Peperonata senza pomodoro, un’alternativa più digeribile
Peperonata senza pomodoro: una ricetta gustosa e più digeribile
Chi ama i sapori intensi ma non digerisce bene il pomodoro trova nella peperonata senza pomodoro una vera salvezza. Questa versione più leggera è perfetta per chi ha sensibilità gastriche o semplicemente cerca un contorno saporito ma delicato. I peperoni, rosolati dolcemente con cipolla e aromi, mantengono tutto il loro gusto senza l’acidità del pomodoro, risultando quindi più digeribili e versatili. È una ricetta adatta anche a chi segue regimi alimentari specifici, come gli intolleranti al nichel o chi ha difficoltà digestive.
La cottura lenta, a fuoco dolce, permette ai peperoni di diventare morbidi e profumati. Puoi arricchire la tua peperonata senza pomodoro con capperi dissalati, olive taggiasche o erbette fresche per renderla ancora più interessante. E se ami sperimentare, ti consiglio anche di provare la peperonata leggera, una variante ancora più fresca che trovi sempre sul nostro sito. Ottima sia calda che a temperatura ambiente, questa preparazione accompagna perfettamente secondi piatti di carne o pesce.
Un altro punto a favore di questa ricetta è la possibilità di conservarla: una volta raffreddata, puoi riporla in frigorifero per 2-3 giorni oppure congelarla in porzioni. La peperonata senza pomodoro è ideale anche come antipasto su crostoni di pane, magari accompagnata da una crema di formaggio vegetale o un hummus delicato. E se sei un amante delle conserve, ti consiglio di dare un’occhiata ai peperoni sott’aceto, una soluzione perfetta per avere sempre qualcosa di pronto in dispensa.
Cucinare con consapevolezza significa anche scegliere versioni più leggere dei piatti tradizionali, senza perdere il piacere della tavola. La peperonata senza pomodoro è una soluzione che accontenta tutti, dai più piccoli a chi ha esigenze alimentari particolari. Hai mai provato a servirla come contorno tiepido con del pesce al vapore o come base per una ciotola vegana? Le idee sono tante, e tutte da gustare.
Ricetta peperonata senza pomodoro
Preparazione peperonata senza pomodoro
- Per preparare la peperonata senza pomodoro iniziate dai peperoni: tagliateli in due, rimuovete i semi e i filamenti bianchi al loro interno. Infine, fateli a dadini.
- Lavate la cipolla e tagliatela a fette sottili.
- In una padella ampia scaldate l’olio e soffriggete la cipolla per un paio di minuti.
- Poi versate i peperoni, le olive, i capperi e cuocete a fiamma media per 20 minuti circa. I peperoni dovranno risultare molto morbidi.
- Infine, condite con sale e con un po’ di pepe.
Ingredienti peperonata senza pomodoro
- 500 gr. di peperoni
- 1 cipolla
- 100 gr. di olive nere
- 50 gr. di capperi
- q. b. di olio extravergine di oliva
- q. b. di sale e di pepe
Peperonata senza pomodoro, un piatto per valorizzare al meglio i peperoni
La peperonata senza pomodoro è una variante della celebre peperonata che valorizza i peperoni e spicca per la sua leggerezza e digeribilità. Può essere servita come contorno o come primo piatto molto leggero. E’ totalmente vegetariana, come da tradizione della peperonata, ed è anche poco calorica visto che la lista degli ingredienti comprende solo i peperoni, i capperi, le olive e le cipolle.
A proposito dei peperoni, quali è opportuno utilizzare? La tradizione suggerisce i peperoni rossi, che sono più dolci e presentano un sapore più delicato. Tuttavia, nessuno vi vieta di utilizzare anche i peperoni gialli e verdi, che sono un po’ più amari e aciduli.
Se volete garantire a questa peperonata una digeribilità totale, potete sbucciare i peperoni prima di passarli in padella. Esistono molti metodi per sbucciare i peperoni, oltre alla pelatura a vivo. Se l’argomento vi interessa, leggete l’articolo presente sul sito su come spellare i peperoni.
La peperonata ha parentele in molte cucine straniere. In Spagna troviamo il pisto, arricchito da zucchine e melanzane. In Ungheria le preparazioni a base di peperoni prevedono spesso l’utilizzo della paprika dolce o affumicata, creando risultati molto aromatici. Infine, Infine in Turchia esiste il menemen, in cui si aggiungono uova e spezie. Queste varianti dimostrano quanto i peperoni siano versatili e ben radicati nelle tradizioni internazionali.
Quale cipolla utilizzare?
La lista degli ingredienti della peperonata senza pomodoro comprende anche le cipolle. Il dubbio è sempre lo stesso: quale varietà di cipolle utilizzare? La scelta è un genere tra la cipolla dorata, la cipolla rossa e la cipolla bianca.
La cipolla dorata è pungente al punto giusto e abbastanza intensa, in genere viene impiegata per i soffritti. Le cipolla bianca è la più pungente in assoluto e ricorda vagamente l’aglio. La cipolla rossa, invece, è molto delicata, aromatica e quasi dolce, non a caso viene impiegata anche per il consumo a crudo, all’interno di fresche insalate.
Potete decidere liberamente quale tipo di cipolla utilizzare, in base ai vostri gusti e al risultato che volete ottenere.
Perché abbiamo scelto le olive nere per la peperonata senza pomodoro?
Le olive sono importanti per questa peperonata senza pomodori, in quanto garantiscono un tocco rustico e aromatico, conferendo vivacità sul piano cromatico. Vi consiglio di utilizzare le olive nere, che rispetto alle olive verdi spiccano per la delicatezza, per la portata aromatica e per un carattere meno acidulo.
Le olive nere non fanno rimpiangere le olive verdi nemmeno dal punto di vista nutrizionale. Sono ricche di grassi benefici per il cuore e la circolazione, inoltre contengono potassio e magnesio, due sostanze che supportano il metabolismo energetico. Infine, sono ricche di vitamina E, che funge da antiossidante (e quindi da antitumorale), oltre a supportare il sistema immunitario.
Le olive nere possono essere consumate anche a crudo, tuttavia in questa ricetta vanno incontro a cottura insieme agli altri ingredienti. In tal modo trasmettono tutto il loro aroma e impattano in maniera sensibile sul piano organolettico.

Tutto l’aroma dei capperi nella peperonata senza pomodoro
Anche i capperi giocano un ruolo fondamentale nella peperonata senza pomodoro e nella peperonata in genere. Conferiscono alla ricetta tutto il loro tradizionale aroma, che si compone di note ora pungenti ora acidule. Il tratto caratteristico dei capperi, tuttavia, rimane la sapidità, soprattutto se sono conservati sotto sale. Mi raccomando, in questo caso prestate molta attenzione al risciacquo per non rischiare che il piatto risulti troppo salato, e di conseguenza carico di sodio.
Al di là di ciò i capperi eccellono dal punto di vista nutrizionale. Apportano poche calorie ma in compenso abbondano di vitamina C, potassio e antiossidanti. I capperi sono anche versatili, proprio per questo compaiono in molte ricette della tradizione. Si prestano in particolar modo ad alcuni abbinamenti con gli ortaggi più dolci e rustici (come i peperoni) e con i prodotti più sapidi (ad esempio le alici).
Varianti e consigli sulla peperonata
La peperonata è una ricetta semplice, che consiste nella cottura in padella – e spesso nella salsa di pomodoro – di un certo numero di ortaggi e alimenti di origine vegetale. Di base non contempla alcun condimento, o aggiunta di aromi e spezie. Tuttavia, nessuno vi vieta di aromatizzarla prima del servizio con qualche erba aromatica, come l’origano che conferisce un gradevole tocco amaro. Potete usare anche il basilico, che aggiunge una gradevole freschezza.
Infine, potreste desiderare una peperonata dalla consistenza più morbida. In questo caso frullatene una parte direttamente in padella, usando magari un comodo minipimer (o frullatore ad immersione). Se invece gradite una peperonata più leggera e digeribile, precuocete i peperoni in acqua bollente e ben spellateli. In questo caso il sapore cambierà leggermente, acquisendo delle gradevoli note dolci.
Le alternative alla peperonata bianca
La peperonata che vi presento qui fa semplicemente a meno del pomodoro. Tuttavia, si può pensare a una versione in cui il pomodoro non venga semplicemente eliminato, ma sostituito con un altro ingrediente. Per esempio, il pomodoro può essere sostituito dalla panna vegetale da cucina, che permette di ottenere una peperonata più cremosa, delicata e leggermente dolce, ideale per essere abbinata a secondi piatti di carne bianca o pesce. Idem per il brodo vegetale, magari più denso del normale. Esso, se aggiunto poco alla volta, crea un fondo morbido e aromatico, senza portare acidità e senza appesantire la preparazione.
Chi preferisce mantenere un’identità più mediterranea può, di contro, sostituire il pomodoro con una piccola quantità di vino bianco secco. Quest’ultimo, una volta sfumato, dona freschezza, un leggero sentore fruttato e una nota acida molto equilibrata.
In alternativa, la peperonata bianca (o peperonata senza pomodoro) può essere arricchita con formaggi freschi come la ricotta o lo stracchino. Questi ultimi vengono aggiunti a fine cottura per dare cremosità e amalgamarsi bene con la dolcezza dei peperoni, dando vita a una variante più ricca e avvolgente. Per chi cerca sapori più esotici, invece, vi consiglio il latte di cocco, che smorza la nota amara dei peperoni e crea una peperonata bianca dal carattere quasi orientale, perfetta per accompagnare il riso basmati o delle crocchette speziate.
I peperoni sono ricchi di vitamina C, antiossidanti e fibre, ma possiedono anche benefici meno conosciuti. Contengono capsantina, un pigmento naturale che contribuisce alla salute della pelle e della vista. Sono inoltre ricchi di acqua, e quindi utili quindi per l’idratazione. Alcune varietà presentano un contenuto interessante di vitamina A, fondamentale per la funzione immunitaria. Infine sono leggeri e nutrienti, perfetti per ricette sane e ricche di gusto.
Gli aromi di questa peperonata
La peperonata senza pomodoro è ottima già nella sua versione base, tuttavia può essere arricchita mediante l’aggiunta di spezie ed erbe aromatiche. Per esempio, si può usare il timo fresco: le sue note balsamiche alleggeriscono la dolcezza dei peperoni e donano un carattere più elegante al piatto. Ma anche la maggiorana funziona molto bene, poiché aggiunge una componente dolce e floreale, che si lega con naturalezza alle verdure.
Per una versione più decisa si può ricorrere alla paprika affumicata, ne basta un pizzico per trasformare completamente il profilo aromatico della peperonata bianca, donandole una profondità quasi “grigliata”. Chi desidera un profumo più vivace può utilizzare la scorza di limone grattugiata, utile per portare freschezza e brillantezza alla preparazione, soprattutto quando la peperonata viene servita come contorno a piatti grassi.
Un’altra possibilità è l’uso del basilico greco, che con le sue foglioline minute e profumatissime riesce a esprimere un aroma più intenso rispetto al basilico comune. Oppure la salvia da usare con moderazione, bastano due foglie durante la cottura per dare una nota erbacea elegante e leggermente resinosa. Chi ama le spezie può inserire un pizzico di cumino, che richiama la cucina del Maghreb, oppure del coriandolo macinato, che dona un profumo agrumato molto particolare. Il risultato è una peperonata personalizzabile, che può adattarsi tanto ai gusti tradizionali quanto a quelli più sperimentali.
L’olio giusto per la peperonata senza pomodoro
Buona parte della buona riuscita della peperonata senza pomodoro va all’olio, che deve essere non solo extravergine di oliva ma di assoluta qualità. Come riconoscerlo? Si parte dal profumo, che deve essere erbaceo, pulito, senza sentori di rancido o di muffa. Nondimeno, l’olio deve essere fruttato e più o meno intenso a seconda della cultivar, ma mai piatto. Al gusto un olio di qualità offre un giusto equilibrio tra amaro e piccante: queste due componenti non fanno difetto, anzi rappresentano indicatori della presenza di polifenoli, importanti sia per il gusto sia per le proprietà nutrizionali.
Certo, c’è olio e olio. Personalmente vi consiglio un olio non troppo maturo, caratterizzato da un fruttato verde. Questo tipo di olio si integra meglio con i peperoni, esaltandone la dolcezza naturale. Anche con un olio con un buon livello di acidità libera, e perossidi ai minimi termini, garantisce una maggiore stabilità in cottura e una migliore resa aromatica.
Per una versione ancora più raffinata della peperonata bianca si può utilizzare un olio aromatizzato al basilico o olio al rosmarino, purché preparato con tecniche che garantiscano sicurezza e stabilità. Questi oli aggiungono una componente aromatica immediata e rendono il piatto naturalmente più profumato, senza la necessità di aggiungere erbe fresche in cottura.
FAQ sulla peperonata senza pomodoro
Che origine ha la peperonata?
Le origini della peperonata sono sconosciute. Di base è un piatto tipico della Liguria e dell’Italia meridionale. Versioni più o meno simili però si apprezzano in Francia, in Grecia e in Medio Oriente.
Che aromi si mettono nella peperonata?
In genere la ricetta delle peperonata non prevede l’aggiunta di aromi. Per insaporire il piatto dovrebbero bastare cipolla, aglio e capperi, tuttavia è possibile aggiungere un po’ di origano e rosmarino, oltre al pepe e al classico giro di olio a crudo.
Come non far rimanere sullo stomaco i peperoni?
Per non far rimanere sullo stomaco i peperoni è necessario pelarli prima di passare alla cottura. Inoltre va precisato che, al netto di patologie specifiche, i peperoni sono più digeribili di quanto si possa pensare.
Quante calorie hanno 100 grammi di peperonata?
L’apporto calorico dipende dalla quantità di olio che si utilizza. Per il resto è un piatto composto da sole verdure, dunque non dovrebbe andare oltre le 100-150 kcal per 100 grammi.
Quanto si può conservare la peperonata in frigo?
La peperonata si può conservare in frigo per 2-3 giorni, a patto di riporla in un contenitore a chiusura ermetica.
Quanto tempo ci vuole per cucinare la peperonata?
Per cucinare la peperonata sono necessari 20 minuti circa a fiamma media. Tuttavia, a seconda delle caratteristiche dei peperoni, il tempo di cottura può essere maggiore o minore. In ogni caso è bene che i peperoni siano morbidi e quasi cedevoli al palato.
Ricette di peperonata ne abbiamo? Certo che si!
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