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Chiacchiere, frappe o cenci in versione gluten free

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Chiacchiere
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Carnevale
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 20 min
cottura
Cottura: 2 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Frappe, chiacchiere o cenci, un dolce dai mille nomi

Frappe, chiacchiere o cenci sono dei nomi diversi per indicare un’unica ricetta, per altro molto famosa in quanto legata al Carnevale. Le frappe, chiacchiere o cenci che dir si voglia, piacciono a tutti in virtù del sapore semplice e della consistenza croccante. L’origine delle frappe si perde nei millenni, infatti venivano preparate già ai tempi dei romani in occasione dei Saturnalia, una festività che ricordava il nostro Carnevale per il carattere goliardico e scherzoso. All’epoca venivano fritte nello strutto e cosparse di miele, che era sostanzialmente l’unico dolcificante reperibile nell’antichità.

Il termine “chiacchiere” si è fatto strada negli ultimi secoli per motivi sconosciuti. Secondo una leggenda, a dire il vero supportata dai documenti storici, a conferire loro questo nome fu il cuoco Raffaele Esposito, che lavorava alla corta della regina Margherita di Savoia. Scelse questo nome in quanto le chiacchiere facevano da sfondo agli incontri della regina con le sue amiche, in occasione del quale si parlottava e si faceva del moderato pettegolezzo. Ad ogni modo, le chiacchiere sono conosciute con tanti altri nomi, che variano in base alla zona geografica. Per esempio si chiamano cenci in Toscana, frappe nel Lazio, sprelle e rosoni in Emilia Romagna, cioffe in Abruzzo, bugie in Liguria e via discorrendo.

Ricetta chiacchiere

Preparazione chiacchiere

Per preparare le frappe, chiacchiere o cenci che dir si voglia, iniziate dalle farine. Mescolate le due farine in una ciotola. Poi aggiungete le uova, lo zucchero, il bicarbonato, la scorza di limone e amalgamate con cura. Incorporate la grappa e il burro lasciato a temperatura ambiente per un po’ di tempo in modo che si ammorbidisca. Mescolate nuovamente fino ad ottenere un impasto grumoso ma stabile. Spolverate la spianatoia con altra farina e trasferiteci il composto. Impastate a mano per qualche minuto in modo che il composto diventi liscio, poi modellate formando una palla. Coprite l’impasto con la pellicola alimentare e ponetelo in frigo per una mezz’ora.

Trascorso questo lasso di tempo, suddividete l’impasto in 5 o 6 panetti, poi stendete ciascuno di essi con il mattarello su una superficie coperta da carta forno e leggermente infarinata. Lo scopo è di ottenere una sfoglia molto sottile, che possa staccarsi agilmente dalla carta da forno. Quando l’impasto ha acquisito lo spessore ideale, ricavate da esso delle strisce larghe 3 centimetri e lunghe 8 centimetri. Scaldate tanto olio in una padella e friggete le frappe una manciata alla volta per circa 20 secondi, girandole a metà della cottura. Ora scolatele sulla carta da cucina e fatele raffreddare. Infine date loro una bella spolverata di zucchero a velo e servite.

Ingredienti chiacchiere

  • 130 gr. farina di grano saraceno bianca
  • 80 gr. farina di riso
  • 2 uova intere
  • 2 cucchiai zucchero semolato
  • 20 gr. burro chiarificato
  • mezzo cucchiaino bicarbonato
  • 2 cucchiai di grappa o vino bianco
  • mezza scorza di limone
  • olio per friggere
  • q. b. di zucchero a velo.

Quali farine utilizzare?

Di norma, le chiacchiere (o frappe) si preparano con la farina di tipo doppio zero, che è perfetta per questo tipo di dolci. Tuttavia, la versione che vi propongo oggi è gluten-free, ragione per cui ho optato per la farina di grano saraceno e per quella di riso. Un’accoppiata abbastanza insolita, ma che rende molto in termini di gusto e consistenza. Il grano saraceno infatti aggiunge un tocco di rusticità alla preparazione, mentre la farina di riso la ammorbidisce, rendendola di fatto più “elegante”. In virtù della presenza della doppia-farina, non sono necessari amidi e addensanti. Anzi, di per sé la farina di riso contiene ancora parte dell’amido dell’alimento originario.

Queste frappe sono anche valide dal punto di vista nutrizionale, persino più di quelle originali. Il grano saraceno è infatti una sorta di superfood. Certo, abbonda soprattutto di carboidrati, ma fornisce anche una quantità eccezionale di fibre e di sali minerali. Discorso simile per la farina di riso, che in aggiunta contiene pochi grassi (pur difettando di proteine). Vi consiglio di privilegiare comunque il grano saraceno, che deve essere presente in un rapporto di 13 a 8 rispetto alla farina di riso.

Le chiacchiere, una dolcezza con tante alternative stuzzicanti

Le chiacchiere, o bugie di Carnevale, si presentano come un dolce delizioso e molto apprezzato. Se amate questo tipo di preparazioni, vi suggerisco di provare anche queste altre ricette: frittelle di banane al rum, frittelle di farina di castagne, frittelle alle mele con miele profumato al rosmarino, frittelle di ananas e cannella al forno e i chifeletti dolci al profumo di arancia.

Proprio come nel caso delle frappe o chiacchiere di Carnevale senza glutine, ognuna di queste ricette che vi propongo prevede una lista di ingredienti semplici, facili da reperire, nutrienti e adatte anche agli intolleranti. Questi dessert si preparano facilmente senza perdere troppo tempo, inoltre si tratta di dolci che vi lasceranno ampiamente soddisfatti. Useremo tanti tipi di farine senza glutine e scoprirete un mondo di sapori tutto nuovo. Certamente, gli ingredienti ai quali siete intolleranti non vi mancheranno!

Chiacchiere

I tanti aromi delle frappe

Per quanto siano apprezzate e preparate in lungo e largo nello Stivale, la ricetta delle chiacchiere si presta a molte varianti. Le variazioni riguardano soprattutto gli aromi e il bicarbonato. Quest’ultimo dovrebbe essere sempre presente, ma la quantità è a discrezione del cuoco. Ad ogni modo, più bicarbonato si inserisce, più morbide, gonfie e meno croccanti risulteranno le frappe. In occasione di questa ricetta ho optato per un approccio moderato: mezzo cucchiaino di bicarbonato ogni due etti di farina. Per il resto, consiglio di integrare nell’impasto anche due cucchiai di grappa o di vino bianco, che impattano sul sapore e contribuiscono a stabilizzare il composto.

Non deve mancare nemmeno la scorza di limone grattugiata, che aggiunge un tocco leggermente acre e amarognolo alle frappe. L’impasto si avvale della presenza del burro, che deve essere chiarificato. Il burro chiarificato è privo di caseine e quindi in grado di resistere meglio alle alte temperature. Inoltre, propone un sapore più delicato rispetto al burro standard e non copre gli altri ingredienti.

Come cuocere le frappe?

Le chiacchiere vanno fritte, in quanto è l’unico modo per garantire loro la proverbiale croccantezza. A tal proposito esiste frittura e frittura. Dunque, per ottenere il massimo da questo metodo di cottura è opportuno seguire alcuni accorgimenti. In primo luogo, l’olio deve essere abbondante affinché le frappe non tocchino le pareti o il fondo. Se ciò accadesse, assorbirebbero più olio del necessario.

In secondo luogo l’olio deve essere a temperatura. Il momento adatto è segnalato dal primo sfrigolio dell’olio, quando entra in contatto con un qualsiasi oggetto, sia esso il classico stecchino “di prova” o direttamente l’impasto. Fate molta attenzione poi alla fase post cottura. Questa dovrebbe prevedere un passaggio sulla carta assorbente, che permette alle frappe – e alla frittura in generale – di cedere l’olio accumulato in superficie. Le frappe possono essere consumate calde, tuttavia danno il meglio di sé da fredde.

Tanti nomi diversi per un dolce delizioso

Questa delle chiacchiere è forse la ricetta più semplice e la più “allegra” fra quelle dei dolci di Carnevale. Per prepararla ci mettiamo poco e gli ingredienti sono davvero genuini. In questo caso utilizzerò principalmente la farina di grano saraceno, la farina di riso, le uova, lo zucchero e il burro. Si tratta di alimenti che renderanno il dessert gustoso, ma anche nutriente e capace di offrire un buon carico di energia. Le chiacchiere sono conosciute con nomi differenti nelle diverse regioni italiane (ho trovato questi modi di chiamare le chiacchiere su Wikipedia):

  • bugie (Genova, Torino, Imperia), che deriva del ligure boxie,
  • gale o gali (Vercelli e Bassa Vercellese),
  • cenci o crogetti (Toscana),
  • cioffe (Sulmona, centro Abruzzo),
  • chiacchiere (Sicilia, Campania, Lazio, Sardegna, Umbria, Puglia, Calabria e a Milano e Parma),
  • cróstoli (Ferrara, Rovigo, Vicenza, Treviso, Trentino, Friuli, Venezia Giulia),
  • fiocchetti (Montefeltro e Rimini),
  • frappe (Roma),
  • galàni (Venezia, Verona, Padova),
  • intrigoni (Reggio Emilia),
  • rosoni o sfrappole (Modena, Bologna, Romagna),
  • sfrappe (Marche),
  • sprelle (Piacenza),
  • e ancora stracci, lasagne, lattughe, pampuglie, manzole.

Incredibile, vero? Forse potremo un po’ confonderci ma, vedendo questi dolcetti, è facile rendersi conto che non si possono confondere con nient’altro.

Alcune alternative per l’impasto delle chiacchiere

E’ bene fornire anche delle alternative per chi non soffre di celiachia o di intolleranza al glutine, e quindi gode di una maggiore libertà nella scelta delle farine. In questo caso la prima scelta ricade sulla classica farina doppio zero, che imprime un elevato indice glicemico e rende molto sul piano gastronomico. Alla farina doppio zero potrebbe essere aggiunta un po’ di manitoba.

Con questo termine si intende una farina particolare che si ottiene dal grano tenero mediante un processo sui generis in cui viene arricchita di proteine insolubili. In questo modo viene abbattuto il contenuto di amidi e si produce una lievitazione più spiccata. Aggiungere la farina di manitoba significa garantirsi un impasto gonfio ma leggero, ossia dalle caratteristiche adatte alle chiacchiere. Ovviamente fate attenzione a non esagerare con le proporzione: farina doppio zero e farina di manitoba dovrebbero equivalersi in termini di peso.

Ricette di Carnevale ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (1 Recensione)
Riproduzione riservata

4 commenti su “Chiacchiere, frappe o cenci in versione gluten free

  • Ven 24 Gen 2020 | Valentina Pipoli ha detto:

    È possibile realizzare le chiacchiere con farina di chufa? Quale dose dovrei usare per questa ricetta? Grazie , Valentina

    • Ven 24 Gen 2020 | Tiziana Colombo ha detto:

      Valentina non ho mai provato! se riesco ci provo per Carnevale ma la vedo dura

  • Ven 12 Feb 2021 | Lia ha detto:

    Invece del burro chiarificato posso mettere la margarina o l’olio di riso ? Grazie

    • Ven 12 Feb 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Lia buonasera, la margarina non è un prodotto che utilizzo percui non le so dire la resa. Per l’olio di riso penso di si ma si dovrebbe provare per capire il dosaggio. Solitamente 100 g di burro corrispondono a 80 ml di olio circa

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