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Tartellette di polenta con salsiccia per la Festa del Papà

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Tartellette di polenta con salsiccia
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Festa del papà
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 20 min
cottura
Cottura: 15 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (48 Recensioni)

Tartellette di polenta con salsiccia e formaggio, un antipasto speciale!

Le tartellette di polenta taragna con salsiccia, formaggio e noci sono un’idea davvero sfiziosa per il menù della Festa del Papà. Se è vero che questa ricorrenza è motivo di allegria e di convivialità, perché non onorarla con un primo squisito ma allo stesso tempo “diverso”? A suggerire tale diversità è il nome. Il concetto di tartelletta, infatti, è in genere associato alla pasticceria, alle preparazioni dolci. La ricetta, invece, consiste nella preparazione di tartellette salate, ricche di ingredienti che possano saziare e soddisfare il palato.

D’altronde la ricetta vede come protagonisti la polenta, la salsiccia, il formaggio e le noci, tutti ingredienti ricchi dal punto di vista nutrizionale, corposi, dallo spirito quasi rustico. Tra l’altro, la ricetta non è nemmeno complicata ma solo un po’ lunga. Dunque vi consiglio di cimentarvi nella preparazione delle tartellette di polenta taragna con salsiccia, ne rimarrete davvero entusiasti!

Ricetta tartellette di polenta

Preparazione tartellette di polenta

  • Per la preparazione delle tartellette di polenta con salsiccia iniziate versando in un pentolino mezzo litro di acqua, un po’ di sale e un cucchiaio d’olio.
  • Portate ad ebollizione e aggiungete poco per volta la farina per polenta. In questa fase mescolate velocemente per evitare che si formino dei grumi.
  • Cuocete per il tempo indicato sulla confezione, poi spegnete la fiamma.
  • Cospargete di olio sei stampi per tartelletta e riempiteli con la polenta. Formate, in ciascuno stampo, una cavità che possa ospitare il ripieno.
  • In una ciotola versate la salsiccia (privata della pelle e sbriciolata approssimativamente), il formaggio spalmabile, il Parmigiano grattugiato, il pepe, un po’ di sale e i gherigli di noce tritati grossolanamente.
  • Infine, aggiungete un po’ di olio e mescolate. Inserite il composto all’interno di ciascuna tartelletta, livellando la superficie se necessario.
  • Cuocete in un forno preriscaldato per un quarto d’ora a 180 gradi utilizzando la modalità statica, concludendo con un rapido passaggio sotto il grill (bastano pochi minuti) per ottenere una bella doratura e una crosta croccante.
  • Servite le tartellette ancora calde inserendo qualche gheriglio a mo’ di decorazione e qualche foglia di salvia.

Per l'impasto:

  • 500 ml. di acqua naturale,
  • 125 gr. di farina per polenta taragna istantanea,
  • 1 pizzico di sale,
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva,
  • 2 cucchiai di Parmigiano Reggiano stagionato 36 mesi grattugiato,
  • 1 noce di burro chiarificato

Per la farcitura:

  • 200 gr. di salsiccia non piccante,
  • 150 gr. di formaggio fresco cremoso Senza Lattosio,
  • 2 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato stagionato 36 mesi,
  • 10 gherigli di noci più qualcuno per decorare le tartellette,
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva,
  • un pizzico di sale e di pepe nero,
  • q. b. di salvia

Polenta taragna, le differenze con la polenta tradizionale

Come ho detto precedentemente, alla polenta taragna vengono aggiunti due ingredienti fondamentali, il burro e il formaggio. Innanzitutto, bisogna ricordare che è una pietanza tipica dell’alta Lombardia, della zona della Valtellina. Il termine “taragna”, infatti, deriva da “tarél”, l’utensile di legno utilizzato per mescolare la polenta. La taragna è riconoscibile a prima vista a causa del suo colore scuro, grazie alla presenza della farina di grano saraceno.

Oltre all’utilizzo del burro, la polenta taragna, per essere tale, dev’essere elaborata con un formaggio. In questa ricetta vi propongo di utilizzare il Valtellina Casera, proprio come nei pizzoccheri. Anche il Bitto è uno dei formaggi più indicati per l’elaborazione della polenta taragna. A voi la scelta, a seconda dei gusti e della possibilità di reperire ciascuno di questi ingredienti. Quando sarà pronta, questa pietanza sarà perfetta per accompagnare carne (soprattutto la carne di selvaggina), salse, ma anche delle verdure trifolate.

Tutto il gusto della farina per polenta taragna istantanea

La protagonista di questa ricetta, come suggerisce il nome del resto, è la polenta taragna. E’ un piatto tipico della Lombardia, e in particolare delle provincie di Sondrio, Bergamo, Lecco e Brescia. E’ una polenta davvero particolare, in primis per il suo colore, che assomiglia al beige scuro. Una tonalità certo non invitante, ma che cela invece un sapore davvero particolare. Anche perché questa polenta è realizzata con un mix di farine ben selezionato, come la farina di grano saraceno e di granturco. Queste, oltre a donare gusto alla polente, la rendono compatibile con i regimi alimentari di chi soffre di problemi dell’assorbimento del glutine.

Dunque, la polenta taragna e la relativa tartelletta possono essere consumate anche dai celiaci e dagli intolleranti al glutine. Tra l’altro, questi ingredienti sono dotati di una struttura tale da rendere resistente la “sfoglia”, necessaria per mantenere integro il contenuto e adatta a contenere il ripieno di queste tartellette di polenta taragna con salsiccia, formaggio e noci.

Tartellette di polenta con salsiccia

I pregi del parmigiano reggiano stagionato 36 mesi

Un altro protagonista della ricetta delle tartellette di polenta taragna con salsiccia, formaggio e noci è, appunto, il formaggio. In questo caso si tratta del celebre Parmigiano Reggiano stagionato 36 mesi. Ovviamente va applicato nella sua forma grattugiata, come spesso accade nelle preparazioni salate. Perché proprio il parmigiano stagionato 36 mesi? In realtà, questa stagionatura è la migliore, se lo scopo è grattugiare il formaggio. Inoltre, è anche una delle poche stagionature che consente di escludere al cento per cento il lattosio. In questo modo, la ricetta è adatta anche a chi soffre delle più gravi forme di intolleranza al lattosio.

Per il resto, la variante iper-stagionata presenta caratteristiche simili, ma potenziate rispetto agli altri “parmigiani”. In primis, essendo composta solo per il 30% di acqua, è davvero ricca di sostanze nutritive. In particolare le proteine, la cui concentrazione supera di gran lunga quella delle carni, sia rosse che bianche (siamo al 33%). Il parmigiano reggiano, poi, è davvero ricco di sali minerali, tra cui il calcio. Stesso discorso per le vitamine, e in particolare la A, la B12, La B6, la C, la E e la K.

Cosa sapere sulla salsiccia

La salsiccia è parte integrante della ricetta delle tartellette salate di polenta. Contribuisce al ripieno in virtù del suo sapore grasso, vagamente dolciastro e allo stesso tempo sapido, per questo è in grado di emergere anche negli abbinamenti più coraggiosi.

Alcuni potrebbero storcere il naso per la presenza della salsiccia, che è considerata un derivato della carne tra i più grassi e dannosi per la salute. In effetti non ci sono dubbi, la salsiccia è molto grassa ed è anche calorica, con le sue 340 kcal per 100 grammi.

Tuttavia, affermare che sia dannosa è davvero una forzatura, basta consumarla con moderazione per trarre il meglio dalla salsiccia e neutralizzare gli effetti collaterali. Anche perché la salsiccia non è solo squisita ma anche relativamente proteica (apporta 15 grammi di proteine per etto). Inoltre, è ricca di vitamine del gruppo B, magnesio e potassio, proprio come qualsiasi altro derivato della carne.

Il croccante tocco delle noci nelle tartellette di polenta

Le tartellette di polenta ripiene si fanno apprezzare per il sapore complesso, oltre che per la consistenza e per l’importante varietà di colori. Il merito di ciò va anche alla guarnizione, che è affidata alle noci e alla salvia.

Le noci garantiscono l’elemento croccante, nonché una nota rustica e corposa. La salvia, invece, apporta qualche nota aromatica e un bel verde profondo. Le noci e la salvia contribuiscono ad aumentare lo spessore nutrizionale della ricetta. Le noci sono ricche di vitamine E, che fanno bene al sistema immunitario, ma anche di magnesio, che giova al metabolismo energetico e al funzionamento neurologico. La salvia, invece, apporta molte vitamine e sali minerali, nonché una grande varietà di antiossidanti.

Le noci e la salvia vanno ovviamente poste alla fine, una volta che le tartellette sono ben cotte e pronte per essere servite.

Come accompagnare le tartellette di polenta con salsiccia

Le tartellette di polenta con salsiccia sono preparazioni gourmet, che meritano di essere inserite in menù eleganti e suggestivi. Si potrebbe pensare a un primo che sappia esprimere rusticità ed eleganza allo stesso tempo. A mio parere un buon risotto alla boscaiola ci sta tutto, ma potete optare anche per la pasta al ragù o per altri primi con le medesime caratteristiche.

Per quanto concerne i secondi piatti avete ampia possibilità di scelta. Vista la varietà delle tartellette e la corposità del primo, vi consiglio di puntare alla qualità e alla semplicità. Una grigliata di carni rosse potrebbe rappresentare la scelta ideale, magari arricchita da intingoli gustosi e delicati.

Vi consiglio di prestare attenzione anche alla composizione del menù, in modo da non disperdere i sapori e i colori che queste tartellette, in quanto entrée eleganti, portano con sé. D’altronde rappresentano la chiave per un pasto da ricordare, all’insegna della raffinatezza e della valorizzazione degli antichi sapori.

Infine, le tartellette meritano di essere accompagnate con un buon vino. La polenta si accompagna in genere con il vino rosso, e lo stesso si può dire per la salsiccia, dunque è proprio il vino rosso che dovreste scegliere.

A tal proposito vi consiglio un rosso di media struttura, magari caratterizzato dal sapore intenso e da un aroma profumato. Un esempio? Il Pinot nero, un vanto della tradizione vinicola friulana. Al limite potete cedere ai vini rossi giovani, ma sempre di struttura media. La scelta potrebbe ricadere quindi sul Barbera, sul Dolcetto e sul Chianti classico.

FAQ sulle tartellette di polenta

Cosa mettere nelle tartellette?

Le tartellette possono essere farcite in vari modi. La soluzione migliore consiste in un primo strato morbido ed una guarnizione croccante. In questo caso lo strato morbido coincide con un composto a base di formaggio cremoso e salsiccia, mentre la guarnizione è affidata alle noci.

Come conservare le tartellette?

Le tartellette andrebbero conservate a temperatura ambiente, in quanto il freddo compromette la texture, seccando in maniera irreparabile la farcitura. Ovviamente vanno coperte con pellicola trasparente, in questo modo possono durare anche due o tre giorni.

Come fare le tartellette senza stampo?

Per fare le tartellette senza stampo potete utilizzare dei pirottini particolarmente spessi, ossia quelli che si utilizzano per i muffin. In alternativa, potete modellare direttamente la polenta, facendola seccare almeno un po’ in modo che assuma una consistenza più solida. Per modellare la polenta potete utilizzare un coppapasta o un bicchiere. Tuttavia, l’uso degli stampini è fortemente consigliato, soprattutto se puntate ad avere delle tartellette “gourmet”, buone e belle da vedere.

Ricette di tartellette ne abbiamo? Certo che si!

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