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News su Celiachia e intolleranza al glutine

News su Celiachia e intolleranza al glutine

Un’intolleranza sempre più diffusa tra adulti e bambini.

News su Celiachia e intolleranza al glutine. La celiachia rappresenta un’intolleranza sempre più diffusa, motivo questo per essere al centro di dibattiti volti a garantire maggiori attenzioni a chi ne soffre. In Italia, la celiachia è indicata come “malattia sociale” considerando che 1 persona su 150 ne è affetta. In alcuni casi, i soggetti convivono con questo disturbo che, se non è grave, non crea alcuna particolare condizione. Spesso definita anche “intolleranza al glutine”, condiziona chi ne è affetto in quanto deve evitare cibi che contengono questa sostanza. Infatti, molto spesso si deve ricorrere ad un’alimentazione dedicata, acquistando gli alimenti presso negozi specializzati o farmacie.

La celiachia è una malattia che si manifesta con un’affezione che coinvolge l’intestino mediante un’alterazione dei linfociti T nella risposta immunitaria. Ciò vuol dire che ci sono persone geneticamente predisposte alle intolleranze al glutine. In riferimento a questo dato, secondo un recente studio presentato all’Università di Milano durante il convegno “Celiachia e altri disordini Glutine correlati: Update 2020”, la celiachia è un problema presente già da qualche secolo, ma non era così diffusa.

La causa dell’aumento esponenziale ai giorni nostri è fortemente legata al cambiamento delle coltivazioni. Infatti, anche la natura e i metodi interessati sono stati stravolti, creando così una sorta di disordine che influenza negativamente il benessere dell’uomo. Se fino a 30 anni fa i soggetti che riscontravano il problema erano soprattutto in età pediatrica, ora la situazione si è ribaltata. Da malattia rara è diventata una malattia molto comune e la fascia maggiormente colpita interessa i bambini tra i 4 e gli 8 anni e gli adulti tra i 25 e i 35 anni. Il 70% dei casi appartiene a questi ultimi e per il momento le cause sono ancora sconosciute.

Dalla diagnosi alla dieta

News su Celiachia e intolleranza al glutine

A riunirsi presso quest’importante incontro sono stati 550 specialisti appartenenti a diversi settori: nutrizionisti, psicologici, internisti e gastroenterologi. Il convegno è stato diretto dal professore Maurizio Vecchi, docente di gastroenterologia presso l’università di Milano e dal dottore Luca Elli, Responsabile centro celiachia fondazione IRCCS Cà – Granda di Milano.

I dati discussi hanno fatto emergere le due principali cause legate a quest’aumento. Innanzitutto, si è valutata una diagnosi molto più semplice e veloce rispetto agli anni precedenti, che fa individuare un numero maggiore di celiaci. Inoltre, una coltivazione intensiva più propensa all’uso di fertilizzanti, aumenta la possibilità di sviluppare intolleranze.  Mentre, in riferimento allo stile di vita, è certamente aumentato l’uso di antibiotici in età pediatria e questo scompensa l’equilibrio e la funzionalità del paziente.

Purtroppo, i dati evidenziano che questa malattia autoimmune sta subendo un’impennata importante e l’idea di una convivenza con la malattia prende sempre più piede. Secondo il dottor Luce Elli, la ricerca ha fatto molto per offrire diete personalizzate e studiate su misura. Inoltre, attraverso l’arrivo di molecole mirate, si giungerà ad una convivenza diversa con la malattia. Grazie ai test di monitoraggio, che evidenziano il livello di detenzione del peptide del glutine attraverso urina e feci, sarà possibile avere una correzione della gestione della malattia in tempo reale. È per tale ragione che si consiglia un monitoraggio costante per evitare alimenti occulti che fanno salire questo dato.

Come comportarsi in un caso sospetto di celiachia?

La consapevolezza di una presenza sempre crescente della celiachia tra la popolazione deve essere un monito per coloro che manifestano i primi sintomi. Infatti, dolori addominali, anemia e diarrea persistente sono i primi segnali da tenere in considerazione e da non sottovalutare. Occorre sottoporsi al test, anche perché la celiachia è indicata come una delle poche malattie dove i marcatori sierologici sono in grado di fornire una diagnosi accurata al 99%. Questo vuol dire che, dopo aver eseguito l ‘esame, se risultasse essere positivo, certamente verrebbe confermata la celiachia.

E proprio attraverso questo convegno che si presenta un quadro chiaro ed aggiornato per favorire uno scambio tra le varie figure professionali intervenute sulla celiachia. Oltretutto bisogna dedicare un’attenzione particolare alle diagnosi sfuggenti dei soggetti asintomatici. In questo caso è sempre utile consigliare l’approccio al test della celiachia in quanto la predisposizione genetica si può portare alla luce solo in questo modo.

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La situazione attuale: News su Celiachia e intolleranza al glutine

In relazione ai dati emersi nel nostro paese, il Ministero della Salute ha riscontrato percentuali variabili in Europa, mentre l’Italia si attesta allo 0,7 %.  Dunque, i soggetti affetti da celiachia sono nella condizione obbligata di seguire un regime alimentare privo di glutine per migliorare il loro benessere. Occorre però evidenziare che, secondo i dati riscontrati, per un soggetto che ha una forma di celiachia confermata ce ne sono 30 che consumano erroneamente alimenti senza glutine. Quindi, evidenziando il fatto che dalla celiachia non si guarisce, ma ci si può convivere bene con un’adeguata alimentazione, andrebbero evitati sprechi inutili. Tali sprechi ammontano a 105 milioni di euro per seguire una moda senza reale necessità medica. Ecco perché è bene fare chiarezza, evidenziando l’importanza di non assumere tali cibi se non si ha un’esigenza concreta.

Una notizia rassicurante di qualche giorno fa è l’approvazione dell’odg a sostegno dei celiaci da parte del deputato Salvatore Deidda di Fdl. Attraverso questo provvedimento, si attuerebbe lo snellimento delle procedure di accredito degli esercizi commerciali per la vendita di prodotti senza glutine. In tal senso, i buoni elettronici saranno facilitati attraverso l’erogazione diretta sulla tessera sanitaria. Perché questa non resti solo una buona proposta è stata già depositata la relativa legge, sollecitando il governo all’approvazione. Esiste altresì un’altra condizione che non va sottovalutata ed è quella che riguarda pazienti che, pur essendo negativi ai test per la celiachia, avvertono disturbi se seguono un’alimentazione con il glutine. Qui entriamo in un ambito più complesso dove entra in gioco un limite psicologico, talvolta difficile da individuare. La celiachia è dunque un settore in continua evoluzione, da studiare ed approfondire per capire come l’alterazione del microbiota intestinale possa favorire l’insorgenza della malattia.

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2 commenti su “News su Celiachia e intolleranza al glutine

  • Ven 21 Mar 2025 | Anna Verrigni ha detto:

    Ciao buonasera anzi buonanotte, io sono intollerante glutine lattosio e nickel, però facendo esami mi è risultato solo al nickel, però quando mangio determinate cose,come pasta ecc ecc A volte con mal di pancia e diarrea e gonfiore pancia dolori dappertutto, da premettere che ho artrite reumatoloide spioriaca e fibromialgia muscolare, nn tollero frutta e verdura mi hanno diarrea, la maggior parte mangio sempre in bianco ,riso con zucchine oppure riso bastati con zucchine o zucca pesce uova tonno in vetro carne bianca ecc però nn scendo nemmeno di peso sono sempre gonfia sto attenta nn mangio schifezze nn bevo alcolici e cose gassate devo solo acqua naturale e 2 caffè al giorno, mattina vario con yogurt greco senza lattosio, tè biologico pane tostato senza glutine poche volte con un velo di marmellata hero se mi potete aiutare vi ringrazio in anticipo grazie a chi mi risponde. Buonanotte 😘

    • Mar 22 Apr 2025 | Tiziana Colombo ha detto:

      Grazie per aver condiviso la tua esperienza con tanta sincerità. Stai affrontando una situazione davvero complessa, e capisco quanto possa essere faticoso convivere con tanti disturbi insieme. Nonostante tutte le attenzioni, il gonfiore, il malessere generale e la fatica a perdere peso restano… e questo può scoraggiare.

      Mangiare sempre le stesse cose per paura di stare male è una strategia comprensibile, ma alla lunga può peggiorare la sensibilità intestinale. A volte il corpo ha bisogno di più varietà, anche solo nelle cotture o nella combinazione dei cibi. In presenza di patologie autoimmuni come fibromialgia e artrite psoriasica, anche l’intestino si infiamma facilmente e reagisce a cibi che “sulla carta” sarebbero permessi.

      Limitare il glutine, il lattosio, il nickel è già un enorme impegno. Però ti consiglio, con tutto il cuore, di cercare un nutrizionista esperto in problematiche autoimmuni e alimentazione funzionale. Con l’aiuto di un professionista, potrai capire meglio cosa davvero ti fa bene e cosa no, senza vivere ogni pasto con paura.

      Alla fine i miei sono consigli personali, basati sull’esperienza e sul confronto con tante persone come te. Ma ogni corpo è unico, e ti consiglio di rivolgerti a un professionista che possa seguirti in modo personalizzato.

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