Il ragù di capriolo , una carne delicata e gustosa
Ricetta ragù di capriolo: gusto autentico senza glutine né compromessi
Quando si parla di piatti ricchi e avvolgenti, la ricetta del ragù di capriolo merita un posto d’onore. È un sugo robusto, nato dalla tradizione, che racconta storie di boschi, cacciagione e lunghe cotture. A differenza di altri ragù, quello di capriolo ha una personalità delicata ma intensa, ideale per chi cerca sapori autentici e un po’ selvatici. Questa preparazione, se realizzata con attenzione, è perfetta anche per chi è intollerante al glutine, perché non richiede farine per addensare o ingredienti a rischio. Basta scegliere materie prime sicure e il gioco è fatto.
Il capriolo è una carne magra, tenera e sorprendentemente leggera. Richiede una marinatura delicata e una cottura lenta, che ne esaltino il profumo senza coprirne il gusto. Una volta pronto, il ragù può accompagnare una pasta fatta in casa o una morbida polenta. È perfetto anche in abbinamento a tagliatelle di castagne, per un tocco più rustico. Questo sugo è una coccola, ideale per giornate fredde e tavole conviviali. Lo consiglio anche a chi è intollerante al lattosio: basta usare olio extravergine d’oliva e nulla andrà perso in gusto.
Per ottenere un sapore più equilibrato, lascia marinare la carne con vino rosso, sedano, carota, cipolla e spezie per almeno 8 ore. Il risultato sarà morbido e profumato.
Questa ricetta ragù di capriolo è perfetta per chi ama i piatti tradizionali ma vuole portare a tavola qualcosa di diverso. È una preparazione che si adatta bene anche a un menù senza glutine, soprattutto se accompagnata da pasta o gnocchi gluten free. Il sugo può essere preparato in anticipo, anzi migliora se riposa qualche ora. Può anche essere congelato in porzioni, per averlo pronto nei momenti in cui serve un piatto che scaldi cuore e stomaco. Il suo profumo avvolge la cucina, il gusto conquista tutti: una ricetta da salvare, replicare e raccontare.
Preparare il ragù di capriolo non è difficile, ma serve tempo e amore. Ogni passaggio richiede cura, dalla scelta della carne alla cottura lenta. Non si tratta solo di un sugo, ma di un’esperienza sensoriale completa. Servilo con un calice di vino rosso e il piatto diventa un piccolo evento. E se avanzasse un po’ di ragù, usalo per farcire lasagne rustiche: sarà un successo. In un mondo che corre, fermarsi a preparare un ragù così è un atto di amore verso sé stessi e chi si ha a tavola.
Ricetta ragù di capriolo
Preparazione ragù di capriolo
Come prima cosa occorre marinare la carne, a tal proposito sono necessarie dalle 8 alle 20 ore. Per questo motivo occorre cominciare a predisporre la marinatura almeno il giorno prima di quello pensato per l’assaggio del ragù di capriolo.
Preliminarmente, lavate con cura la carne di capriolo sotto acqua corrente a temperatura ambiente. Riponete la carne così trattata in una ciotola piuttosto capiente assieme ad alloro, salvia, rosmarino, aglio, pepe nero in grani, cipolla, ginepro e chiodi di garofano. Versate sopra alla carne ed alle spezie un litro di vino rosso corposo, assicurandovi che il capriolo rimanga completamente affogato sotto la marinatura. Riparate il contenuto della ciotola con della pellicola trasparente e lasciate il tutto a marinare in frigo per almeno 8/9 ore (massimo 20).
Trascorse le ore della marinatura, i pezzi di capriolo vanno scolati e macinati in un tritacarne. In assenza di un tritacarne, potrete macinare il capriolo a punta di coltello. Una volta macinata la carne, tritate carota, sedano e cipolla, riducendo il tutto in pezzetti piuttosto piccoli. In una pentola alta, con un po’ di burro chiarificato, ponete a rosolare le verdure.
Quando le verdure cominciano a mostrarsi appassite, unite la carne tritata. Cuocete a fioco vivace la carne di capriolo con le verdure, mescolando di tanto in tanto, finché non avrà cambiato colore in relazione alla cottura.
Quando il capriolo sarà uniformemente marroncino/grigiastro, versate il vino rosso e lasciate sfumare. Evaporato tutto l’alcool, versate il pomodoro e continuate la cottura a fuoco basso, coprendo la padella. La cottura dovrà essere lenta e delicata per almeno 4 ore, mescolando ogni tanto per evitare che si attacchi la carne sul fondo. Se nel corso della cottura il sugo dovesse tendere ad asciugarsi eccessivamente, aggiungete qualche mestolo d’acqua calda. Trascorse le ore di cottura quest’ottimo ragù sarà pronto per essere servito, magari accompagnato dalle pappardelle o dalla pasta che preferite!
Per il ragù:
- 500 gr. di carne di capriolo
- 700 gr. di passata di pomodoro
- 60 gr. di burro chiarificato
- 1 carota
- 1/2 cipolla
- 1 gambo di sedano
- 50 ml di vino rosso corposo
- q.b. di sale
Per la marinatura:
- 8 bacche di ginepro
- 1 lt di vino rosso corposo
- 1 rametto di rosmarino
- 4 chiodi di garofano
- 1 foglia di alloro
- 2 foglie di salvia
- 1/2 cipolla
- 1 spicchio d’aglio
- q.b. di pepe nero in grani
Sapore di selvaggina con il ragù di capriolo.
Il ragù di capriolo , una carne delicata e gustosa. Scegliendo di mangiare una carne pregiata e selvatica si va sicuramente alla ricerca di sapori decisi. Con il capriolo questa aspettativa non rimane certamente delusa, ma il sapore di questa carne è particolarmente delicato. Il profumo caratteristico ed il rosso vivace della carne di capriolo, trovano massima espressione in questo ragù di capriolo, perfetto per un pranzo domenicale o per le grandi occasioni.
Con il ragù di capriolo siamo di fronte ad una pietanza impegnativa e dai lunghi tempi di preparazione, ma comunque piuttosto semplice nel complesso. La buona riuscita del piatto dipenderà per lo più dalla qualità e dalla freschezza della carne, vera impronta decisiva del ragù. Con un sugo di siffatta fattura il buon umore a tavola sarà assicurato, così come d’obbligo andrà considerata la scarpetta finale con una bella fetta di pane tostato!
Un primo d’eccezione col ragù di capriolo
Grazie alle catene commerciali di grande distribuzione, è possibile reperire la carne di capriolo in qualsiasi parte d’Italia. Certamente, alcune regioni più di altre includono nelle proprie abitudini alimentari maggiori quantità di selvaggina. Proprio in queste regioni (soprattutto in Umbria ed in Toscana) reperire la carne di capriolo è più semplice, assieme anche a quelle di lepri e cinghiali.
La carne di selvaggina, per essere maggiormente intenerita e resa più gradevole all’assaggio, richiede diverse ore di marinatura. L’attesa necessaria per la preparazione viene ad ogni modo pienamente ripagata dal sapore sprigionato dal ragù di capriolo. Una delizia da provare almeno una volta nella vita, ma certamente anche più di una sola volta! Con un primo di questo tipo, conquisterete tutti.

L’abbinata perfetta con la pasta all’uovo
In presenza di un ragù importante non si può far altro che consigliare l’abbinamento con una pasta all’altezza della situazione. In particolare, delle pappardelle all’uovo sembrerebbero fare proprio al caso nostro con questo delizioso ragu di capriolo! Senz’altro la pasta all’uovo non è esattamente una proposta adatta a tutte le diete e potrà essere sicuramente sostituita da altrettanto valenti alternative. Quel che però si rende necessario ad un ragù di questo tipo è comunque una pasta rugosa in grado di trattenere al meglio la salsa con la carne, così da valorizzarne il ricco sapore.
Le pappardelle con ragù di capriolo, in particolar, sono da definirsi un’abbinata classica e perfetta. Non da meno, potranno essere apprezzate delle tagliatelle di riso o magari integrali. Le opzioni valutabili sono senz’altro molteplici. Al cospetto dei sughi di selvaggina, tutto passa davvero in secondo piano ed anche la pasta stessa potrebbe essere messa da parte. Un’idea particolarmente sfiziosa, potrebbe essere quella di proporre il ragù di capriolo come antipasto magari presentato con dei deliziosi crostini di pane.
Domande frequenti su come preparare il ragù di capriolo
Come si fa il ragù di capriolo se è la prima volta che lo preparo?Inizia con una marinatura semplice: vino rosso, cipolla, carota, sedano e qualche spezia. Lasciala in frigo tutta la notte. Il giorno dopo, scola la carne e cuocila con un soffritto e passata di pomodoro. Fallo sobbollire a fuoco dolce per almeno due ore. Non serve complicarsi la vita: la chiave è la pazienza.
Come cucinare il ragù di capriolo senza farlo venire troppo selvatico?Il trucco è nella marinatura. Usa vino rosso corposo, qualche bacca di ginepro e un rametto di rosmarino. Dopo la marinatura, asciuga bene la carne prima di cuocerla. Evita di usare burro: l’olio d’oliva mantiene il sapore più pulito e delicato.
Come fare il ragù con carne di capriolo macinata?È più veloce, perché non richiede marinatura lunga. Fai un buon soffritto, aggiungi la carne macinata e rosola a fiamma viva. Poi sfuma con il vino, unisci la passata e lascia cuocere a fuoco basso per almeno un’ora. Il risultato sarà più simile a un ragù classico, ma con un tocco selvatico.
Si può congelare il ragù di capriolo?Certamente. Basta farlo raffreddare completamente, poi trasferirlo in contenitori ermetici o porzioni da sottovuoto. Si conserva bene per 2-3 mesi. Al momento di usarlo, scongelalo in frigo e riscalda dolcemente in padella, aggiungendo un filo d’acqua o brodo.
Che pasta abbinare al ragù di capriolo?Le migliori sono tagliatelle, pappardelle, gnocchi di patate o una polenta morbida. Se vuoi stupire, prova pasta fatta in casa con farina di castagne o grano saraceno: il sapore si sposa alla perfezione con il ragù di selvaggina.
Ricette capriolo ne abbiamo? Certo che si!
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