Sintomi dell’intolleranza al glutine: come riconoscerla?

I sintomi dell’intolleranza al glutine sono gli stessi di una persona affetta da celiachia, ma mascherati da una minore intensità. Ciò li rende particolarmente difficili da diagnosticare poiché possono essere spesso confusi per risposte, del nostro organismo, a dei periodi di forte stress, stanchezza o abitudini alimentari poco corrette.
I sintomi dell’ intolleranza al glutine e come riconoscerli
Da una recente ricerca svolta dalla comunità medica internazionale, circa il 10% della popolazione mondiale potrebbe essere intollerante al glutine.
Capire se lo sei davvero è importante: infatti nella maggior parte dei casi le intolleranze, diversamente dalla celiachia o l’allergia al grano, sono stati transitori che possono essere curati con dei periodi di completa depurazione del nostro organismo dal glutine.
Per questo motivi è importante conoscerli: ed eccoli in elenco.
1. Fastidi dell’apparato digestivo
Sono i sintomi più diffusi: ad esempio il gonfiore dell’addome, che parte dall’altro verso il basso, ovvero dallo stomaco fino all’intestino, oppure quella fastidiosa sensazione di aria nella pancia che crea molto disagio. Molto frequenti anche i casi di stipsi o dissenteria accompagnata da dolori allo stomaco.
2. Cheratosi pilare
Nella parte posteriore delle braccia, toccandovi, potresti avvertire la famosa “pelle di pollo”. Quello potrebbe essere causato da carenza di vitamina A, malassorbita a causa della presenza di glutine nell’intestino.
3. Emicrania, frequente soprattutto dopo i pasti
Il mal di testa può essere senz’altro un sintomo dovuto anche ad un particolare periodo stressante della nostra vita . Ma se noti di soffrirne puntualmente 30/60 minuti dopo i pasti, potrebbe essere correlato all’assunzione di glutine.
4. Formicolii negli arti, perdita di equilibrio
Alcuni episodi di intolleranza al glutine prevedono anche disturbi a livello neurologico: indolenzimenti, formicolii a gambe e braccia, vertigini fino ad arrivare a stati ansiosi, depressione e frequenti sbalzi d’umore.
5. Stanchezza eccessiva
Improvvisamente ti senti debole, puntualmente dopo la digestione. Questa può essere la risposta del tuo fisico all’aver assunto glutine: infatti il tuo apparato digestivo, se ne sei intollerante, farà molta più fatica della norma a metabolizzarlo.
Ma la vera diagnosi spetta al medico
Vorrei essere chiara su un punto: autodiagnosticare, saper ascoltare il proprio corpo è di fondamentale importanza per prendere in tempo qualsiasi patologia. Ma è fondamentale che sia sempre un medico a fare una diagnosi.
Quindi se avverti uno o più sintomi che precedentemente ti ho elencato, ti consiglio di farti visitare da un medico che, attraverso degli esami e delle modifiche sulla tua alimentazione, ti aiuterà non solo a diagnosticare l’intolleranza, ma soprattutto ad escludere i casi di allergia o celiachia.
Se nel frattempo vuoi approfondire questo disagio, leggi il mio approfondimento sull’intolleranza al glutine: definizione, cause, differenze con allergie, cibi da evitare.
Sono intollerante al glutine: cosa mi aspetta?
Il medico solitamente, dopo aver escluso l’ipotesi che tu sia allergico al glutine o soffra di celiachia, procederà con i seguenti interventi correttivi:
- procederà all’eliminazione dei cibi contenenti glutine (desensibilizzazione al glutine) per un periodo che va dalle 2 alle 4 settimane;
- successivamente lo reintrodurrà in piccole e crescenti quantità, annotando se c’è un cambiamento nella sintomatologia
Una cosa è certa: l’intolleranza alimentare al glutine in molti casi può essere descritta come una patologia transitoria che, se opportunamente curata, può consentirti di rimangiare pasta, pane e pizza!
Di quali sintomi soffri tra quelle in elenco? Condividi la tua esperienza, parlarne è importante!
Sintomi intolleranza al glutine diversi per la stessa patologia
Dalla diagnosi alla dieta: la celiachia si vive con un atteggiamento positivo. Se state leggendo, significa che volete saperne di più sulla celiachia. Potrebbe anche esservi capitato di avere degli amici celiaci oppure di essere voi stessi affetti da questa particolare patologia autoimmune. Con questi presupposti, innanzitutto è bene evidenziare un aspetto: abbiamo a che fare con una eccessiva risposta del sistema immunitario nei confronti del glutine.
Quest’ultimo viene “letto” come un insieme di molecole antigeniche e da neutralizzare in quanto pericolose, e ciò dà vita a tutti quelli che sono i sintomi tipici vissuti dal celiaco. Tuttavia, in molte situazioni, la sintomatologia è davvero molto varia e, infatti, esistono 4 tipi di celiachia e ognuno di essi comporta diversi e specifici disturbi. Per cui, a differenza di altre patologie, bisogna evidenziare che si potrebbe assistere anche a manifestazioni “anomale” e diverse da quelle che conosciamo.
Dai sintomi ai primi passi per promuovere il proprio benessere
Pertanto, e come forse saprete, ci sono tantissimi sintomi che possono disturbare la quotidianità di chi soffre di questa problematica e che possono mettere in difficoltà ogni volta che arriva l’ora dei pasti. Tuttavia, così come ci sono tanti sintomi, ci sono anche tanti modi di reagire. Certamente, dobbiamo fare di tutto per evitare il glutine, mettendo così da parte sintomatologie e conseguenze come inappetenza e vomito continuato, che si presentano subito dopo l’ingestione di alimenti contenenti questa sostanza.
Questo è il caso della celiachia tipica, mentre per quella atipica, che può sorgere con l’età e con tantissime manifestazioni, si parla persino di problemi allo stomaco, oltre che alla pelle con pruriti e irritazioni. Senza dimenticare che ci sono condizioni che non presentano evidenti sintomi, come la celiachia silente o quella latente.
Dalla diagnosi alla dieta si deve avere un atteggiamento positivo
In ogni caso, modificare la dieta e avere un atteggiamento più positivo possibile sono due fattori che potranno aiutare in maniera evidente. Tra l’altro, come avrete capito leggendo i miei articoli, essere celiaci non vuol dire essere infelici e, allo stesso modo, non significa dover fare continui sacrifici: ci sono tantissimi prodotti di qualità sul mercato, reperibili sia nei supermercati che nei negozi specializzati.
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