Capriolo in salmì, un secondo dal sapore di cacciagione
Capriolo in salmì, la selvaggina al suo meglio
Il capriolo in salmì è una ricetta che valorizza al meglio la cacciagione, conferendo al piatto un mix di sapori e aromi molto intensi, che si abbina con la naturale intensità della carne rossa e della carne nera. La ricetta non è complessa, ma solo un po’ lunga. La cottura prevede numerose fasi, ciascuna delle quali va seguita con attenzione se non si vuole rischiare di preparare una carne stopposa, dura e poco gradevole al palato. La lista degli ingredienti è abbondante e comprende numerose spezie. La protagonista, però, rimane la carne di capriolo, una carne non molto consumata, ma davvero buona e diversa dalle altre. La carne di capriolo coniuga, infatti, sentori intensi con note dolciastre.
La carne di capriolo eccelle anche dal punto di vista nutrizionale. E’ povera di grassi, a tal punto da apportare solo 120 kcal per 100 grammi. In compenso apporta 23 grammi di proteine per ogni etto, un valore che non fa rimpiangere le più sostanziose carne rosse. E’ anche ricca di vitamine del gruppo B (che migliorano il metabolismo energetico) e di sali minerali come il ferro, essenziale per ossigenare il sangue.
Ricetta capriolo in salmì
Preparazione capriolo in salmì
Come cucinare il capriolo in salmi? La ricetta per cucinare il capriolo è un po’ lunga ma vi darà gran soddisfazione. Tagliate la carne del capriolo a pezzi grossolani. Lasciate marinare il capriolo per almeno 12 ore in un fondo composto da vino rosso, verdure, cannella, garofano, ginepro, noce moscata, alcune foglie di salvia e due d’alloro, sale e pepe.
Trascorso il tempo, togliete la carne dalla marinatura e scolate dal liquido. Il liquido và filtrato e tenuto da parte perchè ci servirà nel proseguio della preparazione.
Scaldate in un tegame dell’olio d’oliva e rosolatevi il capriolo marinato. Aggiungete un pizzico di noce moscata, uno di cannella e due chiodi di garofano, regolando di sale a piacere.
Tagliate e pezzettini carote, cipolle e sedano. Unite il liquido della marinatura e le verdure al tegame della carne e cuocete per 30 minuti fino a quando non si sarà asciugato tutto il liquido.
Aggiungete dunque dell’acqua calda ed un cucchiaino di concentrato di pomodoro, coprite il tegame con un coperchio e continuate la cottura a fuoco lento per altre due ore mescolando di tanto in tanto.
Dopo questa cottura, lenta e delicata, tutti i sapori si saranno uniti e la carne del capriolo avrà acquisito il massimo livello di tenerezza e gustosità. Ora non vi resta che assaggiare e servire. Buon appetito!
Ingredienti capriolo in salmì
- 2 kg. di spezzatino di capriolo
- una bottiglia di vino rosso corposo
- un pizzico di noce moscata
- mezza stecca di cannella
- 2 chiodi di garofano
- 5 bacche di ginepro
- 1 gambo di sedano
- 2 carote e 2 cipolle
- 1 foglia di alloro
- 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
- 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- un pizzico di sale e grani di pepe nero.
Una marinatura davvero speciale
La ricetta del capriolo in salmì richiede un certo numero di spezie. Queste vengono impiegate soprattutto per la preparazione del liquido di marinatura, che è davvero sostanzioso. Nello specifico è formato dal vino rosso (presenza fissa di tutti i salmì), cannella, chiodi di garofano, ginepro, noce moscata, salvia e alloro. Lo scopo della marinatura è ovviamente di preparare la carne alla cottura, ma in questo caso si segnala un notevole apporto di sapori. La carne di capriolo conserva le sue specificità, ma allo stesso tempo acquisisce i sentori più disparati.
La marinatura ha anche un’ulteriore funzione, ossia viene impiegata per cuocere la carne. Proprio per questo, trascorsa la fase di marinatura, il liquido viene filtrato e tenuto da parte. Le varie tradizioni legate al salmì tendono a proporre soluzioni specifiche per la fase di marinatura. Alcune propongono un tempo di marinatura pari a qualche ora, altre ancora suggeriscono una giornata intera. In realtà dipende dalla consistenza della carne. Quella di capriolo è mediamente coriacea, ragione per cui il tempo consigliato è pari a 8-10 ore.
Come abbinare il capriolo in salmì
E’ quasi impossibile pensare a un secondo senza prevedere un contorno. A tal proposito, quale contorno può essere abbinato a questo capriolo in salmì? In realtà potete esercitare il massimo margine di discrezione. Vi consiglio, però, di preparare un contorno corposo, che possa tenere testa a livello di sapore. Le classiche patate al forno, debitamente speziate, rappresentano una soluzione di comodo e molto efficace.
Le patate fritte, che di tanto in tanto accompagnano la carne, non sono invece molto indicate. Stiamo parlando di un secondo della tradizione, che propone sentori forti ma rustici. Abbinarlo con le patate fritte sarebbe un po’ come tradire la rusticità del piatto. Via libera, invece, per i contorni a base di ortaggi cotti al forno e molto conditi.
Come cuocere il capriolo a puntino
Come già accennato, la ricetta del capriolo in salmì non è molto complessa, ma solo un po’ laboriosa. Se si considera anche la fase di marinatura, la preparazione dura una mezza giornata. Tuttavia, se si esclude questo passaggio dal conteggio, saranno comunque necessarie tre ore abbondanti. Il procedimento, nello specifico, è il seguente.
Si marina la carne, poi si scola, si filtra la marinatura e la si mette da parte. Infine si scalda un po’ di olio in una padella abbastanza profonda, si incorpora un po’ di noce moscata, chiodi di garofano e cannella. Poi si aggiunge la carne tagliata a pezzettini, il sedano e la cipolla. A questo punto si incorpora la marinatura e si cuoce per 30 minuti. Quando il liquido si è addensato, si integrano un po’ di acqua calda e il concentrato di pomodoro. Infine si applica il coperchio e si cuoce a fuoco lento per un paio d’ore.
La cottura in salmì: Un’arte antica di cucinare la carne
La cucina, in tutte le sue espressioni, è un affascinante viaggio attraverso culture, tradizioni e storie. Una delle tecniche più antiche e pregiate, spesso legata alla preparazione della selvaggina, è la cottura in salmì. Ma cosa significa esattamente? E come può trasformare un pezzo di carne in un piatto gustoso e succulento? Scopriamolo insieme.
La tecnica del salmì ha origini antiche e si ritiene che derivi dalla parola francese “salmis”, indicante un piatto a base di uccelli selvatici. Tradizionalmente utilizzata per cucinare piccoli uccelli come la beccaccia, la quaglia o la colomba, questa metodologia ha lo scopo di ammorbidire la carne che potrebbe risultare troppo asciutte o coriacee se cucinate in modo tradizionale.
Il cuore della cottura in salmì è la marinatura. La carne, dopo essere stata cotta rapidamente, viene immersa in una marinata a base di vino, aromi e spezie, e lasciata riposare, spesso per una notte intera. Questo processo non solo insaporisce la carne ma la rende anche incredibilmente tenera.
Dopo la marinatura, la carne viene cotta lentamente nella stessa marinata, che nel frattempo si trasforma in una salsa densa e ricca. Questo metodo di cottura lenta assicura che la carne assorba tutti i sapori profondi e complessi della marinata.
Vantaggi e consigli della cottura in salmì
- Tenerezza della carne : La combinazione di marinatura e cottura lenta rende anche le carni più coriacee morbide e succulente.
- Profondità di sapore : La marinata penetra in profondità nella carne, offrendo un’esplosione di sapori ad ogni boccone.
- Tradizione e cultura : Cucinare in salmì è un’arte che riflette le tradizioni culinarie di diverse culture, rendendola una pratica culinaria ricca di storia.
- Scegli il vino giusto : Un buon vino è essenziale per la marinata. Tradizionalmente si usa il rosso, ma in base alla carne e ai gusti, è possibile optare anche per il bianco.
- Non saltare la marinatura : questo passaggio è cruciale. La marinatura infonde sapore e prepara la carne per la cottura successiva.
- Cottura lenta e costante : La carne deve cuocere lentamente, permettendo alla marinata di trasformarsi in una salsa deliziosa.
La cottura in salmì è una delle gemme della cucina tradizionale, che trasforma semplici ingredienti in piatti deliziosi e ricchi di sapore. Che tu sia un cuoco esperto o un principiante, ti incoraggio a sperimentare questa antica tecnica ea lasciarti sorprendere dal suo potere trasformativo. Buon appetito!
Ricette per capriolo ne abbiamo? Certo che si!
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