Frittata con salame, una variante davvero sfiziosa
Frittata con salame, un carico di proteine
La frittata con salame è una variante delle classiche frittate, come la frittata ai carciofi. Questo tipo di frittata spicca sotto tutti i punti di vista: è più saporita grazie all’utilizzo di più ingredienti, è nutriente in quanto il salume aumenta l’apporto di proteine, infine è bella da vedere con il suo colorito più vivace. Non è nemmeno troppo grassa se si sceglie il salame secondo dei canoni ben precisi. Inoltre, almeno per quanto concerne la ricetta che vi propongo qui, il procedimento è davvero semplice. Si tratta, infatti, di tagliare il salame a cubetti e di immergerlo “nell’impasto” della frittata, ancora prima che venga sottoposto a cottura.
Questa è una ricetta che può essere a sua volta oggetto di varianti. In alcune zone del nord Italia, per esempio, le frittate “composte”, ovvero quelle che prevedono l’uso di molti ingredienti, non vengono realizzate con il Parmigiano Reggiano, ma con la panna. In questo modo la frittata risulta un po’ più acidula, molto più morbida e alta. Per quanto concerne gli usi di questa frittata non vi è alcuna sorpresa. Può essere impiegata come pasto serale, quando è possibile lasciare spazio alle proteine, o anche come antipasto corposo.
Ricetta frittata con salame
Preparazione frittata con salame
Per preparare la frittata con salame procedete così. Tagliate prima a fette e poi a quadratini il salame. A parte rompete le uova in una terrina e salate pochissimo, poi unite il parmigiano, il salame e amalgamate per bene. Versate il composto in una teglia antiaderente leggermente unta, poi livellate bene e infornate a 200 gradi per circa 30 minuti, fino a quando la superficie sarà dorata. La frittata è ottima sia calda che fredda.
In Piemonte esiste una variante specifica di questa frittata, che vede come protagonista non il classico salame, bensì il salamino. Inoltre, Il Parmigiano Reggiano viene spesso sostituito con la panna.
Ingredienti frittata con salame
- 6 uova
- 100 gr. di salame Varzi DOP
- 40 gr. di Parmigiano Reggiano stagionato
- q. b. di sale.
Quale salame utilizzare?
Per realizzare una buona frittata con salame, è molto importante la scelta del salame. L’ideale sarebbe un prodotto a metà strada tra il dolce e lo stagionato, che esprima un buon equilibrio tra la parte magra e la parte grassa. Inoltre il salame deve interagire bene con gli altri ingredienti, magari cedendo un po’ del suo sapore e dei suoi fluidi. Il panorama italiano delle carni trattate è molto generoso, sicché ogni regione (se non addirittura ogni provincia) ha il suo “armamentario” di salumi. Tuttavia, per l’occasione consiglio il salame di Varzi, un salame DOP di alta la qualità. A dimostrazione di ciò vi è l’impiego di tagli nobili quali il guanciale, la coppa, il lombo e soprattutto il filetto.
Salame di Varzi DOP: Un gioiello della gastronomia italiana
La tradizione gastronomica italiana è famosa in tutto il mondo per la sua ricchezza e varietà. Tra le molte prelibatezze che l’Italia ha da offrire, il Salame di Varzi DOP occupa un posto d’onore. Questo salume, tipico dell’Oltrepò Pavese, ha una storia antica e un sapore inconfondibile che ne fanno un vero e proprio gioiello culinario.
La produzione del Salame di Varzi ha radici antiche, risalenti al Medioevo. Si dice che i soldati che tornavano dalle Crociate abbiano introdotto le tecniche di insaccamento e stagionatura della carne, che furono poi perfezionate dai contadini locali. Nel corso dei secoli, la ricetta e il metodo di produzione sono rimasti pressoché invariati, conferendo al salame un sapore autentico e tradizionale.
Caratteristiche e produzione del Salame di Varzi DOP
Il Salame di Varzi DOP si distingue per alcune caratteristiche specifiche:
- Carne: viene utilizzata carne di maiale di alta qualità, proveniente da suini allevati nell’area di produzione.
- Spezie: il mix di spezie, tra cui pepe e aglio, conferisce al salame un sapore distintivo.
- Stagionatura: il salame viene stagionato in ambienti naturali, come cantine e grotte, per almeno 45 giorni.
Il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) garantisce che ogni fase della produzione avvenga secondo standard rigorosi e nella specifica area geografica di Varzi, proteggendo così la tradizione e la qualità del prodotto.
Il Salame di Varzi DOP si presenta con un colore rosso intenso e una consistenza morbida. Il suo sapore è ricco e saporito, con note speziate che lo rendono unico. È perfetto da gustare in purezza, accompagnato da un buon pane croccante e un bicchiere di vino rosso dell’Oltrepò Pavese.
Questo Salame di Varzi DOP non è solo un alimento, ma un patrimonio culturale e gastronomico dell’Italia. Rappresenta la passione, la tradizione e l’artigianalità che caratterizzano la cucina italiana. Se vi trovate in zona, una degustazione di questo prelibato salume è assolutamente imperdibile.
L’immancabile contributo del Parmigiano Reggiano
La lista degli ingredienti della frittata con salame comprende anche il Parmigiano Reggiano. D’altronde è una presenza ricorrente delle frittate composte, in quanto dona la giusta texture e una sapidità adeguata. Il Parmigiano Reggiano conferisce spessore nutrizionale, anche perché vanta ottime proprietà. Per esempio, è tra gli alimenti con il miglior apporto di proteine, superato solo da alcune carni e pesci trattati (come il baccalà). Ottimo è anche l’apporto di sali minerali, come il calcio, che fa bene alle ossa e ai denti. Stesso discorso per le vitamine. Oltre alle vitamine del gruppo B, prerogativa degli alimenti di origine animale, contiene la vitamina D, che è molto più rara. Per inciso, la vitamina D fa bene al sistema immunitario come poche altre sostanze.
L’unico difetto del Parmigiano Reggiano è per il sostenuto apporto calorico, pari a 400 kcal per 100 grammi. Stesso discorso per l’apporto di sodio. Proprio per questo il Parmigiano va consumato con raziocinio. In questo caso non ci sono problemi, in quanto la ricetta richiede solo 40 grammi di Parmigiano per frittata da 2-3 persone.
Trucchi e consigli per cuocere al meglio la frittata con salame
Di base la frittata con salame andrebbe fritta, o per meglio dire cotta in padella secondo il procedimento classico. Si cuoce la frittata a fiamma bassa, non appena il fondo è staccato dalla padella, si capovolge la frittata e si completa la cottura. Tuttavia, questo è un metodo che richiede l’impiego di abbondanti dosi di grasso, sia esso olio o burro chiarificato. Per fortuna, esiste un metodo alternativo suggerito dalla ricetta, ossia la cottura al forno.
Come cuocere la frittata al forno in modo che risulti dorata, morbida e saporita come quella in padella? Il segreto sta nell’impiego di una teglia antiaderente, che va unta leggermente. In alternativa, potete utilizzare una carta da forno, purché sia ben stesa e unta. Per quanto concerne il tempo di cottura, dipende dall’umidità delle uova e del salame; in questo caso dovrebbero bastare 30 minuti a 200 gradi.
Ricette frittate ne abbiamo? Certo che si!
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