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I datteri, uno dei frutti più buoni e salutari

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Datteri Mazafati
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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Un po’ di storia sul dattero

Oggi parliamo dei datteri, uno dei frutti più particolari in assoluto con cui abbiamo preparato il tramezzino con mousse al formaggio. Sono particolari dal momento che fanno riferimento alla cultura araba e mediorientale, e per secoli sono stati considerati molto rari dalle nostre parti. Sono dei frutti diversi dagli altri sia per gusto che per caratteristiche nutrizionali, ma anche per il trattamento a cui sono sottoposti prima della commercializzazione. Hanno una lunga storia alle spalle, infatti si pensa che siano stati il primo frutto ad essere coltivato intenzionalmente. Il luogo di origine delle colture di datteri, anzi della palma da dattero, è il Medio Oriente, che è ad oggi il territorio culturalmente più legato a questo prezioso frutto.

Ciononostante, colture di palma da dattero sono presenti in grandi quantità anche negli Stati Uniti meridionali, nel sud della Spagna, in Grecia e nell’Italia insulare. Per quanto concerne gli aspetti gastronomici, nel mondo arabo vengono consumati freschi e da soli, come si fa con la frutta normale, ma sono allo stesso tempo protagonisti di tante ricette tipiche. In Europa, almeno fino a pochi decenni fa, il loro consumo era legato solo ad alcune rare tradizioni natalizie. Sul mercato i datteri possono essere venduti  come: datteri freschi o datteri al naturale, datteri secchi o datteri essiccati al naturale e datteri disidratati.

Avete mai sentito dire: chi pianta datteri non mangia datteri. Sta ad indicare che chi decide di piantare palme da dattero assicura il guadagno alle generazioni future, in quanto la pianta darebbe i primi frutti dopo 100 anni dalla semina.

Ricetta tramezzino con mousse al formaggio

Preparazione tramezzino con mousse al formaggio

Per il vostro tramezzino con mousse al formaggio iniziate preparando una pasta biscotto seguendo la ricetta di Nonnapaperina.it. Unite il formaggio spalmabile Exquisa, la panna, lo zucchero e il limone, poi montate per mezzo di una frusta fino ad ottenere una mousse omogenea.

Ricavate quattro rettangoli dai biscuit e stendeteci sopra uno strato di mousse. Posizionate sopra un altro strato di biscuit e un altro strato di mousse. Continuate in questo modo fino a quando non avrete terminato il biscuit. Congelate il tutto per poche ore e poi tagliate dei triangoli con un coltello ben affilato (vi basterà tagliare in diagonale ciascun rettangolo). Guarnite con i datteri ed un po’ di menta fresca.

Ingredienti tramezzino con mousse al formaggio

  • una pasta biscotto al cacao
  • 200 gr. di Latticino Fresco Cremoso Light o Senza Lattosio
  • 200 gr. di panna consentita
  • 30 gr. di zucchero di dattero
  • la scorza di 1 limone grattugiato
  • una manciata di datteri
  • qualche fogliolina di menta fresca.

Il tramezzino con mousse al formaggio e datteri

Il tramezzino con mousse al formaggio è un’idea geniale per una merenda (o anche una colazione, perché no) corposa e diversa dal solito. E’ sufficiente leggere la lista degli ingredienti per capire che non si tratta del solito dolce, anche perché viene realizzato con alcuni alimenti non proprio tipici della cucina italiana, come il dattero. Anche la presentazione è sui generis, e ovviamente gradevole, da fuori sembra veramente un tramezzino. Ovviamente la farcitura salata è sostituita da una mousse tendenzialmente dolce, così come dolce è anche il biscuit al cacao, che sostituisce il classico pancarrè.

Per quanto riguarda il biscuit, si tratta di una preparazione che sostituisce le classiche paste sfoglie e paste frolle, molto buona e semplice da realizzare. Su nonnapaperina.it e in particolare in questo articolo trovate una ricetta da seguire passo passo. In generale, l’intero procedimento del tramezzino dolce con mousse al formaggio risulta semplice e alla portata di tutti. Certo, alcuni potrebbero trovarlo laborioso e lungo, ma non presenta difficoltà di sorta. Anche perché, a differenza di altre preparazioni a base biscuit, non occorre arrotolarlo, ma semplicemente trasformarlo in tramezzino.

Il segreto del tramezzino dolce con mousse al formaggio

Il vero segreto del tramezzino dolce con mousse al formaggio non è l’idea di base, che è pure geniale, e nemmeno la volontà di introdurre ingredienti esotici, bensì il formaggio cremoso. Non si tratta di un prodotto qualsiasi, ma del Latticino Fresco Cremoso Light. E’ un prodotto eccezionale, che spicca sotto molti aspetti: gusto, texture e apporto di grassi. E’ buonissimo, perché realizzato con la migliore materia prima e con procedimenti tradizionali. Ha una texture gradevole, e funzionale alla preparazione di deliziose mousse, come in questo caso. Presenta anche un apporto di grassi minimo, inferiore persino ai tanti formaggi cremosi light in circolazione, o che si spacciano come tali.

Tramezzino con mousse al formaggio

Il ruolo del formaggio cremoso light di Exquisa in questa ricetta è fondamentale. Infatti, è l’ingrediente principale della mousse che farà da farcitura per questo tramezzino dolce. Nello specifico va unito insieme allo zucchero, alla panna e al succo di limone, e montato per mezzo di una frusta. Creare una mousse dalla texture adatta non è affatto difficile, ma vi consiglio di seguire le indicazioni delle dosi, in quanto vi è il rischio che un sapore emerga sull’altro e non si valorizzino a vicenda.

Il dattero dal punto di vista botanico

Parlare di datteri di palma dal punto di vista botanico significa parlare della pianta palma da dattero. La pianta che produce datteri fa parte della famiglia delle arecaceae o palmaceae che dir si voglia. La pianta è tecnicamente un arbusto, non un albero, benché possa raggiungere anche i 30 metri di altezza. Il fusto è sottile, la chioma è caratterizzata da foglie lunghe, spesse e rade. La palma predilige ambienti caldi, possibilmente secchi, ma richiede necessariamente dei suoli umidi e ricchi. Un detto arabo, infatti, recita: “La palma deve avere la testa nel fuoco e i piedi nell’acqua”. Le esigenze di suolo vengono soddisfatte in Medio Oriente dall’abbondanza di oasi, mentre altrove necessita di un’intensa attività di irrigazione.

La palma è una pianta che richiede pazienza, infatti i primi frutti si hanno solo dopo sei-otto anni. In compenso la raccolta è spesso abbondante e frequente. Essa si effettua di norma due volte all’anno: a settembre, quando avviene la raccolta dall’alto, e a novembre, quando avviene la raccolta a terra.

Le proprietà dei datteri

I datteri fanno bene. La caratteristica che emerge più limpidamente è la dolcezza. Se trattati nel modo corretto sono tra i frutti più dolci in assoluto, a tal punto da essere considerati un vero e proprio dolcificante. A questo proposito hanno poco da invidiare al miele e allo zucchero. Il tutto al costo di un indice glicemico molto basso, compatibile persino con le esigenze dei diabetici. Le proprieta nutritive dei datteri non finiscono qui. Si segnala, infatti, una spiccata abbondanza di vitamine. Oltre alla vitamina C, la cui presenza è abbastanza scontata, il riferimento è alle vitamine del gruppo B. Un etto di datteri garantisce il 10% di fabbisogno giornaliero di queste sostanze, davvero un record nel mondo vegetale.

I datteri si difendono molto bene anche in quanto a sali minerali, infatti sono un ‘ottima fonte di potassio. Si stima che un etto di questi frutti contenga 400 mg di potassio, pari al 15% del fabbisogno giornaliero. Ottimo è anche l’apporto di magnesio, calcio e carotenoidi. Questi ultimi esercitano una funzione antiossidante, dunque anti-tumorale, e aiutano il corpo a sintetizzare la vitamina A. Vengono riconosciute anche proprietà antinfiammatorie, digestive ed energizzanti, d’altronde sono ricchi di fibre e di oligoelementi. L’unica nota dolente è data dall’apporto calorico, infatti sono tra i frutti più “pesanti” da questo punto di vista: un etto apporta ben 280 kcal. Va detto, però, che 100 grammi sono “davvero tanti”, considerando che buona parte del frutto è occupato dal nocciolo.

Come si preparano i datteri?

A dispetto di molti altri frutti, per essere consumati richiedono un minimo di trattamento. A seguito della raccolta, infatti, vengono essiccati in base a dei procedimenti ben precisi. Infatti l’essiccazione deve essere parziale, conservando almeno un 20% di acqua. Una percentuale minore, infatti, provocherebbe una perdita di sapore e di sostanze nutritive.

I datteri, poi, devono essere opportunamente lavati e stoccati all’interno di celle frigorifere. Infine vengono lavati una seconda volta e confezionati. Per quanto concerne la conservazione, va detto che non sono poi così esigenti. E’ sufficiente tenerli in un ambiente poco umido, sufficientemente fresco e in un contenitore a tenuta d’aria. In questo modo si possono mantenere anche molto a lungo. Se necessario possono essere congelati, sebbene una volta “ravvivati” sono in grado di esprimere un gusto un po’ meno intenso.

Le differenti varietà del dattero frutto

Esistono molte varietà di datteri, alcune sono conosciute dalle nostre parti, mentre altre appaiono bizzarre e decisamente esotiche all’occhio di un occidentale. Ecco una panoramica di quelle più interessanti.

Datteri Medjoul freschi ed essiccati. I più diffusi in assoluto. Vengono coltivati principalmente in Medio Oriente e in Africa, inoltre spiccano per le dimensioni considerevoli, per la succosità e per la dolcezza. Sono anche tra la varietà più ricche di fibre. Prediligono i climi non troppo caldi e i suoli molto ricchi, proprio per questo motivo sono coltivati anche in Sicilia.

Deglet nour. Le dimensioni sono medie e il grado di umidità è leggermente più alto rispetto alle altre varietà. Il colore, invece, è decisamente chiaro. Si caratterizzano per l’abbondanza di vitamine e per la loro funzione antinfiammatoria. Sono molto utilizzati in pasticceria, soprattutto in quella da forno.

Mazafati. Sono i“meno essiccati” in assoluto, infatti sono estremamente morbidi e succosi. Sono anche quelli più scuri (a volte persino neri) e dal sapore è peculiare in quanto si avvicina a quello del caramello e del cioccolato. Questa varietà è molto ricca di calcio e contiene anche molto fosforo.

Hayani. Un’altra varietà poco essiccata e quasi fresca, che si caratterizza per le dimensioni contenute e per il contenuto minerale. A dispetto delle altre varietà, infatti, contengono molto ferro. Questa varietà si consuma anche in infusione. E’ sufficiente immergerli per qualche ora in acqua affinché rilascino il proprio contenuto; il liquido che ne risulta è salutare, dolce, squisito.

Bahri. Sono probabilmente i più particolari, anche perché sono gialli. Peculiare è anche la loro texture, che è incredibilmente liscia. Sono poco consumati in solitaria, ma vengono utilizzati spesso come ingredienti per ricette sia dolci che salate.

Nutrienti e gustosi: ecco i datteri Hayani

Datteri HayaniTutto l’anno possiamo assaporare i datteri Hayani. Molti potrebbero pensare che si tratta di un frutto comune ma, in realtà, questo è un super-frutto ancora più dotato di importanti potenzialità, tutte accompagnate da un fantastico gusto. Da accattivante antipasto a dolce delizioso e portafortuna, non c’è niente di più gustoso e nutriente!

Energia, dolcezza e non troppe calorie sono i principali punti di forza di questo frutto, così come la freschezza e l’integrità dei sapori, del valore nutrizionale e delle proprietà benefiche per la salute che durano nel tempo. Infatti, a differenza di tanti altri frutti esotici, il dattero cresce di continuo e, anche se viene conservato congelato per molto tempo, rimane in perfette condizioni. Perciò, quali effetti positivi derivano dal consumo di questo particolare frutto?

Alla scoperta dei datteri Hayani

Questi piccoli super-frutti crescono su una palma appartenente alla famiglia delle Arecaceae: la Phoenix Dactylifera. Si pensa che questo albero sia originario delle terre situate sulle rive del Nilo dell’antico Egitto e dell’Eufrate in Mesopotamia. Attualmente, sono frutti molto amati e, pertanto, la palma che li produce viene coltivata in tutti i continenti, principalmente in aree dal clima particolarmente caldo.

Sono solo una delle varietà presenti sul nostro pianeta e continuano ad essere apprezzati in tutto il mondo anche per la loro ricchezza di minerali, vitamine e di antiossidanti come i tannini, noti per i loro effetti antinfettivi, antinfiammatori e antiemorragici.

Sono datteri naturali con un elevato contenuto di zuccheri semplici e naturali (come il fruttosio e destrosio che diventano immediatamente una dose di energia rivitalizzante) e di fibre.

Ecco perchè mangiare datteri è utile! Le fibre aiutano il corpo a regolare le funzioni intestinali, a prevenire il cancro del colon e a ridurre l’assorbimento del colesterolo cattivo da parte dell’intestino e sono ottimi per un buon funzionamento del tratto digestivo. Ogni dattero Hayani presenta anche elevati livelli di vitamina A che, con le sue proprietà antiossidanti, si rivela essenziale per mantenere in salute la vista, le mucose e la pelle.

Sempre pronti per essere assaporati

Come ben sapete, per usufruire di tutti questi nutrienti non c’è molto da fare: sono già buoni così come sono e possono essere consumati al naturale e regalare tantissima soddisfazione. Possono essere farciti con ripieni dolci o salati, ma possiamo anche tritarli e aggiungerli a tantissime pietanze, oppure utilizzarli per la preparazione di sciroppi e succhi.

È stato confermato da più ricerche che l’intolleranza e l’allergia relative a questi frutti sono molto rare, e che si tratta di super-frutti facilmente digeribili. Pertanto, il consiglio è di assaggiarli al più presto e di godere in ogni momento dell’anno di tutto il loro gusto e delle loro tante proprietà.

Cercate dei piccoli frutti molto speciali? Ecco i datteri Barhi

Datteri BarhiSe amate il dattero fresco non potrete fare altro che apprezzare anche i datteri Barhi. Non li riconoscerete molto facilmente, in quando sono molto diversi dai soliti che siamo abituati a mangiare durante le festività e talvolta durante l’anno. Infatti, sono dolci e piccoli come caramelle; quando sono acerbi sono gialli e croccanti, mentre quando maturano diventano marroni…

A prima vista, è possibile scambiare la maturazione per un deterioramento dell’alimento, ma in realtà basta un piccolo boccone per capire che non è affatto così: questi datteri saranno diventati davvero deliziosi e molto morbidi…

Un incredibile cambiamento al sapore di caramello! In pratica, si tratta di frutti da non perdere e da assaporare in ogni momento dell’anno. Ma andiamo a scoprire qualcosa di più…

Datteri Bahri: un vero toccasana per la nostra salute

A regalarceli è una delle palme da dattero più affascinanti: è mediamente alta, presenta ampie foglie e suoi i frutti sono attaccati a dei gambi molto robusti e resistenti.

Questa palma è nata in Iraq, ma già dal 1900 arrivò negli Stati Uniti, finendo per conquistare gran parte del mondo, sia per la sua dolcezza che per le sue tantissime altre peculiarità.

Pertanto, sono perfetti per favorire la salute generale del corpo, rinforzarlo in ogni parte, proteggerlo dalle malattie (e dai danni dei radicali liberi) e rallentare il naturale processo di invecchiamento.

Essendo ricchi di zuccheri naturali e semplici, sono ottimi anche per chi ha bisogno di un’immediata dose di energia.

Grazie a tutti i nutrienti contenuti in questo super-frutto, possiamo godere inoltre di ottimi effetti rivitalizzanti, rinvigorenti, antinfiammatori, antiemorragici, antiossidanti e antinfettivi.

Tutto questo sembra già ottimo, ma non è tutto: sono persino ricchi di fibre e perciò si rivelano dei perfetti alleati dell’intestino, un valido supporto per il corretto assorbimento di zuccheri e grassi (anche colesterolo cattivo) e un alimento che garantisce un buon senso di sazietà.

Come possiamo inserire questo frutto nella nostra dieta?

Come avrete capito, questi super-frutti possono davvero fare molto per la nostra salute e, nel contempo, riescono anche a soddisfare il nostro palato. Chi ama la frutta secca, la frutta disidratata o essiccata e i sapori dolci sicuramente apprezzerà questo frutto.

Possiamo tritarli e aggiungerli a moltissime pietanze dolci o salate, mangiarli al naturale o preparare dei succhi o sciroppi o farne confetture

Riuscire a mangiarli più spesso non è difficile e, per farlo, abbiamo altre due possibilità tra le quali scegliere: li vogliamo croccanti e dolci o morbidi e ancora più dolci?

Tempo fa, data la morbidezza dei datteri Bahri, rimaneva quasi impossibile trasportarli in grandi quantità senza danneggiarli. Io mangio datteri a colazione!

Pertanto, la commercializzazione di questo super-frutto è stata molto ridotta fino a che non è stato riscontrato che questi frutti possono essere consumati tranquillamente anche quando sono più acerbi.

La novità dello zucchero di dattero

Il vero pregio dello zucchero di dattero è però la sua capacità antiossidante, che è superiore a quella degli altri zuccheri e si pone allo stesso livello di alcuni frutti antiossidanti per eccellenza (es. il pomodoro).

Sul potere antiossidante di questo tipo di zucchero gravitavano in passato vari pregiudizi, alcuni positivi e altri negativi, finché è giunto uno studio particolarmente esteso a mettere fine alla diatriba.

Lo studio, pubblicato dal Journal of the American Dietetic Association, ha testimoniato l’eccezionale capacità antiossidante di questo zucchero.

Per realizzare questo studio è stato impiegato un parametro: il FRAP, Ferric Reducing Ability of Plasma. E’ bene, è emerso che lo zucchero di dattero vanta un FRAP elevatissimo, inferiore (tra i dolcificanti) solo alla melassa, e di gran lunga più elevato rispetto allo sciroppo di agave, ritenuto dalla comunità scientifica un ottimo antiossidante.

In fondo alla classifica, manco a dirlo, troviamo lo zucchero semolato, che rimane “purtroppo” il dolcificante più consumato.

Ricette con datteri ne abbiamo? Certo che si!

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