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Liquore di genziana, due soluzioni per stupire gli amici

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Liquore di genziana
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 00 ore 20 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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3.8/5 (62 Recensioni)

Liquore alla genziana con i fiori o con le radici

Il liquore alla genziana è una bevanda aromatica, digestiva e scenografica, perfetta per concludere un pasto in modo elegante. Preparato con radici o fiori di genziana, questo liquore sprigiona note intense, leggermente amarognole, che conquistano anche i palati più esigenti. È un’alternativa raffinata ai classici digestivi e può essere realizzato in casa con pochi ingredienti, senza glutine e naturalmente privo di lattosio, ideale anche per chi ha intolleranze.

Con il suo colore dorato e il profumo erbaceo, il liquore alla genziana rappresenta una tradizione antica, ancora viva in molte regioni italiane. Spesso si utilizza la radice, che viene lasciata macerare a lungo in alcol per estrarne al meglio le proprietà amaricanti. Tuttavia, anche i fiori di genziana, con le loro tonalità blu-viola brillanti, offrono un risultato aromatico più delicato ma altrettanto affascinante. Entrambe le versioni sono perfette da gustare fresche o a temperatura ambiente.

Lo sapevi? La radice di genziana viene utilizzata anche in erboristeria per stimolare l’appetito e facilitare la digestione. Se invece preferisci un gusto più floreale, puoi provare la versione con i fiori freschi: il risultato sarà meno intenso, ma decisamente originale. Esistono varianti con l’aggiunta di scorze di agrumi o spezie come anice e cannella.

Tra le virtù di questo liquore c’è anche la sua capacità di essere personalizzato. A seconda del tempo di macerazione e della quantità di zucchero aggiunta, si possono ottenere risultati più secchi o più morbidi, da scegliere in base ai propri gusti o al tipo di pasto. Inoltre, essendo privo di glutine e facilmente adattabile anche senza zuccheri raffinati, può essere gustato senza pensieri anche da chi ha intolleranze alimentari.

Preparare in casa il liquore alla genziana non è difficile: bastano alcool, acqua, zucchero e radice o fiore di genziana. Dopo la fase di macerazione, che dura almeno 30 giorni, si filtra il composto e lo si lascia riposare. Il risultato? Un digestivo naturale, profumato e di grande effetto anche come regalo. Se ami i liquori fatti in casa, ti consigliamo anche di provare il liquore di cedro, fresco e agrumato, perfetto per l’estate.

Ricetta liquore genziana

Preparazione liquore di genziana

Preparazione liquore di genziana con i fiori:

  • Per preparare il liquore di genziana con i fiori iniziate proprio dai fiori. Lavateli sotto l’acqua corrente e asciugateli velocemente.
  • Poi riempite una pentola con due litri di acqua e immergeteci i fiori e la stecca di vaniglia.
  • Ora accendete il fuoco e portate a bollore, infine fate bollire per 10 minuti.
  • Terminata la cottura spegnete il fuoco e filtrate il liquido con estrema cura.
  • Poi integrate lo zucchero e mescolate fino a completo scioglimento. Fate riposare per una notte intera, poi unite un litro di alcol e imbottigliate.

Preparazione liquore di genziana con le radici:

  • Inserite tutti gli ingredienti, eccetto l’alcol e lo zucchero, in un contenitore di vetro scuro riflettente.
  • Fate macerare per 40 giorni in un luogo fresco e al riparo dalla luce.
  • Trascorso questo lasso di tempo, filtrate e aggiungete 300 millilitri di alcol e 300 grammi di zucchero.
  • Mescolate con cura fino a quando lo zucchero non si è sciolto del tutto.
  • Se necessario filtrate ancora una volta prima di imbottigliare.
  • Lasciate riposare il liquore due o tre mesi prima di consumarlo.

Liquore di genziana con i fiori:

Per 3 bottiglie di liquore:

  • 50 fiori di genziana freschi,
  • 400 gr. di zucchero,
  • 1 stecca di vaniglia,
  • 1 lt. di alcool alimentare,
  • 2 lt. di acqua

Liquore di genziana con le radici:

Per 3 bottiglie di liquore:

  • 1 lt. di vino bianco secco,
  • 40 gr. di radici di genziana essiccate,
  • mezza stecca di cannella,
  • buccia di 1 limone biologico (limone non trattato),
  • 8 chiodi di garofano,
  • 300 ml. di alcool,
  • 300 gr. di zucchero

Quali parti della pianta si utilizzano per preparare il liquore di genziana?

La scelta, di norma, sarebbe tra il fiore e le radici. Ebbene, entrambe le soluzioni sono ottimali, quindi da provare. Proprio per questo, vi propongo due ricette: la ricetta del liquore di genziana con i fiori e la ricetta del liquore di genziana con le radici. Le due bevande si differenziano sotto molti aspetti. Il liquore con i fiori ha un sapore più delicato e un colore più chiaro. E’ una pianta di tipica che cresce spontaneamentee sulle pendici del Gran Sasso ma  è molto diffusa anche in altre regioni alpine e sugli Appennini.

Il liquore con le radici, invece, ha un sapore decisamente più forte, simile al caramello, e un colore che vira sull’arancione scuro. Differiscono anche per le spezie aromatiche “a supporto”: nel primo caso troviamo la vaniglia, nel secondo caso la cannella e i chiodi di garofano. Il procedimento, di contro, è simile e differisce rispetto ai liquori casalinghi. Infatti, la fase di macerazione degli ingredienti avviene in totale assenza di alcool, che viene aggiunto dopo.

Anche la preparazione della “componente di sciroppo” è diversa. Lo zucchero, infatti, va integrato non nell’acqua, ma nella soluzione liquida arricchita con gli altri ingredienti. Diverso il periodo di riposo pre-consumo, che deve essere sempre abbondante. Di norma è bene aspettare due o tre mesi, invece del classico mese e mezzo.

Un approfondimento sulla genziana

I fiori di genziana sono di norma eduli, ovvero commestibili, dunque non devono essere sottoposti ad alcun trattamento prima di essere utilizzati per la preparazione del liquore di genziana. Discorso diverso per le radici, che di norma sono tossiche e causano una pesante indigestione, per questo motivo vanno essiccate. A tal proposito, in commercio si trovano radici di genziana già essiccate e pronte per l’uso.

I fiori di genziana non presentano grandi proprietà nutrizionali, tuttavia, come tutti i fiori eduli, hanno buon apporto di vitamine e sali minerali, oltre a sostanze che aiutano nella prevenzione del tumore e delle patologie cardiovascolari. Le radici sono molto più interessanti, infatti hanno formidabili proprietà digestive.

Tanto i fiori quanto le radici essiccate esercitano alcune discrete proprietà curative, a tal punto da essere utilizzate nella medicina naturale. Possono aiutare l’organismo nella difesa dalle infezioni, curano l’affaticamento e riducono i sintomi dell’anemia. Sono antiemetiche, ovvero inibiscono il vomito, inoltre aiutano il corpo ad espellere eventuali parassiti intestinali. In passato la genziana veniva utilizzata per “scacciare” il verme solitario. Dai fiori si estrae un buon olio essenziale, utile nella cosmetica e nella cura della pelle. La genziana ha poche controindicazioni. Al di là della tossicità delle radici fresche si segnala una certa pericolosità per le donne in stato interessante.

liquore di genziana

Quali aromi usare per questo liquore?

Come si prepara genziana liquore dolce? Le due ricette del liquore di genziana sono simili in quanto a procedimento, ma vengono realizzate a partire da ingredienti diversi. La questione non riguarda solo le componenti della pianta, ma anche gli alimenti di supporto, che fungono da bilanciatori del sapore o da spezie.

Nello specifico il liquore con i fiori di genziana si fregia della presenza della vaniglia, mentre il liquore con le radici richiede l’uso dei chiodi di garofano e della cannella. Attorno alla vaniglia ruotano dei pregiudizi in quanto è considerata troppo calorica, e responsabile dell’apporto eccessivo di calori nei dolci e nelle creme. In realtà la vaniglia incide poco sul valore complessivo delle calorie, in quanto bastano quantità minime. La sua presenza è utile, perché non si limita ad aromatizzare ma anche dolcifica. Inoltre, contiene la vanillina, un’ottima sostanza antiossidante.

Per quanto riguarda la cannella e i chiodi di garofano siamo di fronte a due spezie che presentano molti pregi e pochi difetti. Anch’esse sono ricche di sostanze antiossidanti, inoltre intervengono sulle infiammazioni e contribuiscono a ridurre il dolore, quando non è provocato da infezioni.

Il liquore di genziana con le radici si fregia anche della presenza della buccia di limone. Essa arricchisce la soluzione che, in una fase avanzata della ricetta, darà vita alla bevanda. La buccia di limone, inoltre, equilibra il sapore, conferendo un lieve tocco di acidità. Mi raccomando, usate solo limoni biologici, in quanto le sostanze chimiche utilizzate in alcune colture si annidano soprattutto nella buccia.

fiori di genziana

Quale parti usare della genziana per fare il liquore?

Qui vi presento due varianti del liquore di genziana, una da realizzare con i fiori e una da realizzare con le radici. Come abbiamo visto esprimono sapori e persino colori diversi. Ma si può pensare a un liquore con entrambe le componenti, ovvero sia con i fiori che con le radici? Ovviamente si.

Per prepararlo è necessario selezionare radici ben essiccate e fiori freschi o, in alternativa, essiccati in modo naturale. Si parte con le radici, che devono essere lavate accuratamente e spezzettate per poi essere poste in infusione, preferibilmente in alcol puro. I fiori, invece, vanno aggiunti in seguito per evitare che la loro componente aromatica più volatile venga semplicemente annullata. Dopo l’infusione il composto viene filtrato e affinato per diverse settimane in un ambiente fresco e buio.

Il sapore di questo liquore sarà complesso ma bilanciato. La radice conferisce un tono amarognolo e quasi balsamico, mentre i fiori apportano note floreali e leggere, che scivolano verso un finale più profumato e meno pungente.

Come e quando servire il liquore alla genziana

Il liquore alla genziana è tradizionalmente servito come digestivo, ovvero dopo i pasti per favorire la digestione. La genziana è una pianta amara e il liquore ottenuto da essa è noto per le sue proprietà digestive e stimolanti. Di solito, viene gustato lentamente in piccoli bicchieri da liquore.

Ecco alcuni suggerimenti su quando e come servire un liquore di genziana:

  • Dopo i pasti : Il momento ideale per servire il liquore di genziana è dopo un pasto abbondante. L’amaro aiuta ad attivare le secrezioni digestive e può contribuire a una migliore assimilazione del cibo.
  • Temperatura : Solitamente, il liquore di genziana viene servito leggermente freddo. Puoi mettere la bottiglia in frigorifero per un po’ di tempo prima di servirlo, ma assicurati che non sia troppo freddo da intorpidire i sapori.
  • Bicchieri : utilizzare piccoli bicchieri da liquore o bicchieri appositi. Poiché si tratta di un liquore amaro, le quantità servite sono solitamente piccole, più simili a un amaro da sorseggiare che a una bevanda da bere a grandi sorsi.
  • Decorazioni : Non è comune aggiungere decorazioni al liquore di genziana, poiché il suo sapore amaro è l’elemento principale. Tuttavia, se desideri, puoi decorare il bicchiere con una piccola fetta di limone o arancia.
  • Sorsi lenti : Il liquore di genziana è amaro, quindi è meglio assaporarlo lentamente. Prenditi il ​​tempo di gustare ogni sorso per apprezzarne appieno il sapore e gli effetti benefici.
  • Momenti speciali : Oltre ad essere un digestivo, il liquore di genziana può essere servito in occasioni speciali o come parte di una degustazione di liquori. Può essere un’aggiunta interessante agli eventi o alle scene in cui vuoi offrire ai tuoi ospiti una varietà di bevande.

Ricorda che i gusti personali possono variare, quindi potresti anche sperimentare e scoprire come preferisci gustare il liquore di genziana.

Quale dolce gustare con il liquore di genziana?

Il liquore di genziana, come abbiamo visto, può fungere da protagonista di gustosi fine pasto o deliziosi dolci. In questo caso bisogna pensare al dolce! Ecco qualche proposta interessante.Torta di noci. L’aroma amarognolo della genziana si abbina perfettamente alla dolcezza oleosa e intensa delle noci. Grazie alla torta si crea un contrasto suggestivo che valorizza entrambi gli elementi.

Biscotti al miele e spezie. La genziana esalta sapori caldi e decisi, dunque consiglio dei biscotti aromatizzati con cannella, chiodi di garofano o anice, magari con una base di miele di castagno. Strudel di mele. Un dolce classico della pasticceria mitteleuropa. Il ripieno di mele, uvetta e pinoli incontra il liquore in un connubio di toni erbacei, fruttati e leggermente aciduli.

Castagnaccio. Un dolce povero ma ricco di carattere. La farina di castagne, le noci, il rosmarino e l’uvetta creano un profilo gustativo compatibile con l’amaro floreale della genziana.

Liquore di genziana abruzzese e liquore di genzianella: sono la stessa cosa?

Capita spesso che ci si chieda se il liquore di genziana abruzzese e il liquore di genzianella siano in realtà la stessa bevanda. La risposta è no: pur avendo un’origine comune, parliamo di due preparazioni differenti, con caratteristiche ben precise.

Il liquore di genziana abruzzese è la versione più tradizionale, frutto della lunga macerazione delle radici essiccate di genziana in acqua o vino, a cui si aggiunge l’alcol puro dopo l’infusione. Si distingue per il sapore amaro deciso, il colore scuro tendente all’arancio-bruno e la persistenza al palato. In Abruzzo è un vero simbolo: lo si prepara in casa, ma si trova anche in bottiglie artigianali diffuse in tutto il territorio.

Il liquore di genzianella, invece, nasce quasi come una variante di recupero: si utilizzano le stesse radici già macerate una prima volta per ottenere una seconda estrazione. Il risultato è un amaro più dolce, meno intenso e con sfumature più leggere. Per questo viene spesso definito “la sorella gentile” della genziana, capace di piacere anche a chi non ama i sapori troppo amaricanti.

In sintesi, possiamo dire che il liquore di genziana rappresenta la versione originale e vigorosa, mentre la genzianella è una variante più accessibile e vellutata. Entrambe meritano un assaggio: la prima per apprezzare la forza autentica della radice, la seconda per scoprire un volto più delicato e conviviale della stessa tradizione.

FAQ – Domande frequenti sul liquore di genziana

Quali sono gli ingredienti del liquore genziana?
Gli ingredienti principali sono radici di genziana, alcool puro, vino bianco secco (o rosso) e aromi come scorza d’arancia o spezie. Le varianti prevedono anche l’uso di zucchero per addolcirlo.

Perché la genziana è illegale?
Non è illegale in sé. Tuttavia, la raccolta della radice di genziana è regolamentata in molte regioni italiane per tutelare l’ambiente. Bisogna rispettare i limiti o affidarsi a fornitori autorizzati.

cosa fa bene il liquore alla genziana?
La genziana è nota per le sue proprietà digestive e stimolanti dell’appetito. Il liquore si usa spesso come amaro dopo pasto, grazie alle sue virtù toniche e depurative.

Qual è la ricetta del liquore di genziana?
Basta mettere in infusione le radici di genziana in alcool e/o vino per alcune settimane. Dopo la macerazione si filtra, si aggiunge lo zucchero (se previsto), e si lascia riposare prima di gustarlo.

Ricette liquori ne abbiamo? Certo che si!

3.8/5 (62 Recensioni)
Riproduzione riservata

28 commenti su “Liquore di genziana, due soluzioni per stupire gli amici

  • Mar 24 Mag 2022 | Luciano ha detto:

    Liquore di genziana con fiori, gradirei un chiarimento: se metto 2 litri d’acqua e un litro di alcool come ottengo 1 litro di liquore?

    • Mar 24 Mag 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

      Luciano con le dosi consigliate riesc a fare 3 bottiglie da 1 lt

    • Mar 15 Ott 2024 | Vittorio ha detto:

      Prova a fare una divisione per 3,3e ottieni 660 gr di acqua e 330 gr di alcool.

  • Sab 25 Giu 2022 | Silvia ha detto:

    Posso sostituire l’alcool con il vino bianco?

    • Sab 25 Giu 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

      Silvia tutto è possibile, dipende da cosa si vuole ottenere. Si dovrebbe fare delle prove per vedere il risultato. Io non lo cambierei in questo liquore

    • Lun 27 Mar 2023 | Mariaclaudia ha detto:

      Ho seguito la ricetta delle radici di genziana e dopo il tempo stabilito L ‘ho di nuovo filtrato però sul fondo della bottiglia rigorosamente chiusa bene si forma una patina biancastra quindi li filtro di nuovo.Come posso evitare la formazione del deposito?

    • Dom 11 Feb 2024 | ALDO SPANÒ ha detto:

      Di solito la radice di Genziana viene fatta macerare per almeno 40 giorni, nel vino bianco secco. Alcool e zucchero si aggiungono dopo. I “puristi” abbruzzesi non mettono altro.

  • Lun 1 Ago 2022 | Valeria ha detto:

    Che tipo di vino bianco è indicato?

    • Dom 11 Feb 2024 | Aldo Spano' ha detto:

      Pecorino, Trebbiano, Chardonnay. In Abruzzo, il Pecorino è sacro, per ka Genziana.

  • Sab 29 Ott 2022 | Aldo Spanò ha detto:

    Buondì.
    Quanti grammi di radice secca di genziana, per litro di alcool a 95°
    ?
    E quante radici in una soluzione idro-alcolica 50:50 ?
    Preferisco preparare l’estratto ed averlo pronto
    Grazie.

    • Dom 30 Ott 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

      Aldo io ho utilizzato 40 gr di radice essicata per un litro di vino bianco e 50 fiori per l’altra preparazione

  • Gio 19 Gen 2023 | Ireneo ha detto:

    Salve buongiorno. Cortesemente mi potresti consigliare, nn potendo io, farlo personalmente, una buona ditta che produce “Amaro di Genziana”….. SENZA ALCOOL?. Grazie per la cortese attenzione ed aiuto.

    Cordiali Saluti

  • Mer 8 Feb 2023 | Dolores ha detto:

    Mi hanno regalato della genziana fatta con le radici, ma sa troppo di vino, è possibile fare qualcosa per sistemarne il sapore?

  • Mar 7 Mar 2023 | fulvio ha detto:

    perchè quando unisco alcool al vino la soluzione diventa lattiginosa

    • Mar 7 Mar 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

      Non è limpido il risultato che si ottiene come puo’ vedere dalla foto. Provi a filtrato con un colino a maglie fini.

  • Gio 1 Giu 2023 | Bruna ha detto:

    Ma perché non viene specificato che la pianta con i classici fiori blu non è Genziana ma Genzianella ? Sono due piante completamente diverse. La genziana fa i fiori gialli e viene alta quasi un metro……

  • Gio 21 Set 2023 | Davide ha detto:

    Buongiorno
    Qualcuno mi ha detto .. di mettere il Vermouth al posto del vino rosso per fare la genziana.
    Mi piacerebbe sapere se… le percentuali di alcool sono identiche .. ?
    Grazie anticipatamente

    • Ven 22 Set 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

      La sostituzione del Vermouth al posto del vino rosso per fare il liquore alla genziana può influenzare la percentuale di alcool nel risultato finale, poiché il Vermouth e il vino rosso hanno composizioni alcoliche diverse. Per determinare se le percentuali di alcool sono identiche, è necessario considerare le informazioni sul contenuto alcolico di entrambi gli ingredienti.

      Il vino rosso ha generalmente un contenuto alcolico che varia da circa il 12% al 15%, a seconda del tipo di vino. D’altro canto, il Vermouth è un vino aromatizzato con erbe e spezie e spesso viene rinforzato con alcol aggiuntivo. Il Vermouth bianco solitamente ha un contenuto alcolico compreso tra il 15% e il 18%, mentre il Vermouth rosso può variare da circa il 16% al 22% di alcool.

      Pertanto, se si sostituisce il vino rosso con il Vermouth nel liquore alla genziana, è possibile che il risultato finale abbia un contenuto alcolico leggermente diverso a seconda del tipo di Vermouth utilizzato. Per ottenere una percentuale di alcol simile al vino rosso, è possibile diluire il Vermouth con un po’ d’acqua per raggiungere la concentrazione desiderata, tenendo conto delle percentuali di alcol originali dei due ingredienti.

      Ricorda che, oltre al contenuto alcolico, il Vermouth ha anche un sapore distintivo dovuto alle erbe e alle spezie aggiunte, che potrebbe influenzare il sapore complessivo del liquore alla genziana. Prima di apportare modifiche, ti consiglio di fare alcune prove e di assicurarti che il risultato soddisfi le tue preferenze personali.

      • Dom 24 Set 2023 | DAVIDE ha detto:

        Grazie mille
        Buona Giornata

  • Gio 5 Ott 2023 | Fausto ha detto:

    Salve, con questa ricetta di liquore con radici di genziana quanto è la gradazione alcolica Grazie Fausto

    • Ven 6 Ott 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

      Per determinare la gradazione alcolica finale di una miscela, è necessario conoscere la gradazione alcolica delle componenti alcoliche e calcolare in base ai volumi. Facciamo alcuni semplici calcoli:

      Vino bianco secco: la gradazione alcolica varia a seconda del tipo e della marca del vino. Una stima ragionevole potrebbe essere intorno al 12% (anche se può variare da 10% a 15% o più). Quindi, per 1 litro di vino, avremmo 0,12 litri di alcool puro.

      Alcool: la gradazione alcolica dell’alcool puro è 100%. Per 300 ml di alcool, avremmo 0,3 litri di alcool puro.

      Sommando questi due valori, otteniamo:
      0,12 + 0,3 = 0,42 litri di alcool puro nella miscela.

      Il volume totale della miscela è:
      1 lt. di vino + 300 ml. di alcool = 1,3 litri.

      La percentuale di alcool nella miscela finale è:
      0,42 litri di alcool / 1,3 litri di miscela = 0,323 o 32,3%.

      Tuttavia, questa è una stima approssimativa, poiché nella realtà, l’evaporazione durante la preparazione e altri fattori potrebbero influenzare leggermente il risultato finale. Inoltre, il volume di altri ingredienti come zucchero, cannella, ecc. può influire sul volume totale, anche se non influenzano direttamente la gradazione alcolica.

      È sempre consigliabile utilizzare strumenti specifici, come un alcolimetro, per misurare la gradazione alcolica effettiva se si desidera avere un valore preciso.

  • Dom 16 Giu 2024 | Davide ha detto:

    Salve la stecca di vaniglia nella preparazione con i fiori va aperta per liberarne i semi, o fatta bolliste semplicemente intera?

    • Lun 17 Giu 2024 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno Davide nella preparazione del liquore di genziana con i fiori, l’uso della stecca di vaniglia può influenzare notevolmente il sapore finale. Ecco cosa fare:

      Stecca intera: Se lasci la stecca intera, il sapore della vaniglia sarà più delicato e meno pronunciato. Questa opzione è ideale se preferisci che la vaniglia non sovrasti il gusto della genziana.

      Stecca aperta: Se invece apri la stecca e liberi i semi, il sapore della vaniglia sarà più intenso e marcato. I semi, infatti, rilasciano una maggiore quantità di aroma e sapore rispetto alla stecca intera.

      Per un equilibrio ottimale, puoi incidere leggermente la stecca lungo la lunghezza, senza separarla completamente. Questo permette ai semi di rilasciare il loro aroma senza che diventi troppo dominante. Poi, aggiungi la stecca al liquore durante la preparazione.

  • Sab 30 Ago 2025 | Luca ha detto:

    Mi sono sbagliato e ho messo tutti gli ingredienti insieme (liquore la genziana fatto con le radici). Quindi ho messo alcol zucchero tutto insieme già da subito. Devo buttar via tutto?

    • Ven 12 Set 2025 | Colombo Tiziana ha detto:

      Luca non preoccuparti, non hai rovinato tutto! La ricetta originale del liquore alla genziana prevede di far macerare prima solo vino, radici e spezie, e solo dopo aggiungere alcol e zucchero. Questo serve a estrarre meglio il profumo intenso delle radici.

      Se però hai unito tutti gli ingredienti fin da subito, non è da buttare via: otterrai comunque un liquore gradevole, anche se un po’ diverso dall’originale. Il sapore potrebbe risultare più dolce e meno aromatico, ma resta buono e sicuro da consumare.

      Il mio consiglio è di lasciarlo riposare lo stesso per il tempo indicato, filtrare con cura e poi assaggiare. Se ti sembra troppo dolce o poco intenso, potrai sempre correggere con un’aggiunta di vino bianco o preparando una piccola infusione extra di genziana da unire in seguito.

      Vedrai che, anche con questo piccolo imprevisto, avrai tra le mani un liquore speciale fatto con le tue mani. È proprio questo il bello delle preparazioni casalinghe: ogni volta ci regalano una sorpresa diversa.

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