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A tavola con i nutrienti semi di girasole!

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

semi di girasole

Semi di girasole: nutrienti snack e non solo!

Oggi non potevo fare a meno di parlare dei semi di girasole, delle loro proprietà e dei metodi di utilizzo. Perché? Sono semi oleosi saporiti, genuini, nutrienti e sazianti. Inoltre, inutile dire che è impossibile non rimanere affascinati davanti ai campi di girasoli… caratterizzati da questi grandi fiori che seguono il sole, colorando le campagne di un giallo vivace, fin dall’arrivo della bella stagione!

Oltre alla loro bellezza, ci regalano appunto i loro preziosissimi semi dalle molteplici proprietà nutritive che, se trattati, tostati e cucinati, diventeranno validi ingredienti per le vostre ricette.

Potrete impiegare i semi di girasole in diversi piatti, senza dimenticare che così come sono possono rivelarsi dei pratici spuntini da assaporare a metà mattinata o sfiziosi snack pomeridiani… Andiamo a vedere come introdurli nella nostra alimentazione e come usarli in cucina.

Le pietanze da portare in tavola

Proteici e ricchi di grassi sani, i semi di girasole dovrebbero far parte della nostra dieta e non sarà neanche tanto difficile introdurli nei nostri pasti. Grazie al loro sapore, sotto certi aspetti simile alla nocciola, si presentano come un ottimo componente di un sano muesli per la colazione. Ma c’è altro, con questi semi potrete arricchire le vostre insalate, zuppe e minestroni: basterà semplicemente aggiungerli prima di impiattare (o come decorazione) e il gioco sarà fatto.

Sono perfetti anche per la realizzazione di gustosi piatti di carne o pesce e, se amate fare il pane in casa, potete inserirli nelle ricette che preferite… Sì, è davvero così facile!  I semi di girasole vi caricheranno di energia e aiuteranno l’apparato gastrointestinale a funzionare al meglio.

semi di girasole

In molti casi, andranno a completare il vostro pasto contribuendo al benessere generale del vostro corpo. Non a caso, a questi alimenti sono stati attribuite proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Tra l’altro, contengono buoni livelli di vitamina E, che combatte i radicali liberi e favorisce il rinnovo cellulare.

Altri consigli per chi desidera cucinare con i semi di girasole

Una delle ricette che vi consiglio è quella dei lollipop di parmigiano reggiano: sono perfetti per proporre ai vostri ospiti un antipasto a dir poco sfizioso e nutriente allo stesso tempo, nonché adatto persino a tutti coloro che devono stare alla larga dal glutine e dal lattosio.

Per quanto riguarda il dessert, dovreste sapere che questi alimenti si sposano molto bene con il cioccolato fondente e con spezie di vario tipo, e possono essere frullati per creare una sfiziosa granella da cospargere dove vorrete.

In generale, potrete usare questi semi ricchi di proteine, acidi grassi essenziali e fibre vegetali ogni qualvolta che vorrete, senza però esagerare in quanto si rivelano abbastanza calorici. In pratica, i semi di girasole si presentano come un ingrediente molto versatile e ideale per le vostre creazioni culinarie.

Anche per quanto riguarda le decorazioni sono davvero ottimi e di certo non rimarranno nel piatto… Provare per credere! In base ai vostri gusti e alla vostra fantasia, realizzerete tantissimi piatti e prodotti da forno deliziosi sotto ogni punto di vista!

L’olio di girasole o meglio l’olio di semi di girasole è sicuramente tra gli oli di semi più utilizzati in cucina. Come ho scritto i semi di girasole hanno ottime proprietà e ci sono vari modi per introdurli nella dieta. Ma anche l’olio che se ne ricava non scherza.

È uno degli oli vegetali più utili per prevenire malattie cardiache e abbassare il colesterolo, perché è ricco di fenoli, sostanze con proprietà preventive contro le malattie degenerative.

Crocchette di patate, un succulente street food tradizionale

Le crocchette di patate sono un piatto da rosticceria che appartiene ormai alla tradizione italiana. Sono molto semplici da preparare, sfiziose e molto gustose. Ovviamente sono anche abbastanza grasse, dal momento che, ingredienti a parte, sono fritte. Qualsiasi altro metodo di cottura, per esempio al forno, è sconsigliato. Tuttavia, sono un piacere a cui ci si può abbandonare di tanto in tanto, magari senza abusarne. La ricetta che vi propongo oggi è quella classica, quindi non ci sono modifiche particolari, per quanto il piatto si presti a qualche forma di personalizzazione che è possibile riscontrare tra una regione e l’altra.

La ricetta è molto semplice, l’unica difficoltà è data dalla scelta delle patate, che ovviamente incide sul risultato finale e soprattutto in fase di cottura. Friggere, infatti, è meno facile di quanto possa sembrare. Soprattutto è una questione di temperatura, quella ideale è di 170 gradi. Come mantenere una temperatura stabile di 170 gradi? Un trucco può essere quello di friggere poco per volta, in modo da evitare che la presenza di “troppa roba” nell’olio caldo ne provochi il raffreddamento. Nel caso delle crocchette di patate, potrebbero bastare tre o quattro pezzi contemporaneamente.

Quali patate scegliere per realizzare delle ottime crocchette?

Per realizzare le crocchette occorre fare attenzione alle patate. Anche perché esistono più tipologie, e il rischio è di ritrovarsi con crocchette troppo morbide, instabili o, al contrario, eccessivamente farinose. Molti optano per le classiche patate gialle, quelle che si trovano soprattutto al supermercato. Anche perché, in effetti, sono molto sode. Tuttavia, la patate gialla non dovrebbe essere la prima scelta, infatti ci sono altri tipi di patate che rendono molto di più nella preparazione delle crocchette.

Crocchette di patate

Mi riferisco alle patate rosse. Di rosso, in realtà, hanno solo la buccia (che è ricca di antocianine), la polpa è invece tra il bianco e il giallo chiaro. Inoltre è soda, compatta e in grado di resistere alle elevate temperatura. Dunque, può essere presa in considerazione in caso di cottura prolungata o, in alternativa, di cottura “breve ma intensa”. Le patate rosse sono l’ideale per le crocchette in quanto garantiscono il massimo del gusto e della stabilità.

Che tipo di Parmigiano usare per l’impasto?

La lista degli ingredienti delle nostre crocchette di patate comprende anche il Parmigiano Reggiano grattugiato. Si fa presto a dire parmigiano, anche perché a disposizione ce ne sono varie tipologie, che si differenziano esclusivamente per la stagionatura. Alcuni prodotti sono frutto di stagionature inferiori ai 16 mesi, altri invece sono stagionati anche per tre anni. Quali scegliere? Per rispondere a questa domanda è bene analizzare precisamente il ruolo del Parmigiano in questa ricetta.

Un ruolo che è semplice ma significativo. Banalmente, si versa nella ciotola con tutti gli ingredienti che andranno a formare l’impasto. Il procedimento non è diverso da quello che sta alla base delle polpette, altra pietanza che appartiene tanto allo street food quanto alla tradizione. Scegliere il Parmigiano vuol dire scegliere la stagionatura. L’ideale è fare riferimento alle stagionature prolungate. Più il formaggio è stagionato, più si presta ad essere grattugiato. Forse 36 mesi di stagionatura, per questo caso almeno, possono sembrare tanti, ma anche 24 potrebbero bastare.

Ecco la ricetta delle crocchette di patate:

Ingredienti per 8 persone (circa 30 crocchette):

  • 1 kg. di patate rosse,
  • 30 gr. di tuorli,
  • 2 uova,
  • q. b. di pepe e sale fino,
  • 100 gr. di Parmigiano Reggiano DOP,
  • un pizzico di noce moscata,
  • q. b. di olio di girasole.

Preparazione:

Per preparare crocchette di patate iniziate spazzolate e lavate le patate passandole sotto l’acqua corrente. Poi ponete le patate in una pentola capiente con tutta la buccia, coprite con l’acqua e fate lessare per 40 minuti. Se utilizzate la pentola a pressione vi basteranno 20 minuti. In questa fase vi consiglio di scegliere patate della stessa grandezza, in modo da uniformare la cottura. Ad ogni modo, quando le patate sono pronte, fatele intiepidire un po’. Successivamente, riducetele in purea con uno schiacciapatate. Ora versate in una ciotola i tuorli, il sale e il pepe. Poi sbattete per bene il tutto ed aggiungete la purea di patate, la noce moscata e il formaggio grattugiato finemente. Quindi mescolate accuratamente per amalgamare tutti gli ingredienti fino a ricavare un composto asciutto, soffice e uniforme.

Adesso formate le crocchette: prendete un pezzo di impasto alla volta, pari a 30-40 grammi circa e conferitegli una forma a cilindro affusolata alle estremità. Adagiate le crocchette su un vassoio coperto di carta da forno. Procedete con la panatura: preparate due ciotole, una con 2 uova sbattute e una con il pangrattato, poi passate le crocchette nelle uova e subito dopo nel pangrattato. Adesso è ora di friggere. Scaldate abbondante olio di girasole in un tegame (potete optare anche per l’olio di arachidi). Quando l’olio raggiunge i 170 gradi immergete le crocchette 3 o 4 alla volta, poi aiutandovi con la schiumarola, giratele e cuocete fino a quando non si saranno uniformemente dorate. Una volta pronte, scolate le crocchette sulla carta assorbente per togliere l’ olio in eccesso e servitele ben calde

5/5 (1 Recensione)
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