Coste gratinate al forno, un piatto delizioso e salutare
Coste gratinate al forno, un contorno leggero e sano
Le coste gratinate al forno sono uno di quei contorni semplici che però sanno trasformare le verdure in un piatto goloso e appagante. Le coste, spesso un po’ sottovalutate, sono ricchissime di fibre, sali minerali e preziose sostanze antiossidanti, e con una gratinatura leggera in superficie diventano subito più invitanti anche per chi di solito storce il naso davanti alle verdure a foglia.
Questa ricetta è perfetta per portare in tavola più verdure senza rinunciare al gusto: con una gratinatura dorata ma leggera, le coste diventano cremose dentro e croccantine fuori. Un’idea furba per far mangiare verdure anche ai più diffidenti e per accompagnare secondi di carne, pesce o uova.
Preparare le coste gratinate è semplice e richiede pochi ingredienti: una breve bollitura per renderle tenere, poi il passaggio in forno con una copertura leggera che esalta il sapore senza appesantire. Con qualche accorgimento nella scelta dei latticini e del pangrattato, la ricetta può essere adattata facilmente anche a chi deve prestare attenzione a glutine e lattosio, mantenendo comunque una consistenza cremosa e una crosticina irresistibile.
Questo contorno è ideale sia per i pranzi di tutti i giorni sia per la tavola della domenica: puoi preparare le coste gratinate al forno in anticipo e infornarle all’ultimo momento, ottenendo un piatto caldo, profumato e colorato. Nella ricetta ti guiderò passo dopo passo, con consigli pratici per gestire al meglio la cottura e gli abbinamenti, così da trasformare un mazzo di coste in un vero regalo per la salute e per il palato.
Ricetta Coste gratinate al forno
Preparazione Coste gratinate al forno
- Per preparare le bietole gratinate al forno lavate sotto l’ acqua fredda e mondate le coste.
- Separate la parte bianca dalla parte verde.
- Lessate le foglie verdi per circa 10 minuti.
- Una volta cotte scolate e versate le foglie in una ciotola con acqua e ghiaccio prima di tagliuzzarle a pezzi non troppo piccoli a coltello.
- Preparate un mix di pangrattato, timo, capperi tritati e un po’ di pepe nero macinato al momento.
- Mescolate bene.
- Potete sostituire il pangrattato con del Parmigiano grattugiato o mischiarli come ho fatto io.
- Sbucciate e affettate sottilmente la cipolla prima di farla appassire in un tegame con un filo d’olio.
- Aggiungete i filetti di acciuga dissalati e spezzettati e schiacciateli con i rebbi di una forchetta.
- Aggiungete le coste e lasciate insaporire per 5-6 minuti.
- Versate poi in una teglia coperta con carta da forno e spolverizzate con il mix.
- Infornate a 180 °C per 15 minuti e servite caldo in tavola. Le coste devono essere belle dorate.
Ingredienti Coste gratinate al forno
- 1 kg coste di bietola
- 1 cipolla bianca
- 4 filetti di acciuga
- 4 cucchiai pangrattato consentito
- 50 gr. di Parmigiano grattugiato
- 2 cucchiai di capperi dissalati
- 1 cucchiaio timo
- 3 cucchiai di olio extravergine oliva
- un pizzico di sale e pepe
Coste gratinate al forno: una ricetta gustosa con un tocco di ricordi
Le coste gratinate al forno sono molto più di un semplice contorno: per me sono un piccolo ritorno all’infanzia, quando a casa della nonna si cucinava con quello che c’era nell’orto. La bietola, o costa, spesso veniva raccolta all’ultimo momento, con le foglie ancora bagnate di rugiada, e finiva in padella o, appunto, sotto una pioggia di pangrattato in una teglia fumante. Oggi questa ricetta la preparo con lo stesso spirito: semplicità, amore e attenzione alla stagionalità. E ogni volta mi stupisce di quanto poco basti per creare qualcosa di così appagante.
A differenza di altri contorni gratinati che spesso risultano un po’ pesanti, le coste gratinate al forno hanno una leggerezza tutta loro. Merito della struttura stessa della bietola: lo stelo è carnoso e dolce, mentre la foglia ha un retrogusto erbaceo che, se trattato con delicatezza, regala un equilibrio sorprendente. Mi piace pensare che questo piatto sia il “cugino sano” della parmigiana di melanzane: entrambi si gratinano in forno, ma le coste richiedono pochissimo condimento per risultare ugualmente ricche e soddisfacenti.
Un’altra cosa che ho imparato col tempo è che questa ricetta si adatta perfettamente a chi ha esigenze alimentari diverse, infatti si può fare senza latticini, senza glutine o persino vegan, sostituendo il formaggio con lievito alimentare e il pangrattato con grano saraceno tritato. Nessuna perdita di sapore, solo nuove scoperte. Mi capita spesso di proporla a ospiti con intolleranze, e ogni volta il piatto si svuota prima degli altri. Vi è mai capitato di dover rifare un contorno come se fosse un secondo?
Le coste gratinate al forno rappresentano la dimostrazione perfetta di come anche un ortaggio povero possa diventare una vera coccola. Lo consiglio soprattutto quando si hanno bambini a tavola: l’effetto croccante li conquista più di mille parole. E per chi, come me, cerca sempre un compromesso tra gusto e benessere, è la soluzione ideale. Basta poco, ma il risultato fa sempre la differenza.
Coste gratinate al forno: un contorno rustico e ricco di gusto
Le coste gratinate al forno sono un contorno semplice ma saporito, perfetto per accompagnare secondi piatti di carne o pesce. Si preparano con la parte bianca delle bietole, tagliata a pezzi e sbollentata, poi passata al forno con pangrattato, formaggio e aromi. Una ricetta umile, ma dal gusto pieno e dalla consistenza irresistibile.
Durante la cottura si crea una crosticina dorata e croccante, che contrasta con l’interno morbido e succoso. È un piatto che unisce tradizione e semplicità, ideale per valorizzare ortaggi di stagione con pochi ingredienti e senza sprechi. Le coste, spesso sottovalutate, diventano protagoniste grazie alla gratinitura al forno, che ne esalta il sapore e la consistenza.
Le coste gratinate si possono arricchire con formaggi diversi, noci tritate o erbe aromatiche. Ottime anche il giorno dopo, servite tiepide o a temperatura ambiente. Una preparazione pratica, versatile, perfetta da preparare in anticipo e servire in ogni occasione.
Un secondo speciale tra minerali e β-carotene
Ogni giorno possiamo prenderci cura della nostra salute grazie alle scelte che facciamo a tavola. Ci sono delle ricette che ricordano più di altre l’importanza di alimentarsi bene per il nostro benessere. Oggi ve ne presento una: le coste gratinate.
Le coste rappresentano una valida fonte di sali minerali. Troviamo una buona dose calcio, potassio e magnesio. Questa peculiarità rende la loro assunzione molto valida quando vogliamo prenderci cura della salute delle ossa. Non solo, sono consigliate quando abbiamo bisogno di riprendere le forze dopo una fatica fisica importante. Le coste gratinate al forno sono da provare viste le proprietà benefiche! Tra le qualità più rilevanti di queste verdure, che si trovano quasi tutto l’anno, è possibile ricordare anche la presenza di vitamina A che, grazie al β-carotene, influisce in modo positivo sull’efficienza visiva.
Emollienti e lassative, le coste sono anche facilmente digeribili, oltre che utili in caso di diete ipocaloriche finalizzate al dimagrimento. La loro assunzione è consigliata a bambini, anziani e donne in dolce attesa, fasi durante il quale è fondamentale integrare l’apporto di nutrienti come i minerali.
Che dire dei capperi?
I capperi sono una straordinaria fonte di fibre. Questo determina un certo vantaggio per l’apparato digerente, che ne trae equilibrio (soprattutto a livello intestinale) e un miglioramento delle “performance”.
I capperi fanno bene alla digestione. I capperi si distinguono anche nella veste di fonte vitaminica. Il riferimento è alle enormi concentrazioni di vitamina A, K e C. La proprietà principale dei capperi, è la presenza del β-carotene e dei flavonoidi. Sono entrambi antiossidanti che contribuiscono a rallentare l’invecchiamento cellulare, a prevenire i tumori e a ridurre l’insorgenza di malattie cardiache).

I capperi sono anche poco calorici: 100 grammi di prodotti contengono circa 23 kcal, quasi un record persino tra le specie vegetali. I capperi vengono venduti spesso sotto sale. E’ per questo motivo che si consiglia un consumo moderato agli ipertesi.
Per questo motivo è bene lavarli molto bene prima di consumarli, o se inseriti in preparazioni complesse, rinunciare ad aggiungere altro sale. I capperi sono versatili, vanno bene su “quasi” tutto e in particolare sulla pizza. Li potete essiccare (come in foto) da avere sempre pronti!
Il ruolo delle acciughe sott’olio nelle coste gratinate al forno
Le altre protagoniste di questo piatto sono le acciughe sott’olio. Vi è la credenza, infatti, che siano grasse e che siano povere dal punto di vista nutrizionale. Una parte dei grassi, però, è dovuta all’olio, dunque è sufficiente sgocciolarli per bene. Un’altra parte, invece, è data dalle acciughe stesse. In questo caso, però, si tratta di grassi buoni, che giovano alla salute, mi riferisco in particolare agli acidi grassi omega tre, che proteggono il cuore, il sistema vascolare, la funzione cognitiva e quella visiva.
La credenza secondo cui le acciughe siano povere dal punto di vista nutrizionale, invece, è completamente falsa. Infatti, sono ricche di proteine, a tal punto da non far rimpiangere le carni rosse. Sono anche ricche di sali minerali, in primis di fosforo e magnesio. Un etto di acciughe sott’olio sgocciolate, infatti, apporta circa 200 kcal. Certo, non siamo difronte ad alimenti di origine animale dietetici, ma nemmeno troppo calorici.
Fino a non molti anni fa il pesce è stato l’alimento del venerdì, giorno di magro, e questo fatto probabilmente ha contribuito a creare il pregiudizio che si tratti di un alimento povero, di scarso valore nutritivo.
Tutta la salute che può dare la cipolla
La cipolla è una verdura dalle molte proprietà benefiche. Quali sono le più rilevanti? Inizio con il ricordare la presenza di fibra alimentare così come quella di vitamine del gruppo C e del gruppo B, fondamentali dal punto di vista dell’efficienza del sistema immunitario. La vitamina C aiuta è una sostanza che consente a chi la assume con la giusta frequenza di eliminare dal corpo metalli e scorie che entrano soprattutto attraverso altri alimenti.
Utilissima contro l’asma, la cipolla contiene anche una sostanza come lo zolfo, che ricopre un ruolo nodale dal punto di vista del miglioramento della funzionalità del fegato. Aiutano tantissimo a regolare i livelli di glicemia nel sangue.
Volete stupire un amico che verrà a cena da voi nei prossimi giorni? Preparate queste coste gratinate ottime per intolleranti al lattosio e intolleranti al glutine che, vi assicuro, sono estremamente semplici e altrettanto gustose! Non resta che provarle! Sono ottime anche le coste in padella.

Quali sono i trucchi per preparare delle Coste gratinate al forno perfette?
Preparare delle coste gratinate al forno che conquistino i palati non è solo una questione di ingredienti, ma anche di piccoli accorgimenti. La magia inizia già dal momento in cui si sceglie la verdura. È fondamentale optare per coste fresche e croccanti. Quando le vedete al mercato o al supermercato, osservate bene: le foglie devono sprigionare un verde vivace e gli steli non devono apparire troppo spessi o legnosi.
Una volta a casa, iniziate la preparazione. La prima fase, il blanching, è cruciale. Immersi in acqua bollente salata per pochi minuti, le coste non solo mantengono il loro colore brillante, ma si liberano anche di eventuali impurità. Subito dopo questo bagno caldo, le coste vanno raffreddate rapidamente. Potete farlo immergendole in una ciotola con acqua e ghiaccio o, più semplicemente, sciacquandole sotto un getto d’acqua fredda. Questo passaggio interrompe la cottura e conserva il loro colore sgargiante.
Ma attenzione, prima di procedere con la gratinatura, c’è un altro passo da non trascurare: rimuovere l’acqua in eccesso. Strizzate bene le coste o tamponatele con un po’ di carta da cucina. L’acqua, infatti, sarebbe nemica della croccantezza che vogliamo ottenere nel forno. Per la parte gratinata, immaginate l’incredibile sapore che può dare un pizzico d’aglio tritato finemente al mix di pangrattato e formaggio. E parlando di pangrattato, se avete la possibilità, preparatelo in casa: sarà la garanzia di una croccantezza superiore.
Quanto al formaggio, non fate compromessi. Un buon Parmigiano Reggiano o un Pecorino di qualità possono davvero fare la differenza, fondendosi magnificamente e donando profondità di sapore al piatto. E poi, ovviamente, c’è l’olio. Un filo generoso di olio d’oliva extra vergine non solo rende tutto più saporito, ma favorisce quella doratura croccante che tutti amano.
Prima di infornare, date sempre una piccola assaggiata. È il momento di regolare sale e pepe. E, se volete osare, perché non una spruzzata di noce moscata o un po’ di peperoncino? Infine, un ultimo suggerimento per i più audaci in cucina: se desiderate una gratinatura veramente irresistibile, negli ultimi minuti di cottura spostate la teglia sotto il grill del forno. Questo piccolo tocco finale garantirà una crosta extra croccante. Ecco, con questi piccoli accorgimenti, il vostro piatto di coste gratinate al forno non sarà solo un contorno, ma potrebbe benissimo rubare la scena al piatto principale.
Cos’è il blanching?
La scottatura, o “blanching“, come viene spesso chiamata in ambito culinario, è una di quelle tecniche che potrebbe sembrare banale a prima vista, ma che nasconde dietro di sé una vera e propria arte e una serie di benefici sorprendenti. Si tratta, in pratica, di immergere rapidamente un alimento in acqua bollente e poi, altrettanto rapidamente, di raffreddarlo in un bagno di ghiaccio.
Immaginate di avere davanti a voi una ciotola di vivaci fagiolini verdi. Una delle magie della scottatura è che, una volta sottoposti a questo trattamento, quei fagiolini manterranno il loro colore brillante e accattivante. Questo perché il calore rapido seguito dal freddo improvviso “sigilla” il colore, rendendo le verdure particolarmente invitanti nel piatto.
Ma non è solo una questione estetica. Gli alimenti, e in particolare le verdure, sono pieni di enzimi, quei piccoli agenti che, con il tempo, possono modificare sapore, colore e consistenza. La scottatura, rallentando o addirittura interrompendo questa attività enzimatica, preserva la freschezza dell’alimento. Ecco perché, se avete in mente di congelare delle verdure, è sempre una buona idea scottarle prima: una volta scongelate, sembrerà quasi che siano state appena raccolte.
E poi, c’è la questione della pulizia. In un mondo in cui siamo sempre più consapevoli dell’importanza degli alimenti puliti e sicuri, la scottatura entra in gioco come una sorta di supereroe. Immersi nell’acqua bollente, eventuali residui di pesticidi o piccoli intrusi come parassiti vengono eliminati, garantendo un cibo più sicuro e pulito.
Inoltre, non dimentichiamo la texture. Una verdura leggermente ammorbidita dalla scottatura può diventare molto più gradevole al palato, specialmente se poi verrà integrata in piatti che richiedono tempi di cottura brevi.
La scottatura potrebbe sembrare un semplice passo preparatorio, ma è in realtà una fase cruciale che può fare la differenza tra un piatto buono e un piatto eccezionale. Con una ciotola di acqua bollente e una di acqua gelida, si ha tra le mani uno strumento potente per esaltare sapore, colore e qualità degli alimenti. E così, anche una tecnica apparentemente semplice rivela la sua profonda eleganza e utilità in cucina.
Come aromatizzare le coste gratinate
Le coste gratinate che vi presento qui sono molto aromatiche. Il merito va al timo, che impreziosisce il pangrattato insieme ai capperi e al pepe nero. Il timo è la spezia perfetta per questo genere di preparazione. Propone un sapore intenso ma non invadente, inoltre sa adattarsi alle sfumature vegetali e leggermente terrose della bieta. Interagisce bene anche con la cottura in forno, rilasciando lentamente i suoi oli essenziali in fase di cottura e rendendo più profondo l’aroma dell’intero piatto.
Nondimeno il timo si lega perfettamente al sapore salino dei capperi, dunque crea un contrasto equilibrato tra l’erbaceo e il sapido. In alternativa al timo potete usare il rosmarino finemente tritato, che va dosato con cautela per non risultare troppo dominante.
Stesso discorso per la maggiorana, che ha un aroma più delicato, capace di ammorbidire il gusto deciso dei capperi e rendere le coste più delicate al palato. Infine vi propongo l’origano fresco, un’altra valida opzione se si cerca un carattere più mediterraneo.
Coste di bieta, un mondo di ricette
La gratinatura non è l’unico modo per valorizzare le coste di bieta. Esistono tante ricette che riescono nell’intento. Per esempio la bieta è ottima saltata in padella. In questo caso forma un contorno semplice ma gustoso. Le coste vanno sbollentate per pochi minuti e ripassate con aglio e olio, magari con un’aggiunta di peperoncino per chi ama i sapori decisi. Il risultato è un piatto leggero, ma saporito e pieno di personalità.
Un’altra soluzione è rappresentata dalla frittata di bieta. Nella fattispecie le coste, dopo essere state lessate e tritate, vengono mescolate con uova, formaggio grattugiato e un pizzico di noce moscata. Si ottiene così una pietanza nutriente e versatile, adatta anche a pranzi al sacco o brunch.
Infine le coste possono essere utilizzate come ripieno per torte salate, magari in abbinamento a ricotta o altri formaggi freschi. Ecco che la bieta si ammorbidisce, diventando protagonista inaspettata di ripieni cremosi, che scatenano gradevoli sensazioni al palato.
FAQ sulle coste gratinate al forno
Che sapore hanno le coste di bieta?
Le coste di bieta hanno un sapore delicato, leggermente erbaceo e con una punta amarognola che ricorda gli spinaci, ma più tenue. La consistenza, una volta cotta, è morbida e succosa. Se cucinate correttamente non risultano fibrose, ma gradevoli al palato. Le coste si prestano bene sia a preparazioni semplici che a piatti più elaborati.
Come si cuociono le coste di bieta?
Le coste si possono lessare in acqua bollente salata per 5-7 minuti, finché non diventano tenere. Dopo la cottura è importante scolarle bene e, se necessario, strizzarle per eliminare l’acqua in eccesso. A quel punto si possono usare per gratinature, per saltarle in padella o per inserirle in frittate, torte salate o sformati.
A cosa fa bene la bieta?
La bieta è ricca di fibre, vitamine A, C e K, oltre a sali minerali come calcio, ferro e potassio. Aiuta il transito intestinale, sostiene il sistema immunitario e contribuisce alla salute delle ossa. Inoltre ha un basso apporto calorico, il che la rende adatta a regimi ipocalorici o alimentazioni equilibrate.
A cosa si abbina la bieta?
La bieta si abbina bene con uova, formaggi freschi, patate, legumi e cereali come farro e orzo. Sul piano aromatico si sposa bene con aglio, cipolla, noce moscata, limone, peperoncino e tutte le erbe aromatiche mediterranee come timo, maggiorana e origano.
Chi non può mangiare la bieta?
Chi soffre di calcoli renali dovrebbe limitarne il consumo di bieta, a causa della presenza di ossalati. Anche le persone con problemi alla tiroide dovrebbero consultare il medico, poiché la bieta, come molte verdure a foglia verde, contiene sostanze che possono interferire con l’assorbimento dello iodio se viene assunta in grandi quantità.
Ricette con le coste di bieta ne abbiamo? Certo che si!
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