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Cioccolato fondente l’alimento più amato del pianeta

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

cioccolato fondente

Le proprietà del cioccolato fondente

Cioccolato fondente chi non lo ama? Grandi e piccini lo apprezzano un po’ tutti, chi fondente, chi bianco, chi al latte. Di scelta ce n’è per tutti i gusti!

Questo dono della natura deriva dalla pianta del cacao, originaria dell’Amazzonia, i cui frutti, a forma di grosse bacche, contengono numerosi semi molto amari e ricchi di grassi e caffeina.

Pensate che, da alcuni ritrovamenti storici, si è scoperto che già i Maya impiegavano questa pianta per realizzare una bevanda energetica, che bevevano fredda, ricavata dall’ essiccazione dei semi che poi macinavano a temperatura ambiente ottenendo il burro di cacao.

Questo veniva stemperato in acqua, aromatizzato con vaniglia o cannella ed infine dolcificato con il miele. Col tempo questa bevanda subì alcune modifiche, lo zucchero sostituì il miele e si iniziò a servire calda. La vera svolta avvenne però con l’arrivo di olandesi ed inglesi i quali misero a punto la ricetta di questa elisir della felicità che portò col tempo alla realizzazione della moderna cioccolata.

Ai giorni nostri i maggiori produttori del cacao che poi viene esportato in tutto il mondo si trovano a ridosso della zona equatoriale africana (Costa D’Avorio, Ghana, Nigeria, Camerun), asiatica (Indonesia, Papua Nuova Guinea, Malaysia), dell’America Meridionale (Brasile, Ecuador, Colombia) e Centrale (Repubblica Dominicana, Guatemala, Messico).

Cioccolato fondente o al latte o bianco?

Se pensiamo al cioccolato che troviamo in commercio possiamo dividerlo in tre categorie principali

  • fondente: realizzato con pasta di cacao, burro di cacao, zucchero e vaniglia
  • latte: realizzato con gli stessi ingredienti del fondente, ma con l’aggiunta di latte
  • bianco: realizzato con burro di cacao, zucchero, vaniglia e latte

La classificazione nelle varie tipologie di cioccolato non è casuale, bensì è basata su alcuni standard stabiliti per legge.

Il cioccolato fondente, ad esempio, deve contenere almeno il 43% di cacao di media qualità (di cui almeno il 26% di burro di cacao) e non più del 57% di zuccheri. Quello extra fondente deve contenere almeno il 45% di cacao di qualità superiore (di cui almeno il 28% di burro di cacao) e non più del 55% di zuccheri. Il cioccolato al latte deve essere realizzato con almeno il 35% di cacao aggiunto a latte e zucchero ed infine quello bianco deve contenere almeno il 20% di burro di cacao ed il 14% di sostanza secca del latte.

Cosa dobbiamo evitare quando acquistiamo il cioccolato?

Tavolette dalla colorazione opaca e ricoperte da patina bianca o grigiastra. Queste caratteristiche non implicano la non commestibilità dell’alimento, però evidenziano che lo stesso è stato sottoposto a sbalzi di temperatura che possono aver compromesso le qualità organolettiche.

Un dubbio che invece attanaglia molti è il metodo di conservazione. Prima di tutto ricordiamoci che questo alimento teme umidità ed alte temperature. Quella ideale per la conservazione dovrebbe essere compresa tra i 10°C e i 18°C con un tasso di umidità tra il 20% ed il 50%. La soluzione ideale sarebbe pertanto quella di riporlo in una dispensa lontana da fonti di calore. Un luogo comune da evitare è il frigorifero. Troppo freddo, troppo umido e ricco di odori forti che il cioccolato è in grado di assorbire. Bisognerebbe ricorrere a questa sistemazione solo nel caso in cui la temperatura salisse troppo (oltre i 28°C). Dovesse accadere adottate delle misure precauzionali, inserendolo per esempio in un contenitore ermetico.

Dal punto di vista salutistico il cioccolato fondente non ha alcun effetto sui livelli di colesterolo, è ricco di antiossidanti e di minerali, ha influenze benefiche sulla pressione arteriosa, allontana il rischio di ictus e diabete ed aiuta chi soffre di anemia. Può avere inoltre effetti positivi in caso di fame nervosa legata allo stress, dicono che piccole dosi di cioccolato extra fondente aiutino a bruciare grassi in eccesso, rientra nella categoria dei cibi afrodisiaci e del buon umore.

Bianco o fondente?

Il cioccolato bianco è invece il più carico di grassi, ricco di colesterolo e di conseguenza il meno salutare tra quelli in commercio.

Una curiosità sul cioccolato riguarda una sua caratteristica chimica, è infatti una delle poche sostanze commestibili a fondere alla temperatura di 36°C, ovvero la stessa del corpo umano in salute, motivo per cui si scioglie così bene al contatto con la nostra lingua.

A questo punto direi di andare a fare una prova e constatare se questa curiosità sulla temperatura di fusione è corretta o meno. Qualunque sarà la risposta avremo regalato un momento di coccole al nostro palato e alla nostra mente.

Gli intolleranti al nichel devono inserire il cioccolato in un programma di dieta a rotazione. Oltre ad essere l’alimento più amato del pianeta è anche l’alimento con il più alto contenuto di nichel.

Mousse al cioccolato

Ed ecco la Mousse al cioccolato, il dolce che ha sempre il suo perché

Mettere in primo piano l’inventiva in cucina è importante, ma non trascurate quei classici che permettono di dare una svolta in cene particolarmente speciali. La mousse al cioccolato rientra in questa categoria e oggi voglio guidarvi alla scoperta della sua unicità, partendo da qualche curiosità sulla sua storia.

La storia della mousse al cioccolato comincia nel XVIII secolo, chiaramente in una cucina francese. Il cammino di uno dei dessert più famosi del mondo, secondo la tradizione, è iniziato per un errore. Un apprendista distratto fece infatti cadere della panna bollente su alcune tavolette di cioccolato.

Come rimediare allo scivolone? Aggiungendo delle uova per addensare il curioso composto che si era creato. In questo modo, da una distrazione che è inizialmente costata un rimprovero, è nato uno dei dessert più celebri della cucina francese. Inizialmente diffuso solo tra le classi nobili, in quanto unicamente chi disponeva di sostanze economiche importanti poteva permettersi sistemi di refrigerazione domestica.

Oggi per fortuna tutti hanno un frigorifero e possono preparare la mousse al cioccolato senza problemi legati alla conservazione!

Basta di parlare e correte in cucina, per vivere in maniera pratica i segreti di un dessert che riesce sempre a incantare. Potete servirla sia in una cena tra amici, sia quando si vuole preparare qualcosa di speciale per conquistare la persona amata!

Ogni volta che prepariamo un dolce al cioccolato fondente, riusciamo ad allontanare ogni possibile senso di colpa da calorie pensando ai benefici per la nostra salute correlati alla sua assunzione. Mangiando cioccolato non coccoliamo, infatti, solo le nostre papille gustative! Il cioccolato, ed in particolar modo quello fondente, è un ottimo alleato della nostra salute.

Quest’ultimo dovrebbe essere fondente almeno al 70%, in quanto è il più indicato per questo tipo di preparazioni, nonchè il più equilibrato e salutare. E’ molto ricco di antiossidanti naturali, che riducono lo stress ossidativo, contrastano i radicali liberi che regolano i meccanismi di riproduzione cellulare.. I benefici del cioccolato fondente sono davvero molti.

Il cioccolato fondente senza latte esiste: SI. Il cioccolato fondente contiene latte o lattosio: sì o no? Come sempre vi invito a leggere le etichette e la lista ingredienti. Non tutti i tipi di cioccolato fondente sono senza lattosio, latte e derivati. Credo di poter dire che la domanda per sapere se il  cioccolato fondente contiene lattosio è una delle più ricorrenti che riceviamo.

La marquise di Frau Knam

La Marquise Frau Knam è un dolce sontuoso, che potremmo definire gourmet. D’altronde valorizza appieno il cioccolato fondente, visto che ne fa buon uso. E’ frutto del genio di Ernst Knam, leggendario pasticcerie austriaco, che l’ha pensata non solo per le migliori pasticcerie, ma anche per chi si diletta nella preparazione casalinga dei dolci. La ricetta, infatti, non è molto complessa, ma solo un po’ laboriosa.

Si tratta di creare un pan di Spagna “sfarinato”, a cui viene aggiunto il cacao in polvere e la fecola di patate. Questo viene poi arricchito da una deliziosa mousse al cioccolato fondente e dalla panna. Infine viene decorato con altro cacao in polvere e con il torrone a pezzetti. Per quanto concerne il cioccolato fondente vi consiglio di utilizzare quello al 74%, che rappresenta un perfetto mix tra sentori aromatici e sentori amarognoli, oltre a garantire una perfetta amalgama con la panna.

Come fare la charlotte con cream cheese al cioccolato

Anche la charlotte con cream cheese punta molto sul cioccolato fondente, che arricchisce proprio la cream cheese, dando vita a una variante molto suggestiva, colorata e saporita. Per l’occasione viene sciolto a bagno maria e inserito quando la cream cheese è ormai pronta e montata con lo sbattitore elettrico. La crema così ricavata viene utilizzata per arricchire il pan di Spagna sia all’interno che all’esterno. Come da tradizione per le charlotte, poi, il dolce viene contornato da una corona di savoiardi posti in verticale, realizzati con la farina di riso e quindi leggerissimi.

Questa charlotte con cream cheese al cioccolato è pensata per le feste di carnevale, dunque viene decorata in modo suggestivo. Per la decorazione, infatti, vengono messi smarties e codette colorate dopo che la torta pronta è stata lasciata raffreddare un po’ in frigo. Un modo simpatico per conferire al dolce un po’ di brio, senza tradire la ricetta originale.

Choco Slappy Cup, una cioccolata calda con i fiocchi

La Choco Slappy Cup è una versione più complessa, saporita e gradevole della classica cioccolata calda. Può essere realizzata sia a partire dal cacao che dal cioccolato fondente. In merito avete un certo margine di discrezione, ma sappiate che se scegliete il cioccolato fondente vi ritroverete con una “cup” leggermente più dolce. Benché il fondente sia associato al concetto di “amaro”, il cacao puro lo è ancora di più. Ovviamente dipende anche dalla percentuale, sicché in presenza di un fondente al 90% le differenze sono minime.

Ad ogni modo, la ricetta della Choco Slappy Cup è molto semplice. Si tratta di decorare i bordi del bicchiere prima con il succo di arancia e poi con il cacao (il primo funge da “collante” per il secondo), infine si versa una soluzione di rum, Cointreau, latte di cocco e cannella agitata con lo shaker. Per finire, si applica una delicata guarnizione a base di scorze di arancia tagliate a listarelle.

Dei deliziosi cuori con menta e cioccolato

Proseguo con una ricetta pensata per San Valentino, che presta il fianco al simbolismo di questa festa. D’altronde, il termine “cuori” non viene utilizzato a caso, ma indica la forma di questi deliziosi dolcetti. Il protagonista è sempre lui, il cioccolato fondente. Anche in questo caso vi consiglio di utilizzare un buon cioccolato fondente al 70%, che è molto aromatico e non troppo amaro.

Ad ogni modo la ricetta è particolare ma non complicata. Si inizia versando la panna aromatizzata alla menta (mediante processo di infusione) sul cioccolato fuso, poi si gira il tutto con dei movimenti circolari per favorire l’amalgama. Una volta che il composto si è raffreddato fino ai 35 gradi, si integra il burro sciolto e lo sciroppo di menta. Infine si fa raffreddare ancora fino a raggiungere i 28 gradi e si versa il tutto negli stampi a forma di cuore. A questo punto non rimane che far rapprendere la soluzione ed estrarre i cuori dagli stampi.

Lo zabaione al cioccolato

Per concludere vi suggeriscono lo zabaione al cioccolato, una versione particolare del celebre dessert piemontese. La particolarità è data proprio dalla presenza del cioccolato fondente, all’occorrenza sostituito dal normale cacao in polvere. Lo zabaione al cioccolato può essere consumato a mo’ di dessert, o può fungere da base per la preparazione di creme elaborate e farciture.

Nella versione dessert può essere arricchito dagli amaretti, che sprofondano solo per metà nella texture densa ma non troppo liquida dello zabaione. Per quanto concerne la base alcolica vi consiglio di usare il marsala. Con il suo sentore intenso e leggermente amaro, valorizza alla perfezione il cioccolato fondente o il cacao, senza creare contrasti eccessivi. Per quel che concerne lo zucchero, infine, optate per lo zucchero bianco semolato in quanto ha un sapore neutro e una grana non troppo fine, che gli permette di amalgamarsi bene.

 

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