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Testaroli al pesto: un salto nelle cucine del passato

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Testaroli al pesto
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 15 min
cottura
Cottura: 2 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4/5 (2 Recensioni)

Testaroli al pesto: tradizione e gusto senza glutine

Testaroli al pesto, un piatto antico e sorprendente, perfetto per riscoprire i sapori autentici della cucina contadina. Originari della Lunigiana, i testaroli sono un tipo di pasta molto particolare, preparata con una pastella semplice cotta su una superficie rovente (il “testo”). Tagliati a losanghe e conditi con pesto fresco, regalano un’esperienza gustativa unica.

I testaroli hanno una consistenza morbida e porosa, ideale per assorbire salse e condimenti. Il pesto alla genovese, con il suo profumo di basilico e la cremosità del Parmigiano, è uno degli abbinamenti più classici. Il risultato è un piatto rustico, profumato, ricco ma delicato, perfetto per chi cerca comfort food genuino e autentico.

Preparati con farina, acqua e sale, i testaroli possono essere realizzati anche in versione senza glutine, usando apposite farine naturali (es. grano saraceno o riso). È sufficiente cuocerli in acqua calda – non bollente – per pochi minuti dopo il taglio, e condirli subito. Anche il pesto può essere adattato: senza formaggio per intolleranti al lattosio, o con tofu per chi segue una dieta vegana.

Scopri come preparare i testaroli al pesto in casa: una ricetta facile ma ricca di storia, perfetta per chi vuole portare in tavola qualcosa di diverso, sano e saporito. Nel resto dell’articolo troverai varianti, abbinamenti consigliati e i passaggi per realizzare tutto al meglio!

Ricetta Testaroli al pesto

Preparazione Testaroli al pesto

Versate in una terrina la farina, la fecola, l’acqua e un pizzico di sale. Iniziate a impastare fino a ottenere una pastella.

Oleate una padella antiaderente o una crepiera. Asciugate con un po’ di carta assorbente. Scaldate la padella o la crepiera e versate su di essa un mestolo di pastella. Cuocete per circa 2 minuti, girate sull’altro lato e cuocete per circa 2 minuti.

Proseguite fino a quando la pastella sarà finita. Tagliate a losanghe e adagiate su di un panno pulito. Sbollentate in acqua bollente salata fino a quando i testaroli saranno diventati teneri. In seguito, versateli direttamente in una padella dove avrete scaldato il pesto.

Aggiustate di sale e pepe, aggiungete il parmigiano e servite ancora caldi.

Ingredienti Testaroli al pesto

  • 300 gr. di farina di riso
  • 100 gr. di fecola di patate
  • 700 ml di acqua
  • 230 gr. di pesto alla genovese
  • 60 gr. di parmigiano reggiano 48 mesi
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • q.b. sale e pepe

Un buon piatto di testaroli al pesto? Almeno ogni tanto ci vuole!

Che ne dite di assaporare i testaroli al pesto? Sapete di cosa si tratta? Abbiamo a che fare con una tipologia di pasta fresca e con un condimento molto conosciuto. Questi due protagonisti uniscono le loro storie e i loro sapori in un piatto semplice e al tempo stesso gustoso. Si tratta di un primo piatto saziante e coinvolgente, senza glutine e senza lattosio, che piace agli adulti e anche ai bambini. Quindi, che ne pensate? Desiderate prepararlo? Sicuramente sì ma, prima di portarlo in tavola, ci tengo a raccontarvi qualcosa su entrambi gli alimenti…

Partendo dalla pasta, sappiate che quella che useremo oggi si presenta come un primo piatto alquanto antico, originario del territorio della Lunigiana. I testaroli con il pesto si rivelano una “coppia” recente, ma sembra che questo tipo di pasta venisse addirittura preparato nell’Antica Roma… Ma quali sono gli ingredienti usati per la sua preparazione? Andiamo a scoprire ogni dettaglio!

Pochi alimenti per un piatto ricco di gusto e sostanza

Secondo alcuni, i testaroli al pesto ci permettono di portare in tavola la più antica tipologia di “pastasciutta”, la cui storia si nasconde nelle strade di cittadine come Fosdinovo, Pontremoli e Castagnetoli (Lunigiana), e nell’estremo levante ligure. Nonostante le sue lontane origini, pare che questo piatto della tradizione si diffuse principalmente nel secondo dopoguerra, attraverso la produzione di tipo industriale. Quest’ultima, chiaramente, permetteva di aumentare la quantità di pasta prodotta, riducendo le tempistiche dei processi di realizzazione.

Ma adesso è arrivato il momento di svelare un segreto… I testaroli venivano anticamente preparati con acqua, farina e sale. Alcune fonti confermano che la farina usata era quella di farro. Gli ingredienti venivano uniti creando una pastella, che veniva cotta a legna per una manciata di minuti. In pratica, si tratta di una sorta di crespella, che però noi andremo a preparare con la farina di riso (senza glutine) e a cuocere in padella o in una crepiera. Il risultato sarà comunque favoloso… Credetemi!

Testaroli al pesto

Testaroli al pesto: anche il condimento ha la sua storia

Come dicevo in precedenza, con questo piatto possiamo portare in tavola non solo una pasta dal sapore antico, ma anche un condimento tradizionale e longevo.  Il pesto è una preparazione tipica della Liguria, recentemente inserito nella lista dei PAT, Prodotti Agroalimentari Tradizionali. Si prepara pestando il basilico insieme all’olio extravergine di oliva, all’aglio, ai pinoli e al parmigiano, e gustandolo a crudo… Ma chiaramente sapete già di cosa si tratta! Non è così? Per i nostri testaroli con il pesto, potrete preparare tutto in casa oppure no.

Scegliendo alimenti di qualità avrete la possibilità di realizzare entrambi i componenti del nostro primo piatto con le vostre mani, e rimarrete ampiamente soddisfatti. Con questi presupposti, direi che è arrivato il momento di darci da fare.

Nella maggior parte delle ricette i testaroli vengono conditi con il pesto di basilico ma si può spaziare con la fantasia e scegliere un altro condimento. Siete pronti per scoprire come si preparano i testaroli al pesto? Se amate cucinare, vi divertirete tanto. Una volta in tavola, la soddisfazione sarà alle stelle! Quindi, che dire di più? Buona preparazione e buon appetito!

Una ricetta per cucinare i testaroli la trovate anche neii Testaroli con cavolini di Bruxelles, un primo rustico

Ricette con pesto ne abbiamo? Certo che si!

4/5 (2 Recensioni)
Riproduzione riservata

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