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Il corbezzolo, le sue proprietà e le ricette in cucina

corbezzolo

Il Corbezzolo: Un tesoro mediterraneo 

Il Mediterraneo è ricco di paesaggi che racchiudono in sé storie millenarie, tradizioni culinarie profonde e una biodiversità che continua a stupire. Uno dei gioielli di questa biodiversità è il corbezzolo, una pianta che, con la sua presenza, impreziosisce il nostro paesaggio e il nostro palato.

L’Arbutus unedo, comunemente conosciuto come corbezzolo, è un albero sempreverde che appartiene alla famiglia delle Ericaceae. Di dimensioni medie, può raggiungere i 10 metri di altezza e si distingue per le sue foglie di un verde scuro lucido e per i suoi frutti rossi, simili a piccole fragole rugose. Sebbene il suo aspetto possa trarre in inganno, il sapore di questi frutti è unico: una fusione tra dolce e acidulo che evoca i profumi del Mediterraneo.

Uno dei punti di forza del corbezzolo è la sua capacità di adattarsi a vari tipi di terreno. Predilige quelli ben drenati e leggermente acidi. Tuttavia, grazie alla sua natura robusta, può tollerare anche i ristagni idrici e terreni calcarei, rendendolo ideale per diverse aree del Mediterraneo.

Sebbene il corbezzolo sia una pianta amante del sole, è sorprendentemente tollerante anche alle posizioni di mezz’ombra. Questa sua versatilità lo rende perfetto per giardini e terreni con esposizioni variegate.

La potatura non è essenziale per il corbezzolo. Tuttavia, intervenire occasionalmente può aiutare a modellare la chioma e a rimuovere i rami danneggiati o secchi, garantendo una crescita sana e rigogliosa.

Anche se il corbezzolo è noto per la sua resistenza, non è immune alle avversità. È bene monitorare la pianta per possibili attacchi di afidi o funghi, soprattutto in presenza di eccessiva umidità.

Il Corbezzolo tra tradizione e innovazione

E’ molto semplice coltivare il corbezzolo, anche perché cresce rigoglioso in natura come i fichi d’India e le more di rovo. Inoltre, oltre al suo impiego in campo alimentare, è anche utile come elemento d’arredo degli spazi indoor. I colori vivaci che è in grado di esprimere aggiungono un tocco di creatività a giardini e balconi.

Il consiglio è di acquistare un corbezzolo già sviluppato in quanto è una pianta molto longeva e può richiedere anni prima di attecchire. Il trapianto andrebbe realizzato su un suolo ben drenato con un grado di acidità medio-alto, valorizzato da concimi abbastanza acidi. Per quanto concerne il clima, il corbezzolo ama le temperature miti, dunque andrebbe posto in una zona piuttosto soleggiata.

Il legame tra l’uomo e il corbezzolo è antico. Oltre ad essere apprezzato come pianta ornamentale, il corbezzolo ha una forte presenza nella tradizione culinaria di molte regioni mediterranee. Marmellate, liquori e preparazioni dolciarie sono solo alcune delle delizie che si possono creare con i suoi frutti.

Ma la vera magia del corbezzolo risiede nella sua capacità di racchiudere in sé l’essenza del Mediterraneo: un mix di storia, natura e gusto. Coltivarlo non è solo un’attività agricola, ma un modo per conservare e valorizzare una tradizione che, come l’antico albero italico, ha radici profonde e solide.

Proprietà nutrizionali e sapore del corbezzolo

Il corbezzolo è un frutto di colore rosso molto consumato fino a qualche tempo fa, ma oggi caduto quasi nell’oblio. Merita tuttavia di essere recuperato alla luce di alcune proprietà nutrizionali organolettiche e nutrizionali davvero interessanti.

Si presenta come un frutto di forma sferica, dalla buccia spessa e bitorzoluta. Esprime tonalità molto vivaci, tendenti al giallo e all’arancione. Il suo sapore è neutro quando il frutto è abbastanza matura, invece dà il meglio di sé quando manca poco alla maturazione, regalando sentori aciduli ed abbastanza intensi. In ragione di ciò raramente viene consumato a crudo, ma anzi viene impiegato per preparazioni più o meno complesse.

Sul piano nutrizionale il corbezzolo apporta un buon quantitativo di sostanze nutritive, infatti è ricco di vitamina C, che fa bene al sistema immunitario, e vitamina E, che esercita una buona funziona antiossidante e aiuta a prevenire il cancro, riducendo l’impatto dei radicali liberi.

Il corbezzolo contiene anche la pectina, un carboidrato dalla funzione gelificante in grado di ridurre il colesterolo cattivo e regolare il metabolismo degli zuccheri. Il corbezzolo vanta un apporto calorico superiore alla media degli altri frutti, pari a 80 kcal per 100 grammi. Questo valore è dovuto alla presenza di grassi benefici in quanto insaturi.

Gli usi in cucina

Come ho già accennato, il corbezzolo viene raramente consumato a crudo ma è piuttosto una risorsa in cucina. Trova il suo posto nei preparati dolci e aciduli. Dal corbezzolo, per esempio, si può ricavare una splendida marmellata, che ricorda quella di arance. In questo caso, tuttavia, va utilizzata una dose importante di zucchero, proprio per contrastare il carattere troppo acido del frutto.

Il corbezzolo può essere utilizzato anche come succo, estratto o centrifugato. Anche in questo caso il sapore è molto forte e quasi pungente, proprio per questo viene impiegato soprattutto come bevanda pseudo-terapeutica.

Il frutto, infine, può essere impiegato per composti di varia natura come per la preparazione di gelatine e di gelati. Non di rado viene integrato in ricette complesse, che danno vita a dolci dal sapore composito. Stesso discorso per le bevande, per i liquori e per i condimenti.

Qui di seguito presento alcune ricette interessanti, che vedono come protagonista il corbezzolo. Vi consiglio di seguire i link per accedere alle ricette complete.

Aceto al corbezzolo

L’aceto al corbezzolo, un condimento aromatizzato

Iniziamo con una ricetta davvero particolare, che rivela un uso del corbezzolo niente affatto scontato: l’aceto al corbezzolo. Grazie al corbezzolo l’aceto assume toni più delicati e fruttati, pur valorizzando il sapore di partenza e preservando le applicazioni più note di questo condimento. Questo tipi di aceto, infatti, può condire insalate e ortaggi, donando un tocco di sapore in più simile a quello dell’aceto balsamico (benché la ricetta non preveda riduzioni).

Preparare l’aceto al corbezzolo è molto semplice ma richiede un bel po’ di tempo. Basta versare il corbezzolo, tagliato a pezzettini, nell’aceto con un po’ di alloro. La presenza di questa erba aromatica è essenziale in quanto funge da fattore di equilibrio. Poi si fa riposare il tutto per un mese e si filtra per bene. Il risultato è davvero gradevole, si ottiene infatti un aceto fruttato, acido quanto basta e dal colore ambrato.

Il liquore al corbezzolo, un perfetto ammazzacaffè

Le peculiarità organolettiche del corbezzolo gli consentono di agire quasi come una spezia, dunque non stupisce che tra gli usi più interessanti vi sia la preparazione di superalcolici. Sul sito troverete un liquore al corbezzolo molto semplice da realizzare, che ricorda da vicino il limoncello per il suo procedimento.

Basta mettere a macerare il frutto in una soluzione a base di alcol, chiodi di garofano e cannella. Dopo un paio di settimane la soluzione viene filtrata e unita a uno sciroppo di zucchero. Poi si filtra ancora e si procede con un secondo periodo di riposo. Terminata questa fase otterrete un liquore molto aromatico, alcolico quanto basta e dal bel colore rubino.

Esiste una seconda versione della ricetta molto più semplice, che prevede l’unione di tutti gli ingredienti senza preparare dello sciroppo. Anche in questo caso è previsto un periodo di riposo di qualche settimana. Il risultato è comunque apprezzabile, benché i sapori appaiano un po’ slegati.

Una tisana rilassante e aromatica

Il corbezzolo è un arbusto che può essere impiegato anche per preparare un’eccellente tisana. In questo caso non viene utilizzato il frutto del corbezzolo bensì le foglie, che vengono essiccate e poste in acqua bollente per ottenere una bevanda dal gusto gradevole e rilassante. Le foglie contengono buona parte dei principi attivi del frutto, inoltre sono anche diuretiche e ottime per chi soffre di ritenzione idrica.

Quante foglie andrebbero utilizzare? Il consiglio è di pesarle, tenendo presente che 6 grammi sono il peso giusto per una tisana mediamente “carica”, tuttavia potete arrivare anche a 8-10 grammi nel caso in cui desideriate una bevanda più forte.

La tisana al corbezzolo ha un sapore diverso rispetto alla classica tisana alla camomilla. Infatti, alla dolcezza naturale di quest’ultima, si oppone un gradevole sentore acidulo che ricorda l’alloro.

Torta al corbezzolo, un dolce davvero speciale

Chiudiamo in grande stile descrivendo una torta davvero speciale: la torta al corbezzolo. Si tratta di una “torta rovesciata” in quanto la guarnizione funge in realtà da base. Nello specifico, la base è realizzata con un mix di corbezzoli, rum e zucchero, che vengono messi a macerare per un’oretta e distribuiti su una teglia imburrata e infarinata. Giunti a questo punto è sufficiente versare l’impasto e cuocere al forno.

Per quanto riguarda l’impasto, vi consiglio di utilizzare quello della torta di mele, che è in grado di accogliere al meglio la frutta. Inoltre, se soffrite di sensibilità al glutine o celiachia, utilizzate tranquillamente le farine alternative. In questo caso una buona scelta è rappresentata dalle farine di riso e di mais, che replicano resa e sapore della celebre farina 00. Infine, potete optare anche per qualcosa di più rustico, come il grano saraceno, il fonio, la farina di teff o quella di amaranto.

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