Paccheri ripieni con borragine e salsiccia, un piatto unico
Paccheri ripieni con borragine e salsiccia dal gusto intenso
I paccheri ripieni con borragine e salsiccia sono un primo piatto tipico di varie zone d’Italia davvero unico. Presentano dei tratti peculiari, che rendono il piatto gustoso e dal sapore particolare. I paccheri vanno prima cotti al dente e successivamente riempiti prima di essere cotti al forno.
Il piatto va servito con una particolare salsa ai pomodorini e pesto di aglio orsino, e da un contorno di borragine fritta. Proprio la borragine rappresenta uno degli ingredienti più sui generis di questa ricetta, nonché il suo tratto distintivo. Le erbe spontanee stanno sempre più prendendo piede nella nostra cucina. Possono essere usate in molti modi e lo scoprirete seguendomi.
Stiamo parlando di un’erba utilizzata principalmente nel settore erboristico, ma che può dire molto in cucina. Le sue foglie sono molto tenere e con un un sapore gradevole tra l’amarognolo e l’aromatico. Sono anche ricche di nutrienti, tra cui gli acidi grassi omega tre, delle sostanze molto rare negli alimenti vegetali.
La borragine abbonda anche di antiossidanti, che contrastano i radicali liberi e contribuiscono alla prevenzione del cancro. Questo ingrediente interviene in due fasi distinte nella ricetta.
Ossia nella preparazione del ripieno insieme al macinato e come contorno formato dalla sue foglie fritte. La panatura è data da una deliziosa pastella con olio e farina di riso. Quest’ultima è molto indicata per il suo sapore delicato e per l’assenza di glutine.
Ricetta paccheri ripieni di borragine e salsiccia
Preparazione paccheri ripieni con borragine e salsiccia
Per la preparazione dei paccheri ripieni con borragine e salsiccia iniziate sbucciando l’aglio orsino e frullandolo insieme all’olio extravergine di oliva.
Poi lavate il basilico, la menta e asciugateli per bene. Ora lavate sotto l’acqua corrente e pulite con attenzione la borragine, poi lessatela brevemente in un po’ d’acqua. Scolatela, fatela raffreddare, strizzatela e tagliatela in modo grossolano. Lavate e asciugate le erbe aromatiche.
Mondate e affettate finemente il porro. Fate imbiondire in poco olio e unite la borragine, la menta fatta a julienne e il basilico.
In una pentola a parte cuocete il trito di carne e la salsiccia sfumata con vino il bianco. Una volta cotte, unite le carni alla borragine e integrate con il Parmigiano grattugiato, la noce moscata, un po’ di sale e un po’ di pepe. Potete anche fare l’abbinamento ricotta e borragine anzichè utilizzare il Parmigiano.
Intanto cuocete i paccheri in abbondante acqua salata (poco sale!) al dente. Fermate immediatamente la cottura passando i paccheri sotto l’acqua fredda.
Scolate e riempite i paccheri con il ripieno usando una semplice sac à poche. Trasferiteli su una teglia, copriteli con la carta d’alluminio e completate la loro cottura a 180 gradi per 10 minuti.
Nel mentre, prendete le foglie più larghe e morbide dalla borragine e staccatele conservando il picciolo. Poi lavatele per bene e asciugatele con la carta assorbente.
Ora sbattete le uova in una ciotola e aggiungete la farina di riso, un po’ di pepe e un po’ di sale. Riscaldate l’olio di girasole e, non appena risulterà ben caldo, friggete la borragine imbevuta di pastella, prendendola dal picciolo.
Dopo averle dorate da un lato e dall’altro, disponete le foglie di borragine sulla carta assorbente in modo che cedano un po’ di olio in eccesso.
In una pentola a parte saltate i pomodorini con un po’ di pesto di aglio orsino che avete preparato. Servite i paccheri ripieni con borragine e salsiccia accompagnandoli con la salsa appena realizzata e con le foglie di borragine fritta.
- 360 gr. di paccheri consentiti,
- 200 gr. di borragine,
- 200 gr. di salsiccia,
- 100 gr. di carne macinata di vitello,
- 1 bicchiere di vino bianco,
- 1 porro,
- 400 gr. di pomodorini,
- 1 mazzetto di aglio orsino,
- un pizzico di noce moscata,
- 100 gr. di Parmigiano Reggiano,
- alcune foglie di basilico e menta,
- q. b. di sale e di pepe.
Per la borragine fritta
- 12 foglie di borragine,
- 2 uova,
- 2 cucchiai di farina di riso,
- q. b. di olio di semi di girasole,
- q. b. di sale e di pepe.
E’ vero che la salsiccia fa male?
La salsiccia è un ingrediente fondamentale per i paccheri ripieni con borragine. E’ parte di un ripieno corposo e allo stesso tempo equilibrato. Molti potrebbero storcere il naso di fronte alla presenza di ben due elementi di carne in un ripieno, ma la combinazione è semplicemente perfetta.
Certo contribuisce ad aumentare l’apporto calorico, nonostante questo piatto non sia eccessivamente grasso.
Tuttavia, non è vero che la salsiccia faccia comunque male. Anzi, se consumata con moderazione, è una discreta fonte di proteine, che non ha nulla da invidiare agli altri tipi di carne. Per quanto concerne i nitriti e i nitrati, sostanze presenti in alcuni derivati della carne, la loro quantità non desta grandi preoccupazioni.
Le peculiarità dell’aglio orsino
La lista degli ingredienti dei paccheri ripieni con borragine e salsiccia contiene un alimento poco ricorrente nelle ricette di tutti i giorni, ossia l’aglio orsino. Si tratta di una specie vegetale della famiglia delle liliacee, una versione selvatica dell’aglio comune. Nello specifico, si frulla insieme all’olio in modo da realizzare un pesto, da integrare successivamente nei pomodori saltati in padella.
L’aglio orsino è una pianta che poco ha a che vedere con l’aglio propriamente detto, non dal punto di vista botanico almeno. E’ una pianta che produce fiori e foglie di piccole dimensioni, è molto resistente e in grado di prosperare allo stato selvatico. I fiori sono molto belli a vedersi, benché piuttosto piccoli, I petali, invece, sono bianchi e hanno una forma appuntita. Così come le foglie, i fiori presentano sentori che rievocano l’aglio. Le proprietà nutrizionali, però, sono diverse rispetto all’aglio a cui siamo abituati. L’aglio orsino contiene buone dosi di vitamina C, inoltre esercita un potere depurativo, abbassa la pressione sanguigna e aiuta a contenere la glicemia.
Questo tipo di aglio viene usato principalmente interno (in buona sostanza si mangia), ma viene spesso trasformato in cataplasma, utile ad alleviare i dolori localizzati.
L’aglio orsino si caratterizza per un aroma selvatico e gradevole. Tra l’altro è molto versatile e non è pungente come il normale aglio, quindi non compromette affatto l’alito.
L’aglio orsino si caratterizza anche per le eccellenti proprietà nutrizionali. E’ un formidabile antibiotico e antimicotico, in grado di agire persino sul colesterolo cattivo. Proprio in virtù di queste caratteristiche, è considerato una pianta officinale, oltre che un ingrediente da cucina.
Infine una curiosità, l’aglio orsino è chiamato in questo modo in quanto è il cibo preferito dagli orsi nel periodo immediatamente successivo al letargo.
Ricette con erbe aromatiche ne abbiamo? Certo che si!
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