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Pesto di basilico alla genovese: un classico intramontabile

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Pesto alla genovese
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette a basso contenuto di nichel
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 25 min
cottura
Cottura: 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (2 Recensioni)

Pesto di basilico alla genovese, la ricetta dei giorni no!

Per quanto si possa essere appassionati di cucina, il pesto di basilico alla genovese viene in nostro soccorso ogni volta che siamo nei famosi “giorni no”. Quando magari abbiamo l’influenza, la febbre, siamo pieni di dolori e non ci va di muovere un passo fuori dal letto, ecco che il pesto pronto sembra essere una manna dal cielo per levarci la preoccupazione di cosa mangiare. A volte, andiamo di fretta, altre volte dobbiamo lasciare qualcosa di pronto, insomma, le occasioni giuste per degustare il pesto di basilico non mancano mai!

Quando non sto bene ed il mio maritino Gabriele si aggira in cucina, il pesto alla genovese è proprio uno dei suoi cavalli di battaglia. Ogni tanto anche a lui piace dilettarsi tra pentole e fornelli, così per qualche ora – magari per cause di forza maggiore – gli concedo il posto d’onore! Devo dare a Cesare quel che è di Cesare e riconoscere che un bel piatto di pasta al pesto a volte già è in grado di rimettermi in forma!  Tra i primi piatti che utilizzo spesso con il pesto sono le trofie, le trenette o i testaroli.

Conoscete i testaroli? Abbiamo a che fare con una tipologia di pasta fresca che viene condita principalmente proprio con il pesto. Questi due protagonisti uniscono le loro storie e i loro sapori in un piatto semplice e al tempo stesso gustoso. Si tratta di un primo piatto saziante e coinvolgente, senza glutine e senza lattosio, che piace agli adulti e anche ai bambini. Quindi, che ne pensate? Desiderate prepararlo?

Ricetta originale del pesto di basilico alla genovese:

Preparazione pesto di basilico alla genovese

  • Per preparare il pesto alla genovese prima di iniziare preparate tutti gli ingredienti sul piano di lavoro.
  • Come prima cosa pulite le foglie di basilico passandole sotto l’acqua fresca.
  • Tamponate delicatamente le foglioline con uno straccio pulito per asciugarle. Sbucciate, poi, uno spicchio d’aglio.
  • L’opzione migliore per ottenere un pesto artigianale è utilizzare un mortaio. Mettete dunque basilico, aglio, pinoli, sale grosso ed un cucchiaio d’olio nel mortaio di marmo, poi pestate a lungo e con calma.
  • Aggiungete l’olio poco per volta, in base alla necessità. Dovrete insistere con il pestello fino a spappolare completamente le foglioline ed i vari ingredienti.
  • Otterrete alla fine una crema dal colore intenso, verde e profumatissima. La crema deve essere morbida.
  • Versate dunque il pesto di basilico in una ciotola ed aggiungetevi il formaggio grattugiato, mescolando il tutto assieme fino a completo assorbimento.
  • In assenza del mortaio di marmo o quando avete meno tempo a disposizione, mettete tutti gli ingredienti nel frullatore. Quando si fa il pesto con il frullatore, occorre considerare che serviranno un paio di cucchiai d’olio in più.
  • Procedete frullando ad impulsi per evitare che si possa surriscaldare il composto, compromettendo il sapore.
  • Come fatto per il pesto al mortaio, versate il composto in una ciotola ed unitelo al formaggio fino ad ottenere un composto omogeneo.
  • Dopo aver preparato il pesto alla genovese, versatelo nei vasetti sterili ma, prima di chiuderli ermeticamente, lasciate riposare con l’imboccatura aperta per circa due ore. Durante il tempo di riposo coprite l’apertura poggiando un foglio di carta oleata.
  • Dopo un paio d’ore noterete l’olio emergere in superficie, isolando il pesto dall’aria e garantendone una migliore conservazione.
  • A questo punto, chiudete ermeticamente i vasetti e – se la quantità d’olio dovesse sembrarvi scarsa – versate dell’olio aggiuntivo.
  • Potrete conservare il pesto in questo modo per diversi mesi e sarà ancora buono, nonostante il colore verde iniziale tenderà a scurirsi col passare del tempo.
  • Questo pesto può essere aggiunto direttamente alla pasta, a seconda della pietanza. Se lo utilizzate per condire le trofie, potete salare un po’ l’ acqua di cottura ed utilizzarla cosi per diluire il pesto e renderlo cremoso.
  • In meno di 30 minuti il pesto alla genovese è pronto per condire la pasta!

Ingredienti pesto di basilico alla genovese

  • 100 gr. di foglie di basilico genovese DOP (o basilico Sfera nichelfree)
  • 2 spicchi d’aglio
  • 50 gr. di pinoli o pinoli di cedro
  • 30 gr. di Pecorino stagionato grattugiato
  • 70 gr. di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 200 gr. di olio extravergine di oliva
  • un pizzico di sale grosso

Ho fatto il pesto “pensando a te”!

Non avete idea di quanto un buon pesto di basilico alla genovese possa essere una risorsa da dispensa davvero preziosa. I vostri figli sono fuori perpesto l’università? Non potrete fare loro regalo più gradito se non dei vasetti con salse, pesti o sughi pronti! Si sa, la vita dell’universitario, i primi anni fuori di casa, lo studio, ma anche il lavoro, gli impegni, insomma, possono essere difficoltà particolarmente opprimenti. In queste condizioni spesso la voglia di cucinare e mangiare bene è la prima a venire meno. Così che si fa? Via di pietanze pronte, pizza, fast food e quattro salti in padella.

Volete evitare ai vostri cari di fare ricorso a queste risorse ricche di conservanti? Regalate loro la comodità di avere in dispensa dei vasetti col pesto fatto in casa, buoni e pronti per l’occasione. Un’altra buona idea è regalare pesto, sugo o salsa magari alle neo-mamme. Ho scoperto, per esperienza, che quando si ha a che fare con un piccolo adorabile bambino appena nato, con le ore di sonno contate e milioni di cose a cui badare, avere un pasto sano e pronto è un dono a dir poco inestimabile! Provate e leggerete pura gratitudine nei loro occhi.

Un potente antiossidante in formato cremoso

Quando prepariamo il pesto alla genovese, ricetta tipica della cucina ligure , col basilico fresco ed i pinoli possiamo essere fieri di portare a tavola un ottimo antiossidante ed antinfiammatorio naturale. Il basilico contiene inoltre vitamina K, vitamina A, betacarotene, manganese, vitamina C, rame, oli volatili e flavonoidi.

Utilizzando il basilico nel pesto e per insaporire le nostre ricette ci regaliamo notevoli proprietà nutrizionali che possono curare il nostro organismo dall’interno. E cosa c’è di meglio di un pesto home-made per la nostra salute? Basta scegliere ingredienti a chilometro zero e rigorosamente biologici per mantenerci sani!

Sapete come si conserva il pesto? 

La risposta è meno scontata di quanto si possa immaginare. Anche perché, al netto della semplicità della ricetta, presenta dei tratti particolari, soprattutto per quanto concerne la conservazione degli ingredienti nel tempo. Porsi la domanda è comunque utile, dal momento che spesso si avverte l’esigenza di un pasto veloce, e di ridurre il tempo ai fornelli. In quel caso, cosa c’è di meglio di una salsa pronta ma, allo stesso tempo, casereccia e di qualità? Leggete con cura l’articolo su come conservare al meglio il pesto.

La ricetta del pesto di basilico si può migliorare?

La ricetta del pesto di basilico è ben codificata e fa parte della tradizione italiana a tutti gli effetti. Ciò non impedisce di apportare alcune modifiche e persino di migliorarlo secondo il proprio gusto.

Per esempio è possibile sostituire i pinoli con le mandorle. In questo modo otterrete un pesto dal sapore più morbido, magari meno granuloso ma comunque adatto ai palati che apprezzano i sapori meno intensi (quindi più adatto ai bambini).

Nondimeno potete accompagnare il basilico con qualche erba aromatica, come il prezzemolo e la salvia. Nel primo caso otterrete un pesto leggermente più amaro ma comunque delizioso. Nel secondo caso il pesto assumerà un sapore più rustico e quasi silvestre. Il consiglio è quello di sperimentare, tenendo bene a mente le specificità di ogni ingrediente.

Come si prepara il pesto alla genovese senza mortaio

Il mortaio è parte integrante della ricetta tradizionale del pesto di basilico alla genovese. Nello specifico si utilizza il mortaio in marmo con pestello in legno. Ovviamente va bene anche il mortaio in legno, anche se questo materiale tende a “catturare” parte degli ingredienti e potrebbe essere più difficile da pulire.

Non tutti hanno a disposizione un mortaio e un pestello, ma per fortuna è possibile utilizzare anche il frullatore o il robot da cucina. In questo modo risparmierete tempo e otterrete comunque un buon pesto. Attenzione, un pesto più liscio e meno granuloso è certamente più adatto al condimento della pasta, ma meno soddisfacente al palato.

Proprio per questo vi consiglio di utilizzare la funzione “pulse”, laddove è presente. Questo permette di verificare di volta in volta la consistenza del pesto, aggiungendo olio o acqua bollente alla bisogna.

Quali sono le dosi giuste per fare il pesto?

Il segreto per preparare un buon pesto non risiede nell’impiego del mortaio, del pestello o del frullatore, bensì nell’impiego degli ingredienti nelle giuste dosi. Citare i grammi precisi è utile ma un po’ scomodo, in quanto non offre chiari riferimenti qualora si decidesse di preparare una quantità maggiore o minore rispetto a quella suggerita dalla ricetta di turno. Dunque è meglio parlare di proporzioni.

Quindi quali sono le dosi giuste per fare un ottimo pesto? In teoria si dovrebbero utilizzare due parti di basilico per una parte di pinoli, bilanciando con abbondante olio extravergine d’oliva fino ad ottenere la giusta consistenza.

Inoltre si aggiungono due parti di Parmigiano Reggiano e una parte di Pecorino per dare sapore. L’aglio si usa con moderazione, generalmente uno spicchio ogni due manciate di basilico. Il sale, invece, si aggiunge a gusto, ma senza esagerare per non sovrastare i sapori delicati degli altri ingredienti. Eventualmente si può aggiungere qualche goccia d’acqua per regolare la densità della salsa.

FAQ sul pesto di basilico alla genovese

Che strumento usare per fare il pesto?

Per fare il pesto si usava tradizionalmente il mortaio in marmo con pestello in legno, ma oggi si utilizza spesso anche un frullatore o un robot da cucina per velocizzare il processo.

Che pasta si usa per il pesto?

La pasta più comune per il pesto sono le trenette, ma anche trofie, le linguine o gli spaghetti si abbinano bene con questa salsa ligure, esaltandone il sapore fresco.

Che formaggio si usa per il pesto?

Per il pesto si utilizzano in genere il Parmigiano Reggiano e il Pecorino, che conferiscono alla salsa il giusto equilibrio tra sapore dolce e salato.

Chi ha inventato il pesto di basilico?

Il pesto di basilico è nato in Liguria, ma “l’inventore” non è noto. Si sa solo che è comparso nel basso medioevo, quando la produzione di formaggi stagionato ha fatto capolino nella storia culinaria italiana.

Come lavare le foglie di basilico per il pesto?

Per lavare le foglie di basilico si immergono in acqua fredda, agitandole delicatamente. Poi si scolano e si asciugano con cura tamponandole con un panno, o con della carta assorbente.

Ricette pesto ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (2 Recensioni)
Riproduzione riservata

3 commenti su “Pesto di basilico alla genovese: un classico intramontabile

  • Gio 16 Ago 2012 | Barbara ha detto:

    Proverò a rifarlo con le tue proporzioni, anche se il basilico che ho sul balcone è decisamente… affranto dal caldo!! Auguri di pronta guarigione!

  • Gio 16 Ago 2012 | Chiara ha detto:

    buono e versatile, si può usare in molte preparazioni!

  • Gio 16 Ago 2012 | Italians Do Eat Better ha detto:

    Adoro il pesto genovese! Durante l’estate lo preparo in grandi quantità che surgelo in vasetti da consumare durante l’inverno.

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