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Pasta con coniglio all’ischitana, un primo eccezionale

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

coniglio all’ischitana
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Cucina Regionale
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 50 min
cottura
Cottura: 01 ore 18 min
dosi
Ingredienti per: 8 persone
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3.5/5 (2 Recensioni)

Pasta con coniglio all’ischitana, un primo completo

La pasta con coniglio all’ischitana è un primo piatto speciale. I motivi sono numerosi. In primo luogo è semplicemente squisita grazie al condimento a base di carne che arricchisce la pasta come pochi altri. Secondariamente rappresentano l’unione di due culture gastronomiche. Il sugo di coniglio fa riferimento alla tradizione campana, mentre la pasta è piemontese. I tajarin, o taglierini, sono un formato tipico della zona delle Langhe. Assomigliano alle tagliatelle, ma sono leggermente più corti e più sottili. Inoltre sono realizzati con il tuorlo d’uovo, che è presente in quantità molto abbondante.

Per l’occasione consiglio di utilizzare i tajarin freschi di Pastificio Virgilio. Questo pastificio spedisce in tutta Italia, sebbene la sua offerta si incentri sulla tradizione piemontese. Fa riferimento alle ricette originali ed esprime un raro rispetto di antichi sapori e antiche ricette.

Tra l’altro, i tajarin di Pastificio Virgilio sono senza glutine, quindi possono essere consumati da chi soffre di intolleranze alimentari provocate da questa sostanza. La farina di grano tenero è sostituita con la farina di riso, amido di mais, amido di patate e fibre vegetali.

Ricetta pasta con coniglio

Preparazione pasta con coniglio

  • I tajarin con coniglio all’ischitana sono una ricetta tutto sommato semplice, ma particolare. Questo piatto prevede la cottura del coniglio e delle sue interiora (a parte).
  • Pulite il coniglio, prelevate gli organi interni e metteteli da parte.
  • Poi tagliate il coniglio a pezzi e sciacquate nell’aceto, infine marinate nel vino per un paio d’ore.
  • In una pentola, se possibile di terracotta, fate rosolare il peperoncino e l’aglio. Quando quest’ultimo risulterà dorato toglietelo, poi unite i pezzi di coniglio e rosolate.
  • L’ideale sarebbe rosolare pochi pezzi per volta in modo da garantire una cottura ottimale.
  • Una volta completata la rosolatura trasferite la carne in un tegame di terracotta, sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare.
  • Infine cuocete per 30 minuti a fuoco basso.
  • A questo punto aggiungete i pomodorini lavati, asciugati e tagliati a pezzetti, le erbe aromatiche (lavate e asciugate) e le interiora (fegato e intestino).
  • Regolate con un po’ di sale, un po’ di pepe e lasciate cuocere per circa 20 minuti a fiamma bassa mescolando di tanto in tanto.
  • Per insaporire il tutto è bene far asciugare il sugo quasi completamente, e un attimo prima che il coniglio inizi ad attaccarsi alla pentola integrare un altro po’ di brodo.
  • In questo modo avrete un sugo molto denso, ma saporito ed equilibrato.
  • Intanto cuocete la pasta in abbondante acqua salata (bastano pochi minuti dal momento che si tratta di pasta fresca).
  • Una volta pronta, scolate la pasta e condite con il sugo. La carne rimasta può essere trasformata in un secondo, magari accompagnata dalle patate.

Ingredienti pasta con coniglio

  • 500 gr. di tajarin freschi Pastificio Virgilio
  • 1 coniglio intero
  • q. b. di aceto di vino bianco e vino bianco secco
  • 7/8 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 15 pomodorini rossi
  • 1 spicchio di aglio
  • q. b. di erbe aromatiche (timo – maggiorana e qualche foglia di basilico)
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • q. b. di sale e di pepe

Un focus sulla carne di coniglio

La pasta con coniglio all’ischitana spicca per un condimento molto particolare, ricco di sapore e nemmeno troppo grasso. La protagonista è ovviamente la carne di coniglio. Una carne bianca che presenta numerosi pregi, tra cui un buon apporto calorico che non ha nulla da invidiare al vitello o al suino.

La quantità di grassi, poi, è davvero minima. Siamo intorno al 4%, quasi un record per le carni di questa categoria. Il colesterolo, presente in molti ingredienti di origine animale, è qui quasi assente. Ricco è anche l’apporto di vitamine e sali minerali. Il riferimento è alla vitamina B3, o niacina, che agisce sulla circolazione sanguigna e sullo stato di salute della pelle, al potassio, al ferro e al calcio. L’apporto calorico è minimo, vicino a quello delle carni bianche: 120 kcal per 100 grammi.

La carne di coniglio, in occasione di questa ricetta, viene cotta nelle spezie e nel soffritto per almeno 30 minuti. Ovviamente va prima rosolata e in ogni caso va sfumata con il vino. La peculiarità della preparazione consiste nell’integrazione con le interiora dello stesso coniglio, che vengono recuperate dopo la pulitura.

coniglio all’ischitana

Quali erbe aromatiche usare per questo piatto?

Uno dei pregi della pasta con coniglio (tajarin con coniglio all’ischitana) è l’utilizzo equilibrato delle erbe aromatiche. La loro presenza si fa sentire.  Si consigia timo e maggiorana ma nessuno vieta di aggiungere quelle che vi piacciono di più.

Il risultato è un connubio di sapori molto particolari, che declina al meglio le potenzialità della cucina mediterranea. D’altronde queste  erbe aromatiche sono molto ricorrenti nella gastronomia italiana. Qualche parola in più va riservata al basilico, sebbene non necessiti di grandi presentazioni. E’ la pianta aromatica-mediterranea per eccellenza, apprezzata per la sua capacità insaporente e per la facilità di coltura. E’ anche ricca dal punto di vista nutrizionale.

Il riferimento è alla vitamina K, che regola la densità del sangue, alla vitamina C, al calcio, al ferro, all’acido folico e persino agli acidi grassi omega tre. Questa sostanza, tipica della frutta secca e dei pesci azzurri, fa bene al cuore, agli occhi e alle funzioni cognitive. Il basilico è inoltre ricco di antiossidanti, come i flavonoidi.

Un buon contorno per questo piatto
Un contorno perfetto per la pasta con coniglio all’ischitana è rappresentato dalle verdure grigliate, come melanzane e zucchine condite con olio e menta. Idem per l’insalata di pomodorini e origano, che richiama gli aromi del sugo. In alternativa si può servire con patate al forno profumate al rosmarino, che ne raccolgono il sapore. L’importante è scegliere un contorno semplice, che accompagni senza coprire.

Come scegliere i pomodori?

Il tajarin con coniglio all’ischitana richiede una grande quantità di pomodori. Il motivo è semplice, il consiglio assorbe i liquidi, inoltre è bene che il sugo si restringa parecchio. Fate molta attenzione anche alla tipologia di pomodoro. Dovrebbero essere pomodori da sugo posti a un grado di maturazione tale da permettere loro di sprigionare i liquidi necessari.

La varietà è importante fino a un certo punto, se si rispettano questi semplici criteri. Anche perché va ricordato che, a prescindere da essa, il pomodoro rimane un ingrediente molto valido dal punto di vista nutrizionale. E’ ricco di vitamine, sali minerali e antiossidanti, come il licopene, oltre a fibre, acqua; infine apporta poche calorie. Il licopene, oltre a fare bene all’organismo su più livelli, è anche responsabile del colore rosso, infatti è presente in molti alimenti caratterizzati da questa tonalità cromatica.

La pasta con coniglio all’ischitana, un inno alla tradizione

La pasta con coniglio all’ischitana si qualifica come eccellenza campana, tuttavia contiene ingredienti che simboleggiano in generale la cucina mediterranea, per esempio i pomodorini, l’aglio e il basilico. I pomodorini sono fondamentali per dare al sugo quella dolcezza intensa che contrasta con il sapore deciso della carne. Durante la lenta cottura si sciolgono, creando un fondo denso e aromatico che rende omogenea la pasta in modo impeccabile.

L’aglio, invece, aggiunge il tocco aromatico tipico delle ricette di mare e di terra del Sud, rilasciando il suo profumo senza mai risultare invadente. Infine il basilico, che chiude il cerchio con la sua freschezza, la sua nota leggera e il suo verde intenso.

Tornando alla ricetta vi rivelo che il segreto della pasta con coniglio all’ischitana sta nella lentezza, ossia il ragù deve sobbollire piano, in modo che la carne diventi tenera e rilasci tutti i suoi succhi nel pomodoro. Si ottiene così una salsa densa e quasi vellutata, che avvolge i bucatini o i paccheri con un sapore inconfondibile. È una ricetta che racconta l’isola di Ischia, un luogo magico dove il mare incontra la terra e dove le tradizioni contadine convivono con l’eleganza della cucina mediterranea.

Un altro dettaglio importante riguarda la scelta del coniglio, che deve essere giovane e allevato a terra in modo da garantire una carne tenera, dal sapore delicato e persistente. Prima di unire il coniglio al sugo è buona norma rosolarlo con vino bianco, aglio e qualche foglia di alloro, in questo modo si sigillano i sapori e si evita che la carne perda troppa acqua durante la lunga cottura.

Come rendere meno stopposa la carne di coniglio?
Per ottenere una carne tenera e succosa è utile marinare il coniglio per qualche ora nel vino bianco con erbe aromatiche come rosmarino, timo e alloro. La marinatura ammorbidisce le fibre e riduce il rischio di secchezza. Durante la cottura, invece, va mantenuta la fiamma dolce e va aggiunto il brodo poco per volta per conservare i succhi.

Cosa bere con questa pasta al sugo di coniglio?

La pasta con coniglio all’ischitana merita un degno accompagnamento. Per l’occasione vi consiglio i vini rossi di medio corpo ma profumati, come l’Aglianico del Taburno o il Piedirosso dei Campi Flegrei. Entrambi esaltano la complessità del sugo senza metterlo in secondo piano, grazie al giusto equilibrio tra acidità e tannini.

Vi consiglio anche il Falerno del Massico, che può essere un abbinamento eccellente se viene servito fresco. Le sue note fruttate si armonizzano con i pomodorini, mentre la sua struttura accompagna la carne in modo elegante.

Per chi preferisce il vino bianco vi propongo il Fiano di Avellino. La sua mineralità richiama la natura vulcanica dell’isola e bilancia la componente grassa del condimento. Tutto ciò è la  dimostrazione che, anche con un sugo di carne, un vino bianco strutturato può dire la sua con grande classe.

FAQ sulla pasta con coniglio all’ischitana

Che sapore ha la carne di coniglio?

La carne di coniglio ha un sapore delicato e leggermente dolce, più vicino a quello del pollo che a quello della selvaggina. Tuttavia possiede un retrogusto più aromatico, che si sposa bene con sughi ricchi e spezie leggere. Nella versione all’ischitana il pomodoro e le erbe mediterranee ne esaltano la dolcezza naturale, rendendola gustosa e bilanciata.

La carne di coniglio fa ingrassare?

No, la carne di coniglio è considerata una delle più magre e salutari. Contiene poche calorie, circa 130 calorie per 100 grammi, e una bassa percentuale di grassi saturi. È ricca di proteine ad alto valore biologico e di vitamine del gruppo B. È adatta anche a regimi dietetici e a chi desidera un piatto proteico ma leggero.

Quanto deve cuocere la carne di coniglio?

Per una buona riuscita la carne di coniglio deve cuocere almeno un’ora, preferibilmente a fuoco basso e in una pentola coperta. Nei primi minuti si può rosolare a fiamma vivace per sigillare i succhi, poi si aggiunge il pomodoro e si lascia sobbollire lentamente. Il risultato deve essere una carne tenera che si stacca facilmente dall’osso, avvolta in un sugo profumato.

Dove si mangia il coniglio?

Il coniglio è diffuso in tutta Italia, ma è particolarmente apprezzato nelle regioni centrali e meridionali. A Ischia rappresenta una specialità locale, preparata secondo tradizioni contadine e servita nelle osterie di collina. Anche in Liguria, nel Veneto e nelle Marche si trovano varianti tipiche, spesso cucinate con vino bianco, olive o erbe aromatiche.

Cosa si mangia a Ischia?

A Ischia la cucina è un connubio perfetto tra mare e terra. Oltre al celebre coniglio all’ischitana, spiccano piatti come gli spaghetti ai frutti di mare, la zuppa di pesce, la parmigiana di melanzane e i dolci a base di limone. Le materie prime sono semplici ma genuine, spesso coltivate o pescate sull’isola stessa. Ogni ricetta rispecchia la tradizione mediterranea e l’amore per i sapori autentici.

Ricette con il coniglio ne abbiamo? Certo che si!

3.5/5 (2 Recensioni)
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