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Risotto ai porri e salsiccia con curcuma, un primo aromatico

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

risotto ai porri salsiccia e curcuma
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 15 min
cottura
Cottura: 15 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Quanto è buono, quanto è bello il risotto salsiccia e porri

Siete impazienti di scoprire come si prepara il risotto ai porri e salsiccia con curcuma? Prima di passare al procedimento di questa deliziosa ricetta vorrei soffermarmi sui benefici di alcuni ingredienti protagonisti di questo piatto unico, gustoso e dall’ottimo indice di sazietà.

Al posto della cipolla e dello scalogno, ad esempio, ho scelto il porro, scoprirete presto che quest’ultimo è un ortaggio possiede delle proprietà da non sottovalutare e dei vantaggi per la nostra salute. Alle carni più grasse, poi, ho preferito la carne di vitello magra; insieme vedremo quali sono le proprietà di questo alimento. Non perdiamo tempo: buona lettura!

Ricetta risotto ai porri e salsiccia

Preparazione risotto ai porri e salsiccia

Mondate i porri, eliminando la base e le foglie esterne più dure; poi, tagliateli a rondelle e versateli in una casseruola con l’olio extra vergine di oliva caldo.

Lasciateli appassire a fuoco lento, mescolando spesso, quindi aggiungete le salsiccette private della pelle e sbriciolatele.

Cuocete, mescolando, per altri 5 minuti, poi versate il riso Carnaroli e lasciatelo tostare.

A questo punto aggiungete il vino bianco, lasciatelo sfumare e unite un mestolino di brodo bollente.

Portate a cottura unendo un mestolino di brodo per volta e, 5 minuti prima di finire la cottura, aggiungete anche la curcuma sciolta in due cucchiai di brodo.

Servite guarnendo con l’erba cipollina tagliata a rondelle sottili e spolverizzando con il pepe.

Buon appetito!

Ingredienti risotto ai porri e salsiccia

  • 280 gr di riso Carnaroli
  • 4 porri400 gr di salsiccette di vitello magre
  • 1 cucchiaio di curcuma in polvere
  • qualche filo di erba cipollina
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • q.b. di brodo vegetale e pepe nero

Risotto ai porri e salsiccia con curcuma, tra tradizione e sperimentazione

Il risotto ai porri e salsiccia con curcuma non è il classico risotto, infatti riesce nell’impresa di porsi a metà strada tra tradizione e innovazione. Se si guarda al procedimento, può essere considerato come un risotto comune: il riso viene tostato e cotto su una base di soffritto con l’aiuto di una generosa dose di brodo vegetale.

Se si guarda alla lista degli ingredienti, invece, si nota qualche peculiarità. Il riferimento è all’abbinamento tra salsiccia, curcuma e porri, che non è certo tipico dei risotti. Anche la guarnizione suggerisce qualche innovazione: essa è realizzata non già con il burro e il Parmigiano (protagonisti della mantecatura tradizionale), bensì con l’erba cipollina e il pepe.

Nel complesso è un primo dal sapore spiccato, molto equilibrato e bello a vedersi. E’ perfetto per ogni occasione, ma si presta anche ai pranzi più eleganti, o a quelli in cui è “obbligatorio” fare bella figura. Per quanto concerne il grado di difficoltà, nonostante queste innovazioni il piatto è davvero semplice da fare. Insomma, è un risotto alla portata di tutti.

Salsiccia e porri, una combinazione niente male

Il vero punto di forza di questo risotto è la compresenza dei porri e della salsiccia. A differenza di altri primi piatti, la salsiccia non viene aggiunta alla fine (come guarnizione), ma partecipa alla cottura insieme al soffritto. In tal modo il risotto si impregna dei suoi sapori e diventa più gustoso. Nello specifico, si fanno appassire i porri a fuoco lento con un po’ di olio extravergine d’oliva, poi si integrano con le salsicce spellate e ridotte a ragù.

Vi consiglio di utilizzare delle salsicce di piccole dimensioni, di vitello, e soprattutto che siano magre. Il sapore del grasso, se in eccesso, potrebbe coprire quello dei porri. D’altronde i porri sanno sì di cipolla, ma in una versione più delicata.

La presenza dei porri e della salsiccia rende il risotto quasi un pasto completo. I porri sono ricchi di vitamine e sali minerali, mentre la salsiccia abbonda in proteine.

Il contributo della curcuma nel risotto ai porri e salsiccia

Un ingrediente tutto sommato classico di questo risotto ai porri e salsiccia è la curcuma. Tale spezia ricorre in molte varianti esotiche di risotto. Il suo scopo è duplice: da un lato insaporisce con il suo aroma riconoscibile e delicato, dall’altro colora con la sua tonalità che si pone tra il giallo e l’arancione.

La curcurma va inserita in una fase avanzata della ricetta, ovvero quando manca qualche minuto alla cottura del riso. Dovreste prima scioglierla in pochi cucchiai di brodo, in modo che raggiunga il riso nella sua interezza.

La curcuma è una spezia preziosa, anche perché fa bene alla salute. E’ infatti ricca di antiossidanti, sostanze che rallentano l’invecchiamento, riducono l’impatto dei radicali liberi e aiutano a prevenire alcune forme tumorali. La curcuma è conosciuta in quanto protagonista del mix di spezie più famose al mondo: il curry.

Come preparare un perfetto brodo vegetale?

Nonostante gli abbinamenti peculiari, il risotto ai porri e salsiccia con curcuma ripropone alcune fasi tradizionali. Il riferimento è in particolare alla cottura in brodo vegetale, che è tipico dei risotti, più che dei piatti a base di riso di altre cucine (come quelle orientali). Dunque, il brodo gioca un ruolo fondamentale in quanto insaporisce, oltre a fungere da liquido di cottura.

Potreste essere tentati di utilizzare il classico dado, tuttavia vi consiglio comunque di preparare il brodo in casa. Solo così, infatti, avrete pieno controllo sul gusto e sulla qualità, e in particolare sulla quantità di sale da dosare (i brodi commerciali tendono ad essere molto salati).

Qui sul sito ho proposto la ricetta per un brodo vegetale leggero e genuino, dunque vi rimando direttamente ad essa. Posso però anticiparvi che per una preparazione perfetta del brodo vegetale, bisogna fare attenzione alla maturazione delle verdure e alla quantità di acqua.

Ovviamente, se siete intolleranti al nichel prestate ancora più attenzione alla scelta degli ingredienti, in quanto molti sono pieni di questa sostanza.

Se il brodo vegetale rappresenta un motivo di continuità con i risotti tradizionali, così non è per la guarnizione in quanto manca la mantecatura. Come mai? Semplice, la funzione aromatizzante di alcuni ingredienti verrebbe meno con la mantecatura a base di burro e Parmigiano Reggiano. Questi due alimenti sono infatti essenziali per rendere cremoso il risotto, ma tendono a coprire gli altri sapori.

Perché ho scelto i porri nella mia preparazione di oggi

Dal sapore delicato, il porro (Alium porrum) si utilizza in cucina per la preparazione di diverse ricette leggere e raffinate. È un valido sostituto della cipolla ma ha un gusto più tenue e delicato.

Quest’ortaggio era conosciuto fin dai tempi degli antichi egizi; infatti, sembra che sia loro che i romani fossero convinti che i porri aiutassero a mantenere in salute la gola, favorendo il sonno.

Della famiglia delle Liliaceae, il porro è coltivato in tutto il mondo. Sebbene si trovi in commercio tutto l’anno, grazie alla coltivazione in serra, il periodo di raccolta va dalla fine dell’autunno fino a metà inverno. Costituito dal 90% di acqua, rappresenta un ottimo diuretico e apporta benefici anche all’intestino. Adatto a chi segue una dieta ipocalorica, è fonte di sali minerali, vitamine e fibre.

risotto ai porri salsiccia e curcuma

Salsiccia di vitello, per restare in forma con gusto

Nella mia ricetta del risotto porro e salsiccia ho scelto la carne di vitello perché, oltre a essere una fonte di proteine di qualità elevata, è ricca di vitamine e minerali alleati del corretto funzionamento del metabolismo, di folati essenziali per lo sviluppo del sistema nervoso durante la gravidanza, di vitamina B12 (importante per il funzionamento del sistema nervoso), di molecole dalle proprietà antiossidanti e di ferro.

In aggiunta, la carne di vitello apporta calcio, fosforo e magnesio, amici della salute di ossa e denti. Non dimentichiamo però che si tratta comunque di una fonte di grassi saturi e di colesterolo.

Limitandone il consumo a due volte a settimana, è possibile sfruttare i benefici nutrizionali di questa carne senza però aumentare i rischi per il nostro benessere, soprattutto per quello cardiovascolare.

Ricette risotti ne abbiamo? Certo che si!

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