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Liquore di prugnolo, un digestivo perfetto

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Liquore di prugnolo
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 40 min
cottura
Cottura: 00 ore 10 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.5/5 (2 Recensioni)

Liquore di prugnolo, perfetto come ammazzacaffè e per accompagnare i dessert

Oggi parliamo del liquore di prugnolo, una bevanda alcolica che può essere facilmente preparata in casa. Il procedimento prevede poche fasi, sebbene copra un lasso di tempo molto ampio (almeno due mesi). Ricorda il limoncello, non tanto per il gusto quanto per la ricetta in sé. Anche in questo caso il liquore nasce dall’unione tra uno sciroppo classico e una soluzione alcolica. In questo caso, però, tale soluzione viene ottenuta tramite la macerazione del frutto e non della buccia.

Il prugnolo può essere considerato come un perfetto ammazzacaffè o digestivo che dir si voglia, ma dà il meglio di sé come accompagnamento per dolci e dessert. A quanto ammonta il volume alcolico? Dipende dal rapporto tra prugne, alcol e sciroppo, ma anche dalla succosità del frutto stesso e dalla sua capacità di cedere polpa alla soluzione alcolica. Di base questo liquore viaggia sui 25 gradi, un po’ come il limoncello.

Il sapore è dolce e aromatico, con un gradevole retrogusto asprigno. D’altronde il prugnolo è uno dei frutti tipici proprio per il gusto che apporta.

Ricetta liquore di prugnolo

Preparazione liquore di prugnolo

Per preparare il liquore di prugnolo dovete seguire questi passaggi.

  • Lavate accuratamente i prugnoli selvatici.
  • Versate i prugnoli ben lavati in un contenitore di vetro e versate l’alcol alimentare.
  • Chiudete il contenitore ermeticamente e ponetelo in un luogo fresco e buio.
  • Attendete per 30 giorni, il tempo necessario affinché avvenga il processo di macerazione. Tuttavia, agitate il contenitore almeno una volta al giorno.
  • Trascorso questo lasso di tempo, procedete con la preparazione dello sciroppo. Riscaldate una soluzione di acqua e zucchero a fiamma media e cuocete fino a quando lo sciroppo ha raggiunto una consistenza compatta e uniforme.
  • Poi filtrate l’alcol del contenitore e unitelo allo sciroppo.
  • Mescolate e filtrate ancora, utilizzando un colino a maglie strette.
  • Infine, imbottigliate e fate riposare per altri 30 giorni.

Ingredienti liquore di prugnolo

  • 1 lt. di alcol alimentare al 95%
  • 600 gr. di zucchero semolato
  • 1 lt. di acqua
  • 1 kg. di prugnoli selvatici

Un focus sul prugnolo

Vale la pena parlare del prugnolo, che è il vero protagonista di questo liquore. Il prugnolo è il frutto del prunus selvatico. Da questa semplice informazione si può ben comprendere il legame con la prugna propriamente detta. Il sapore è simile, ma molto più aspro, a tal punto che il consumo a crudo non è indicato.

Il prugnolo è infatti utilizzato per le preparazioni dolciarie, come composte e confetture, ma anche e soprattutto per gli sciroppi e per i liquori. Quello che vi presento qui è la versione più “asciutta” e più genuina. La lista degli ingredienti comprende solo il prugnolo, l’acqua, lo zucchero e l’alcol. Dunque niente erbe o aromi, che da un lato donano spessore organolettico ma dall’altro possono porre in secondo piano il sapore del frutto.

Per quanto concerne le proprietà nutrizionali, il prugnolo selvatico non si differenzia molto dalle prugne. E’ ricco di vitamina C (che fa bene al sistema immunitario), potassio (che regolarizza la pressione) e antocianine. Queste sostanze esercitano una funzione antiossidante, dunque aiutano a prevenire il cancro. Le antocianine determinano anche il colore fucsia-viola, tuttavia il liquore assume una tonalità più simile al rubino e molto bella da vedere.

Come rendere il liquore di prugnolo meno alcolico
Per ridurre la percentuale alcolica senza compromettere troppo il sapore, si può allungare il liquore con uno sciroppo leggero fatto con acqua e zucchero. L’ideale è aggiungere piccole quantità alla volta fino alla gradazione desiderata. In alternativa, si può diminuire il tempo di infusione: meno settimane in alcol significa estrazione più delicata e risultato finale più morbido.

Quale zucchero utilizzare nel liquore di prugnolo?

Un altro ingrediente fondamentale della ricetta del liquore di prugnolo è lo zucchero. E non potrebbe essere altrimenti, visto che la bevanda nasce dall’unione tra una soluzione alcolica e uno sciroppo di acqua e zucchero. Quando si parla di zucchero nei liquori è bene fare attenzione a due aspetti: la quantità e la tipologia.

Liquore di prugnolo

Per quel che concerne la quantità è bene avere proporzioni uguali tra zucchero, acqua e alcol. E’ una proporzione generale che garantisce un buon livello di dolcezza e una gradazione alcolica contenuta. Ovviamente nessuno vi vieta di diminuire o aumentare la quantità di zucchero, in modo da avere pieno controllo sul sapore del liquore. Tuttavia, vi consiglio la massima prudenza, in quanto piccoli cambiamenti possono sortire effetti radicali.

Per quel che concerne la tipologia, è bene andare sullo zucchero bianco semolato. Lo zucchero bruno, infatti, contiene residui di melassa che potrebbero rendere più difficoltosa la produzione dello sciroppo, compromettendo  il liquore con sentori caramellati. Lo zucchero fine, invece, per quanto possa sembrare paradossale, fa più fatica a sciogliersi.

Come consumare il liquore di prugnolo

Come già anticipato, il liquore di prugnolo è un alcolico molto versatile. E’ perfetto per il consumo stand-alone, ovvero per il classico shottino. Tuttavia, può essere servito anche a fine pasto nella veste di ammazzacaffè. Inoltre, può essere servito anche per accompagnare dolci e dessert.

Quali dolci nello specifico? Un ottimo connubio avviene con le torte farcite con creme fruttate, o che coinvolgono le confetture. Il liquore di prugnolo è perfetto anche con i biscotti, magari arricchiti dalla marmellata ai frutti rossi. Può sembrare strano, ma il suo sapore ricorda vagamente i lamponi, le more e i mirtilli.

Il liquore di prugnolo può essere considerato anche come un alcolico “natalizio”, infatti viene servito con il pandoro o con il panettone. E’ anche un’ottima idea regalo, per altro molto gradita, visto che è fatto in casa e quindi esprime comunque un certo impegno e una certa dedizione.

Come arricchire il liquore di prugnolo selvatico

Il liquore di prugnolo selvatico è facile da fare. Per certi versi il procedimento ricorda quello del limoncello, con il frutto infuso nell’alcol per alcune settimane. Proprio su questa infusione si può agire per ottenere un liquore aromatico, basta arricchirlo con alcune spezie. Per esempio con la cannella in stecche, che dona un profumo caldo e avvolgente, perfetto per accompagnare la nota acidula e selvatica dei prugnoli.

Un altro abbinamento eccellente è quello con la vaniglia, che rende il liquore più rotondo e vellutato, mitigando l’asprezza del frutto. Per chi ama i sapori più intensi vi consiglio qualche grano di pepe rosa, che introduce un tocco leggermente esotico e floreale. Idem per la buccia d’arancia essiccata, dalla quale si ottiene un aroma agrumato elegante e molto equilibrato.

Ma può andare bene anche una piccola quantità di chiodi di garofano, purché dosata con attenzione: bastano uno o due chiodi di garofano per evitare che la spezia copra tutto il resto.

Il liquore di prugnolo selvatico in pasticceria

Il liquore di prugnolo selvatico può essere una risorsa anche in pasticceria. Per esempio può essere coinvolto nella preparazione di bagne per il pan di Spagna, soprattutto se si desidera un sapore fruttato con una punta selvatica. È ottimo anche per aromatizzare creme e mousse, purché venga aggiunto a freddo per evitare la perdita di aroma.

Ai dolci al cucchiaio, come tiramisù alternativi o semifreddi, dona una nota complessa e sorprendente. Funziona molto bene anche nelle crostate di frutta rossa, soprattutto se mescolato alla marmellata prima della cottura, rendendo il ripieno più profondo e profumato. Infine, si può aggiungere all’impasto dei biscotti al burro, poiché dona una sfumatura aromatica che ricorda i liquori di una volta, perfetta per chi ama i dolci semplici ma non banali.

Come rendere raffinato il liquore

Un aspetto spesso trascurato, ma fondamentale per ottenere un liquore di prugnolo veramente eccellente, riguarda la fase di affinamento, cioè il periodo successivo alla filtrazione in cui il liquore riposa in bottiglia. Molti pensano che, una volta conclusa la macerazione del frutto nell’alcol e aggiunto lo sciroppo zuccherino, il prodotto sia pronto da bere. In realtà il liquore di prugnolo migliora enormemente con un riposo prolungato, perché permette agli aromi di fondersi in modo armonico e alla componente alcolica di “smussarsi”.

Nelle prime settimane dopo la preparazione, il liquore tende infatti a risultare più pungente e meno equilibrato: la nota acida del prugnolo è più evidente e lo zucchero più slegato separato dal resto, almeno a livello organolettico. Ma lasciando il liquore in bottiglie di vetro scuro per almeno due o tre mesi, tutte le componenti trovano il loro equilibrio naturale, il colore diventa più intenso e la consistenza leggermente più vellutata.

Desiderate un risultato ancora più raffinato? Allora procedete con un affinamento in bottiglie di vetro con dentro una piccola stecca di cannella o un pezzetto di vaniglia essiccata. Questo metodo non prevede aromi invadenti, ma contribuisce a rendere il liquore più morbido e profumato. Infine, occhio alla temperatura di conservazione, a tal proposito è opportuno un luogo fresco, asciutto e buio, poiché favorisce un’evoluzione lenta e raffinata del liquore. In questo modo il liquore raggiunge la sua massima espressività dopo circa sei mesi.

Come rendere il liquore di prugnolo più delicato
Per ottenere un liquore più delicato si può filtrarlo più volte, così da eliminare le parti solide più amare. Un’altra strategia consiste nell’aggiungere una piccola percentuale di miele chiaro, come quello di acacia, in questo modo si addolcisce il liquore senza appesantirlo. Infine, prolungare il riposo in bottiglia per qualche mese permette ai sapori di amalgamarsi e diventare più rotondi.

FAQ sul liquore di prugnolo

Che sapore ha il liquore di prugnolo selvatico?

Ha un gusto fruttato e leggermente acidulo, con una componente selvatica che lo rende unico. Ricorda vagamente i frutti di bosco, ma con una nota più aspra. Se viene arricchito con spezie può diventare più rotondo, morbido e profumato.

Quanto tempo deve macerare il prugnolo nell’alcol?

Generalmente servono 30-40 giorni. Più a lungo macera, più intenso e robusto diventa il sapore. Dopo l’infusione è bene far riposare il liquore per almeno un mese, così da stabilizzare gli aromi e il colore.

Si possono usare prugnoli congelati?

Si, anzi spesso rilasciano più facilmente il succo, facilitando l’estrazione degli aromi. È però importante scongelarli completamente prima dell’infusione e scartare eventuali parti rovinate.

Come conservare il liquore di prugnolo?

Il liquore di prugnolo va conservato in bottiglie di vetro ben chiuse e riposto al buio. Se filtrato correttamente può durare più di un anno senza perdere qualità. Il freddo non è obbligatorio, ma aiuta a mantenere colore e aroma.

Con quali dolci si abbina il liquore di prugnolo?

Si abbina bene a crostate di frutti rossi, torte al cioccolato, biscotti secchi e panna cotta. Il contrasto tra la sua nota aspra e la dolcezza dei dessert crea un equilibrio molto piacevole.

Ricette di liquori ne abbiamo? Certo che si!

4.5/5 (2 Recensioni)
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