I datteri, uno dei frutti più buoni e salutari

Datteri: un frutto dolce e prezioso da scoprire
I datteri sono frutti antichi e affascinanti, da sempre simbolo di energia e dolcezza naturale. Provenienti dalle palme da dattero, crescono nei climi caldi del Medio Oriente e del Nord Africa, ma oggi si trovano facilmente anche in Italia. Che siano freschi o secchi, i datteri regalano un gusto intenso e avvolgente, che li rende perfetti sia da soli che come ingrediente in ricette dolci e salate.
Uno dei motivi principali per cui i datteri freschi e secchi sono tanto amati riguarda il loro valore nutrizionale. Ricchi di zuccheri naturali, fibre e sali minerali, rappresentano una fonte immediata di energia, ideale per sportivi o per chi ha bisogno di uno spuntino rapido e sano. La loro dolcezza naturale li rende anche una valida alternativa allo zucchero nelle preparazioni casalinghe. Non è un caso che vengano utilizzati per arricchire torte, barrette energetiche o piatti tradizionali della cucina araba e mediterranea.
Che siano consumati freschi, magari appena colti, o nella versione più diffusa dei datteri secchi, questi frutti portano in tavola non solo dolcezza ma anche tanti benefici. Possono essere usati nelle ricette tradizionali, come ripieni di frutta secca, oppure in abbinamenti moderni e sorprendenti, ad esempio con formaggi stagionati o carni bianche. I datteri rimangono così un ingrediente speciale, capace di unire gusto e salute, con quel tocco esotico che conquista sempre.
Un po’ di storia sul dattero
Oggi parliamo dei datteri, uno dei frutti più particolari in assoluto con cui abbiamo preparato il tramezzino con mousse al formaggio. Sono particolari dal momento che fanno riferimento alla cultura araba e mediorientale, e per secoli sono stati considerati molto rari dalle nostre parti. Sono dei frutti diversi dagli altri sia per gusto che per caratteristiche nutrizionali, ma anche per il trattamento a cui sono sottoposti prima della commercializzazione. Hanno una lunga storia alle spalle, infatti si pensa che siano stati il primo frutto ad essere coltivato intenzionalmente. Il luogo di origine delle colture di datteri, anzi della palma da dattero, è il Medio Oriente, che è ad oggi il territorio culturalmente più legato a questo prezioso frutto.
Ciononostante, colture di palma da dattero sono presenti in grandi quantità anche negli Stati Uniti meridionali, nel sud della Spagna, in Grecia e nell’Italia insulare. Per quanto concerne gli aspetti gastronomici, nel mondo arabo vengono consumati freschi e da soli, come si fa con la frutta normale, ma sono allo stesso tempo protagonisti di tante ricette tipiche. In Europa, almeno fino a pochi decenni fa, il loro consumo era legato solo ad alcune rare tradizioni natalizie. Sul mercato i datteri possono essere venduti come: datteri freschi o datteri al naturale, datteri secchi o datteri essiccati al naturale e datteri disidratati.
Avete mai sentito dire: chi pianta datteri non mangia datteri. Sta ad indicare che chi decide di piantare palme da dattero assicura il guadagno alle generazioni future, in quanto la pianta darebbe i primi frutti dopo 100 anni dalla semina.

Il dattero dal punto di vista botanico
Parlare di datteri di palma dal punto di vista botanico significa parlare della pianta palma da dattero. La pianta che produce datteri fa parte della famiglia delle arecaceae o palmaceae che dir si voglia. La pianta è tecnicamente un arbusto, non un albero, benché possa raggiungere anche i 30 metri di altezza. Il fusto è sottile, la chioma è caratterizzata da foglie lunghe, spesse e rade. La palma predilige ambienti caldi, possibilmente secchi, ma richiede necessariamente dei suoli umidi e ricchi. Un detto arabo, infatti, recita: “La palma deve avere la testa nel fuoco e i piedi nell’acqua”. Le esigenze di suolo vengono soddisfatte in Medio Oriente dall’abbondanza di oasi, mentre altrove necessita di un’intensa attività di irrigazione.
La palma è una pianta che richiede pazienza, infatti i primi frutti si hanno solo dopo sei-otto anni. In compenso la raccolta è spesso abbondante e frequente. Essa si effettua di norma due volte all’anno: a settembre, quando avviene la raccolta dall’alto, e a novembre, quando avviene la raccolta a terra.
Le proprietà dei datteri
Le proprietà dei datteri sono numerose e rendono questo frutto un alleato naturale per il benessere quotidiano. Contengono una buona quantità di fibre, che favoriscono la digestione e contribuiscono a mantenere la sazietà. Sono ricchi di potassio e magnesio, utili per il corretto funzionamento dei muscoli e per la salute del cuore. Inoltre, il ferro presente nei datteri aiuta a contrastare la stanchezza, sostenendo chi ha bisogno di un pieno di energia.
I datteri fanno bene. La caratteristica che emerge più limpidamente è la dolcezza. Se trattati nel modo corretto sono tra i frutti più dolci in assoluto, a tal punto da essere considerati un vero e proprio dolcificante. A questo proposito hanno poco da invidiare al miele e allo zucchero. Il tutto al costo di un indice glicemico molto basso, compatibile persino con le esigenze dei diabetici. Le proprieta nutritive dei datteri non finiscono qui. Si segnala, infatti, una spiccata abbondanza di vitamine. Oltre alla vitamina C, la cui presenza è abbastanza scontata, il riferimento è alle vitamine del gruppo B. Un etto di datteri garantisce il 10% di fabbisogno giornaliero di queste sostanze, davvero un record nel mondo vegetale.
I datteri si difendono molto bene anche in quanto a sali minerali, infatti sono un ‘ottima fonte di potassio. Si stima che un etto di questi frutti contenga 400 mg di potassio, pari al 15% del fabbisogno giornaliero. Ottimo è anche l’apporto di magnesio, calcio e carotenoidi. Questi ultimi esercitano una funzione antiossidante, dunque anti-tumorale, e aiutano il corpo a sintetizzare la vitamina A. Vengono riconosciute anche proprietà antinfiammatorie, digestive ed energizzanti, d’altronde sono ricchi di fibre e di oligoelementi.
L’unica nota dolente è data dall’apporto calorico, infatti sono tra i frutti più “pesanti” da questo punto di vista: un etto apporta ben 280 kcal. Va detto, però, che 100 grammi sono “davvero tanti”, considerando che buona parte del frutto è occupato dal nocciolo.

I benefici dei datteri
I benefici dei datteri non si limitano all’apporto di energia immediata: grazie ai loro zuccheri naturali, rilasciano vitalità senza gli sbalzi tipici degli zuccheri raffinati. Per questo vengono spesso consigliati a chi pratica sport o ha bisogno di uno snack salutare. Le vitamine del gruppo B, insieme agli antiossidanti, sostengono la memoria e contribuiscono a proteggere le cellule dallo stress ossidativo.
Naturalmente, anche i datteri hanno qualche piccola controindicazione. Essendo molto ricchi di zuccheri, devono essere consumati con moderazione da chi soffre di diabete o segue diete a basso contenuto calorico. In generale, però, inserirli con equilibrio all’interno di un’alimentazione varia permette di godere delle loro qualità senza rinunce.
Che si tratti di datteri freschi o secchi, questo frutto rimane un dono prezioso della natura. Porta energia, gusto e benessere, mantenendo intatto quel fascino esotico che lo rende amato in tutto il mondo. Una manciata di datteri può trasformarsi in uno snack sano e gustoso, perfetto in ogni momento della giornata.
Come si preparano i datteri?
A dispetto di molti altri frutti, per essere consumati richiedono un minimo di trattamento. A seguito della raccolta, infatti, vengono essiccati in base a dei procedimenti ben precisi. Infatti l’essiccazione deve essere parziale, conservando almeno un 20% di acqua. Una percentuale minore, infatti, provocherebbe una perdita di sapore e di sostanze nutritive.
I datteri, poi, devono essere opportunamente lavati e stoccati all’interno di celle frigorifere. Infine vengono lavati una seconda volta e confezionati. Per quanto concerne la conservazione, va detto che non sono poi così esigenti. E’ sufficiente tenerli in un ambiente poco umido, sufficientemente fresco e in un contenitore a tenuta d’aria. In questo modo si possono mantenere anche molto a lungo. Se necessario possono essere congelati, sebbene una volta “ravvivati” sono in grado di esprimere un gusto un po’ meno intenso.

Come conservare i datteri per mantenerli buoni più a lungo
Quando si acquistano i datteri, la prima domanda che ci si pone è: come conservarli al meglio per non perdere sapore e consistenza? La risposta dipende dalla tipologia scelta: freschi o secchi. I datteri freschi sono più delicati, con una polpa morbida e succosa che tende a deteriorarsi più velocemente. Quelli secchi, invece, hanno un contenuto d’acqua ridotto e durano naturalmente più a lungo, rivelandosi pratici da tenere in dispensa.
I datteri freschi si conservano in frigorifero, chiusi in un contenitore ermetico, per circa una settimana. È importante tenerli lontani da fonti di umidità e consumarli nel più breve tempo possibile per apprezzarne tutta la dolcezza. Per prolungare ulteriormente la durata, si possono anche congelare: basterà riporli in un sacchetto gelo ben sigillato, pronti per essere scongelati all’occorrenza.
I datteri secchi hanno bisogno di meno attenzioni. Possono essere conservati in dispensa per diversi mesi, meglio se riposti in un barattolo di vetro o in un contenitore ermetico, lontano dalla luce diretta e dal calore. In questo modo manterranno la loro morbidezza e non perderanno gusto. Anche per i datteri secchi il frigorifero è un’opzione valida, soprattutto nei mesi estivi o se l’ambiente è particolarmente caldo.
In ogni caso, per garantire una buona conservazione è sempre utile controllare periodicamente lo stato dei datteri, verificando che non ci siano segni di muffa o cambiamenti di colore. Con qualche accorgimento, questi frutti preziosi rimarranno dolci e gustosi a lungo, pronti per arricchire spuntini, ricette dolci e abbinamenti salati sorprendenti.

Le differenti varietà del dattero frutto
Esistono molte varietà di datteri, alcune sono conosciute dalle nostre parti, mentre altre appaiono bizzarre e decisamente esotiche all’occhio di un occidentale. Ecco una panoramica di quelle più interessanti.
Datteri Medjoul freschi ed essiccati. I più diffusi in assoluto. Vengono coltivati principalmente in Medio Oriente e in Africa, inoltre spiccano per le dimensioni considerevoli, per la succosità e per la dolcezza. Sono anche tra la varietà più ricche di fibre. Prediligono i climi non troppo caldi e i suoli molto ricchi, proprio per questo motivo sono coltivati anche in Sicilia.
Deglet nour. Le dimensioni sono medie e il grado di umidità è leggermente più alto rispetto alle altre varietà. Il colore, invece, è decisamente chiaro. Si caratterizzano per l’abbondanza di vitamine e per la loro funzione antinfiammatoria. Sono molto utilizzati in pasticceria, soprattutto in quella da forno.
Mazafati. Sono i“meno essiccati” in assoluto, infatti sono estremamente morbidi e succosi. Sono anche quelli più scuri (a volte persino neri) e dal sapore è peculiare in quanto si avvicina a quello del caramello e del cioccolato. Questa varietà è molto ricca di calcio e contiene anche molto fosforo.
Hayani. Un’altra varietà poco essiccata e quasi fresca, che si caratterizza per le dimensioni contenute e per il contenuto minerale. A dispetto delle altre varietà, infatti, contengono molto ferro. Questa varietà si consuma anche in infusione. E’ sufficiente immergerli per qualche ora in acqua affinché rilascino il proprio contenuto; il liquido che ne risulta è salutare, dolce, squisito.
Bahri. Sono probabilmente i più particolari, anche perché sono gialli. Peculiare è anche la loro texture, che è incredibilmente liscia. Sono poco consumati in solitaria, ma vengono utilizzati spesso come ingredienti per ricette sia dolci che salate.
Nutrienti e gustosi: ecco i datteri Hayani

Tutto l’anno possiamo assaporare i datteri Hayani. Molti potrebbero pensare che si tratta di un frutto comune ma, in realtà, questo è un super-frutto ancora più dotato di importanti potenzialità, tutte accompagnate da un fantastico gusto. Da accattivante antipasto a dolce delizioso e portafortuna, non c’è niente di più gustoso e nutriente!
Energia, dolcezza e non troppe calorie sono i principali punti di forza di questo frutto, così come la freschezza e l’integrità dei sapori, del valore nutrizionale e delle proprietà benefiche per la salute che durano nel tempo. Infatti, a differenza di tanti altri frutti esotici, il dattero cresce di continuo e, anche se viene conservato congelato per molto tempo, rimane in perfette condizioni. Perciò, quali effetti positivi derivano dal consumo di questo particolare frutto?
Alla scoperta dei datteri Hayani
Questi piccoli super-frutti crescono su una palma appartenente alla famiglia delle Arecaceae: la Phoenix Dactylifera. Si pensa che questo albero sia originario delle terre situate sulle rive del Nilo dell’antico Egitto e dell’Eufrate in Mesopotamia. Attualmente, sono frutti molto amati e, pertanto, la palma che li produce viene coltivata in tutti i continenti, principalmente in aree dal clima particolarmente caldo.
Sono solo una delle varietà presenti sul nostro pianeta e continuano ad essere apprezzati in tutto il mondo anche per la loro ricchezza di minerali, vitamine e di antiossidanti come i tannini, noti per i loro effetti antinfettivi, antinfiammatori e antiemorragici.
Sono datteri naturali con un elevato contenuto di zuccheri semplici e naturali (come il fruttosio e destrosio che diventano immediatamente una dose di energia rivitalizzante) e di fibre.
Ecco perchè mangiare datteri è utile! Le fibre aiutano il corpo a regolare le funzioni intestinali, a prevenire il cancro del colon e a ridurre l’assorbimento del colesterolo cattivo da parte dell’intestino e sono ottimi per un buon funzionamento del tratto digestivo. Ogni dattero Hayani presenta anche elevati livelli di vitamina A che, con le sue proprietà antiossidanti, si rivela essenziale per mantenere in salute la vista, le mucose e la pelle.
Sempre pronti per essere assaporati
Come ben sapete, per usufruire di tutti questi nutrienti non c’è molto da fare: sono già buoni così come sono e possono essere consumati al naturale e regalare tantissima soddisfazione. Possono essere farciti con ripieni dolci o salati, ma possiamo anche tritarli e aggiungerli a tantissime pietanze, oppure utilizzarli per la preparazione di sciroppi e succhi.
È stato confermato da più ricerche che l’intolleranza e l’allergia relative a questi frutti sono molto rare, e che si tratta di super-frutti facilmente digeribili. Pertanto, il consiglio è di assaggiarli al più presto e di godere in ogni momento dell’anno di tutto il loro gusto e delle loro tante proprietà.
Cercate dei piccoli frutti molto speciali? Ecco i datteri Barhi

Se amate il dattero fresco non potrete fare altro che apprezzare anche i datteri Barhi. Non li riconoscerete molto facilmente, in quando sono molto diversi dai soliti che siamo abituati a mangiare durante le festività e talvolta durante l’anno. Infatti, sono dolci e piccoli come caramelle; quando sono acerbi sono gialli e croccanti, mentre quando maturano diventano marroni…
A prima vista, è possibile scambiare la maturazione per un deterioramento dell’alimento, ma in realtà basta un piccolo boccone per capire che non è affatto così: questi datteri saranno diventati davvero deliziosi e molto morbidi…
Un incredibile cambiamento al sapore di caramello! In pratica, si tratta di frutti da non perdere e da assaporare in ogni momento dell’anno. Ma andiamo a scoprire qualcosa di più…
Datteri Bahri: un vero toccasana per la nostra salute
A regalarceli è una delle palme da dattero più affascinanti: è mediamente alta, presenta ampie foglie e suoi i frutti sono attaccati a dei gambi molto robusti e resistenti.
Questa palma è nata in Iraq, ma già dal 1900 arrivò negli Stati Uniti, finendo per conquistare gran parte del mondo, sia per la sua dolcezza che per le sue tantissime altre peculiarità.
Pertanto, sono perfetti per favorire la salute generale del corpo, rinforzarlo in ogni parte, proteggerlo dalle malattie (e dai danni dei radicali liberi) e rallentare il naturale processo di invecchiamento.
Essendo ricchi di zuccheri naturali e semplici, sono ottimi anche per chi ha bisogno di un’immediata dose di energia.
Grazie a tutti i nutrienti contenuti in questo super-frutto, possiamo godere inoltre di ottimi effetti rivitalizzanti, rinvigorenti, antinfiammatori, antiemorragici, antiossidanti e antinfettivi.
Tutto questo sembra già ottimo, ma non è tutto: sono persino ricchi di fibre e perciò si rivelano dei perfetti alleati dell’intestino, un valido supporto per il corretto assorbimento di zuccheri e grassi (anche colesterolo cattivo) e un alimento che garantisce un buon senso di sazietà.
Come possiamo inserire questo frutto nella nostra dieta?
Come avrete capito, questi super-frutti possono davvero fare molto per la nostra salute e, nel contempo, riescono anche a soddisfare il nostro palato. Chi ama la frutta secca, la frutta disidratata o essiccata e i sapori dolci sicuramente apprezzerà questo frutto.
Possiamo tritarli e aggiungerli a moltissime pietanze dolci o salate, mangiarli al naturale o preparare dei succhi o sciroppi o farne confetture
Riuscire a mangiarli più spesso non è difficile e, per farlo, abbiamo altre due possibilità tra le quali scegliere: li vogliamo croccanti e dolci o morbidi e ancora più dolci?
Tempo fa, data la morbidezza dei datteri Bahri, rimaneva quasi impossibile trasportarli in grandi quantità senza danneggiarli. Io mangio datteri a colazione!
Pertanto, la commercializzazione di questo super-frutto è stata molto ridotta fino a che non è stato riscontrato che questi frutti possono essere consumati tranquillamente anche quando sono più acerbi.
La novità dello zucchero di dattero
Il vero pregio dello zucchero di dattero è però la sua capacità antiossidante, che è superiore a quella degli altri zuccheri e si pone allo stesso livello di alcuni frutti antiossidanti per eccellenza (es. il pomodoro).
Sul potere antiossidante di questo tipo di zucchero gravitavano in passato vari pregiudizi, alcuni positivi e altri negativi, finché è giunto uno studio particolarmente esteso a mettere fine alla diatriba.
Lo studio, pubblicato dal Journal of the American Dietetic Association, ha testimoniato l’eccezionale capacità antiossidante di questo zucchero.
Per realizzare questo studio è stato impiegato un parametro: il FRAP, Ferric Reducing Ability of Plasma. E’ bene, è emerso che lo zucchero di dattero vanta un FRAP elevatissimo, inferiore (tra i dolcificanti) solo alla melassa, e di gran lunga più elevato rispetto allo sciroppo di agave, ritenuto dalla comunità scientifica un ottimo antiossidante.
In fondo alla classifica, manco a dirlo, troviamo lo zucchero semolato, che rimane “purtroppo” il dolcificante più consumato.
FAQ sui datteri
Quanto durano i datteri freschi?
I datteri freschi si conservano in frigorifero per circa una settimana, chiusi in un contenitore ermetico. È sempre meglio consumarli in tempi brevi per apprezzarne tutta la dolcezza.
Si possono congelare i datteri?
Sì, sia i datteri freschi che quelli secchi possono essere congelati. Basta riporli in sacchetti gelo ben sigillati, meglio se suddivisi in piccole porzioni per evitare sprechi.
Qual è la differenza di conservazione tra datteri freschi e secchi?
I datteri secchi hanno una durata molto più lunga: si mantengono in dispensa anche per alcuni mesi, meglio se in un barattolo ermetico. I freschi, invece, sono più delicati e richiedono il frigorifero.
Come capire se i datteri non sono più buoni?
Se i datteri presentano muffa, un colore anomalo o un odore diverso dal solito, è meglio non consumarli. Un leggero indurimento, invece, non è un problema e si può rimediare ammollandoli in acqua tiepida.
Dove conservare i datteri secchi in estate?
Nei mesi più caldi è consigliabile riporre i datteri secchi in frigorifero. Così manterranno la loro morbidezza e non rischieranno di rovinarsi a causa delle alte temperature.
Ricette con datteri ne abbiamo? Certo che si!
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