuazione e delicatamente.
- Poi versate il brodo vegetale un mestolo alla volta.
- Dopo una decina di minuti, ovvero a metà cottura, integrate le foglie di malva già lavate e ridotte a trito grossolano.
- Portate a cottura il riso, poi spegnete il fuoco e aggiungete il burro e il Parmigiano per mantecare.
- Infine salate, pepate e servite il piatto caldo.
Ingredienti risotto alla malva
- 320 gr. di riso Carnaroli
- 1 cipolla
- 1 lt. di brodo vegetale
- 2 manciate di foglie di malva
- 60 gr. di burro chiarificato
- 50 gr. di Parmigiano grattugiato
- q. b. di olio extravergine d’oliva
- q. b. di sale e pepe
Quale riso scegliere?
Per quanto concerne il risotto alla malva vi consiglio di andare sul sicuro utilizzando il riso Carnaroli. E’ la varietà più comunemente usata per il risotto, in quanto è ricco di amido e contribuisce a creare una texture cremosa. Allo stesso tempo non scuoce e conserva l’integrità dei suoi chicchi anche a seguito delle cotture più stressanti e impegnative.
Il Carnaroli fa parte dell’immaginario gastronomico italiano, tuttavia è un riso relativamente recente. E’ stato sintetizzato nel secondo dopoguerra dall’agronomo Ettore De Vecchi a partire dal riso Vialone e dal Lavarone. In alternativa al Carnaroli potete utilizzare l’Arborio e lo stesso Vialone, si tratta di tipi di riso ricchi di amido benché meno consistenti.
Il contributo prezioso della malva in questo risotto
Vale la pena spendere qualche parola sulla malva, un ingrediente distintivo di questo piatto. La malva è una pianta erbacea perenne, che cresce spesso spontanea nei prati e nei campi. Le sue foglie vantano una forma palmata con margini dentati e con una consistenza vellutata al tatto. Il sapore delle foglie di malva è delicato e leggermente mucillaginoso, con un retrogusto dolciastro, che le rende adatte a insalate, zuppe e risotti.
Le foglie di malva sono ricche di mucillagini, sostanze che conferiscono proprietà emollienti e lenitive. In particolare formano un gel protettivo che può alleviare le irritazioni della mucosa gastrointestinale e delle vie respiratorie, rendendo la malva un rimedio naturale per tosse e infiammazioni intestinali.
Le foglie di malva, poi, contengono una buona quantità di vitamine, tra cui la A, la C e alcune del gruppo B, oltre a sali minerali come calcio, potassio e magnesio. Inoltre contengono flavonoidi e tannini, composti che aiutano a combattere lo stress ossidativo nel corpo. Abbondano anche di fibre, che favoriscono la digestione e promuovono il corretto funzionamento dell’intestino, contribuendo a mantenere un microbiota intestinale equilibrato. Le foglie di malva sono anche note per il loro effetto idratante sulla pelle, un motivo per cui vengono spesso utilizzate in preparati cosmetici.
Qualche consiglio per un risotto alla malva eccellente
Il risotto è una delle preparazioni tipiche della cucina italiana. La buona notizia è che prepararlo non è poi così difficile. La cattiva notizia, invece, è che bisogna prendere alcuni accorgimento per ottenere un risultato eccellente. Per esempio bisogna tostare il riso. Per farlo è sufficiente pre-cuocerlo per un paio di minuti con un po’ di olio o direttamente sul fondo, se questo è particolarmente leggero.
Un altro consiglio è di aggiungere il brodo un po’ per volta, attendendo che si sia assorbito almeno in parte, poi si aggiunge altro brodo fino alla completa cottura del riso. Ciò contribuisce all’assorbimento del brodo da parte del riso e quindi al suo insaporimento.
Fondamentale è anche la preparazione del brodo. A tal proposito l’istinto suggerisce il ricorso al classico dado, che rappresenta una soluzione rapida e comoda. Tuttavia anche il miglior brodo industriale spicca per la sua sapidità. Proprio per questo vi consiglio è di prepararlo in casa, scegliendo in prima persona gli ingredienti e la giusta densità. Potreste optare per i classici sedano, carote e cipolle, ma potete aggiungere anche pomodori, patate e persino funghi per un brodo più intenso.
Infine la mantecatura, che deve essere realizzata a fuoco spento per evitare che il burro “bruci”. Infine si lascia il riso a riposto per qualche minuto a pentola scoperta.
Le ricette per risotti: un mondo tutto da scoprire
La ricetta del risotto alla malva ci da modo di parlare di altre varianti interessanti di questo tipo di preparazioni. Le ricette sui risotti abbondano e ciascuno può inventare la sua. Basta seguire alcuni principi fondamentali: la cottura del riso su un fondo adeguato, l’aggiunta del brodo e la mantecatura finale con alimenti ricchi di grasso (burro e Parmigiano rappresentano solo una delle tante soluzioni possibili).
Questi principi possono essere declinati in un’infinità di varianti. Ad alcune di queste ho dato spazio qui sul sito, dove potete trovare l’inedito risotto alle violette, che proprio come il risotto alla malva spicca per la sua semplicità e eleganza. Stesso discorso per il risotto con fegatini di pollo, che spicca per l’intensità del sapore, e per il risotto al pino mugo, che si distingue per il suo carattere aromatico.
Tuttavia i risotti più frequentemente preparati sono quelli alla zucca, ai funghi, agli asparagi e ai gamberetti. Le loro ricette sono state codificate e fanno parte a pieno titolo della cucina italiana.
FAQ sul risotto alla malva
Quanti grammi di riso servono per una persona?
La quantità standard di riso per una persona è di circa 70-90 grammi. Questa quantità può variare a seconda del tipo di risotto che si vuole preparare, ossia con tanti o con pochi ingredienti.
Qual è il miglior riso per fare il risotto?
Il miglior riso per fare il risotto è il riso Carnaroli, ma vengono comunemente usati anche l’Arborio e il Vialone Nano. Queste varietà hanno un alto contenuto di amido, che aiuta a creare una consistenza cremosa e vellutata, una proprietà essenziale per un buon risotto.
Come tostare il riso per fare un buon risotto?
Per tostare il riso si scalda un po’ di olio o burro in una pentola, poi si aggiunge il riso e si mescola continuamente per 2-3 minuti fino a quando i chicchi diventano traslucidi ai bordi. In alternativa (come in questo caso) è possibile tostare il riso direttamente sul soffritto che funge da fondo del risotto.
Quanto brodo occorre per 100 grammi di riso?
Per 100 grammi di riso generalmente si utilizzano circa 300-350 ml di brodo. La quantità può variare in base al tipo di riso e alla consistenza desiderata del risotto. Il brodo va aggiunto poco alla volta, mescolando continuamente.
Quando si mette il burro nel risotto?
Il burro si aggiunge alla fine della cottura del risotto, nel passaggio noto come mantecatura. Dopo aver spento il fuoco si aggiunge il burro freddo e si mescola energicamente per incorporarlo, ottenendo così una consistenza cremosa.
Ricette di risotto ne abbiamo? Certo che si!
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