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Limone, usi e proprietà in cucina e per la pulizia

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

limone

La storia del limone.

Si ritiene che la pianta di limone sia originario del sudest asiatico, forse della Malesia. Tutti i frutti di questa famiglia sono probabilmente originari del sudest asiatico, all’interno di un triangolo tracciato dall’India alla Cina meridionale e più a sud fino all’Indonesia. Tra tutti questi frutti, quello d’origine più occidentale sembra essere il cedro, che probabilmente giunse in Persia nel VI secolo a. C., ai tempi di Ciro il Grande, ed era arrivato in Grecia e in Italia alla fine del III secolo.

Probabilmente fece la sua comparsa in Europa verso la metà del I secolo d. C., anche se alcune fonti sostengono che arrivò più tardi. Dato che nelle scritture antiche i tigli, i limoni e i cedri vengono confusi, nessuno può essere sicuro a questo proposito.

Oggi si coltivano in tutto il mondo nei climi adatti, e in particolare nelle regioni mediterranee e in California. Ne esistono numerose varietà, e vi sono anche i cosiddetti limoni selvatici, che possono essere una varietà oppure una specie del tutto diversa. È un campo in cui gli esperti hanno ancora possibilità di discussione, ma questo non è di grande interesse per il cuoco, a meno che non abiti in Oriente.

Crescono su piccoli alberi spinosi, alti da 3 a 6 m, con fiori odorosi bianchi all’interno, purpurei esternamente. Tra le piante del genere Citrus il limone è la più bella; è molto simile all’arancio, ha foglie di un verde piuttosto pallido, frutti gialli e una delicatezza di forma particolare.

buccia di limone

Del limone si utilizza anche la buccia

Il succo di limone nella cucina europea è, con l’aceto di vino, l’agente agro dominante. Spesso si usa per condire le insalate e soprattutto le verdure cotte in sostituzione dell’aceto, anche se vi è chi lo giudica inferiore al buon aceto di vino perché ha troppo poco aroma da opporre alla propria acidità. Quest’acidità è dovuta in gran parte all’acido citrico, di cui il limone è una fonte cospicua. A parte i casi di estrema emergenza, in cucina si usa sempre il succo di limone appena spremuto. Una mescolanza giudiziosa di aceto e succo di limone ravviva magnificamente il gusto di ogni verdura in insalata, cruda o lessata.

Il succo di limone ha pochissimo aroma, e questo, cosi come il sapore, deriva soprattutto dalla scorza, che contiene l’olio essenziale di limone; in cucina questo si ottiene con una grattugia sottile ricavandone un trito finissimo, oppure strofinando la scorza con una zolletta di zucchero. (Nel primo caso, bisognerà assolutamente evitare di grattugiare, sia pure in minima parte, la zona bianca della buccia stessa chiamata albedo).

Su scala industriale gli oli essenziali di limone (prodotti soprattutto nell’Italia meridionale, in Sicilia) si ottengono per compressione. Però nel vecchio metodo tradizionale dell’Italia meridionale – col quale si ricavava l’olio essenziale non solo del limone, ma anche dell’arancio e del bergamotto – ci si serviva di una spugna. I frutti venivano tagliati a metà o in quarti, si toglieva la polpa acida e la buccia veniva pressata a mano contro una spugna che raccoglieva l’olio. Se si prende un pezzo di buccia di limone e la si preme tenendola controluce, si scorgono facilmente gli spruzzi d’olio che escono dai pori.

La buccia di limone ha un’aroma inconfondibile

L’aroma della buccia di limone è uno dei più importanti nella cucina europea, e piccole quantità contribuiscono efficacemente alla preparazione dei piatti più disparati, dalle torte alle salse. La qualità aromatica dipende dalla varietà del limone, dalla sua freschezza e dal grado di maturazione nel momento in cui è stato raccolto.

Se ad esempio la « quagliata» di limone (apparentemente sconosciuta intorno al Mediterraneo) viene fatta con limoni freschi e maturi, appena raccolti dalle piante, il risultato è davvero favoloso. Ma anche la varietà ha la sua importanza.

Quelli che si trovano in commercio vengono spesso raccolti ancora verdi, perché si deteriorano in fretta se si lasciano maturare sull’albero, e cosi non sono mai buoni come quelli che si possono raccogliere, già maturi, in un giardino mediterraneo.

Quanto alle essenze di limone, andrebbero usate solo in casi di emergenza; le migliori sono aromatizzate con oli essenziali ricavati dalle scorze di limone fresco, ma ne esistono di qualità più scadenti, magari aromatizzati con oli essenziali d’altra derivazione. Si producono anche liquori con questo frutto molto profumato.

miele di limone

Avete mai assaggiato il miele di limone?

Tra i mieli uniflorali di agrumi, il miele di limone è meno diffuso di quello di arancio perché prodotto in quantità più limitate, ma non meno meritevole. Anzi! Viene dalle terre del Sud, dove abbondano gli agrumeti. Questo miele pregiato fa parte dei mieli tradizionali siciliani. Ricco degli aromi dell’isola, viene prodotto da fine aprile a maggio. Ma ci sono produzioni anche in Calabria.

Conosciamolo meglio: è chiarissimo, quasi incolore, e tende al bianco perlaceo nella forma cristallizzata che lo rende cremoso, pastoso, vellutato, con cristalli medi che si sciolgono bene sulla lingua. La sua fragranza è la stessa, intensa e inebriante, dei fiori di limone. Il sapore, ricorda decisamente fiori e frutti di agrumi.

Oltre al potere energizzante dato da zuccheri di pronto utilizzo, il tesoro più autentico di questo miele è il contenuto di vitamina C, fondamentale nella formazione e rafforzamento di ossa e denti e importante nella prevenzione e cura degli stati influenzali e delle malattie da raffreddamento. Insomma, questo miele è un ottimo calmante e antisettico – un naturale difensore della salute di adulti e bambini.

Anche il miele di limone può apparire tra i mieli adatti alla colazione, perché funziona benissimo come dolcificante di tè, tisane e camomille, specialmente d’inverno. Restando in tema di bevande, potrebbe sorprendervi la sua bontà quando lo aggiungete a bibite rinfrescanti come la limonata fatta in casa o un’acqua aromatizzata – grandi risorse contro il caldo estivo, più sane e invoglianti di tante bibite gassate.

Nell’ormai immancabile degustazione con i formaggi, il consiglio che mi sento dare più spesso è di accostare il miele di limone, dolce e profumato com’è, a caci stagionati. Però vi dico anche, provatelo con gli affumicati.

Il miele di limone si sposa felicemente con il rosmarino. Allora vi suggerisco di usare questo miele più spesso in cucina e di sperimentare quest’accostamento raffinato – limone-rosmarino – in tutte le vesti possibili: nel sugo che irrora un arrosto, sopra un risotto dalla mantecatura delicata, per condire ravioli delicati, sotto forma di sorbetto. Ce n’è per ogni momento, dall’antipasto al dessert.

Vi consiglio anche di leggere l’articolo su una bevanda a base di limone che in molti consigliano di bere ogni giorno .La vitamina C (acido ascorbico) migliora l’ assorbimento del ferro.

Gli usi alimentari di questo frutto

Il limone è un alimento prezioso, questo è risaputo. A testimoniarlo, oltre al senso comune, vi sono anche i suoi preziosi valori nutrizionali. E’ ricco di vitamina C (come tutti gli agrumi del resto), una sostanza dalle funzioni antiossidanti e in grado di rafforzare il sistema immunitario. E’ ricco anche di vitamine del gruppo B, essenziali per l’equilibrio del sistema nervoso e per la salute della pelle. Contiene soprattutto l’acido citrico e i citrati, che sono formidabili regolari di acidità. Tuttavia, ha tante altre virtù, che riguardano l’alimentazione, l’igiene e persino il gioco. Vi descrivo tutto qui di seguito, a partire dagli usi del limone in cucina.

Come condimento. Questo splendido agrume viene utilizzato da sempre per condire i cibi. Insieme all’olio e al sale dà vita a gustose emulsioni ma, come ben sapete, può essere utilizzato anche da solo . Inoltre, è l’ingrediente di alcune creme, come la crema pasticcera. Gli usi, da questo punto di vista, sono davvero numerosi. L’unico imperativo è quello di non usare la parte bianca (chiamata albedo), che  risulta amara.

Come digestivo. è anche un discreto digestivo. Per sfruttare al massimo le sue peculiarità è sufficiente riscaldare una soluzione di acqua e succo di limone, arricchendola con la scorza e con qualche foglia di alloro. Mi raccomando, la soluzione non deve raggiungere il bollore, solo sfiorarlo. Permette anche la dolcificazione con un po’ di zucchero, in modo da risultare più gradevole al palato. Questa preparazione viene chiamata “canarino” in virtù del giallo intenso che la caratterizza. 

Per non fare annerire i cibi. Il succo di limone può essere impiegato per non far annerire alcuni frutti, come le banane e le mele. In questo caso la vitamina C impedisce l’ossidazione. Il succo di limone può essere impiegato anche per mantenere il riso bianchissimo, magari in occasione della preparazione del sushi e dell’insalata di riso, dei piatti che puntano molto  anche sull’estetica. In questo caso è sufficiente spremere un po’ di limone nell’acqua di cottura.

Per cuocere le uova. E’ un trucchetto che pochi conoscono, ma che funziona e si rivela molto utile. Quando si preparano le uova sode, vi è sempre il pericolo che si sfaldino, soprattutto nel tentativo di rimuovere il guscio. Ebbene, il pericolo è scongiurato, se si spreme mezzo limone nell’acqua già bollente. In questo modo le uova saranno veramente sode e il guscio andrà via molto più facilmente. Un dettaglio non da poco, soprattutto quando dalla solidità delle uova dipende la riuscita di una ricetta, come nelle uova sode ripiene e nell’insalata russa.

Il limone per l’igiene delle superfici

Questo prezioso agrume viene impiegato anche per “pulire”. Non è un caso che molti prodotti della pulizia contengano il succo o l’essenza dell’agrume.

Pulire le stoviglie. Sgrassare le pentole può rivelarsi un’operazione difficile, se si usano gli strumenti più comuni. In caso di “grasso” ostinato è sufficiente riempire le pentole e le padelle con una soluzione di acqua, succo di limone e sale grosso. Dopo mezz’ora, il grasso si staccherà facilmente.

Pulire i taglieri. Sono accessori che si sporcano facilmente e attirano germi e batteri se non li manteniamo puliti. Potete cospargere la superfice con del sale e sfregate con mezzo limone e poi risciacquate con l’acqua. Igiene garantita anche per i taglieri. Io utilizzo questo metodo, in particolare, quando lo utilizzo per tagliare il pesce.

Pulire il frigo e il microonde. è protagonista di un rimedio naturale ingegnoso ed efficace. Spesso il cibo sporca le pareti del microonde, rendendo necessaria un’approfondita opera di pulizia. Ebbene, vi basterà inserire una ciotola di acqua e succo di limone e azionare il forno alla massima potenza per trasformare la pulizia in una passeggiata. Il vapore che si sprigiona scioglie letteralmente il grasso. Dopodiché, sarà sufficiente passare una pezza con del detergente per ripristinare il naturale candore del microonde. Per quanto riguarda il frigo, invece, è sufficiente pulirne l’interno con una soluzione di acqua e succo di limone.

Eliminare gli odori. Il problema dei cattivi odori è molto sentito da chi si diletta in cucina. Molto banalmente alcune ricette emanano odori che impregnano le superfici. Pensiamo solo alla frittura, o anche alla cottura del pesce, dei carciofi e soprattutto dei cavolfiori. In questo caso è sufficiente passare una soluzione di acqua e succo di limone per ottenere un effetto pulente e, soprattutto, eliminare con facilità tutti i cattivi odori.

limone per le mani

Un bene prezioso anche fuori dalla cucina

E’ un frutto che si rivela un alleato prezioso anche in altri ambiti, che riguardano l’igiene personale e della casa. Vediamo nel dettaglio alcuni dei più comuni utilizzi.

Eliminare le macchie dalle mani. Le macchie sulle mani possono risultare refrattarie ai classici detergenti e ai saponi. Ciò capita in occasione delle attività lavorative, che prevedono l’uso del grasso, ma anche in cucina. Per esempio, maneggiare i carciofi significa spesso e volentieri ritrovarsi con le mani macchiate. In questo caso la soluzione è semplice, e ha proprio il limone come protagonista. Vi basterà strofinare del limone sulle macchie per renderle molto meno coriacee, e più facilmente lavabili con acqua e sapone. L’ olio vegetale di limone (ottenuto dalla macerazione delle bucce) è utilizzato come rimedio naturale per rinforzare le unghie.

Sbiancare i denti. Per via della sua portata antiossidante, il succo di limone può aiutare a eliminare le macchie dai denti, provocate dal consumo di caffè e dall’abuso di nicotina. Tuttavia fate attenzione, stiamo parlando di una sostanza acida, quindi è necessario utilizzarla con cautela per evitare effetti collaterali, Infatti, se viene utilizzato troppo spesso può rovinare lo smalto dei denti. In linea di massima utilizzare il limone una volta al mese può aiutare a conservare il naturale candore dei denti.

Un gioco con i limoni. Il limone può essere anche “divertente”. Il riferimento è all’inchiostro simpatico. Esatto, il limone può fungere anche da inchiostro “invisibile”. E’ sufficiente intingere una stilo nel succo di limone puro e “scrivere” su un foglio. A prima vista non apparirà nulla, ma mettendo in controluce il foglio potrete vedere le scritte realizzate con il succo di limone. Una proprietà, questa, che può essere utilizzata per giocare con i propri bambini, stupendoli con metodi del tutto naturali.

Allontanare le formiche. Il limone funge da repellente per molti insetti, soprattutto per le formiche. Basterà spruzzare un po’ di limone sul davanzale per sbarrare loro il passaggio, e prevenire il problema della presenza delle formiche in casa.

Eliminare i brufoli. Ovviamente, il limone non può nulla contro la presenza di acne vera e propria. Tuttavia, se vi ritrovate con un brufolo comparso all’improvviso, magari provocato dallo stress, tamponatelo con un po’ di cotone intinto nel succo di limone. Il brufolo dovrebbe asciugarsi nel giro di qualche ora.

Pulire il ferro da stiro. E’ un’operazione semplice. Accendete il ferro da stiro e quando sarà caldo spegnetelo. Tagliate a metà un limone e passatelo sulla piastra facendo attenzione a non scottarvi. Fatta questa operazione imbevete  un panno morbido con acqua e aceto in uguali proporzioni, strofinate nuovamente la piastra e asciugatela.

Pulire vetri e specchi. I metodi per pulire vetri e specchi sono molti. La mia mamma utilizzava il foglio di giornale con l’alcool. Mia sorella utilizzava una miscela di acqua e aceto. Io non sopporto l’odore dell’alcool e dell’aceto percui spremo il succo di 2 limoni in mezzo litro di acqua. Lo verso nel nebulizzatore e poi passo la spatola per vetri e asciugo con un panno in microfibra asciutto. Oltre che avere garantire un ottimo risultato, diffonde un piacevole profumo nell’ambiente.

5/5 (1 Recensione)
Riproduzione riservata
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2 commenti su “Limone, usi e proprietà in cucina e per la pulizia

  • Sab 12 Giu 2021 | Valeria ha detto:

    Buongiorno, non avevo mai sentito parlare del miele di limone. Ma leggo anche di altri modi per utilizzare il limone a cui non avrei mai pensato. La ringrazio di tutte queste informazioni utilissime.

    • Sab 12 Giu 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno Valeria la ringrazio per il suo feedback. Devo dire che il limone è davvero portentoso e i suoi utilizzi sono infiniti. Man mano che trovero’ altre idee aggiornero’ questo articolo. Buona giornata

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