Cedro
Le proprietà di un agrume davvero salutare
Il cedro è un frutto molto importante dal punto di vista botanico (e storico). Infatti, può essere definito come il padre di tutti gli agrumi. Limoni, arance, mandarini e molti altri derivano tutti dal cedro. Il frutto si presenta di grandezza media, con una buccia incredibilmente ruvida e spessa. Si sviluppa a partire da un albero che può raggiungere anche gli 8 metri di altezza, a foglia larga e sempreverde. Si calcola che il cedro contenga solo un 25% di polpa, in compenso si caratterizza per un valore nutrizionale significativo.
Come tutti gli agrumi è una fonte incredibile di vitamina C. Anzi, rispetto all’arancia ne contiene addirittura di più. E’ anche ricco di flavonoidi, e in particolar modo di esperidina. Pertanto il cedro può essere considerato un alimento fortemente antiossidante. Oltre a ciò, si segnala la capacità del cedro di stimolare la digestione e di fungere da disinfettante e germicida.
Le differenti varietà
Nonostante sia conosciuto da svariati millenni, il cedro è un frutto tutto sommato uniforme. Non esistono tante varietà, e le poche di cui siamo a conoscenza non si differenziano molto l’una dall’altra. Si segnalano giusto alcune differenze per quanto riguarda la forma. Ad ogni modo ecco una panoramica delle principali varietà del cedro.
- Classico. È la varietà che risponde allo stereotipo del cedro. Frutto allungato, buccia ruvida e spessa, polpa mediamente succosa.
- Giudaico. È simile al cedro classico, sebbene si differenzi per le dimensioni un po’ più accentuate.
- Vozza. Questa varietà è tipica della Sicilia. Si caratterizza per una polpa decisamente più succosa della media.
- Mano di Buddha. E’ una varietà molto particolare in quanto, a causa di un’anomalia genetica, la sua forma ricorda quella di una mano.
A cosa fa bene mangiare il cedro?
Il cedro è uno degli agrumi più antichi in assoluto, tuttavia non ha nulla da invidiare ai più sofisticati limoni e arance, almeno dal punto di vista nutrizionale. Consumarlo con regolarità significa accedere a tutta una serie di benefici.
Tanto per cominciare è un toccasana per il sistema immunitario, vista l’abbondanza di vitamina C. Il cedro, poi, giova a chi lamenta carenze di ferro. Il motivo risiede ancora una volta nella presenza della vitamina C, che aiuta ad assorbire questo minerale. Infine, la vitamina C funge anche da antiossidante ed ha effetti antitumorali e anti-invecchiamento.
Il cedro è anche un alleato di reni e fegato in quanto esercita una funzione astringente e depurante. A differenza di altri agrumi, giova anche all’apparato urinario, soprattutto se si soffre di cistite. Infine, si segnala un certo potere drenante, particolarmente utile a chi soffre di ritenzione idrica.
Che differenza c’è tra cedro e limone?
Non di rado il cedro viene confuso con il limone. In effetti presentano qualche caratteristica in comune, come il colore (che in entrambi i casi vira sul giallo intenso) e la consistenza della polpa, che è morbida e tendenzialmente fibrosa. In realtà, si segnalano delle importanti differenze tra i due agrumi.
Una di queste riguarda l’aspetto: il limone è abbastanza liscio e solo leggermente “butterato”. Il cedro, invece, si presenta con una buccia estremamente bitorzoluta, che incide anche sulla forma allungata e irregolare.
Il sapore di questo agrume è aspro e ricorda vagamente il limone, sebbene presenta alcuni richiami all’arancia e al pompelmo. Per quanto concerne gli usi, il cedro non si presta al consumo a crudo ma può essere impiegato per realizzare dei succhi.
Ecco alcune ricette per valorizzare il cedro
I succhi e i centrifugati a base di cedro, magari in compagnia di altri ingredienti, rappresentano un must per chi vuole mantenersi in forma e allo stesso tempo garantirsi una buona bevanda. Tuttavia, il cedro esprime una certa versatilità anche in ricette un po’ più complesse. Ecco qualche esempio.
Liquore di cedro. Il procedimento è sostanzialmente identico a quello del limoncello, quindi vengono impiegate le bucce del frutto e non la polpa. Può essere usato come digestivo o anche come ingrediente da cocktail particolarmente fruttati.
Risotto con cedro e pistacchi. E’ tra i risotti più raffinati che possiate mai mangiare in quanto si regge su alcune combinazioni interessanti. Il sapore sapido del pistacchio interagisce efficacemente con il sapore amarognolo e gradevole della buccia di cedro, che viene grattugiata a risotto ormai pronto e mantecato.
Pollo al cedro. E’ un secondo gourmet, capace di esprimere un carattere agrodolce ma allo stesso tempo delicato. Il cedro interviene in due momenti: all’inizio, quando la sua buccia concorre a formare la marinatura del pollo, e in fase di cottura, quando la sua polpa viene tagliata a fette e messa in padella per aromatizzare la carne.
Marmellata di cedro. E’ una marmellata particolare che spicca per la consistenza morbida e per la texture mediamente più regolare rispetto alle altre marmellate. In questo caso il cedro non viene cotto con lo zucchero ma con lo sciroppo.