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Semifreddo al gianduia, un dessert perfetto come fine pasto

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Semifreddo al gianduia
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Semifreddo al gianduia, un ottimo fine pasto

Oggi vi presento il semifreddo al gianduia, un’ottima soluzione per un fine pasto o una merenda gustosa, è un dolce bello da vedere e dal carattere gourmet.

Il semifreddo al gianduia è la dimostrazione di come anche la pasticceria di qualità sia alla portata dei principianti, o almeno di chi non ha molta esperienza in cucina. Sono infatti richiesti una manciata di ingredienti e gesti semplici, come il montare la panna con le fruste elettriche, riporre e prelevare uno stampo al frigorifero e applicare della granella a mo’ di guarnizione.

La protagonista indiscussa della ricetta è la crema gianduia, una vera chicca della tradizione piemontese. E’ frutto dell’abbraccio tra cacao e nocciola, e stupisce per la morbidezza e per la sua versatilità.

Vi consiglio di preparare il semifreddo al gianduia quando pensate di avere degli ospiti. Che sia per concludere un pasto o come merenda raffinata, il semifreddo al gianduia non vi deluderà, vi farà fare bella figura e garantirà un’esperienza gastronomica di rilievo agli invitati.

Ricetta semifreddo al gianduia

Preparazione semifreddo al gianduia

  • Ecco i passaggi necessari per preparare un ottimo semifreddo al gianduia. In una ciotola versate la panna e montatela con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto dalla consistenza morbida e ariosa.
  • In una ciotola a parte versate il mascarpone e lavoratelo con una spatola per fargli acquisire cremosità.
  • Poi incorporate la crema gianduia e mescolate con delicatezza. Infine aggiungete la panna montata con estrema delicatezza per evitare che si smonti, facendo dei movimenti dal basso verso l’alto.
  • Versate il composto così ottenuto in uno stampo da plumcake, copritelo con la pellicola alimentare e riponetelo in freezer per almeno 4 ore.
  • Prelevatelo dal freezer 30 minuti prima del servizio e guarnite con la granella di nocciole.

Ingredienti semifreddo al gianduia

  • 200 gr. di panna da montare
  • 200 gr. di mascarpone
  • 100 gr. di crema gianduia
  • q. b. di granella di nocciole

Come rendere il semifreddo con gianduia a prova di intolleranze

Il semifreddo al gianduia contiene due derivati del latte: la panna e il mascarpone. Dunque, potrebbe impensierire gli intolleranti al lattosio. Cosa dovrebbero fare? Prendere con filosofia l’ennesima rinuncia? In realtà basta adottare qualche accorgimento.

Per esempio, basta sostituire la panna con una versione delattosata, ne troverete in abbondanza nei supermercati. Inoltre, se il prodotto è di qualità non avvertirete la differenza con la panna normale, se si esclude una nota dolce in più. La maggiore dolcezza è dovuta al delattosamento, un processo che scompone il lattosio in due zuccheri semplici, ma in questo caso è un effetto collaterale abbastanza azzeccato.

E per quanto concerne il mascarpone? Ebbene, di base esso non causa problemi agli intolleranti di lattosio, infatti ne contiene poco o nulla. Il mascarpone, infatti, non è realizzato con il latte vero e proprio bensì con la crema di latte. Il processo di realizzazione è così raffinato da disperdere il lattosio contenuto nella materia prima.

Per quanto concerne le altre forme di intolleranza, i celiaci non corrono alcun rischio visto che la lista degli ingredienti non contiene cereali. Discorso diverso per chi manifesta problemi con il nichel. La crema gianduia, in virtù della presenza del cacao, ne è piena e in commercio non esistono sostituti validi al momento.

Semifreddo al gianduia

Cosa sapere sulla nocciola

La nocciola fa capolino non solo all’interno della crema gianduia ma anche in fase di guarnizione, sotto forma di granella. La granella di nocciole va aggiunta al semifreddo al gianduia al momento del servizio, dopo che il semifreddo è stato fatto riposare a temperatura ambiente. In questo modo si aggiunge colore, gusto e un pizzico di croccantezza al semifreddo, migliorando sensibilmente l’esperienza gastronomica che scaturisce dal suo consumo.

La nocciola è vittima di pregiudizi, come quelli secondo cui farebbe male alla salute. Il riferimento è all’apporto calorico elevato, tuttavia si tratta di grassi benefici per il sistema cardiovascolare.

Per il resto la nocciola è ricca di vitamina E, che fa bene al sistema immunitario ed esercita una funzione antiossidante (e quindi antitumorale). Non mancano le vitamine del gruppo B, coinvolte a vario titolo nel metabolismo energetico, il magnesio e il potassio.

Qualche consiglio per un semifreddo al gianduia davvero perfetto

Il semifreddo al gianduia è perfetto così com’è, ma potete comunque migliorarlo o preparare alcune sfiziose varianti.

Per esempio, potreste desiderare un semifreddo più speziato. In questo caso basta aggiungere al composto un po’ di cannella o di vaniglia. Badate bene, la cannella è più pungente mentre la vaniglia è più delicata.

Potreste desiderare anche un semifreddo più morbido. In questo caso inserite nell’impasto un po’ di latte condensato, ma senza esagerare per non comprometterne la stabilità.

Infine, potreste volere un semifreddo più compatto, più simile a un tartufo gelato che a un semifreddo propriamente detto. In questo caso non dovrete fare altro che prolungare la fase di riposo in freezer, fino a quasi sei ore.

FAQ sul semifreddo al gianduia

Com’è fatta la crema gianduia?

La crema gianduia è fatta con cacao amaro, olio di nocciola, nocciole, latte e aromi vari. Nella sua forma base, ovvero quella di cioccolato, spicca per la morbidezza, per la dolcezza aromatica e per gli intensi richiami alla nocciola.

Com’è fatto il semifreddo?

In genere il semifreddo è realizzato con panna, albumi (o altri addensanti) e un ingrediente principale che può essere la nocciola, il cacao, un succo o una crema. Nel semifreddo al gianduia gli albumi sono assenti e vengono sostituiti dalla crema gianduia nella loro funzione di addensamento.

Dove si tiene il semifreddo?

Il semifreddo si conserva il freezer. La presenza di alimenti che non congelano, o congelano in modo solo parziale, preserva la texture del dessert.

Quanto tempo prima si toglie il semifreddo dal freezer?

Il semifreddo si toglie dal freezer 30 minuti prima del servizio. Se si va oltre potrebbe risultare troppo duro e quindi poco godibile, inoltre si farebbe fatica a estrarlo dallo stampo. Nel caso in cui risultasse difficile estrarre il semifreddo, potete immergere la parte bassa dello stampo in acqua calda per qualche secondo.

Come si fa la granella di nocciole?

Per fare la granella di nocciole basta tostarle al forno a una temperatura medio-bassa per un quarto d’ora. Poi si fanno raffreddare, si rimuove la pellicina (mediante sfregamento su un canovaccio pulito o con le mani) e si riducono ad un trito grossolano.

Ricette di semifreddi ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (1 Recensione)
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