Il chili, alla scoperta di una salsa piena di sorprese
Il chili non può mancare in un pranzo dai sapori calienti
Il chili è l’emblema di molteplici tradizioni gastronomiche sudamericane, che unisce sapori forti e piccanti, alternandoli ad un gradevole retrogusto delicato. La sua particolare consistenza rende questa salsa versatile e adatta ad essere consumata in abbinamento a tantissimi altri alimenti e pietanze, creando un’esplosione di sapori in grado di lasciare senza fiato chiunque.
Contrariamente a ciò che si potrebbe erroneamente credere, la preparazione del chili non è affatto complicata. La ricetta, se preparata con la giusta attenzione e con ingredienti di qualità, vi permetterà di portare un pezzo di America Latina sulle vostre tavole, offrendo esperienze culinarie uniche e ricche di soddisfazioni. In genere per la preparazione di questa salsa si usano cipolla, peperoni verdi, pomodori e spezie piccanti. Inoltre, possiamo renderla più corposa e tradizionale, abbinandola con carne e fagioli neri.
Cos’è la salsa chili?
La salsa chili è un’istituzione della cucina messicana, ma è molto consumata anche negli Stati Uniti, la cui gastronomia ha subito le influenze centroamericane. E’ una salsa piccante che vanta numerose varianti, che si differenziano per il grado di piccantezza e più raramente per la lista degli ingredienti, che sono più o meno sempre gli stessi. La salsa chili evoca alla mente anche il chili con carne, che è una specie di secondo fortemente speziato e condito, realizzato con carne di manzo, fagioli, pomodori, peperoncini e altre spezie (coriandolo e cumino principalmente). Tornando alla salsa chili, la sua applicazione “ufficiale” è nella glassatura di carni cotte alla griglia, e possibilmente al sangue.
Nondimeno, valorizza alcuni piatti della tradizione messicana, come i tacos farciti e il burrito. Fondamentale, nella preparazione della salsa chili, è la scelta del peperoncino in base al gusto e alla piccantezza. D’altronde, il grado di sopportazione del piccante varia da persona a persona. Una ricetta molto ricercata e preparata è Salsa sweet chili o Thai sweet chili sauce che è più delicata ed agrodolce.
Ricchezza degli ingredienti e sapori spiccati
Tra gli ingredienti che compongono il chili troviamo la cipolla, che può conferire alla salsa un notevole effetto diuretico. I peperoni verdi, inoltre, apportano la luteolina, che influisce positivamente nei processi legati alla memoria e più in generale alle facoltà mentali. Questa salsa, poi, si rivela carica di antiossidanti e favorisce i processi depurativi dell’organismo, rinforzando le difese immunitarie.
Nella salsa chili sono presenti anche i pomodori, che favoriscono la salute e la giovinezza, contrastando i danni dei radicali liberi e tenendo sotto controllo i livelli di colesterolo (si riducono così pericolose malattie come infarti e ictus). Le spezie contenute nel chili, invece, sono ottime per scongiurare il pericolo di invecchiamento precoce, e aiutano a prevenire il cancro e la sterilità. Tutto questo rende il chili una salsa molto apprezzata, preparata in casa da tantissime famiglie in ogni parte del mondo.
Quali peperoncini utilizzare?
Il peperoncino è l’ingrediente più importante nella salsa chili, dunque vale la pena passare in rassegna alcuni dei peperoncini più utilizzati in questo tipo di preparazione. I peperoncini che si pongono su un livello di piccantezza medio-alta, ma che producono sentori differenti in termini di gusto sono i seguenti.
Jalapeno. E’ il peperoncino più diffuso per le salse chili “occidentali”, che non propongono un grado di piccantezza estremo. Nondimeno, il jalapeno è molto saporito e dotato di una texture regolare che da consistenza all’intingolo. Per inciso, i jalapeni sono così buoni da essere utilizzati anche come ingredienti per le conserve sott’aceto.
Habanero. Questa varietà di peperoncino è tipica di Cuba, ma è diffusa un po’ dappertutto. Di certo è la specie d’elezione per la salsa chili. Il sapore è corposo e leggermente amaro, mentre la piccantezza è molto spiccata, dunque va utilizzato solo se il vostro grado di sopportazione è piuttosto alto. L’habanero è anche tra i peperoncini più coltivati, in quanto è poco esigente rispetto alle altre varietà.
Fresno. E’ il peperoncino migliore per le salse chili più morbide e moderate, infatti è tra i peperoncini messicani meno piccanti. Assomiglia in termini di gusto e aspetto al jalapeno, ma presenta una buccia più spessa e una consistenza più regolare. La salsa chili al fresno risulta sempre abbastanza eterogenea.
Serrano. E’ un peperoncino molto apprezzato in quanto unisce il gusto dello jalapeno alla piccantezza dell’habenero, pur vantando gradi di piccantezza inferiori a quest’ultimo. Del serrano si apprezza anche il colore, che punta sul rosso vivo. Non a caso la salsa chili al serrano non è solo buona e piccante, ma anche “bella da vedere”.
Come si prepara la salsa chili
La salsa al chili messicana ha molte varianti, ma, come abbiamo visto, alcuni ingredienti non mancano mai. Per esempio i peperoncini, il pomodoro, l’aceto, l’aglio, l’olio, il sale e lo zucchero. Alcune salse più corpose vedono, inoltre, la partecipazione delle cipolle, che propongono dei deliziosi sentori agrodolci. L’effetto è amplificato se si opta per le cipolle rosse, piuttosto che per le classiche cipolle dorate. La ricetta è molto semplice. Si tratta di cuocere su un soffritto di olio e aglio i pomodori sbollentati, sbucciati e fatti a pezzi, nonché i peperoncini precedentemente pestati con il mortaio. In questa fase si aggiungono anche l’aceto, lo zucchero e il sale. La cottura, invece, dovrebbe durare sui 30 minuti, il tempo necessario affinché il composto si addensi.
Un “trucco” per rendere il chili meno piccante consiste nel rimuovere i semini di peperoncino prima della macinatura al mortaio. Mentre, per una piccantezza elevata, integrate qualche goccia di tabacco e conservate i semini. La salsa chili fa ingrassare? Di norma non fa ingrassare, d’altronde l’unico ingrediente veramente problematico è l’olio, che è necessario per la cottura degli ingredienti e per rendere omogeneo il tutto. Si stima che un etto di salsa chili (che è comunque una quantità considerevole) apporti 60-70 kcal.
Come abbinare la salsa chili?
La salsa chili funge da intingolo, proprio come i peperoncini sott’olio, dunque può essere abbinata a una vasta gamma di ricette salate. L’abbinamento perfetto è però quello con le carni rosse grigliate, che si fanno valorizzare dal sapore forte e piccante della salsa. Nondimeno, la salsa chili viene comunemente impiegata per insaporire i primi, in sostituzione al peperoncino classico. Ovviamente è diffuso anche l’utilizzo della salsa chili piccante per il condimento di alcuni piatti tradizionali della gastronomia statunitense e latinoamericana. Ecco una breve panoramica di questi piatti.
Burrito. E’ una delle istituzioni della cucina messicana. Si tratta di una sfoglia di farina di grano arrotolata e farcita con carne, riso e fagioli. Per il ripieno si utilizza la salsa di chili a mo’ di condimento, ma anche il chili con carne, una preparazione a base di carne di manzo speziata e resa piccante proprio dal peperoncino.
Tacos. I tacos sono delle “tortillas”, ovvero delle piadine realizzate con farina di mais. Il sapore corposo ma lineare li rende perfetti per farciture anche molto ricche e complesse. Spesso si utilizza il già citato chili con carne. Nelle versioni più leggere, invece, si opta per una farcitura più ridotta e condita con la salsa chili.
Quesadilla. Più che un pasto completo, come in effetti sono il taco e il burrito, la quesadilla è un antipasto. Si tratta di sfoglie di farina di mais di piccole dimensioni condite con il formaggio fuso. La salsa chili può fungere da condimento, in quanto si sposa molto bene con tutti i tipi di formaggio.
Wrap. Con il termine wrap si intende una sfoglia farcita con ingredienti di carne e verdure, arrotolata su se stessa e accompagnata con delle salse. Ebbene, per chi ama il piccante, la salsa chili può essere l’accompagnamento ideale per i wrap.
Le sfiziose alternative alla salsa chili
La salsa chili è molto buona e apprezzata da tutti gli amanti del piccante. Ciò però non impedisce di esplorare delle alternative, in grado di esprimere sapori più creativi e complessi. Ecco dunque una breve selezione di salse piccanti che possono sostituire il chili.
Chutney piccante all’ananas. Il chutney è una salsa indiana, nata dalla commistione con la cucina britannica. E’ a base di frutta e funge da condimento agrodolce. Le varianti piccanti, però, sono numerose. L avariante all’ananas è molto saporita in quanto riesce a coniugare la dolcezza del frutto con la potenza delle spezie.
Confettura di peperoncini piccanti. E’ un’alternativa più semplice e più dolce alla salsa chili classica, infatti si utilizza più zucchero e vino al posto dell’aceto. La ricetta è facile in quanto consiste nel frullare tutti gli ingredienti, filtrare il composto e completare con la cottura in pentola. Questa confettura, nonostante il nome, andrebbe utilizzata solo per i cibi salati, a cui dona un tocco decisamente agrodolce.
Kasundi. E’ una salsa piccante tipica della cucina indiana, indonesiana e asiatico-meridionale. Spicca per l’abbondanza di spezie e per la presenza delle cipolle, che rendono l’intingolo complesso in termini di sapore, ma comunque versatile. La lista degli ingredienti comprende la curcuma, il cumino, il pepe rosa, la paprika e ovviamente il peperoncino. Potete comunque abbondare con le spezie ed esercitare un po’ di creatività.
Peperonata piccante. Non è propriamente un salsa, ma può fungere da condimento. Visto la texture tutt’altro che omogenea, può sostituire sia la salsa chili sia il chili con carne. Ad ogni modo, si tratta di una versione più piccante della classica peperonata, infatti troviamo i peperoni, i pomodori, l’aglio e i peperoncini. Mancano però l’aceto e lo zucchero, che lasciano il posto al timo e al pepe.
Chili con carne, il chili al suo meglio
Il piatto più famoso a base di chili è comunque il chili con carne. È parte integrante della cucina messicana ma è molto apprezzato anche nel sud degli Stati Uniti, dove vige la cultura tex-mex (integrazione tra gastronomia USA e messicana). Il chili con carne può essere definito come uno stufato di manzo reso piccante dall’abbondante presenza della salsa chili.
Non di rado, vengono impiegati fagioli, pomodori e peperoni. Per quanto concerne le spezie, in genere non si utilizzano l’origano e il cumino, ma alcune varianti prevedono anche la curcuma e il curry. La paternità del chili con carne è contesa tra il Texas e il Messico. Secondo alcuni storici, tuttavia, la ricetta è stata codificata a San Antonio sulla base di alcuni piatti tradizionali messicani.
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