Insalata di pane zichi, una tipica ricetta sarda da gustare
Insalata di pane zichi, un contorno semplice ma squisito
Oggi per contorno vi preparo l’insalata di pane zichi, un piatto che si ispira alla cucina sarda davvero gustoso semplice da preparare. La ricetta consiste infatti nel mettere insieme gli ingredienti ben tagliati e completarli con un condimento a base di olio extravergine di oliva.
La ricetta si ispira alla gastronomia sarda in quanto richiede l’impiego dello zichi, un pane tipico del sassarese. Un pane che stupisce per il suo mix di morbidezza e croccantezza, oltre che per il suo gusto delicato.
Per il resto troviamo i pomodori, i peperoni, le cipolle, le olive nere e il pecorino. Nel complesso è un contorno leggero e gustoso, oltre che ricco nella sua semplicità. La ricetta garantisce una certa varietà di sapori e colori, dando vita ad un piatto che non appesantisce. Proprio per questo può fungere da contorno per primi e secondi piatti anche molto abbondanti.
pane zichi ricetta Insalata di pane zichi
Preparazione insalata di pane zichi
- Per preparare l’insalata di pane zichi iniziate tagliando il pane a cubetti.
- Poi lavate i pomodori, i peperoni e le cipolle, infine tagliate il tutto a pezzettini.
- In una ciotola versate lo zichi, le verdure, le olive e il pecorino grattugiato.
- Condite con olio extravergine di oliva, sale e pepe. Servite e buon appetito!
Ingredienti insalata di pane zichi
- 200 gr. di su zichi (pane raffermo sardo)
- 200 gr. di pomodori
- 100 gr. di peperoni
- 100 gr. di cipolle
- 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- 100 gr. di olive nere
- 100 gr. di pecorino sardo grattugiato
- un pizzico di sale e di pepe
Cosa sapere sul pane zichi
Il protagonista di questa insalata è ovviamente il pane zichi, anche noto come “su zichi” (dove per “su” si intende l’articolo “il/lo”). Lo zichi è un prodotto tradizionale di Bonorva, in provincia di Sassari. Il su zichi di Bonorva E’ noto per la sua forma peculiare, che ricorda una ciambella con un grande foro centrale. Questa sua forma insolita consente ai pastori sardi di trasportarlo con facilità durante le loro uscite.
La preparazione del pane sardo zichi è un processo laborioso e richiede ingredienti semplici ma di alta qualità: farina di grano duro, lievito naturale, acqua e sale. Spesso si utilizza il fiore di farina, ovvero una sua versione a granulometria molto fine. In questo modo il pane risulta ancora più morbido. L’impasto viene lavorato a mano per ottenere una consistenza perfetta, poi viene lasciato lievitare lentamente per alcune ore. Questa fermentazione lenta contribuisce a sviluppare un sapore profondo e complesso.
Il sapore del pane zichi è ricco, leggermente rustico e con una crosta croccante. L’interno è soffice ma compatto, con un leggero retrogusto di grano e lievito. La forma a ciambella rende questo pane ideale per essere affettato e gustato con formaggi sardi, salumi, o come base per bruschette e crostini. È delizioso anche quando viene inzuppato in sughi saporiti o accompagnato da una buona zuppa di legumi. In occasione di questa ricetta lo zichi non funge da “accompagnamento” ma viene gestito come qualsiasi altro ingrediente. Nello specifico viene tagliato a cubetti e mescolato a tutti gli altri ingredienti.
La cucina sarda è un universo gastronomico ricco e antico, basato su materie prime semplici ma di grande qualità. Pane, formaggi, erbe spontanee e pesce rappresentano i pilastri di una tradizione che unisce rusticità e raffinatezza. Ogni piatto, dal porceddu alla fregola, dal pane carasau al miele amaro di corbezzolo, nasce da una profonda conoscenza del territorio e da una cultura che ha saputo preservare tecniche millenarie.
Come utilizzare il su zichi (pane zichi) in cucina
Il pane zichi (o su zichi) porta in tavola un sapere antico. È un “pane-pasta” di semola e lievito madre. In cucina si comporta come una pasta corta. Di solito si spezza in pezzi irregolari, poi si lessa per 8–12 minuti, meglio se direttamente nel brodo. La versione secca regge bene la bollitura, mentre quella morbida risulta adatta a zuppe rapide e preparazioni in teglia.
La via più tradizionale resta il brodo di pecora, ricco e profumato. Nelle case si parla di “pane a fittas” o “pane uddìdu”, con finocchietto e talvolta un leggero battuto di lardo. Lo zichi assorbe bene il sapore del brodo e restituisce una consistenza avvolgente. Quando i lembi iniziano ad arricciarsi, il punto di cottura è vicino. A tavola compare spesso il pecorino sardo, generoso ma ben dosato.
Fuori dal brodo, le strade sono tante e radicate. Al pomodoro, semplice o con salsiccia, racconta la domenica di campagna. Con funghi trifolati, brodo quanto basta e una mantecatura attenta, offre cremosità sincera. Nei mesi dei carciofi spinosi sardi, la zuppa con pane zichi alterna strati, ortaggi e formaggio. In chiave marina, il condimento al nero di seppia o con frutti di mare trova equilibrio: la sfoglia tiene, non si spezza, e il gusto resta pulito.
Qualche accortezza completa il quadro. Un mestolo di brodo tenuto da parte aiuta la mantecatura e regola la sapidità. La versione secca richiede tempi più stabili; quella morbida accorcia i passaggi. Il pecorino lega senza coprire, soprattutto con sughi rustici. In porzioni equilibrate, il pane zichi celebra una cucina fatta di passaggi semplici, tempi giusti e convivialità: la tavola racconta, e la tradizione guida con misura.
I tanti ingredienti di questa insalata
Vale la pena parlare anche degli altri ingredienti che contribuiscono a creare un’insalata di pane zichi semplicemente perfetta, un’insalata che nutre e delizia con leggerezza e semplicità.
A tal proposito spiccano i pomodori, che valorizzano l’insalata con il loro colore rosso accesso e il loro proverbiale sapore acidulo. Proseguendo troviamo i peperoni, che consiglio di utilizzare in tutte e tre le varianti: peperoni rossi, verdi e gialli. In questo modo la ricetta acquisirà una certa varietà cromatica e organolettica.
Stesso discorso per le olive nere, che vanno preferite a quelle verdi in quanto sono più aromatiche e delicate. Per il resto troviamo le cipolle, a tal proposito è meglio utilizzare la cipolla di Tropea IGP, una cipolla adatta alle insalate, per nulla pungente ma delicata e ricca di aroma.

Una guarnizione unica per l’insalata di pane zichi
Il condimento dell’insalata di pane zichi è incredibilmente semplice in quanto viene realizzato solo con olio extravergine di oliva e sale, a ciò si affianca una deliziosa guarnizione a base di formaggio pecorino sardo. Il pecorino viene grattugiato e unito agli altri ingredienti, in modo da trasmettere tutto il suo aroma.
Il pecorino sardo è un vanto della tradizione locale, infatti è uno dei formaggi più buoni in assoluto in quanto valorizza il latte di pecora meglio di altri pecorini celebri, come il pecorino romano e siciliano. Inoltre, rispetto a questi ultimi spicca per il sapore burroso e delicato.
Per quanto concerne le proprietà nutrizionali si comporta esattamente come qualsiasi altro buon formaggio di media-alta stagionatura. Dunque è ricco di proteine, calcio e vitamina D. Infine, l’apporto calorico si attesta sulle 400 kcal per 100 grammi.
Come valorizzare l’insalata con pane zichi
L’ho già detto, l’insalata di pane zichi è un contorno semplice così com’è, ma si può pensare a qualche aggiunta per valorizzarlo ulteriormente. Per esempio si può agire sul condimento.
Un’idea a tal proposito è quella di creare una vinaigrette al basilico, che comprenda l’aceto balsamico, l’aglio tritato, il basilico fresco, sale e pepe, oltre all’immancabile olio extravergine. Il sapore acidulo ma aromatico di questa emulsione esalta il sapore degli ingredienti senza però coprirli.
Un’altra soluzione potrebbe essere una salsa allo yogurt, condita magari con qualche cetriolino tritato (in modo che assomigli alla salsa tzatziki). In questo caso sarebbe il sapore di latte e acidulo dello yogurt a prendere il sopravvento. Proprio per questo vi consiglio di utilizzare dosi minime di questa salsa, evitando così l’effetto coprente sugli altri ingredienti.
La cipolla giusta per questa insalata
A questo punto lo avrete già intuito, l’insalata di pane zichi è una preparazione profondamente radicata nella cucina tradizionale sarda, risalente a un’epoca in cui il pane era una risorsa preziosa e veniva recuperato anche dopo essere diventato duro. Il pane zichi, come abbiamo visto, è un pane particolare, composto da sfoglie sovrapposte che, una volta ammorbidite nell’acqua o nel brodo, si prestano a essere trasformate in un piatto rustico, nutriente e sorprendentemente aromatico.
E come ho spiegato qualche rigo fa, la cipolla è uno dei pilastri dell’insalata di pane zichi. Non è un semplice elemento aromatico, ma contribuisce a definire la personalità del piatto, in quanto aggiunge freschezza, croccantezza e una nota pungente che bilancia perfettamente la sapidità del pecorino e la morbidezza del pane rinvenuto. Tuttavia, non tutte le cipolle sono uguali. Per questa preparazione la scelta migliore ricade sulla cipolla bianca o sulla cipolla di Tropea, a seconda del risultato che si vuole ottenere.
Gli effetti sull’insalata della cipolla bianca o della cipolla rossa di Tropea
La cipolla bianca è la più coerente con la tradizione. Vanta un sapore deciso, una consistenza soda e una buona capacità di mantenersi croccante anche quando viene condita. È perfetta quando si desidera un contrasto netto tra la dolcezza naturale del pane zichi e la spinta aromatica della cipolla.
D’altro canto, la cipolla rossa di Tropea rappresenta una variante più delicata e leggermente dolce. Questa caratteristica la rende ideale per chi preferisce un equilibrio più morbido, un piatto più rotondo e meno aggressivo dal punto di vista gustativo. La cipolla di Tropea, inoltre, è più succosa e quindi regala all’insalata una componente fresca che alleggerisce la sapidità del formaggio, accompagnando bene i profumi delle erbe usate come condimento.
Sono invece da evitare le cipolle dorate, in quanto sono troppo forti da crude e facilmente invasive. Il loro sapore tenderebbe a coprire gli altri ingredienti, snaturando l’eleganza rustica dell’insalata. Un ultimo consiglio: la cipolla, indipendentemente dalla varietà scelta, va affettata sottilissima e lasciata riposare qualche minuto in acqua fredda. Questo passaggio permette di attenuare la nota pungente e restituire una croccantezza più armonica.
Per completare l’insalata di pane zichi è possibile preparare un’emulsione leggera a base di olio extravergine d’oliva, succo di limone, un pizzico di sale e un po’ di pepe nero. L’olio deve essere fruttato medio, così da non coprire gli altri ingredienti. Il limone, invece, dona freschezza e vivacità al piatto. Basta shakerare i quattro elementi per ottenere un condimento aromatico, equilibrato e capace di legare perfettamente pane, cipolla e pecorino.
Come riconoscere il pecorino sardo
Il pecorino sardo, come abbiamo visto, è un elemento fondamentale dell’insalata di pane zichi. La sua presenza conferisce sapidità, struttura e un carattere inequivocabilmente isolano, rendendo il piatto immediatamente riconoscibile. Tuttavia, anche in questo caso non basta prendere un pecorino qualunque, ma occorre individuare quello giusto. A tal proposito le varietà presenti sul mercato differiscono molto per consistenza e intensità aromatica.
Per prima cosa va chiarita la distinzione tra pecorino sardo dolce e maturo. Il pecorino sardo dolce ha una stagionatura di circa 30–60 giorni, una pasta più morbida e un gusto ancora lattiginoso, pur mantenendo una buona sapidità. Il pecorino maturo, invece, può superare anche gli otto mesi di stagionatura e presenta una consistenza compatta, un sapore più intenso e una struttura che si presta meglio ad essere grattugiato o alla riduzione in scaglie.
Nell’insalata di pane zichi è preferibile scegliere un pecorino sardo semistagionato, che garantisce la giusta sapidità senza risultare troppo invadente. Deve essere aromatico ma non troppo piccante, consistente ma non duro. Solo così potrà amalgamarsi bene alla consistenza morbida del pane rinvenuto.
Per riconoscere un pecorino sardo autentico, occorre prestare attenzione all’etichetta. La denominazione corretta è Pecorino Sardo DOP, accompagnata dall’indicazione del caseificio e dalla certificazione del consorzio di tutela. L’aspetto esterno deve essere regolare, con una crosta sottile e leggermente elastica nei formaggi meno stagionati, mentre nei più maturi risulta più dura e uniforme. La pasta interna, invece, deve presentarsi con una tonalità colore avorio, compatta ma non “gessosa”, con un profumo piacevole che richiama la macchia mediterranea e il latte ovino.
FAQ sull’insalata di pane zichi
Cos’è il pane zichi?
Il pane zichi è un pane della tradizione sarda che spicca per il sapore delicato e quasi dolce. E’ realizzato con una farina molto fine e viene arricchito da miele.
Come si fa il pane zichi?
Il pane zichi si fa come qualsiasi altro tipo di pane, tuttavia la preparazione presenta due peculiarità. In primo luogo si utilizza il fior di farina, un tipo di farina nota per la sua delicatezza e per la grana molto fine. Secondariamente l’impasto viene fatto lievitare solo per due ore. Infine, la cottura avviene in forno a 200 grammi per 15-20 minuti.
Quanti tipi di pane ci sono in Sardegna?
Ci sono tanti tipi di pane in Sardegna. Tra i più conosciuti troviamo il pane carasau, il guttiau, il pistoccu, il cicci, la spianada e il famoso pane zichi.
Ricette di insalate ne abbiamo? Certo che si!
TI POTREBBE INTERESSARE
Pasta fredda con piselli e gamberi, un primo...
Diete e intolleranze: come adattare la ricetta alle esigenze di tutti La pasta fredda con piselli e gamberi è un primo piatto estivo che si adatta facilmente a diverse esigenze alimentari, ma è...
Pasta fredda con anguria e melone, un primo...
Anguria e melone, i frutti dell’estate I protagonisti di questa pasta fredda, nonché gli elementi distintivi rispetto ai primi piatti di pasta, sono proprio l’anguria e il melone. Benché...
Insalata di arance e malva, un contorno il...
Gli ingredienti delle insalate di agrumi a base di arance Nonostante la presenza della malva, a fare la parte del leone in questa deliziosa insalata sono le arance. Proprio per questo è bene...




















