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Cachi verdi sotto olio, la conserva che non ti aspetti

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Cachi verdi sotto olio
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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3.6/5 (49 Recensioni)

Cachi verdi sotto olio: la conserva che non ti aspetti

Il caco è un frutto dolce e vellutato che molti associano ai ricordi autunnali. Ma avete mai pensato di trasformarlo in una conserva sott’olio, specialmente quando è ancora verde e leggermente aspro? Ebbene sì, i cachi verdi sott’olio sono una delizia poco conosciuta ma incredibilmente gustosa, perfetta per sorprendere i vostri ospiti durante le scene autunnali.

Non si conosce esattamente l’origine di questa conserva, ma si dice che antiche comunità rurali hanno iniziato a sperimentare con i cachi non ancora maturi per evitare di sprecare quelli caduti prematuramente dall’albero. Quello che era nato come un modo per non sprecare, si è trasformato in una prelibatezza apprezzata.

Il processo di conservazione sott’olio, come abbiamo discusso in altri articoli, è ideale per isolare l’alimento dall’ossigeno e proteggerlo da patogeni esterni. Inoltre, l’olio aggiunge una dimensione di sapore unico che si combina meravigliosamente con l’asprezza dei cachi verdi.

Ricetta cachi verdi sotto olio

Preparazione cachi verdi sotto olio

Per la preparazione dei cachi verdi sotto olio iniziate sterillizando tappi e barattoli. Sbucciate, lavate e asciugate i cachi, poi fateli a fette regolari, utilizzando magari un’affettatrice. Poi pelate e fate a fette anche gli spicchi d’aglio. In una pentola versate i cachi aggiungendo il vino, l’aceto e 10 grammi di sale. Mettete a bollire il tutto e, dopo la bollitura, cuocete per circa 8-10 minuti. Infine scolate per bene su un canovaccio dopo aver terminato la cottura.

Adesso componete i barattoli, semplicemente riempiteli alternando le fette di cachi con il timo, l’origano, le bacche di ginepro, il pepe e l’aglio fatto a fette. Gradualmente integrate anche l’olio e pressate mano a mano che il barattolo si riempie. Fermatevi quando avete raggiunto 1 cm dal bordo. Badate bene, l’olio deve coprire completamente i cachi. Infine, chiudete i barattoli e lasciate risposare circa due settimane prima di utilizzarli.

Ingredienti cachi verdi sotto olio

  • 400 gr. di cachi verdi al netto  di scarti
  • 1/2 lt. di vino bianco
  • 1/2 lt. di aceto bianco
  • un cucchiaino di timo e uno di origano essiccati
  • 2 spicchi di aglio
  • 1 cucchiaino di grani di pepe
  • 2 bacche di ginepro
  • q. b. di olio extra vergine di oliva
  • 10 gr. di sale.

Cachi verdi sotto olio, in quale occasione consumarli?

I cachi verdi sotto olio sono una conserva diversa dal solito, un modo diverso per consumare questo prezioso frutto. Come tutte le conserve, sono abbastanza facili da preparare, sebbene la ricetta – specie in alcuni passaggi – si discosti leggermente da quella delle altre conserve. Il riferimento è al ruolo che esercitano il vino e l’aceto, di cui parlerò in un prossimo paragrafo. In questo, vorrei soffermarmi sull’ingrediente principale, ovvero sui cachi verdi. Si tratta di un frutto solo all’apparenza esotico, ma che invece è ben radicato nella tradizione mediterranea. Da fuori assomiglia a un pomodoro di grosse dimensioni, in questo caso poco maturo (per via del colore verde).

Dentro, però, è molto morbido e succoso, e si caratterizza per un sapore decisamente zuccherino. Nonostante l’abbondante presenza degli zuccheri, che rappresentano il 18% del totale, l’apporto calorico non è poi così eccessivo, ed è pari a 60 kcal per 100 grammi. Il suo pregio però è l’abbondanza di vitamine, e in particolare della vitamina C e della A. I cachi, poi, vantano alcune proprietà benefiche, come la capacità di ridurre l’acidità di stomaco e contribuire alla risoluzione delle gastriti acute. Tornando alla ricetta, visto che abbiamo così tanti cachi quest’anno da aver fatto cedere alcuni rami, ho pensato di consumarli anche con una conserva. E’ proprio per questo che ho voluto preparare questi cachi verdi sott’olio, che possono essere consumati come uno spuntino sfizioso.

Bacche di ginepro, degli alimenti davvero preziosi

Non esiste conserva senza spezie. D’altronde, ad esse è assegnato un doppio ruolo, da un lato insaporiscono e dall’altro favoriscono la lunga conservazione. I cachi verdi sott’olio non fanno eccezione e nella fattispecie la bacca di ginepro ricopre un ruolo davvero importante. Si tratta di un alimento dotato di un forte potere antisettico, dunque in grado di garantire una lunga conservazione. Inoltre, si caratterizza per dei valori nutrizionali elevati, che si concretizzano in una presenza molto abbondante di oli essenziali e antiossidanti.

Cachi verdi sotto olio

Le bacche di ginepro sono anche stomachiche, ovvero favoriscono la digestione e contribuiscono a risolvere gli episodi di nausea. Il loro sapore è abbastanza intenso, dunque il consiglio è di non esagerare. Una bacca di ginepro dovrebbe essere sufficiente a coprire un intero barattolo, anche perché non è l’unica spezia in ballo, infatti la lista degli ingredienti contiene anche l’origano, il pepe e il timo. Il loro ruolo, va detto, è simile a quello delle bacche di ginepro, ma contribuiscono a rendere ancora più aromatica la conserva e a garantire un numero maggiore di sentori.

Perché abbiamo usato il vino e l’aceto per i cachi verdi sotto olio?

Come utilizzare i cachi in cucina? Come già accennato, i cachi verdi sott’olio sono una conserva diversa dal solito. L’olio la fa da padrone, questo è ovvio, ma si segnala anche una significativa importanza del vino e dell’aceto. Se state pensando alla frutta sciroppata siete fuori strada. Il vino e l’aceto non hanno lo scopo di conservare i cachi, bensì di “cuocerli“. Esatto, la frutta, in un certo senso, inizia il suo percorso di aromatizzazione ancora prima di essere posta nel barattolo.

Il risultato è comunque straordinario, in quanto i cachi acquisiscono realmente un sapore nuovo, che richiama al prodotto fresco, ma si pone anche ad un livello superiore. Tra l’altro, l’operazione di cottura, che si protrae per almeno un quarto d’ora, contribuisce ad allungare la conservazione del frutto. Il consiglio, comunque, è di rispettare le dosi anche in fase di cottura, dal momento che l’intera ricetta, dal primo all’ultimo passaggio, si regge su un delicato equilibrio di sapori. Vi è il rischio che prevalga, per esempio, il sentore acidulo del vino, piuttosto che quello zuccherino dei cachi.

La magia e i misteri della conservazionesott’olio: come farlo in sicurezza

La conservazione sott’olio è un’arte antica, una tradizione che affonda le sue radici in un passato lontano quando l’esigenza di conservare il cibo per i mesi più magri era vitale. Ma, come ogni arte che si rispetti, ha i suoi segreti e le sue sfide.

Uno dei protagonisti silenziosi ma pericolosi in questo scenario è il Clostridium botulinum, o botulino. Questo microrganismo anaerobio, una spora resistente, può prosperare in ambienti senza ossigeno. E, sebbene l’olio agisca come un conservante formidabile, proteggendo l’alimento dall’ossigeno e da vari patogeni, è meno efficace contro questi microrganismi anaerobici.

Quindi, come possiamo garantire che le nostre deliziose conserve sott’olio siano sicure? Ecco alcuni passaggi cruciali.

Primo: la qualità è la chiave. Le verdure che decidiamo di conservare devono essere fresche e senza imperfezioni. Una verdura ammaccata non solo compromette il sapore ma può anche essere un terreno fertile per i batteri.

Secondo: l’acidità è un alleato. Immergere le verdure in aceto o succo di limone prima di metterle sott’olio può inibire la crescita di batteri come il botulino.

Terzo: la sterilizzazione non è un passaggio opzionale. Immergere i barattoli in acqua bollente assicura che siano liberi da microrganismi indesiderati.

Quarto: la conservazione giusta fa la differenza. Una volta che la nostra conserva è pronta, un luogo fresco e buio è l’ideale. E ricordiamoci sempre: una volta aperto il barattolo, il frigorifero è il suo migliore amico.

Quinto: occhi e naso sempre all’erta. Qualsiasi segno di deterioramento, come un cambiamento di colore o un odore sgradevole, e un campanello d’allarme.

E, ultimo ma non meno importante, è bene gustare le nostre conserve in un periodo ragionevole, possibilmente entro un anno dalla produzione.

La conservazione sott’olio è un viaggio affascinante nel mondo dei sapori e delle tradizioni. Ma, come ogni viaggio, ha i suoi rischi. E’ nostro compito fare tutto il possibile per assicurarci che sia un viaggio sicuro. E con questi accorgimenti, possiamo goderci le delizie della conservazione sott’olio senza preoccupazioni.

Ricette con i cachi ne abbiamo? Certo che si!

3.6/5 (49 Recensioni)
Riproduzione riservata

15 commenti su “Cachi verdi sotto olio, la conserva che non ti aspetti

  • Lun 26 Ott 2020 | Tiziana ha detto:

    La migliore ricetta. Grazie

  • Ven 6 Nov 2020 | ANNA ha detto:

    VOLEVO SAPERE SE LI VOLESSI VENDERE I BARATTOLINI DI CACHI SOTT’OLIO LI DEVO METTERE SOTTO VUOTO? GRAZIE

    • Ven 6 Nov 2020 | Tiziana Colombo ha detto:

      Salve, io faccio preparazioni per uso personale. Non ho idea delle regole che esistono per la produzione industriale. Mi spiace

  • Sab 21 Nov 2020 | Ciro ha detto:

    Domanda, ma i cachi verdi non “allappano”?, ossia non legano denti e lingua, come ttutti i cachi verdi non maturi?

    • Lun 23 Nov 2020 | Tiziana Colombo ha detto:

      Il caco allappa ed è un dato di fatto. DIciamo che in conserva un po’ meno. Io li mangio solo cosi!

    • Dom 2 Ott 2022 | Giuseppe D'Agui' ha detto:

      Io normalmente uso. cachi verdi ma non troppo devono essere leggermente colorati , li taglio con l’affettatrice sottili , ,li metto a macerare sotto sale
      in un contenitore come le melanzane ogni strato un po’ di sale poi le metto un piatto sopra con un peso per ,24 ore così tutto L’aspro va via, li svuoto in lavandino ,li rimetto nel contenitore con il 50%aceto bianco e 50% di acqua per 24.orre , li scolo e con il schiaccia patate li spremo bene
      Carta casa a strati il gioco è fatto, invasare sai tu ciao

      • Sab 28 Ott 2023 | Anna ha detto:

        Ciao ma non li.metti a bollire dopo che gli hai messo il sale?

  • Sab 17 Set 2022 | Lisetta ha detto:

    Ho stupito tutti gli amici, buonissimi. Grazie per la ricetta

    • Dom 18 Set 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

      Lisetta anche io stupisco sempre i miei ospiti quando li porto a tavola. Grazie

  • Mer 9 Nov 2022 | Pina ha detto:

    Ciao io vorrei sapere verdi significa quel colore arancione chiaro o sono proprio verdi.?
    E inoltre anche messi via allappano? Vorrei proprio farla senza buttare via tutto.
    Grazie mille

    • Gio 10 Nov 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

      Salve non è un frutto che amo mangiare appena raccolto ma preparato in conserva non allappa ed è gradito. Io utilizzo il caco vaniglia quando è ancora verde o inizia appena appena a colorirsi

  • Sab 18 Nov 2023 | Susanna Sabot ha detto:

    Ottima ricetta!

  • Sab 18 Nov 2023 | susanna ha detto:

    Ottima ricetta!!

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