Paccheri ripieni al forno con verdure, un primo speciale
I paccheri ripieni al forno: un piatto speciale!
I paccheri ripieni al forno sono un primo piatto speciale. Sono deliziosi, facili da preparare e moderatamente leggeri. Inoltre non contengono nichel, una caratteristica rara per una ricetta di qualsiasi tipo, d’altronde questa sostanza è presente un po’ dappertutto. Non si tratta di un dettaglio di poco conto, infatti l’intolleranza al nichel è fastidiosa e può essere anche molto pericolosa. Chi è intollerante al nichel può avere sintomi sia localizzati (dermatite) sia sistemici.
Per il resto, si tratta di un primo piatto capace di soddisfare la vista e il palato. A partire dal ripieno che si compone di bietole e ricotta, il tutto arricchito da un’abbondante dose di Grana Padano grattugiato e dalle uova. Un composto che va a nozze con i paccheri, o con i mezzi paccheri, che d’altronde sono tra i formati di pasta più adatti ai ripieni.
I paccheri fanno parte della tradizione napoletana, ma sono diffusi in tutta Italia. Come sicuramente già saprete, assumono le sembianze di “maccheroni giganti”, dalla grana liscia e realizzati generalmente con la semola di grano duro. In commercio esistono comunque numerose varianti realizzate con farine alternative, che possono essere consumate anche dai celiaci. La pasta al forno è sempre gradita!
Ricetta paccheri ripieni al forno
Preparazione paccheri ripieni al forno
- Per la preparazione dei paccheri ripieni gratinati al forno iniziate precuocendo i paccheri in acqua bollente leggermente salata per metà del tempo indicato. Devono essere al dente in modo da poter completare la cottura in un secondo momento.
- Scolate i paccheri, conditeli con un giro d’olio per evitare che si attacchino tra di loro e fateli intiepidire.
- Ora scolate la ricotta e adagiatela su uno straccio pulito, che strizzerete per bene. Si tratta di un accorgimento necessario per privare la ricotta di quanto più siero possibile.
- Versate la ricotta così “spurgata” in una ciotola, condite con l’olio a filo e lavorate il composto con una frusta in modo che assuma la consistenza di una crema.
- Intanto bollite brevemente le bietole (basta un minuto), poi scolatele e fatele raffreddare dopo averle strizzate per bene.
- In una padella scaldate l’olio, aggiungete l’aglio sbucciato e rosolate le bietole, infine regolate con un po’ di sale e di pepe.
- A cottura ultimata eliminate l’aglio, fate raffreddare e tritate per bene le bietole.
- Ora prendete una ciotola e mettete l’uovo, le bietole, un po’ di sale, la crema di ricotta e il Grana grattugiato.
- Mescolate con cura e riempite una sac à poche con un beccuccio tondo.
- Ungete una pentola da forno con l’olio d’oliva. Poi farcite i paccheri con il ripieno alla ricotta e alle bietole.
- Adagiate il pacchero ripieno nella pentola, in piedi uno accanto all’altro.
- Date una spolverata di Grana grattugiato e cuocete a 180 gradi per 20 minuti. Servite il piatto caldo e buon appetito.
Ingredienti paccheri ripieni al forno
- 360 gr. di paccheri consentiti
- 500 gr. di bietole fresche
- 450 gr. di ricotta consentita
- 90 gr. di Grana Padano grattugiato
- 1 spicchio di aglio
- 1 uovo
- 6 cucchiai di olio extravergine di oliva
- q. b. di sale
Tutta la potenza nutrizionale delle bietole fresche nei paccheri ripieni al forno
Tra i protagonisti di questi paccheri ripieni al forno spiccano le bietole. Stiamo parlando di una verdura molto consumata, sebbene sia data un po’ troppo per scontata. Eppure si difende molto bene dal punto di vista nutrizionale. Per esempio è ricca di fibre e di acqua, tanto da essere allo stesso tempo depurativa e moderatamente digestiva. E’ ricca anche di vitamine e sali minerali. Si segnalano, inoltre, significative dosi di vitamina C, vitamina A e vitamine E; quest’ultima vanta una funzione antiossidante, dunque aiuta a prevenire il cancro.

Tra i sali minerali si apprezzano il potassio e il magnesio. Infine, le bietole contengono anche molto betacarotene (in genere associato al colore arancione). In occasione di questa ricette le bietole vanno prima scottate in acqua bollente, poi rosolate con un po’ di aglio e sminuzzate per bene. Infine, vanno a comporre il ripieno insieme alla ricotta, al Grana Padano e all’uovo.
Le proprietà organolettiche della ricotta
La ricotta, utilizzata nei paccheri ripieni al forno, è uno dei formaggi più apprezzati in assoluto. Ciononostante è oggetto di alcuni pregiudizi, alcuni dei quali la vorrebbero troppo grassa e quindi in grado di nuocere alla linea. In realtà la ricotta non è poi così calorica, non se la si confronta con gli altri formaggi della medesima categoria. Nello specifico apporta 174 kcal per 100 grammi, invece il Parmigiano Reggiano ne apporta quasi 400.
La ricotta non è esattamente un toccasana, ma vanta comunque delle buone proprietà nutrizionali. Nonostante la percentuale di acqua, molto elevata, è ricca di proteine. Inoltre contiene molto calcio, quasi come il latte, che impatta positivamente sulla salute delle ossa. In occasione di questa ricetta, la ricotta va privata del suo siero e “spurgata”. Successivamente va lavorata con l’olio in modo da formare una crema, per poi essere unita agli altri ingredienti per formare il ripieno.
I paccheri vengono chiamati anche schiaffoni e il loro nome deriva dal greco, la lingua degli antichi abitatori di Partenope, il primo nucleo di Napoli. Il termine pacchero viene da “πας” (tutto) e “χειρ” (mano), traducibile come “a mano piena”, a indicare appunto lo schiaffo dato a mano aperta, anche detto pacca. Allo stesso modo degli schiaffoni ripieni potete fare i conchiglioni ripieni. Io non li ho trovati senza glutine nel mio supermercato.
Il ruolo essenziale dell’aglio con i paccheri ripieni al forno
Benché la ricetta si posizioni nel solco dei paccheri ripieni al forno con verdure, la presenza della bietola impone una certa “aggressività” in fase di aromatizzazione. Da qui scaturisce l’impiego dell’aglio. Esso viene brevemente rosolato e chiamato a supportare la cottura delle bietola (che a sua volta segue una sbollentatura). In questo modo il ripieno assume un tono deciso ed equilibrato, senza il rischio che il sapore della bietola venga sovrastato.
D’altronde il compito dell’aglio non è quello di dominare, ma di sostenere gli ingredienti principali. L’aglio agisce quindi da amplificatore del gusto e conferisce al ripieno una profondità altrimenti difficile da ottenere. E’ il classico esempio in cui un ingrediente povero diventa indispensabile.
L’aglio, inoltre, fa “meno male” di quanto si pensi. Anzi, se usato correttamente, diventa un vero alleato per la salute, infatti reca benefici sul piano cardiovascolare, sulla pressione arteriosa e persino sulla regolazione del colesterolo.
Perché abbiamo usato il Grana Padano?
La ricetta dei paccheri ripieni al forno con le bietole si conclude con una bella sventagliata di Grana Padano. Perché questo specifico formaggio e non un classico Parmigiano? Il motivo è semplice. Il Grana Padano ha una sapidità più contenuta rispetto al Parmigiano Reggiano, ciò lo rende più adatto per completare un piatto che è già aggressivo di suo.
Ancora una volta la questione ruota attorno alla bietola. Essa, come molte verdure a foglia verde, si abbina meglio a un formaggio che non tende a prevalere, ma che sa invece inserirsi con armonia tra i sapori che compongono il piatto. E in questo senso il Grana Padano rappresenta una scelta più che equilibrata.
Inoltre il Grana ha un gusto leggermente più dolce e di latte, essendo meno stagionato e complesso rispetto al Parmigiano. Si tratta di un dettaglio non banale, che consente al piatto di chiudersi con pienezza, un po’ come accade ai comfort food, senza spingere troppo la componente sapida.
C’è poi una questione pratica: il Grana Padano ha una consistenza meno asciutta, che ne favorisce la fusione. In fase di gratinatura, ad esempio, si scioglie in modo più uniforme.
Cosa bere con i paccheri ripieni al forno?
I paccheri ripieni di bietole fatti al forno sono un piatto troppo aromatizzato per trascurarne l’accompagnamento. Un primo abbinamento, forse il più immediato, è con il Vermentino di Gallura. Si tratta di un vino bianco sapido, minerale e dotato di una bella acidità, che riesce a pulire il palato e a sostenere la grassezza del ripieno senza mai prevaricarlo. La nota erbacea, tipica di questo vitigno, interagisce bene con il profilo vegetale della bietola, mentre il finale asciutto bilancia la cremosità del formaggio.
Chi preferisce un rosso può orientarsi su un Pinot Nero giovane. Questo vino, leggero nei tannini e con una buona componente fruttata, riesce a tenere il passo senza sbilanciare il piatto. I suoi sentori di ciliegia e spezie leggere si sposano con l’aglio e con il fondo aromatico dei paccheri, creando un contrasto raffinato.
Infine, chi ricerca un’esperienza più curiosa può considerare uno spumante classico brut, come un Franciacorta. In questo caso le bollicine aiutano a pulire il palato, mentre la struttura del vino regge bene l’intensità del ripieno.
FAQ sui paccheri ripieni al forno con verdure
Di che regione italiana sono i paccheri?
I paccheri sono originari della Campania, in particolare della zona napoletana. Il loro nome deriva dal dialetto “paccà”, che significa “schiaffo”, proprio per il suono che fanno quando vengono mescolati nella pentola. Sono tradizionalmente usati per raccogliere sughi densi, ragù e ripieni ricchi. Oggi sono apprezzati in tutta Italia e anche all’estero, anzi c’è un filone lombardo che integra i paccheri con i condimenti del luogo.
Come condire i paccheri?
I paccheri si prestano a numerosi condimenti. Possono essere farciti con ripieni di carne, pesce o verdure, come nel caso della nostra ricetta. In alternativa si possono servire con sughi ricchi, come il ragù napoletano, un sugo di mare, una crema di formaggi o anche con semplici passate di pomodoro.
Quali sono i paccheri più famosi?
Tra le preparazioni più celebri troviamo i paccheri al ragù napoletano, simbolo della domenica in Campania, oppure quelli ripieni di ricotta e spinaci, che vengono spesso gratinati al forno. Molto amati sono anche i paccheri con sugo di pesce spada o calamari.
A cosa si abbinano le bietole?
Le bietole si abbinano bene a sapori dolci e lattici, come ricotta, uova o formaggi stagionati. Si sposano anche con ingredienti sapidi come pancetta o acciughe, che ne esaltano la dolcezza naturale. Nella cucina vegetariana sono spesso usate con patate, cipolla, o in torte salate con pasta sfoglia. La loro versatilità le rende adatte sia ai primi che ai contorni.
A cosa fanno bene le bietole?
Le bietole sono ricche di fibre, vitamine (soprattutto A, C e K) e sali minerali come ferro, calcio e potassio. Hanno un basso contenuto calorico e sono indicate per chi vuole mantenere un’alimentazione leggera e bilanciata. Inoltre favoriscono la digestione, regolano l’intestino e contribuiscono alla salute delle ossa e della pelle.
Ricette di paccheri ripieni e non ne abbiamo? Certo che si!
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