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Matoke, un primo piatto a base di frutta e verdura

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Matoke
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Cucina africana, Ricette dal mondo
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (4 Recensioni)

Matoke, una ricetta africana dal gusto aromatico

Per la puntata di aprile della rubrica “Erbe e Fiori” vi presento una ricetta tipica della cucina africana, il Matoke, un piatto davvero particolare e dal gusto unico.

erbe e fiori nel piattoLa rubrica “Erbe e Fiori” è pensata per rendere omaggio alle piante aromatiche, ai fiori commestibili e a tutti quegli alimenti decorativi di cui si ignorano le potenzialità gastronomiche.

A farmi compagnia nella gestione della rubrica ci sono le mie amiche Miria Onesta di Due Amiche in Cucina, Daniela Boscariolo di Timo e Lenticchie, Marialuisa Maruzzella di Mantra Bio, Elisa di Rienzo de Il Fior di Cappero e Paola Segattini di Le mie Ricette Con e Senza.

Sono delle blogger affermate, i cui progetti ruotano attorno alla buona cucina, alla valorizzazione degli ingredienti e alla ricerca di ricette uniche che rispettano la tradizione. Gestiscono delle community molto affiatate, dove lo scambio di idee corre veloce e si trasforma in soluzioni creative.

Nel corso della rubrica abbiamo trattato molti fiori, spezie ed erbe aromatiche, assegnando loro un ruolo decorativo. In questa ricetta, invece, gli ingredienti decorativi hanno un ruolo da protagonista, esaltando al meglio i sapori e i colori del piatto.

Ricetta matoke

Preparazione matoke

  • Per preparare il matoke procedete in questo modo. Rimuovete la buccia dalle banane, fatele a pezzetti e ponetele per qualche minuto in acqua tiepida arricchita con il limone. E’ un accorgimento necessario affinché il frutto non diventi scuro.
  • Poi versate il burro in un’ampia padella, accendete a fiamma media e unite le cipolle ridotte a trito; infine lasciate andare la cottura per un paio di minuti. In questa fase potete integrare il coriandolo fresco e il peperoncino.
  • Una volta che le cipolle si sono leggermente imbiondite, trasferite su di esse le banane, due tazze di brodo e il concentrato di pomodoro.
  • Cuocete il tutto per 30 minuti, fino a quando il composto non avrà acquisito una texture uniforme.
  • Infine, servite il vostro matoke molto caldo, arricchendolo con del coriandolo fresco.

Ingredienti matoke

  • 8 banane platano o banane da cottura
  • q. b. di succo di limone
  • 1 cucchiaio di burro chiarificato2 cipolle affettate
  • q. b. di foglie di coriandolo (mezzo pugno)
  • 1 peperoncino intero
  • q. b. di concentrato di pomodoro
  • 2 mestoli di brodo di carne.

Matoke, una ricetta ugandese ricca e facile da preparare

In ugandese “matoke” significa “platano”, tuttavia il termine indica anche la ricetta che vede come protagonista proprio questo frutto e che rappresenta un tipico piatto nazionale. Come accade spesso in questi casi la ricetta viene declinata in più varianti. Per esempio può capitare che il platano venga cotto a lungo nel brodo per poi essere ridotto in purea. Nel caso del matoke che vi presento oggi la ricetta assume le sembianze di una zuppa corposa e dal sapore decisamente aromatico.

Il procedimento è molto semplice. Si prepara un classico soffritto di cipolle, poi si aggiungono alcuni aromi e infine si integrano il brodo di carne e i platani tagliati a fette. I platani vengono immersi in acqua e succo di limone, un accorgimento che ha lo scopo di non far annerire il frutto. Di cosa sanno i platani? Pur essendo simili alle banane, in realtà al palato sembrano delle patate. Persino le proprietà nutrizionali sono più simili al tubero che al frutto. Il riferimento è in particolar modo all’abbondanza di carboidrati.

Quali cipolle utilizzare nel matoke?

Le cipolle giocano un ruolo importante per la ricetta del matoke, anche perché formano il soffritto. In realtà, vista la lunga cottura a cui i platani vengono sottoposti, non andrebbero soffritte del tutto le cipolle, bensì a metà o a tre quarti. Dall’esterno dovrebbero apparire  leggermente imbiondite. A tal proposito verrebbe da chiedersi quali cipolle utilizzare, visto che a disposizione ce ne sono di tanti tipi. La ricetta non chiarisce questo punto, sicché in merito avete un certo margine di discrezione.

Ovviamente siate consapevoli del sapore e della resa di ciascuna cipolla. La cipolla dorata è un po’ pungente ma decisamente aromatica. Quella bianca, invece, è parecchio pungente, e da questo punto di vista si avvicina all’aglio. Quella rossa, infine, è dolce e delicata ma facile a bruciarsi, dunque potrebbe non essere indicata per il soffritto. Quanta cipolla utilizzare? Di base la lista di ingredienti comprende due cipolle per quattro porzioni, quindi è lecito pensare che il suo sapore si avverta molto bene.

Di cosa sa il coriandolo?

Il matoke è una preparazione tradizionale, nonché un piatto molto saporito grazie all’abbondanza di platani e cipolle, che figurano come ingredienti principali. Un certo impatto è però dovuto anche alle spezie. La ricetta tradizionale prevede il peperoncino che dovrebbe essere inserito in padella dopo che le cipolle si sono leggermente dorate. Ovviamente scegliete la varietà in base al grado di tolleranza di chi consumerà il piatto, tenendo conto che il peperoncino calabrese sta a metà strada tra quelli meno piccanti e quelli più piccanti.

Per quanto concerne il coriandolo si aggiunge sia prima dell’integrazione del brodo, sia a fine preparazione al momento dell’impiattamento. In questo caso vi consiglio di utilizzare quello fresco, che tra le altre cose conferisce al piatto una bella punta di verde acceso. Di cosa sa il coriandolo fresco? Alcuni pensano sia una copia conforme del prezzemolo, in effetti il sapore lo ricorda nettamente, ma è meno intenso e presenta delle note agrumate e quasi amarognole.

Matoke

Perché abbiamo usato il burro chiarificato?

La lista degli ingredienti del matoke comprende anche il burro, che viene impiegato per cuocere la cipolla. A differenza della cucina mediterranea, in altre regioni il burro viene spesso utilizzato al posto dell’olio. Ovviamente il burro deve essere chiarificato, ossia privato delle caseine, sostanze molto facili a carbonizzarsi. Il burro chiarificato ha tantissimi altri pregi. Tanto per cominciare ha un sapore più delicato e quasi neutro. Questo aspetto è fondamentale quando si tratta di cuocere altri alimenti senza coprirne il sapore.

Il burro chiarificato è anche privo di lattosio, sebbene il burro standard ne contenga dosi davvero limitate. L’unico difetto del burro chiarificato è l’apporto calorico, che si aggira sulle 800-900 kcal per 100 grammi. Ciò non deve stupire in quanto è un grasso da cottura, tuttavia le dosi che vengono impiegate sono davvero minime e quindi non creano alcun tipo di problema.

Come arricchire ulteriormente il matoke?

Come ho già specificato, il matoke viene declinato in tante varianti. Quelle più affini alla ricetta che vi presento oggi hanno una varietà più o meno accentuata di verdure. Spesso e volentieri, per esempio, troviamo i pomodori che garantiscono sapore, un tocco di colore in più ed elementi benefici come vitamine, sali minerali e antiossidanti (luteine e licopene in primis). Ovviamente i pomodori vanno inseriti quasi a fine preparazione in modo che conservino la loro integrità e una decisa consistenza.

Possono essere aggiunti anche i peperoni, magari quelli verdi, che spiccano per i sentori aciduli in grado di contrastare le note lineari e corpose del platano. In linea di massima è consentito un certo margine di discrezione, l’importante è ragionare sugli abbinamenti in modo da non produrre contrasti sgradevoli.

Ricette esotiche ne abbiamo? Certo che si!

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