bg header
logo_print

La carne di coniglio, un’alternativa a pollo e tacchino

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

carne di coniglio
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
Stampa
5/5 (3 Recensioni)

Un approfondimento sulla carne di coniglio

Oggi prepariamo il coniglio ai finferli. La carne di coniglio fa da sempre parte della tradizione culinaria italiana. Se ben trattata, è un’ ottima carne squisita, morbida e adatta alle preparazioni più svariate: dalla cottura in umido, al ripieno, all’arrosto, fino ad arrivare al ragù. E’ anche una carne particolare, che si differenzia sotto molti aspetti dal manzo e dal suino. Innanzitutto è una carne bianca, dunque per caratteristiche biologiche può essere assimilata al pollo, al tacchino etc.

Coniglio calorie. Il sapore è comunque diverso, in quanto è sia dolce che pungente, e non di rado aromatico. La carne di coniglio si caratterizza per gli eccellenti valori nutrizionali: è fonte di proteine, vitamine e sali minerali. E’ anche poco calorica, in quanto povera di grassi, infatti siamo su altri livelli rispetto al manzo e al suino.

Va detto, poi, che esistono svariate tipologie di carne di coniglio (Oryctolagus Cuniculus). La biodiversità e i metodi di allevamento incidono parecchio sul sapore e sulle caratteristiche nutrizionali. Le maggiori differenze si notano tra la carne di coniglio da allevamento intensivo e la carne di coniglio di allevamento biologico, o all’aperto. Fermo restando che, per ragioni come minimo etiche, è bene preferire l’allevamento biologico.

Oggi

Preparazione coniglio ai finferli

Per la preparazione del coniglio ai finferli iniziate sbucciando lo scalogno e facendolo a fette sottili. Ungete una padella con un paio di cucchiai di olio d’oliva, poi unite lo scalogno e fatelo imbiondire. A questo punto unite anche il coniglio, regolate di sale e di pepe e aggiungete la maggiorana, il rosmarino, il timo e il prezzemolo tritati. Rosolate il coniglio, versate il vino bianco e fate sfumare a fiamma alta, poi abbassate la fiamma e completate la cottura coprendo il tutto con un coperchio (dovrebbero bastare 15  minuti massimo 20).

La prima cosa da fare nel frattempo è pulire i finferli  eliminando i residui di terra e lavandoli per bene e velocemente sotto l’ acqua corrente . Dopo averli lavati , fateli a pezzetti e versateli in una pentola unta con un po’ di olio e gli spicchi d aglio schiacciati. Cuocete a fiamma medio-alta per 5 minuti, poi aggiustate con un po’ di sale e un po’ di pepe. Quando mancano cinque minuti alla cottura del coniglio, unite i funghi e date una bella mescolata. Impiattate guarnendo il coniglio con qualche fogliolina di maggiorana. Se proprio non trovate i finferli potete utilizzare altri funghi tipo i porcini o gli champignons.

Ingredienti coniglio ai finferli

  • 600 gr. di coniglio a pezzi
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • 400 gr. di finferli
  • 1 scalogno
  • 2 spicchi di aglio
  • un mazzetto di erbe aromatiche (prezzemolo; timo: rosmarino e maggiorana)
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • un pizzico di sale e di pepe.

Una celebrazione della cucina casalinga: Coniglio ai finferli

Il coniglio ai finferli è un piatto raffinato che combina la delicatezza delle carni di coniglio con il sapore unico e leggermente speziato dei finferli, noti anche come gallinacci. Questo piatto richiama la tradizione culinaria di svariate regioni, dove la caccia e la raccolta di funghi rappresentano attività radicate e momenti di incontro con la natura.

La preparazione vede il coniglio, tagliato a pezzi, lentamente rosolato in padella con olio e burro. Una volta dorato, si aggiungono cipolla tritata, aglio ed erbe aromatiche come il rosmarino, che insieme alle carni rilasciano nell’aria profumi invitanti. I finferli, puliti e tagliati, si uniscono al coniglio, assorbendo i succhi e arricchendosi del sapore della carne.

Un bicchiere di vino bianco viene versato per sfumare, lasciando che l’alcol evapora e conferisca al piatto un aroma intenso e una leggera acidità che bilancia la dolcezza dei funghi. Il fuoco lento e una paziente cottura consigliano al coniglio di diventare tenero, mentre i finferli rilasciano il loro gusto nel sughetto che si forma.

Servito con un contorno di polenta morbida o di purè di patate, il coniglio ai finferli diventa un piatto confortante, ideale per le cene autunnali o invernali. La polenta, in particolare, con la sua consistenza cremosa, è la base perfetta per assorbire il sughetto aromatico e arricchire l’esperienza gustativa.

Con il suo mix di sapori terrosi e la ricchezza aromatica delle erbe, il coniglio ai finferli è una vera celebrazione della cucina casalinga. Rappresenta un ritorno alle origini, un invito a riscoprire gli ingredienti semplici ma di qualità che la natura offre. Ogni assaggio è un viaggio nelle tradizioni culinarie, un piatto da gustare lentamente, che riscalda il corpo e l’anima.

Le proprietà nutrizionali della carne di coniglio

Quali sono i valori nutrizionali coniglio? Carne di coniglio proprietà. Ho già accennato alla sua qualità principale, ovvero la sua completezza. Il riferimento è in particolar modo alle proteine ad alto valore biologico, infatti un etto di coniglio (crudo) apporta 20 grammi di proteine ogni 100, una quantità rilevante per una carne bianca, che si avvicina a quella delle migliori carni rosse.

Mentre dal punto di vista delle vitamine troviamo quelle del gruppo B, presenti in buone dosi. In particolare la vitamina B1, detta anche tiamina, che previene sintomi dell’inappetenza, dell’astenia e degli spasmi muscolari. La vitamina B2, detta anche riboflavina, supporta alcune funzioni metaboliche, come quelle riguardano i tessuti muscolari.

Invece la vitamina B3, nota come niacina, è invece responsabile del buon funzionamento della circolazione sanguigna. Per quanto concerne i sali minerali, si segnalano ottime dosi di calcio, fosforo,  potassio, ferro e magnesio. Il potassio interviene in molti processi, non ultimi quelli che regolano la pressione.

Il ferro supporta la corretta ossigenazione del sangue. Il calcio, invece, impatta in maniera positiva sulle salute delle ossa, mentre il fosforo supporta le performance cognitive (memoria in primis). Carne di coniglio e colesterolo. Come buona parte delle carni, anche quella di coniglio contiene il colesterolo, una sostanza che – se presente in grandi quantità – può provocare patologie cardiache e circolatorie anche gravi.

Tuttavia, l’apporto di colesterolo è davvero minimo, almeno rispetto alle altre carni. Siamo sui 52 mg ogni 100 grammi, una quantità molto bassa e insufficiente a provocare problemi di qualsiasi natura. Come ho già anticipato, la carne di coniglio è poco calorica, infatti un etto di carne di coniglio fornisce solo 118 kcal. Si tratta di un apporto inferiore a quello della carne di manzo (250 kcal) e di suino (240-330 kcal).

carne di coniglio

A chi fa bene questo tipo di carne?

Alla luce di ciò, la carne di coniglio può essere considerata compatibile con tutte le tipologie di diete, anche quelle dimagranti. Tanti esperti di nutrizione la consigliano e la inseriscono in tanti regimi alimentari a basso introito calorico. D’altronde i grassi ricoprono solo il 4,3%. La buona notizia è che la carne di coniglio è anche ipoallergenica ed è senza glutine, al netto delle possibili contaminazioni, che soprattutto nei circuiti industriali possono verificarsi.

Queste contaminazioni sono una dinamica abbastanza fisiologica, che viene sempre segnalata in etichetta. E’ senza lattosio, dal momento che tale sostanza è presente quasi esclusivamente nel latte di origine animale.

La carne di coniglio si caratterizza per un contenuto di nichel molto basso, se non addirittura assente. Questa caratteristica non è affatto scontata, dal momento che il nichel è presente un po’ ovunque. La carne di coniglio, in definitiva, può essere considerata uno dei pochi alimenti anti intolleranze alimentari.

Io ho inserito la carne di coniglio nella mia diet. Se non siete sicuri di seguire un’ alimentazione sana ed equilibrata è sempre meglio rivolgersi alla nutrizionista o chi vi segue .

Il consumo della carne di coniglio è consigliata anche a bambini durante lo svezzamento. Ricordo ancora che ai miei ragazzi davo l’ omogeneizzato di agnello, di coniglio e di cavallo per variare la loro dieta.

La differenza tra la carne di allevamento intensivo e all’aperto

A inizio articolo ho accennato alle differenze tra la carne di coniglio di allevamento intensivo e la carne di coniglio allevato all’aperto.E’  da preferire la seconda. La questione è anche etica, infatti i conigli allevati in maniera intensiva sono confinati in gabbie anguste, con tutti i disagi che ne possono derivare. Discorso diverso per i conigli che vivono all’aperto, che hanno un tenore di vita quasi “normale”.

La questione è però anche alimentare e nutrizionale, infatti i conigli allevati all’aperto vantano una percentuale di massa magra superiore, mentre la massa grassa è ridotta al minimo. Il grasso, poi, è quasi del tutto intramuscolare, e ciò – in genere – è considerato come un indicatore di “gusto”. Inoltre è improbabile che ai conigli, o a qualsiasi altro animale allevato all’aperto, vengano somministrati degli antibiotici per motivi di salute.

Coniglio ai finferli

Come cucinare la carne di coniglio

La carne di coniglio può essere cucinata in molti modi. Le ricette si sprecano, vista l’importanza che questo alimento ricopre nelle tradizioni gastronomiche locali. Tuttavia, a prescindere dalla ricette e dal metodo di cottura, vi è la necessità di trattare la carne in modo da ridurre al minimo o eliminare del tutto il sapore “selvatico” che la contraddistingue.

Per inciso, il sentore selvatico è presente anche in quella di allevamento in quanto è una caratteristica del coniglio che, tra le altre cose, può appesantire i piatti dal punto di vista organolettico.

Il miglior modo per “ripulire” la carne di coniglio è procedere con una marinatura leggera. Il giorno prima, quindi, andrebbe preparato un liquido da marinatura con scalogno e un cucchiaio di aceto bianco.

Dopodiché si immerge la carne di coniglio per almeno dieci ore, o se possibile tutta la notte. Trascorso questo lasso di tempo, la carne va asciugata con delicatezza con della semplice carta assorbente. Adottati questi accorgimenti, la carne è pronta per essere cucinata secondo la ricetta che avete in mente.

  • In umido:  viene cotto in un tegame con un fondo di olio, verdure e vino o brodo. È un metodo di cottura lento e delicato, che permette alla carne di cuocere in modo uniforme e di assorbire i sapori degli ingredienti.
  • Arrosto: viene cotto in forno, in genere con un contorno di patate, carote o altri ortaggi. È un metodo di cottura rapido e semplice, che permette alla carne di rimanere morbida e succosa.
  • Alla cacciatora: viene cotto in un tegame con un fondo di olio, verdure, vino rosso e funghi. È un metodo di cottura saporito e rustico, che si ispira alla cucina tradizionale italiana.
  • In padella:  viene cotto in padella, in genere con un contorno di verdure o pasta. È un metodo di cottura veloce e facile, che permette di preparare il coniglio in modo semplice e veloce.
  • Al forno con patate: viene cotto al forno con patate, in genere con un contorno di rosmarino o altre erbe aromatiche. È un metodo di cottura semplice e gustoso, che permette di preparare un piatto completo e saporito.
  • In agrodolce:  una ricetta sfiziosa e particolare, che si distingue per il suo sapore intenso ma equilibrato. È un piatto tipico della cucina siciliana, e in particolare della cittadina di Gela conosciuto anche come cunigghiu a’ stampirata, è un secondo piatto della tradizione siciliana, e nello specifico della cittadina di Gela. E’ una pietanza di carne dal sapore forte ma non pungente, che valorizza una delle carni più buone e allo stesso tempo più “difficili” da valorizzare.

Ricette con coniglio ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (3 Recensioni)
Riproduzione riservata

1 commento su “La carne di coniglio, un’alternativa a pollo e tacchino

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare HTML tags e attributi:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

TI POTREBBE INTERESSARE

Filetto di maiale con salsa di pesche

Filetto di maiale con salsa di pesche, un...

Come cucinare il filetto di maiale con le pesche? Il vero punto di forza di questa ricetta a base di filetto di maiale è il condimento a base di purea di pesche. Si tratta di una scelta ardita che...

Caprese in bicchiere

Caprese in bicchiere, un’idea simpatica per un primo...

Quali pomodori utilizzare nella caprese in bicchiere? La caprese in bicchiere è un’insalata semplice, che si basa quasi interamente sulla qualità degli ingredienti. In particolare bisogna...

Gamberi alla catalana

Gamberi alla catalana, un piatto di pesce ricco...

Catalana di gamberi: un’insalata più che un secondo Come ho già accennato, i gamberi alla catalana (o catalana di gamberi che dir si voglia) hanno tutto l’aspetto di un’insalata, infatti...