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Ananas al liquore, la soluzione a portata di dispensa

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Ananas al liquore
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 00 ore 40 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.7/5 (3 Recensioni)

Ananas al liquore: un dessert fresco, profumato e digestivo

L’ananas al liquore è uno dei miei dessert preferiti quando voglio qualcosa di semplice ma raffinato. Si prepara in pochi minuti e si può servire anche dopo un pranzo importante. L’ananas fresco, con il suo gusto dolce e acidulo, si sposa alla perfezione con un buon liquore aromatico, creando un equilibrio di sapori irresistibile. A me piace usare il Grand Marnier o un liquore al limone, ma anche il rum o il brandy funzionano benissimo.

🍍 Frutta al liquore: quando il dessert diventa digestivo
L’ananas stimola la digestione grazie alla bromelina. Abbinato a un buon liquore, diventa un fine pasto perfetto, profumato e leggermente alcolico. Da provare anche con limoncello fatto in casa!

Per prepararlo, sbuccio l’ananas e lo taglio a fettine sottili. Lo lascio riposare qualche ora con zucchero di canna e liquore, coperto in frigo. Prima di servire, aggiungo qualche foglia di menta e un pizzico di scorza di limone grattugiata. Questo dessert al cucchiaio è ideale anche per chi segue una dieta leggera, perché l’ananas ha pochissime calorie ed è ricco di vitamine. Se vuoi stupire i tuoi ospiti senza appesantire, l’ananas al liquore è la scelta perfetta.

Ricetta ananas al liquore

Preparazione ananas al liquore

  • Con un coltello molto affilato tagliate all’ ananas il ciuffo verde e tutta la scorza che lo riveste; dividetelo quindi in otto spicchi di eguale grossezza, levando ad ognuno la parte centrale piuttosto legnosa.
  • Tagliate a spirale la sottile scorza gialla del mezzo limone, tenendola a parte.
  • Mettete sul fuo­co una casseruola piccola in acciaio inossidabile o smaltata con 400 gr. di acqua, 120 gr. di zucchero ed il succo filtrato del limone.
  • Appena lo sciroppo inizierà a bollire tuffate in esso la metà degli spicchi di ananas, lasciandoli sbollentare un paio di minuti, non di più; estraeteli con un mestolo forato e metteteli a raffreddare sopra un asciughino pulito.
  • Procedete nello stesso modo con gli altri spicchi di ananas, mentre è ancora caldo filtrate lo sciroppo da un telo, versandolo in una bottiglia e conservandolo ben tappato in fri­gorifero. Servirà come bevanda oppure per inzuppare paste lievitate da farcire con creme alla frutta.
  • Nella casseruola vuota mettete il restante zucchero e fatelo sciogliere su fuo­co basso aggiungendo 30 gr. di acqua.
  • Unite questo sciroppo bollente al Kirsch posto in una ciotola, mescolando con un cucchiaio di legno.
  • Sistemate gli spicchi di ananas e la scorza di limone in un vaso pulito e asciutto, arrivando sin sotto l’imboccatura; versatevi sopra il composto di Kirsch ricoprendo di almeno 2 cm. la frutta.
  • Controllate che il bordo interno del vaso sia pulitissimo, indi chiudetelo; ap­plicatevi la solita etichetta con il nome e la data di prepa­razione, riponendolo in luogo assolutamente buio e fresco, oltre che arieggiato.
  • Durante i primi 10 giorni controllate sovente che l’ananas sia sempre ben coperto dal liquido di conservazione, caso contrario aggiungete del Kirsch.
  • L’ana­nas sarà pronto dopo 20 giorni dalla sua preparazione e se rimarrà sempre ben coperto dal liquido e con le condizioni ambientali indicate si manterrà inalterato per molti mesi. Oltre che come digestivo può servire per arricchire una ma­cedonia o per decorare un dolce. Il liquore potrà essere ver­sato sopra un gelato di ananas o di limone, o servire per inzuppare paste lievitate da farcire con creme alla frutta, od essere gustato anch’esso come digestivo.

Ingredienti ananas al liquore

  • un ananas da 1 kg. e 500 grammi
  • 300 ml. di kirsch
  • 220 gr. di zucchero semolato
  • mezzo limone

Un dessert semplice e di grande effetto

L’ananas al liquore è una di quelle ricette furbe da tenere sempre a mente. Quando arrivano ospiti all’improvviso, basta avere un ananas maturo e un buon liquore per servire un dessert elegante. Si può usare rum per una nota calda e avvolgente oppure kirsch per un sapore più delicato e floreale. In entrambi i casi, il risultato è garantito.

Per preparazioni come questa, è fondamentale scegliere frutta e ortaggi maturi al punto giusto, meglio se di provenienza biologica o da agricoltura integrata. Anche i fiori eduli o le erbe aromatiche usati come guarnizione devono essere freschissimi. Lavate sempre frutta e verdura in acqua fredda e asciugatela con cura. Per la verdura, potete usare una soluzione di acqua e aceto (mezzo bicchiere per litro) per una maggiore igiene.

Frutti delicati come lamponi, more o fragole tendono ad assorbire acqua durante il lavaggio. Un trucco utile è immergerli per pochi minuti in vino bianco o rosso, al posto dell’acqua: miglioreranno in sapore e consistenza. L’ananas al liquore, servito magari con una fogliolina di menta o una pallina di gelato, diventa così un dessert raffinato ma facilissimo da preparare.

Kirsch, il liquore perfetto per l’ananas?

Per questa particolare conserva di ananas ho scelto il kirsch, come ho appena specificato. Che sapore ha? Come viene realizzato? Quanto gradi ha? Ecco a voi tutti i dettagli che cercate.

Il kirsch può essere considerata un’acquavite, ovvero una sorta di distillato. E’ ottenuta dalla fermentazione e successiva distillazione delle ciliegie. A differenza di altri liquori alla frutta non è dolce, ma è completamente secco, incolore, e presenta note nette di ciliegia e mandorla amara, anche se la mandorla non c’è (questo gusto è dovuto ai noccioli). Proprio per questo risulta molto più raffinato rispetto ad altri distillati alla frutta e si presta benissimo a preparazioni in cui si vuole conferire carattere ma non dolcezza.

Il kirsch è alcolico? Abbastanza, la sua gradazione alcolica varia tra i 37,5° e i 50°, a seconda del produttore e dell’area di provenienza. Nonostante la sua moderata dolcezza, viene utilizzato anche in pasticceria, ad esempio nella preparazione della torta Foresta Nera.

Nella conserva di ananas che vi presento qui si lega in modo armonioso alla dolcezza naturale del frutto. La componente etilica penetra nelle fibre della polpa e ne esalta la parte acida, rendendo il sapore dell’ananas più persistente al palato.

La conservazione

Con lo zucchero: in concentrazioni del 50/60% ostacola lo sviluppo di microbi; se il quantitativo utilizzato per la conservazione è in percentuale inferiore, è possibile che si , sviluppino muffe e saccaromiceti. E preferibile l’utilizzo di zucchero.

Con il miele: frutta fresca e secca immerse al naturale si conservano a lungo.

Con l’aceto: grazie all’acido acetico, oltre che un buon disinfettante è anche un coadiuvante nella conservazione a sottrazione di aria, perchè limita i rischi della formazione di batteri tossici. Meglio usare sempre aceto di vino buono.

Con l’olio ha il potere di impedire che l’aria entri in contatto con ciò che si vuol conservare. Proprio per il fatto che l’olio garantisce una maggior durata dei prodotti è opportuno conservare con olio di ottima qualità.

Con il sale elimina l’umidità e inattiva lo sviluppo di batteri responsabili della putrefazione, inoltre il seppur modesto potere battericida del sale completa l’opera di un ottimo metodo di conservazione che l’uomo utilizza da migliaia di anni.

Pur nella possibilità di durare molto a lungo le conserve subiscono con il passare del tempo una progressiva perdita di fragranza; va perciò considerata una naturale scadenza delle conserve casalinghe come per quelle dell’industria.

Ananas al liquore

I tempi sono importanti

I sotto olio o sott’aceto dopo 1 mese dal momento dell’invasamento, raggiungono il momento migliore. L’invecchiamento si addice solo ai liquori, l’attesa anche di 1 o 2 anni li rende migliori.

Le conservazioni con olio o salamoie, quando non è previsto l’utilizzo di zucchero o acidificanti come limone o aceto, possono consentire, in condizioni particolari e in assenza d’aria per tempi lunghi, lo sviluppo di questo batterio, il botulino, che non modifica l’aspetto e l’odore delle cose, ma è altamente tossico.

Per contrastare questo temibile nemico della dispensa è fondamentale pulire bene ciò che si intende conservare eliminando ogni più piccolo residuo terroso. Attenzione: dal momento in cui aprite un contenitore lasciate passare poco tempo prima di consumarne completamente il contenuto e mettetelo in frigorifero.

Il primo controllo è dato dall’aspetto: odore, colore e sapore. Quando fuoriesce liquido dai vasi, oppure si altera il colore, oppure il coperchio si gonfia, oppure all’apertura si sente rumore di un botto, gettate ogni cosa senza rimpianto! Con marmellate e sciroppi la tolleranza è maggiore: quando si crea una leggera muffa sulla superficie non ci sono problemi. Basta toglierla con un cucchiaio e ripulire il bordo del vaso con un panno intriso di liquore. Per maggior scrupolo fatela bollire per alcuni minuti e rinvasatela bollente.

Si possono aggiungere spezie nell’ananas al liquore?

Di base la ricetta che vi presento qui vi permette di creare un’eccellente ananas sotto spirito. A tal proposito vengono richiesti una manciata di ingredienti: il frutto, il liquore e un po’ di zucchero. Ma si può pensare a qualcosa di più complesso? All’aggiunta di una spezia?

Nello specifico è possibile inserire un pezzetto di stecca di cannella o qualche seme di cardamomo. Nel primo caso si ottiene un aroma più “caldo”, nel secondo un aroma agrumato e balsamico.

Ma potrebbe andare bene anche un chiodo di garofano, poiché capace di dare un tocco invernale e profondo. Mi raccomando, fate attenzione all’equilibrio: l’ananas ha un sapore già molto deciso, e il kirsch, pur essendo secco, ha un’identità aromatica forte. Per questa ragione inserire troppe spezie significa coprire il gusto del frutto e quello del distillato.

Come usare l’ananas al liquore in cucina?

L’ananas al liquore, o ananas sotto spirito che dir si voglia, può fungere da dessert solitario ma anche come protagonista di altri dessert.

Per esempio può essere tritato finemente e mescolato alla crema chantilly. In tal modo dà vita a una farcitura aromatica, ideale per torte a strati. Ma si può usare anche come topping per il gelato, soprattutto quelli al cocco o alla vaniglia, con cui si sposa in modo perfetto. Un’idea raffinata consiste nell’integrazione nelle tartare di frutta insieme a mango e papaya, il tutto valorizzato da un filo di liquido di macerazione, da servire in bicchierini monoporzione.

Ma l’ananas al liquore può dire la sua anche per i piatti salati. Infatti può essere usato con parsimonia per creare salse agrodolci, o magari per accompagnare gamberi o petto d’anatra. In questo caso è bene cuocere leggermente l’ananas e far evaporare l’alcol. Infine il liquido di conservazione può essere filtrato e utilizzato per preparare cocktail o bagne per dolci.

FAQ sull’ananas al liquore

A cosa fa bene l’ananas?

L’ananas è ricco di vitamina C, che rafforza il sistema immunitario e protegge le cellule dallo stress ossidativo. Contiene anche bromelina, un enzima naturale che facilita la digestione delle proteine e può avere effetti antinfiammatori. Inoltre è un frutto diuretico e leggero, ideale per chi vuole contrastare la ritenzione idrica senza appesantire l’organismo.

È vero che l’ananas fa bruciare i grassi?

Non esattamente. L’ananas contiene bromelina, che può aiutare la digestione e ha un’azione proteolitica, ma non “scioglie” i grassi in senso stretto. Tuttavia, in un’alimentazione bilanciata, può supportare i processi metabolici e ridurre il gonfiore addominale, contribuendo a un senso generale di leggerezza.

A cosa si abbina l’ananas?

L’ananas si abbina perfettamente con sapori esotici e speziati. In versione dolce sta bene con cocco, cioccolato fondente, vaniglia e zenzero. In una versione salata sorprende molto con crostacei, carni bianche e formaggi freschi. Nelle conserve al liquore, invece, si presta ad abbinamenti più sofisticati, ad esempio con mousse al mascarpone o dessert al cucchiaio.

Che bevanda è il kirsch?

Il kirsch è una bevanda alcolica appartenente alla categoria delle acquaviti. Viene prodotto distillando ciliegie fermentate, solitamente con i noccioli, che conferiscono un profilo aromatico complesso. Non è dolce come i liquori, ma è secco e piuttosto forte.

Quanti gradi ha il kirsch?

Il kirsch ha generalmente una gradazione alcolica compresa tra 37,5° e 50°. La versione più comune, quella reperibile nelle enoteche ben fornite, si attesta intorno ai 40°.

Ricette con ananas ne abbiamo? Certo che si!

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