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Devi iniziare una dieta senza glutine? Ecco 10 consigli

dieta senza glutine

State pensando di iniziare una dieta senza glutine?

Devi iniziare una dieta senza glutine? Ecco 10 consigli. Se è davvero necessario, se lo richiede il medico o se si soffre di particolari allergie o intolleranze alimentari, certamente bisogna fare un piccolo sforzo e mettersi a dieta per intolleranti, pensando però di puntare solamente al proprio benessere e non al privarci di qualcosa. Solitamente, è proprio dal nostro modo di vedere il nuovo regime alimentare dietetico che dipende il raggiungimento dei nostri obiettivi.

È stato appurato che, se vediamo la dieta per intolleranti come una restrizione, seguirla sarà molto difficile e stressante. Se invece la vediamo come una soluzione capace di farci star bene e di apportare numerosi benefici al corpo, allora portarla a termine diventerà molto più semplice e potrà anche tramutarsi in una buona e sana abitudine. Ora, so benissimo che all’inizio le cose non sono così facili come sembrano. Molte volte, soprattutto quando si tratta di intolleranze o allergie alimentari, ci sentiamo crollare il mondo addosso.

Ci sono passata anche io…

Sì, è vero, ci sono passata anche io e, se seguite il mio spazio, certamente lo sapete. Quando mi sono state diagnosticate le mie intolleranze, è stato bruttissimo. Tuttavia, la mia passione per la cucina mi ha fatta riprendere e mi ha fatto capire che quella dieta non era un vero e proprio regime restrittivo come mi sembrava all’inizio: era solo un programma nutrizionale creato appositamente per il mio benessere. Inoltre, se vogliamo guardare ancor più il lato positivo della cosa, ho scoperto tanti nuovi sapori!

Alcuni sono a dir poco inebrianti e indimenticabili. Se penso che prima delle mie intolleranze non conoscevo il gusto e le potenzialità di alimenti come la quinoa e il miglio, non posso davvero pensare a quello che mi stavo perdendo! Cosa c’entra tutto questo con un altro tipo di dieta? C’entra lo stesso: bisogna sempre pensare che ci porti a star bene e, più che “dieta”, sarebbe opportuno iniziare a chiamarla in un altro modo, persino quando lo scopo è quello di perdere peso. Avete qualche idea? …Sì che ce l’avete!

Non chiamatela “ dieta per intolleranti ”, ma chiamatela “alimentazione sana”!

Più che “metterci a dieta”, il nostro obiettivo dovrebbe essere mangiare sano, prediligere alimenti freschi, di qualità e a basso contenuto di colesterolo; frutta e verdura di stagione; cibi preparati con le nostre mani e prodotti industriali dall’etichetta pulita… Naturalmente, sarà necessario contare sulle giuste porzioni e cercare di portare in tavola tutti i nutrienti essenziali per l’organismo, pur quando si segue un’alimentazione vegana o vegetariana.

Se poi sono presenti intolleranze al lattosio, celiachia o intolleranza al nichel, sarà opportuno fare ancor più attenzione, sostituire alcuni alimenti e imparare che si può mangiare con gusto e soddisfazione anche in questi casi. Tra l’altro, ho già pensato a tante ricette che potrete provare e a tante informazioni da tenere bene a mente…

In ogni eventualità, che si tratti di intolleranze o perdita di peso, con l’atteggiamento e i pensieri giusti, non sarà proprio quella dieta che vi aspettavate di fare… ma sarà molto meglio!

Come iniziare una dieta senza glutine

Devi iniziare una dieta senza glutine? Ecco 10 consigli che potrebbero servirti. Sembra complicato ma non lo è, ecco come risolvere i problemi causati dal glutine seguendo una dieta senza glutine semplice e salutare.  Sempre più spesso infatti capita che persone che fino a ieri conducevano una dieta normale diventino consapevoli di ritrovarsi in quella fetta di persone che come me soffrono di disturbi più o meno gravi causati dall’assunzione di una particolare sostanza chiamata glutine e che, solo poi, si scoprirà essere presente nella maggior parte di cibi d’uso quotidiano.

Cedere allo sconforto è in un primo momento inevitabile, questo perché culturalmente abbiamo l’idea di una dieta che si basa su pane e pasta, ma oggi si può, ed è davvero un gioco da ragazzi, evitare qualsiasi complicazione stando solo un po’ più attenti a ciò che si mangia.

Pertanto iniziamo la nostra rassegna di alcuni consigli,  non sempre scontati, per  aiutare coloro che devono seguire una dieta senza glutine.

10 consigli per iniziare una dieta senza glutine

  1. In famiglia si mangia ciò che si compra. E se non stiamo attenti ai prodotti che acquistiamo, avremo ingredienti poco salutari che inevitabilmente ci ritroveremo ad usare. Pertanto non diamo per scontato che i prodotti abituali siano davvero genuini, ma teniamo sempre sotto controllo l’etichetta per evitare alimenti che contengono glutine. Ma se questo è noioso non temete perché oggi esistono tantissimi marchi che sono studiati e preparati specificatamente per intolleranti. Certo, ci vorrà un po’ di tempo prima di diventare esperti, ma vi assicuro che poi questo meccanismo di scelta diverrà automatico e ne gioverete in salute, sia voi che i vostri familiari.
  1. Ecco gli ingredienti a cui bisogna stare molto attenti. Assolutamente da evitare i prodotti che nella ricetta contengono i seguenti ingredienti: frumento (grano) , farro, orzo, segale, monococco, grano khorasan o Kamut®, spelta, triticale, e più in generale tutte le farine, gli amidi, le semole, i semolini, le creme e fiocchi dei cereali vietati.
  1. Non commiserarsi mai! Dover seguire una dieta senza glutine oggi non è affatto un problema, e tantomeno non è un addio al gusto e al sapore, quanto piuttosto stimola, per necessità, il bisogno di trovare nuovi sapori e piaceri del cibo che sino ad oggi erano poco conosciuti. Può diventare un’occasione per scoprire nuove ricette più salutari e iniziare nuove abitudini che sicuramente miglioreranno il nostro benessere quotidiano.
  1. Non rinunciare alla colazione, perché il primo pasto della giornata è quello più importante e perciò basta solo procurarsi biscotti senza glutine da gustare con del tè o del caffè. Davvero ce ne sono tantissimi e di ogni tipo, provate solo a cercare e vi renderete conto di quanta scelta abbiamo.

E ancora….

  1. Non rinunciate al pane! Siamo italiani e il pane in tavola non può mancare, e anche noi che seguiamo una dieta senza glutine, oggi possiamo scegliere tra tantissime alternative in commercio.
  1. Non scordiamoci la pasta. La pasta è infatti la rinuncia che più ci disturba, ma non è cosi, perché ci sono un’ infinità di produttori che offrono ottime paste senza glutine che conquisteranno anche i palati più fini.
  1. Ogni tanto concediamoci un pizza, ma ovviamente senza glutine! Ormai trovare un pizzaiolo sotto casa che prepara pizze senza glutine non è più una chimera, in ogni comune o quasi oggi possiamo trovare pizzerie attente alla nostra dieta senza glutine.
  1. Evitare preparazioni di cui non si conoscono i metodi e gli ingredienti. Spesso cediamo alle tentazioni, ma se dobbiamo seguire una dieta senza glutine, dobbiamo essere forti e resistere laddove non abbiamo la certezza che siano rispettate tutte le condizioni necessarie.
  1. Attenzione anche alle bevande, eh sì perché anche le bevande possono contenere glutine, non lo sapevate? Birra e succhi sono principalmente i liquidi più pericolosi, ma anche per questi esistono numerose possibilità in commercio. Nessun problema invece per vini e spumanti che inizieremo ad apprezzare di più.
  1. Lo chef migliore per la tua dieta senza glutine sei tu! Ebbene sì non esiste miglio cuoco per te che proprio te stesso, convincitene e vedrai che le tue abilità in cucina cresceranno giorno dopo giorno, portandoti a dei livelli che faranno invidia. Dover seguire una dieta senza glutine è un’ottima opportunità per aumentare la nostra conoscenza sul cibo e sulla cucina, non sprecarla!

Vi ho dato solo 10 consigli su come iniziare una dieta senza glutine ma sul sito potete trovare moltissimi semplici ricette che possono farvi capire che si puo’ ritrovare il gusto e il piacere a tavola.

Il miglior approccio alle diete senza glutine

I dieci consigli che ho appena elencato dovrebbero essere sufficienti per iniziare una sana e soddisfacente dieta senza glutine. Vorrei però soffermarmi sull’aspetto psicologico. Conoscere alcuni accorgimenti essenziali e metterli in pratica reca parecchi vantaggi, ma potrebbe non bastare. La gestione dei disturbi legati al glutine, infatti, parte dalla “testa”. Il segreto sta nello scacciare i cattivi pensieri, che di base sono infondati, e procedere con un’elaborazione serena del proprio stato di salute.

In parole povere è necessario vedere la celiachia o l’intolleranza al glutine non come una malattia a cui non c’è rimedio, bensì come un’occasione per scoprire nuovi alimenti e intraprendere un viaggio stimolante verso cucine più creative. Lo avrete certamente notato, le farine senza glutine sono numerose e offrono delle proprietà davvero interessanti, che le farine classiche non possiedono.

Un focus sulla celiachia

Giunti a questo punto vale la pena fare il punto sulla celiachia, che è il disturbo più conosciuto tra quelli legati all’assunzione di glutine. La celiachia non è propriamente una malattia del sistema immunitario, benché coinvolga la produzione anticorpale. Non a caso, infatti, viene diagnostica mediante un test che misura anticorpi specifici, ovvero il test Elisa. Ad ogni modo, la celiachia comporta l’incapacità da parte dei villi intestinali di assorbire il glutine, che provoca disturbi di vario genere, fino a danneggiare i villi stessi.

Di base la celiachia si presenta quasi subito, ovvero entro l’anno di vita. In molti casi, tuttavia, compare una volta terminata l’infanzia. L’incidenza è alta, in quanto comprende almeno l’1% della popolazione, che corrisponde a più di mezzo milione di persone solo in Italia. La stima dovrebbe essere rivista al rialzo, in quanto le diagnosi di celiachia giungono spesso tardi o non arrivano affatto.

I rischi legati alla celiachia

I rischi della celiachia derivano proprio dai ritardi nella diagnosi, che impediscono di farvi fronte in maniera precoce. Lo scenario tipico coinvolge la comparsa, per giunta in forma cronica, di sintomi gastrointestinali come gonfiore addominale, nausea, diarrea alternata a stitichezza, crampi allo stomaco e via discorrendo. Si segnalano anche sintomi sistemici, come la stanchezza e il mal di testa, che sono provocati dalla malnutrizione che deriva dai danni subiti dai villi intestinali.

Ma c’è un rischio ancora più grande, che riguarda le celiachie non trattate per molti anni: la possibile comparsa di tumori all’apparato digerente. La celiachia mal gestita, infatti, aumenta il rischio di contrarre queste forme oncologiche. Proprio per questo vi è la necessità di agire subito con opportuni test, che individuano il problema e permettono di eliminare il glutine dalla propria alimentazione. Non è esattamente una cura, ma basta seguire questo semplice accorgimento per far regredire e sparire i sintomi associati.

Celiachia: gli errori da non commettere

La gestione della celiachia è tutto sommato semplice, ma richiede comunque alcuni accorgimenti. Ne ho già illustrati alcuni, ma vorrei soffermarmi sul tema delle contaminazioni. Evitare cibi ricchi di glutine è un gioco da ragazzi, evitare il glutine in ogni sua forma e nelle quantità più ridotte, può essere più complicato. Basta infatti utilizzare utensili già impiegati per ricette “ordinarie” per scatenare i sintomi. Il consiglio, dunque, è di riservare alla preparazione dei piatti e utensili da usare solo per i prodotti gluten-free.

Un altro consiglio riguarda la questione informativa. La gestione della celiachia è facilitata da una piena conoscenza del disturbo, ma anche dalla consapevolezza di come gli altri si rapportano a questa malattia. In questo caso non c’è nulla da temere, infatti quasi tutte le attività di ristorazione, per esempio, offrono alternative gluten-free. Inoltre esistono alcuni benefit per i celiaci, che possono di gran lunga facilitare loro la vita.

Celiachia e benefit, cosa sono e come richiederli

Vale dunque la pena fare il punto sulla situazione legislativa, ovvero sui benefit pensati per i celiaci. Tanto per cominciare rispondiamo alla domanda: la celiachia conferisce punti di invalidità? La risposta è sì. Per la precisione, conferisce tra 41 e 50 punti di invalidità, un range importante ma non sufficiente per accedere ai diritti pensionistici. In compenso i celiaci possono accedere a dei buoni spesa. La quantificazione di questi buoni dipende dal sesso e dall’età. A tal proposito viene rimaneggiata di frequente la lista di tali buoni, premiando le fasce in cui il fabbisogno energetico è più elevato. A tal proposito vi consiglio questo approfondimento sugli alimenti gratis per celiaci.

Per quanto concerne le modalità di erogazione, invece, cambiano da regione a regione, e spesso da provincia e provincia. Proprio per questo vi consiglio di informarvi presso le numerose associazioni a supporto dei celiaci o direttamente alla vostra ASL di riferimento. In ogni caso si parte sempre da un certificato di “accertata diagnosi di malattia di celiachia”, che viene rilasciato dal Sistema Sanitario Nazionale.

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