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Frittate ripiene: una ricetta facile e sfiziosa per pranzo

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Frittatine ripiene
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 20 min
cottura
Cottura: 30 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (2 Recensioni)

Frittate ripiene senza glutine e senza lattosio: una ricetta adatta a tutti

Oggi ho preparato delle frittate ripiene, un secondo piatto assolutamente gluten free e lattosio free. Sono di ritorno da una visita dal prof. Di Fede che mi ha dato i risultati degli ultimi esami e mi ha trovato un’elevata sensibilità al glutine.

Il mio medico era arrivato a dirmi che era solo un pochino di colon irritabile dovuto allo stress (tanto per cambiare, dico io!!!!)

Ma cerco di spiegarvi meglio cosa vuol dire tutto cio’. Colon irritabile o Sindrome dell’intestino irritabile è una sindrome tutta moderna, che spesso e volentieri sembra attecchire le sue radici nello stress generosamente regalato dalla vita di ogni giorno.

Ricetta frittate ripiene

Preparazione frittate ripiene

  • Sgusciate le uova in una terrina e sbattetele con una for­chetta; poi salatele e unitevi, sempre sbatten­do, prima il latte e poi la farina.
  • Ponete sul fuo­co in un padellino antiaderente e, appena sarà sciolto, versatevi un poco del composto.
  • Fate rapprendere la frittatina su tutti e due i lati, poi mettetela in un piatto e cuo­cete le altre frittatine nello stesso modo fino ad esaurire il composto.
  • Preparazione del ripieno: mondate i galli­nacci, passateli velocemente sotto l’acqua cor­rente e tagliateli a fettine sottili.
  • Sbucciate l’a­glio; lavate e mondate il prezzemolo; poi trita­teli assieme. Pelate e schiacciate la patata.
  • Po­nete in una casseruola l’olio, il burro, la pata­ta, il grana, il trito e i funghi, aggiungete un pizzico di sale e fate cuocere, a fuoco bassissimo e a recipien­te coperto, per 25-30 minuti, versando se ne­cessario un po’ di acqua calda o brodo.
  • Appena tutto sarà pronto, farcite ogni fritta­tina con un poco di ripieno e chiudetela a libro.
  • Disponete le frit­tatine ripiene l’una accanto all’altra e distri­buitevi sopra un filo d’olio.
  • Infornate a 200°C per circa 10 minuti e servite le frittate calde.

Per le frittate:

  • 50 gr. di farina di riso,
  • 3 uova,
  • 200 ml di latte consentito,
  • q. b. di sale

Per il ripieno:

  • 600 gr. di funghi gallinacci,
  • 1 patata lessata,
  • uno spicchio di aglio,
  • 1 ciuffo di prezzemolo,
  • 4 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato 48 mesi,
  • 20 gr. di burro chiarificato,
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva,
  • un pizzico di sale

Lo stretto rapporto tra colon irritabile e intolleranza al glutine

Prima di entrare nel dettaglio delle frittate ripiene, ci tengo a sottolineare la stretta correlazione che esiste tra glutine, stress e colon irritabile. Se è vero però che lo stress rappresenta una delle peggiori minacce alla nostra salute, è pur vero che non è giusto né corretto ad esso imputare in maniera indiscriminata ogni tipo di malessere. Riconosciamolo, lo stress è di certo causa aggravante, ma non sempre scatenante di ogni male.

Anche quella del colon irritabile dunque, così come qualsiasi altra patologia, deve trovare le sue logiche motivazioni in qualcos’altro. E’ troppo facile, a volte, reiterare le cure o, peggio, distogliersi dal proposito di sindacare le effettive cause dei disturbi imputando tutto allo stress.

E quella del colon irritabile è appunto una di quelle patologie che, troppo spesso, trova la sua facile, pronta e celere risposta nel logorio della vita moderna.

Frittatine ripiene

Ecco la novità: la sindrome del colon irritabile potrebbe trovare causa in qualcosa di molto più definito, ossia nell’intolleranza al glutine. Ma quali sono i fondamenti scientifici a supporto di questa tesi?

Sensibilità al glutine: ecco le prove schiaccianti

E’ intuitivo come il semplice e mero sospetto che la celiachia possa essere a fondamento della sindrome del colon irritabile abbia innescato un effetto a catena di test e prove  tutto sommato giustificato.  Privarsi per qualche settimana del pur buon pane quotidiano e della pasta, regina delle nostre tavole italiane, è per molti un “gesto estremo” che, tuttavia, può davvero valere la pena compiere.

Da alcuni studi condotti dall’Associazione Gastroenterologi ed Endoscopisti ospedalieri, coordinato dal Centro per la prevenzione e diagnosi della malattia celiaca della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, la celiachia è infatti risultata, su un campione di persone chiamate ad eseguire il test,  fattore probante del disagio in questione: una novità che ha lasciato in panne molti dottori e che ha dissipato ogni ragionevole dubbio circa il possibile nesso tra le due patologie.

Sindrome del colon irritabile: autoritratto di quel che mangiamo

La notizia segna in maniera profonda l’intero settore della medicina interna ponendo a fondamento del disagio in questione l’inscindibile nesso tra alimentazione e sintomi del colon irritabile.

Dolori addominali nelle forme di fitte o crampi diffusi, gonfiore, nausea, cefalea: si tratta degli stessi sintomi  che solitamente insorgono a brevissima distanza dall’assunzione di glutine nei cibi e che, con la stessa rapidità, potrebbero regredire per effetto dell’esclusione di esso dalla dieta di ogni giorno.

Tentar non nuoce: potreste infatti rientrare in quel 26% di pazienti che hanno visto scomparire i sintomi del colon irritabile per effetto di questo test destinato a stravolgere lo scenario delle cure della patologia in questione. Dopo questa breve digressione analizziamo più da vicino la ricetta delle frittate ripiene, un piatto adatto anche a chi ha problemi con il glutine.

Quante uova utilizzare nelle frittate ripiene?

La quantità di uova nelle frittate ripiene dipende dai gusti personali. Tuttavia, dovrete considerare le dimensioni della padella e lo spessore desiderato. E’ ovvio, più uova si utilizzano e più spessa sarà la frittata, inoltre sarà anche più complessa da girare a metà cottura.

Di norma si utilizzano 1-2 uova a persona. C’è chi preferisce il solo tuorlo (e in tal caso è bene abbondare), oppure chi, come me, preferisce usare sia il tuorlo che l’albume per avere frittate più soffici.

In ogni caso non c’è nulla di male ad abbondare. Il livello di guardia, infatti, si trova più in alto di quanto si possa immaginare. Il riferimento è ovviamente alla “pericolosità” delle uova, o per meglio dire al loro contenuto di colesterolo. Il quantitativo di colesterolo è rilevante nelle uova, ma da qui a considerarle dannose ce ne vuole.

Anche perché le uova vantano un buon profilo nutrizionale. Sono una discreta fonte di proteine, vitamine e sali minerali; inoltre contengono la lecitina, una sostanza che previene alcune patologie cardiovascolari.

Un ripieno gustoso e aromatico

Tra i punti di forza di queste frittate spicca il ripieno, che è molto abbondante e vario, frutto di accostamenti che sono in grado di soddisfare il palato. Nello specifico il ripieno è realizzato con le patate, i gallinacci, l’aglio, il prezzemolo, il Parmigiano, il burro e un pizzico di sale.

Per preparare il ripieno è sufficiente poco tempo, basta versare tutti gli ingredienti in padella e cuocere per una ventina di minuti a fiamma bassa, poi si integra alla bisogna un po’ di brodo vegetale o un po’ di acqua calda.

A emergere è soprattutto il sapore dei gallinacci, un sapore leggermente dolce che esprime una marcata sapidità in fase di retrogusto. I gallinacci propongono anche leggere note di frutta secca e frutta fresca, soprattutto quando la cottura non è eccessiva.

I gallinacci vantano anche un buon profilo nutrizionale. A fronte di un apporto calorico equilibrato, pari a 100 kcal per 100 grammi, garantiscono fosforo, potassio e magnesio in abbondanza. Apportano anche la vitamina D (sotto forma di colecalciferolo) e alcuni folati.

Una deliziosa alternativa: la frittata di pasta alla napoletana

Ammetto che il nome “frittata” potrebbe trarre in inganno. Con questo termine, infatti, si indica anche una famosa ricetta della cucina napoletana: la frittata di pasta.

In questo tipo di frittate ripiene i protagonisti sono gli spaghetti, che vengono avvolti in una pastella a base di besciamella, acqua e farina (più raramente uovo). La peculiarità delle frittatine di pasta, oltre all’impiego alternativo degli spaghetti, consiste nel ripieno. In genere il ripieno è realizzato con piselli e prosciutto cotto, ma le soluzioni e le varianti sono numerose.

Le frittatine di pasta possono essere cotte al forno, ma nella maggior parte dei casi vengono fritte in olio bollente. Bastano pochi minuti per ottenere delle deliziose monoporzioni croccanti fuori e morbide dentro, che possono fungere da antipasto abbondante, da finger food o anche da primo rustico.

FAQ sulle frittate ripiene

Cosa si può mettere nella frittata?

Nella frittata si può mettere sostanzialmente qualsiasi ingrediente, l’importante è che riesca a integrarsi nell’uovo sbattuto senza comprometterne la stabilità. Per quanto concerne la farcitura vera e propria si utilizzano in genere formaggi scioglievoli, insaccati, funghi etc.

Quante calorie ha una frittata?

Nel complesso le frittatine che vi presento qui apportano circa 300 kcal ciascuna. Quando si parla di frittate è necessario tenere conto della farcitura e anche del metodo di cottura, che quale può richiedere l’impiego di una quantità più o meno elevata di grassi vegetali o animali.

Come conservare la frittatina o frittata?

Le frittate possono essere conservate in frigorifero, ben chiuse all’interno di un contenitore o anche poste su un piatto e avvolte nella pellicola alimentare. In questo modo durano circa due – tre giorni.

Come cuocere le frittatine?

Le frittatine possono essere cotte interamente al forno a una temperatura medio-alta per una decina di minuti. Di norma vengono però cotte in padella. La quantità di olio non deve essere eccessiva, altrimenti si rischia di compromettere la stabilità della preparazione. Per questo motivo è bene utilizzare una padella con una buona antiaderenza.

Ricette frittate ne abbiamo? Certo che si!

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