Ma la carne contiene glutine? Facciamo chiarezza
Un inno alla cucina lombarda: i nodini di vitello con gremolada
Oggi voglio presentarvi un secondo che vi permetterà di tirarvi fuori dai guai quando avete poco tempo e siete alla ricerca di consigli per preparare qualcosa di buono, salutare e semplice e ovviamente senza glutine!. Di cosa sto parlando? Dei nodini di vitello con gremolada, una pietanza di carne che strizza l’occhio alla ricchezza della tradizione culinaria lombarda, ma anche alle esigenze degli intolleranti.
Chi punta a preparare un piatto come questo non può mettere in secondo piano la scelta della carne. Dalla selezione dei tagli dipende la buona riuscita della ricetta, motivo per cui, oggi, vi do qualche consiglio anche per non sbagliare quando siete dal macellaio e chiedete della carne di vitello.
Per prima cosa suggerisco di puntare sulle piccole botteghe, dove avete la possibilità di avere un rapporto diretto con il negoziante, che vi aiuta meglio a scegliere il taglio migliore per le vostre esigenze. In secondo luogo, per quanto riguarda il caso specifico della carne di vitello, è bene ricordare l’importanza di controllare il colore, assicurandosi che sia il più possibile rosa e luminosa.
Sarà in ogni caso il consiglio del vostro macellaio di fiducia a guidarvi verso la scelta perfetta!
Ricetta Nodini di vitello con gremolada
Preparazione Nodini di vitello con gremolada
Tritate l’aglio, erbe aromatiche e buccia di limone (solo la parte gialla). Spolverizzate i nodini con un pizzico di sale e pepe a piacere. Cuocete in una padella con l’olio caldo per 6 minuti, poi sfumate con il vino e unite il trito preparato. Girate i nodini e servite in tavola.
Battete con un pestabistecche la carne e spolverizzate i nodini con un pizzico di sale e pepe a piacere. Cuocete in una padella con l’olio caldo per 6 minuti, poi sfumate con il vino e unite il trito preparato. Girate i nodini almeno una volta e servite in tavola irrorando con il sughetto.
Ingredienti Nodini di vitello con gremolada
- 4 nodini di vitello
- 2 spicchio d’aglio
- 2 rametto di rosmarino
- 2 rametto di prezzemolo
- 2 limone bio
- 2 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- sale e pepe q.b.
Un po’ di storia della gremolada
In tanti chiedete se la carne contiene glutine e non mi stancherò di ripeterlo che dovete stare tranquilli e prepararvi degli ottimi nodini di vitello con gremolada sono ottimi. Per scoprire la storia della gremolada, un condimento il cui nome significa letteralmente ridotto in grani¸ bisogna fare un giro in Lombardia, nella regione che, tra risaie, montagne e laghi, permette di scoprire in poche ore la bellezza di una natura estremamente varia, il che implica altrettanto fascino per quanto riguarda la ricchezza gastronomica, che si esprime anche grazie a mix speciali tra colori e sapori come quello che possiamo scoprire grazie alla gremolada, un condimento utilizzato soprattutto per un piatto tipico come gli ossibuchi.
Esistono dei segreti speciali per preparare una gremolada degna delle nostre nonne? Certamente sì! Quello che consiglio con maggior frequenza riguarda la scelta di acquistare limoni con buccia opaca. Come potete vedere la preparazione è semplice e immediata: si tratta di una ricetta povera, nata esattamente come l’ossobuco in un contesto contadino, dove era necessario valorizzare ogni singolo ingrediente.
Non è questo il bello della cucina in generale? Secondo me sì! Per questo motivo ora do spazio alla ricetta di questi nodini di vitello, che vi permetteranno di portare in tavola un secondo speciale, raffinato e creativo, ma anche attento alle esigenze di chi soffre d’intolleranza al lattosio.
Ma la carne contiene glutine?
Questo il dilemma che affligge molte persone, soprattutto da poco diagnosticate celiache, motivo per cui ho deciso di fare chiarezza su questo argomento.
Il web purtroppo pullula di ciarlatani e personaggi che, sfruttando le tendenze del momento, dispensano consigli e teorie assurde che potrebbero danneggiare chi veramente soffre di problemi alimentari o è affetto da celiachia o sensibillità al glutine.
Il mercato degli alimenti gluten free, sta vivendo una fase di crescita notevole negli ultimi anni. Ha attirato parecchio interesse mediatico invogliando anche coloro che hanno scarse conoscenze a creare siti e gruppi nei quali danno informazioni e dispensano consigli, talvolta veramente assurdi.
L’ultimo nel quale mi sono imbattuta in questi giorni? “La carne, derivando da animali che si nutrono anche di cereali contenenti glutine, non si può mangiare perché l’ingestione di questa proteina rimane nella carne, contaminandola”.
Quando ho letto questa affermazione ho temuto di perdere i capelli date le dimensioni colossali di tale sciocchezza (e mi limito a dire sciocchezza per non essere volgare!).
Consultate sempre il prontuario se non siete sicuri
Prima di tutto fare una simile affermazione denota che colui che ha avuto il coraggio di farla non ha nemmeno mai letto l’ABC della celiachia, dove vengono elencati, in modo chiaro ed inequivocabile, gli alimenti senza glutine permessi, quelli assolutamente vietati e quelli a rischio contaminazione. Trovate il prontuario AIC sul sito dell’Associazione Italiana Celiachi.
In secondo luogo una persona per creare un tale film mentale del genere deve possedere anche una fervida immaginazione e, sono dell’idea, che sia fatto con l’intento di creare inutile allarmismo, oltre che danneggiare il prossimo.
Chiariamo quindi una cosa basilare: la carne tal e quale come viene macellata è naturalmente priva di glutine . Se l’animale si nutre di cereali quali frumento, farro, orzo, avena o qualunque altra cosa questa non entra nella carne dell’animale. La proteina viene assunta e metabolizzata dall’animale stesso, ma non ne contamina il corpo.
Se devi iniziare una dieta senza glutine non spaventarti. Sembra complicato ma non lo è, si può risolvere il problema causati dal glutine seguendo una dieta senza glutine semplice e salutare. Sempre più spesso infatti capita che persone che fino a ieri conducevano una dieta normale diventino consapevoli di ritrovarsi in quella fetta di persone che come me soffrono di disturbi più o meno gravi causati dall’assunzione di una particolare sostanza chiamata glutine e che, solo poi, si scoprirà essere presente nella maggior parte di cibi d’uso quotidiano.
Cedere allo sconforto è in un primo momento inevitabile, questo perché culturalmente abbiamo l’idea di una dieta che si basa su pane e pasta, ma oggi si può, ed è davvero un gioco da ragazzi, evitare qualsiasi complicazione stando solo un po’ più attenti a ciò che si mangia e scegliendo alimenti senza glutine con cura. Fate molta attenzione ad aromi e altre sostanze.
Molti ritengono di aver fatto cosa buona e giusta a verificare, tra l’elenco degli ingredienti, la presenza o meno dei tracce di glutine.
Attenzione, perché anche se nell’etichetta in questione non è indicata la presenza di prodotti che contengono glutine, non bisogna affatto darne per scontata l’assenza. Verificate con estrema cura che sulla confezione non sia indicata una dicitura del genere “può contenere tracce di glutine”: questa elusiva dicitura presagisce la possibile presenza di glutine cagionata da contaminazioni accidentali in fase di lavorazione di altri prodotti.
Come mai alcune tipologie di carni possono essere contaminate?
Questo accade se affiancata ad esempio a polpette o semilavorati che contengono pangrattato o farina. I formati di carne considerati a rischio per via delle contaminazioni sono i macinati, come ad esempio salsicce, hamburger ed arrosti ripieni in quanto talvolta vengono miscelati ad altri ingredienti oppure lavorati in zone dove si realizzano anche polpette e similari.
Stesso discorso vale per la carne trita in quando di per sé è priva di glutine, ma lavorandola accanto a prodotti che lo contengono è facilmente contaminabile.
Potrete quindi a questo punto chiedervi se bistecche e cosce di pollo, lavorati nelle medesime zone, possono essere contaminati e perché non li ho citati. Ebbene anche questi possono contaminarsi, ma con più difficoltà ed inoltre, per togliersi ogni dubbio, possono essere sciacquati sotto l’acqua prima di cuocerli, cosa che per la carne trita non è possibile.
Resta sottinteso che bastoncini di carne impanati, cotolette e polpette, per via principalmente della panatura, sono a rischio contaminazione e per essere consumati devono riportare la dicitura senza glutine o il marchio con la spiga barrata..
Ricette con vitello ne abbiamo? Certo che si!
TI POTREBBE INTERESSARE
Lumache in umido con salsa piccante, un secondo...
E se utilizzassimo lumache fresche? Per questa ricetta potete utilizzare anche le lumache fresche. In questo caso, però, vanno presi dei precisi accorgimenti per pulirle, spurgarle e renderle...
Involtini di carne con castagne e speck, un...
La castagna, la regina dell’autunno Vale la pena parlare delle castagne, che sono le protagoniste di questi involtini di carne in padella e della gastronomia autunnale nel suo complesso. Sono un...
Involtini di cavolo: i deliziosi toltott kaposzta ungheresi
Cosa sapere sul cavolo cappuccio Il protagonista di questi deliziosi involtini è il cavolo cappuccio, una varietà di cavolo molto apprezzata anche dalla cucina italiana. Si presenta con delle...