bg header
logo_print

Risotto con cedro e pistacchi, i benefici per la salute

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Risotto con cedro e pistacchi
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 15 min
cottura
Cottura: 00 ore 16 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
Stampa
Array
5/5 (5 Recensioni)

Perché il nostro risotto con cedro e pistacchi è diverso dagli altri?

Il risotto con cedro e pistacchi, è una variazione sul tema dei classici risotti. A stupire è infatti la scelta degli ingredienti, che vede come protagonista due alimenti insoliti per questo genere di preparazione: il cedro e i pistacchi. Il cedro viene utilizzato addirittura in tre fasi: per integrare il brodo vegetale, al momento della mantecatura e come guarnizione finale. Il pistacchio, invece, viene utilizzato sia per mantecare (sotto forma di pesto) sia per la guarnizione (utilizzato come trito). Il risultato è un risotto dal sapore leggermente agrodolce, molto fresco al palato e molto saporito. Insomma, rappresenta l’occasione giusta per gustare un primo diverso, che non mancherà di stupire i vostri commensali.

Alcuni potrebbero storcere il naso di fronte alla presenza del pistacchio, dal momento che l’immaginario collettivo lo considera un alimento eccessivamente salato. Ebbene, si tratta di un pregiudizio, probabilmente determinato dal trattamento che viene riservato al “pistacchio da bancarella”. Di base, il pistacchio non è affatto salato. Anzi, entro certi limiti può anche essere considerato un alimento salutare. Innanzitutto, sono ricchi di antiossidanti, dunque contribuiscono a limitare gli effetti dei radicali liberi e a prevenire il tumore. Sono anche un’eccellente fonte di vitamine, con esplicito riferimento alla vitamina E e a quelle del gruppo B. In quanto ad apporto calorico, questo è vero, si pongono a una livello abbastanza elevato: 100 grammi di pistacchi infatti contengono ben 562 kcal.

Ricetta risotto con cedro e pistacchi

Preparazione risotto con cedro e pistacchi

Per la preparazione del risotto con cedro e pistacchi iniziate lavando sotto acqua corrente la buccia del cedro, poi grattugiatela per bene. Sbucciate i pistacchi e tostateli senza aggiunta di grassi per pochi minuti, poi tritateli finemente. Tostate, sempre senza grassi, il riso in un tegame per pochi minuti, poi fate sfumare usando il brodo vegetale. Continuate la cottura aggiungendo 4 cucchiai di olio allo scalogno, 1 cucchiaio di succo di cedro, un pizzico di sale e un quarto di buccia di cedro.

Quando la cottura è terminata, togliete dal fuoco e mantecate con il parmigiano reggiano, il burro chiarificato e un po’ di pesto di pistacchi. A questo punto impiattate, grattugiate sopra un po’ di buccia di cedro e spolverate con il trito di pistacchi. Servite e buon appetito!

Ingredienti risotto con cedro e pistacchi

  • 320 gr. di riso carnaroli Riserva San Massimo
  • 40 gr. di pistacchi
  • 2 cucchiai di pesto di pistacchi
  • 4 cucchiai di olio allo scalogno
  • ¼ di buccia di cedro
  • 1 cucchiaio di succo di cedro
  • 1
  • 5 lt. di di brodo vegetale
  • 40 gr. di burro chiarificato
  • 40 gr. di parmigiano reggiano 24 mesi
  • q. b. di sale.

Oggi prepariamo il risotto con cedro e pistacchi e parliamo della frutta secca, i benefici per la salute esistono! Consumare nelle giuste quantità e modalità della frutta secca non determina solo la gioia del palato, ma anche una serie di possibili effetti positivi per la nostra salute.

Meraviglie come le noci, le nocciole, i pistacchi o le mandorle possono dare una mano nel contrastare e nel prevenire problemi di salute, secondo quanto affermano gli esperti. La premessa è che si sta parlando di frutta secca per così dire pura e non dei prodotti industriali derivati.

La famiglia di alimenti in questione può essere consumata come spuntino di metà mattina, come merenda oppure inserita nella colazione.

Frutta secca, i vantaggi

Anzitutto occorre dire che noci, nocciole e quant’altro risultano ricchi di Omega3, elemento dalle molteplici proprietà benefiche di cui abbiamo parlato più volte.

La frutta secca può essere d’aiuto per esempio per chi soffre di colesterolo alto: in particolare le noci, contenendo acidi grassi essenziali utili a tenere sotto controllo i livelli di grasso nel sangue.

Nocciole e mandorle con la pelle inoltre abbassano i livelli di omocisteina, l’aminoacido che può influire negativamente sulle arterie.

La frutta secca fa bene o male?

Frutta secca e salute. Comprovato, sempre secondo studi e ricerche, anche l’effetto benefico su coloro che soffrono di diabete: gli alimenti di cui stiamo parlando, in particolare mandorle, anacardi e pinoli, sono ricchi tra le altre cose di magnesio e potassio, utili nel prevenire la malattia.

Mentre contro lo stress, un periodo di depressione o di sindrome premestruale, possono essere rilevanti gli apporti di magnesio e di vitamina B garantiti da pistacchi e anacardi.

Frutta secca benefici – capitolo stitichezza: anche in questo caso può risultare utile della frutta secca per incrementare l’apporto di fibre, attraverso noci, pistacchi o mandorle di macadamia.

Per rinvigorire la pelle si può contare anche sul contributo di nocciole e mandorle, in grado di porre un’azione di contrasto ai radicali liberi e di ridurre le infiammazioni. Poi ci sarebbe anche da rivedere la leggenda che la frutta secca farebbe ingrassare: autorevoli studi hanno dimostrato che consumare con giudizio noci, nocciole e mandorle diminuisce il rischio obesità.

Risotto con cedro e pistacchi

Il segreto del risotto con cedro e pistacchi

Il vero segreto del risotto con cedro e pistacchi, però, non sta in questi due ingredienti (“sui generis” per un risotto) bensì nel tipo di riso impiegato. Per questa ricetta, infatti, consiglio il riso carnaroli Riserva San Massimo. Non è un carnaroli come gli altri, anche se eredita dalla sua categoria tutti i pregi possibili, tra cui la resistenza alle elevate temperature e alle prolungate cotture. Tuttavia, è realizzato nel Parco del Ticino, che è un territorio molto ricco dal punto di vista biologico, una vera e propria oasi che offre molto dal punto di vista agricolo.

La differenza tra il carnaroli di Riserva San Massimo e un carnaroli qualsiasi si sente. E’ un riso riconoscibile, anche perché non si avvantaggia solo della qualità del terreno ma anche della sapienza di Riserva San Massimo, che fin dalla sua fondazione ha dato del suo meglio per sfruttare al 100% le potenzialità del Parco del Ticino.

La delicatezza del cedro e le sue proprietà nutritive

Oltre ai pistacchi, e ovviamente al riso carnaroli Riserva San Massimo, l’altro protagonista di questo risotto è il cedro. Probabilmente sarete stupiti di trovare un agrume nella ricetta di un risotto, e per giunta con un ruolo così importante, ma vi assicuro che la scelta è azzeccata: il cedro è veramente in grado di fornire un valore aggiunto alla preparazione. Anche perché si tratta, mediamente, dell’agrume meno aspro, e dunque si presta bene alla realizzazione di primi piatti che si adattano più al sapido che all’agrodolce. Inoltre, avendo una buccia molto spessa, si presta alle operazioni di mantecatura sui generis come in questo caso.

Il cedro, poi, spicca per le sue proprietà nutritive. E’ innanzitutto un’inestimabile fonte di vitamine, in particolare di vitamina C, inoltre è ricco di antiossidanti che giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione dei tumori e nel contrasto ai radicali liberi. E’ anche un’ottima fonte di sali minerali, e in particolare di calcio e sodio. Numerose, poi, sono le proprietà in senso stretto del cedro: è infatti un carminativo, un rilassante, un disinfettante e persino un blando lassativo. Inoltre, esercita una funzione depurativa su tutto l’organismo. Insomma, una bella spremuta di cedro fa sempre bene!

Ricette risotti ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (5 Recensioni)
Riproduzione riservata

1 commento su “Risotto con cedro e pistacchi, i benefici per la salute

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare HTML tags e attributi:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

TI POTREBBE INTERESSARE

Caserecce con pesto di kale

Caserecce con pesto di kale, un primo rustico...

Cosa sapere sul cavolo riccio Il protagonista di queste caserecce è il pesto di kale, o di cavolo riccio. E’ un pesto particolare e un po’ meno aromatico rispetto al pesto con foglie di...

Zuppa di asparagi

Zuppa di asparagi, un primo colorato e gustoso

Un focus sugli asparagi I protagonisti di questa zuppa sono ovviamente gli asparagi. Gli asparagi esprimono una bella tonalità di verde, d’altronde si utilizza un mazzo intero, che equivale a...

Pici con le briciole

Pici con le briciole, il primo rustico della...

I differenti tipi di pici I pici con le briciole sono il simbolo della genuinità e dell’autenticità della cucina toscana, sono realizzati con farina, acqua e sale. L’impasto viene poi tirato a...