Cappelli della strega, un simpatico dolce per Halloween
Cappelli della strega, come vivacizzare le feste di Halloween
Oggi vi presento i cappelli della strega, un’idea per vivacizzare le feste di Halloween. La ricetta si inserisce nel solco della cucina a tema, infatti replica i simboli della ricorrenza anglosassone, utilizzando in modo curioso e simpatico alcuni ingredienti base. Come suggerisce il nome, il dolce replica il copricapo delle streghe. Nello specifico le cupole sono formate dalle cialde dei coni gelato, mentre le tese sono formate da biscotti rotondi. Il colore scuro è invece dovuto al cioccolato fondente, inoltre non mancano note di colore date dai classici confettini di zucchero, che per l’occasione decorano i “cappelli” all’insegna della dolcezza.
I cappelli della strega non sono solo belli da vedere, ma anche molto buoni. Questo dolce gioca su un delicato abbinamento, quello tra la cialda, il cioccolato fondente e i lamponi, che per l’occasione vengono trasformati prima in purea e poi in una sorta di crema.
A giudicare dalle foto la ricetta potrebbe apparire complessa, ma in realtà è molto semplice. Sono necessari un po’ di pazienza e un minimo di spirito creativo. D’altronde siete chiamati a preparare una piccola opera d’arte, che possa conquistare non solo il palato ma anche la vista.
Ricetta cappelli della strega
Preparazione cappelli della strega
Per preparare i cappelli della strega procedete in questo modo.
- Fate bollire una soluzione formata da 4 cucchiai di acqua e 2 cucchiai di zucchero, poi integrate la gelatina ammorbidita in acqua tiepida e ben scolata e strizzata. Poi fate sciogliere la gelatina e incorporate i lamponi frullati e filtrati (devono essere privi di semini).
- Ora aggiungete la panna montata a neve ferma e lasciate riposare in frigo per 2 ore circa.
- Sciogliete il cioccolato con il metodo che preferite, ossia a bagnomaria o a microonde. Spalmate il cioccolato sciolto sull’interno dei coni, poi metteteli a seccare.
- Prelevate la crema dal frigo, passatela al frullatore e usatela per riempire i coni. Poi ricoprite i coni con il cioccolato fondente e fate lo stesso con i biscotti.
- Passate i coni nei confettini colorati e appoggiateli sui biscotti, in modo che questi fungano da base e formino la “tesa” dei cappelli.
- Infine, fate riposare i “cappelli” in frigo per un paio d’ore in modo da solidificare la copertura.
Ingredienti cappelli della strega
- 4 coni per gelato consentiti
- 2 gr. di gelatina in fogli
- 100 gr. di lamponi
- 150 ml. di panna consentita
- 100 gr. di cioccolato fondente
- 4 biscotti secchi ricoperti di cioccolato consentiti
- 2 cucchiaio di zucchero
- q. b. di confettini colorati.
Come usare il cioccolato fondente nei cappelli della strega
Tra i protagonisti di questa ricetta dei cappelli della strega spicca il cioccolato fondente. Il suo ruolo è duplice: da un lato insaporisce e dall’altro decora, rendendo possibile la trasformazione di un dolce a base di cialda in una sorta di cappello. Nello specifico il cioccolato fondente viene sciolto e poi spalmato all’interno e all’esterno dei coni. Per sciogliere il cioccolato potete utilizzare il metodo che preferite. I più noti sono la cottura a bagnomaria e il passaggio al microonde. Nel caso optiate per il microonde fate attenzione ai tempi: se prolungate l’esposizione oltre il tempo necessario rischiate di rovinare il cioccolato.
Vale la pena soffermarsi sulle proprietà nutrizionali dell’alimento, che in effetti riserva qualche sorpresa. Il cioccolato fondente, infatti, fa anche bene alla salute. E’ ricco di vitamina E, potassio, magnesio e antiossidanti, sostanze che aiutano a prevenire il cancro e rallentano l’invecchiamento.
Inoltre, il cioccolato fondente fa bene all’umore. E’ una verità che tutti gli appassionati hanno sperimentato sulla propria pelle, ma che trova una solida base scientifica. L’unico vero difetto del cioccolato fondente è l’apporto calorico, che è superiore a 500 kcal per 100 grammi. Anche per questo motivo va consumato con moderazione.
Come adattare la ricetta a chi soffre di intolleranze alimentari
La domanda a questo punto sorge spontanea: i cappelli di strega sono adatti a chi soffre di intolleranze alimentari e disturbi simili? Di base no, infatti troviamo il glutine, che è contenuto nelle cialde. Poi troviamo anche il lattosio, che è contenuto nella panna che forma insieme ai lamponi la farcitura dei coni. Infine, il cioccolato fondente è ricco di nichel.
E’ possibile comunque fare qualcosa, apportando qualche leggera modifica per rendere la ricetta più accessibile. Per esempio si potrebbero utilizzare cialde gluten-free. In questo caso si utilizza la farina di mais con la farina di riso per replicare sapore e croccantezza delle cialde originali.
Per quanto concerne la panna potete sostituirla con una variante delattosata. Il sapore è identico se si esclude una leggera nota dolce, dovuta alla scomposizione del lattosio in due zuccheri semplici (galattosio e glucosio).
E per quanto concerne gli allergici e sensibili al nichel? Purtroppo per loro non c’è nulla da fare in quanto il cioccolato è ricco di nichel e non può essere sostituito, in questo modo infatti si stravolgerebbe del tutto la ricetta.
Perché abbiamo usato i lamponi nei cappelli della strega?
I lamponi giocano un ruolo di fondamentale nei cappelli della strega, infatti formano la farcitura dei cappelli, pardon dei coni. Nello specifico vengono frullati, passati al setaccio e addizionati ad uno sciroppo arricchito con la gelatina. Infine, vengono aggiunti alla panna montata. La crema così ottenuta va fatta riposare in frigo per un paio d’ore prima di essere utilizzata.
La presenza dei lamponi è giustificata dalla capacità di interagire bene con il cioccolato fondente, dando vita a una combinazione interessante tra il dolce e l’aromatico, tra l’amaro e l’acidulo.
I lamponi fanno anche bene alla salute in quanto sono poco calorici, ricchi di vitamine, sali minerali e antiossidanti. Tra questi spicca il licopene, che determina il colore del frutto, infatti è presente in tutti i frutti rossi e nel pomodoro.
Il cappello da strega: viaggio tra storia e simbolismo in occasione di Halloween
Con l’avvicinarsi di Halloween, non è raro vedere figure ammantate di nero con alti cappelli a punta che campeggiano nelle vetrine e nelle feste in maschera. Questi cappelli da strega, oggi simboli giocosi e festosi, portano con sé una storia complessa e affascinante, radicata nelle tradizioni, nelle paure e nei misteri del passato.
La figura della strega con il suo cappello iconico emerge principalmente nel Medioevo e nel Rinascimento europeo. Queste epoche, caratterizzate da intense superstizioni e dalla caccia alle streghe, raffiguravano spesso le streghe come donne anziane, malvagie, in contatto con forze oscure, e il loro cappello a punta diventava un simbolo di questo potere misterioso e temuto. Alcune teorie suggeriscono che la forma del cappello potesse simboleggiare una connessione spirituale tra la terra e il cielo, un ponte tra il mondo mortale e quello soprannaturale.
Tuttavia, queste immagini erano spesso frutto di paure e di una profonda incomprensione. Durante i famigerati processi alle streghe, molte persone, principalmente donne, furono perseguitate, e il cappello a punta contribuì a creare un’immagine facilmente riconoscibile e spaventosa di ciò che la società riteneva essere una “strega”.
Con il passare dei secoli, tuttavia, l’immagine della strega e del suo cappello si è trasformata. Nel contesto di Halloween, festa che trae origine dalle celebrazioni pagane come Samhain e dalle influenze cristiane della festa di Ognissanti, il cappello da strega ha assunto un significato meno intimidatorio e più ludico.
Questa trasformazione è dovuta anche alla commercializzazione e alla modernizzazione di Halloween, specialmente nel Novecento negli Stati Uniti. Il cappello da strega è stato ripreso in chiave più leggera, diventando uno dei costumi più amati e rappresentativi di questa festa. Da simbolo di paura e persecuzione, è diventato un’icona del divertimento, un giocoso omaggio a un’immagine che, seppur un tempo temuta, oggi è celebrata nella sua teatralità e mistero.
La tradizione di “Dolcetto o scherzetto”
La tradizione di “Dolcetto o scherzetto” si è evoluta nel corso dei secoli. Originariamente, in Europa, era legata a festività come la Festa di Ognissanti e il Giorno dei Morti. I bambini e, talvolta, gli adulti, andavano di porta in porta chiedendo cibo o denaro in cambio di preghiere per i defunti. Questa usanza era conosciuta come “souling”.
Nel XIX secolo, gli immigrati europei portarono le loro tradizioni di Halloween in America. Con il passare del tempo, l’elemento delle preghiere svanì, e la pratica si trasformò in uno scambio più giocoso: dolcetti in cambio della promessa di non fare scherzi innocui.
Durante gli anni ’20 e ’30 del XX secolo, “Dolcetto o scherzetto” divenne una consuetudine diffusa negli Stati Uniti. Durante questo periodo, gli scherzi spesso sfociavano in veri e propri atti di vandalismo. L’introduzione del “dolcetto o scherzetto” come un’attività controllata e concentrata sui bambini fu un modo per contenere questi disordini.
Oggi, i bambini si travestono con costumi che spaziano dal terribilmente terrificante al fantasioso, portando con sé borse o zucche di plastica per raccogliere caramelle, cioccolatini e altre leccornie. Le case partecipanti di solito segnalano la loro disponibilità accendendo luci esterne e decorando con simboli di Halloween come zucche intagliate e fantasmi.
Altre idee per Halloween
I cappelli della strega sono solo gli ultimi di una lunga serie di dolci che possono essere preparati per Halloween, vivacizzano le feste e allietano occhi e palato. Qui sul sito ho presentato alcune interessanti ricette a tema per Halloween, ve ne elenco qualcuna.
Torta con ragnatela. Si tratta di una torta a base di pasta frolla farcita con una ganache di cioccolato fondente e panna. La guarnizione replica una vasta ragnatela ed è realizzata con una crema di cioccolato bianco.
Cupcake di Halloween. Sono delle normali cupcake guarnite con una crema arancione, che rappresenta il colore di Halloween. Questa crema è realizzata con zucchero, formaggio spalmabile e colorante alimentare.
Ragnetti bon bon. Sono dei dolcetti deliziosi che replicano le sembianze dei ragni in versione cartoon. Di base sono dei biscotti realizzati con avanzi di torte, in cui le gambette sono replicate dalle rondelle di liquirizia mentre gli occhi sono ottenuti con gocce di liquirizia liquida.
FAQ sui cappelli della strega
Che dolce fare per Halloween?
Le soluzioni sono numerose ma vi consiglio di utilizzare in maniera creativa gli ingredienti, in modo da replicare visivamente alcuni simboli della festa. In questo caso il dolce “ritrae” i cappelli delle strega: la tesa è data dai biscotti mentre la cupola da un cono ricoperto e farcito.
Cosa fare da mangiare per Halloween?
Tutti i tipi di piatti, dai primi ai dolci, possono essere reinterpretati in chiave Halloween. In genere si utilizzano glasse e lo zucchero per replicare le ragnatele. Il cioccolato fondente si usa per le tonalità più scure, mentre le zucche e le carote per dare un tocco di arancione.
Come decorare una torta per Halloween?
I confettini colorati, magari di tonalità miste, offrono sempre delle buone garanzie. Per il resto è possibile giocare con le glasse e con le ganache al cioccolato fondente.
Ricette di dolci per Halloween ne abbiamo? Certo che si!
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