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Agretti

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Gli agretti, un pieno di nutrienti con un basso apporto calorico

Gli agretti cosa sono? Sono probabilmente gli ortaggi con più nomi in assoluto, infatti quasi ogni regione li chiama a modo suo: barba di frate, liscari (In Emilia Romagna), roscani (nelle Marche), riscoli (in Umbria) etc. A prescindere dalla terminologia, gli agretti sono ortaggi che crescono praticamente spontanei, molto popolari e buoni. Dall’esterno la pianta appare come una specie di cespuglio ricco di fusti e foglie molto sottili (entrambi edibili), anzi sono pure succulenti e gustosi. La specie è annuale, ma la raccolta può avvenire in tutti i periodi dell’anno.

Dal punto di vista nutrizionale gli agretti non deludono affatto. A costo di un apporto calorico praticamente inesistente, pari a 35 kcal per 100 grammi, offrono tanta vitamina C, potassio, calcio e magnesio. Sono anche molto ricchi di fibre, in linea con un ortaggio di tipo “campestre”.

Gli agretti presentano delle varietà?

In realtà non esistono delle vere e proprie varietà di agretti. La specie, infatti, è piuttosto uniforme. Tuttavia, a seconda del tempo di raccolto possono assumere caratteristiche diverse.

Per esempio in caso di raccolta precoce, gli agretti vantano un sapore più sapido, deciso e articolato. Se la raccolta è tardiva, invece, l’ortaggio è più succoso, dolce e delicato. Queste caratteristiche, però, possono variare anche in base al terreno, e in particolare al contenuto di sali.

Come consumarli?

Gli agretti rappresentano il classico contorno dietetico. Tuttavia non possono essere consumati crudi, anche perché sono piuttosto coriacei e poco digeribili. E’ sufficiente sbollentarli per pochi minuti o passarli in padella per renderli pienamente commestibili. Il trattamento standard degli agretti prevede appunto un passaggio in acqua bollente e un condimento con olio, sale e qualche spezia. In alternativa è possibile passarli in padella con altri ingredienti, magari per renderli un po’ croccanti.

Il consiglio è in ogni caso di non abbondare con il sale, anche perché l’ortaggio di suo contiene una concentrazione non trascurabile di sodio. Gli agretti attualmente sono una specie esclusivamente “culinaria”, nel senso che sono riservati al consumo alimentare. In passato, però, venivano impiegati anche e soprattutto per altri scopi.

Gli agretti, infatti, contengono la soda, che veniva ricavata bruciando la pianta e lavorandone le ceneri. Inoltre, in alcune zone d’Italia questi ortaggi erano massicciamente impiegati per preparare il sapone. Attualmente esistono alcune aziende che si occupano dell’estrazione della soda a partire dagli agretti, benché la pianta non renda moltissimo in questo senso.

A cosa fanno bene gli agretti?

Come abbiamo visto, gli agretti vantano delle ottime proprietà nutrizionali e quindi fanno bene alla salute. In effetti impattano soprattutto su alcune patologie o su alcuni disturbi specifici. Ma vediamo nel dettaglio le loro proprietà benefiche.

Anemia. Gli agretti fanno bene a chi soffre di sindromi anemiche in quanto da un lato contengono molto ferro, più di molte altre verdure, e dall’altro contengono tanta vitamina C (che facilita l’assorbimento del ferro stesso).

Difficoltà digestive. Gli agretti sono ricchi di fibre e di acqua, una combinazione che impatta sulle attività digestive. In buona sostanza, come tante altre verdure dalla composizione simile, gli agretti aiutano a digerire a prescindere dal modo in cui vengono cotti.

Ritenzione idrica. Proprio in virtù dell’abbondante presenza di acqua, gli agretti possono contribuire ad alleviare i disturbi legati alla ritenzione idrica, come gonfiori, rossori e senso di pesantezza.

Obesità. Non è esatto dire che gli agretti facciano dimagrire, anche perché nessun alimento, da solo, detiene questo “potere”. Tuttavia, meritano di essere integrati nelle diete dimagranti in quanto generano un buon senso di sazietà ad un costo calorico davvero basso.

Chi non deve mangiare gli agretti?

Gli agretti sono alimenti salutari, dunque potrebbe sembrare paradossale parlare di controindicazioni. Infatti, non ci sono controindicazioni se si considera il consumo equilibrato. Ovviamente il “troppo stroppia” anche quando si parla di alimenti benefici.

In questo caso, ovvero se si consumano in abbondanza, si potrebbero subire alcune conseguenze “intestinali”. Come ho già accennato, l’apporto di fibre è importante e può trasformarsi in un’arma a doppio taglio. Insomma, esagerare significa trasformare gli agretti in una sorta di lassativo.

Per chi soffre di reflusso o gastrite il semaforo è verde. Gli agretti, a dispetto del nome, sono tra gli alimenti meno acidi in assoluto. In questo caso occorre guardare al pH. Gli agretti superano pH 7, che indica una componente “basica”. Giusto per intenderci, il pomodoro scende spesso sotto al pH 4,5.

Quali vitamine contengono questi preziosi ortaggi?

Quando si parla di verdura, o almeno di alimenti vegetali, una grande attenzione è rivolta al contenuto di vitamine. Come si difendono gli agretti da questo punto di vista? In realtà, molto bene in quanto contengono tanta vitamina C, un’ottima sostanza nutritiva che abbonda più o meno in tutti i frutti, nei legumi e nelle verdure etc.

Vale dunque la pena fornire una panoramica delle altre vitamine contenute in questo preziosa pianta.

Vitamina A. E’ una sostanza fondamentale in quanto fa bene alla vista e alla pelle. Il suo assorbimento è favorito dal betacarotene, un antiossidante molto presente negli agretti.

Vitamina B3. Nota anche come vitamina PP o niacina, è una sorta di vitamina tuttofare. La vitamina B3 interviene in molti processi dell’organismo, dalla respirazione cellulare alla circolazione del sangue, passando per la rigenerazione dei tessuti dermici. Questa vitamina aiuta persino la digestione.

Che tipo di verdura sono gli agretti?

La bontà degli agretti, le sue proprietà nutrizionali e i suoi usi in cucina sono un incentivo per una coltivazione di tipo domestico. Ovviamente ciò riguarda esclusivamente chi ha a disposizione perlomeno un orto.

D’altronde, gli agretti richiedono specifiche condizioni per crescere rigogliosi. In particolare, è necessario un terriccio ricco di compost ed annaffiature frequenti, anche perché la pianta resiste ottimamente ai periodi siccitosi.

La semina dovrebbe avvenire tra settembre e ottobre, mentre la germinazione si verifica dopo appena un paio di settimane; infine, la raccolta può essere condotta nel giro di un mese.

Come piantare gli agretti? La disposizione più adatta per piantare gli agretti è a file. Tra un esemplare e l’altro dovreste garantire almeno 10 centimetri di spazio. Per quanto concerne il clima, invece, gli agretti crescono bene a temperature basse, sebbene si adattino anche agli ambienti più caldi.

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