Liquore di genziana, due soluzioni per stupire gli amici
Liquore alla genziana con i fiori o con le radici
Il liquore alla genziana è una bevanda aromatica, digestiva e scenografica, perfetta per concludere un pasto in modo elegante. Preparato con radici o fiori di genziana, questo liquore sprigiona note intense, leggermente amarognole, che conquistano anche i palati più esigenti. È un’alternativa raffinata ai classici digestivi e può essere realizzato in casa con pochi ingredienti, senza glutine e naturalmente privo di lattosio, ideale anche per chi ha intolleranze.
Con il suo colore dorato e il profumo erbaceo, il liquore alla genziana rappresenta una tradizione antica, ancora viva in molte regioni italiane. Spesso si utilizza la radice, che viene lasciata macerare a lungo in alcol per estrarne al meglio le proprietà amaricanti. Tuttavia, anche i fiori di genziana, con le loro tonalità blu-viola brillanti, offrono un risultato aromatico più delicato ma altrettanto affascinante. Entrambe le versioni sono perfette da gustare fresche o a temperatura ambiente.
Tra le virtù di questo liquore c’è anche la sua capacità di essere personalizzato. A seconda del tempo di macerazione e della quantità di zucchero aggiunta, si possono ottenere risultati più secchi o più morbidi, da scegliere in base ai propri gusti o al tipo di pasto. Inoltre, essendo privo di glutine e facilmente adattabile anche senza zuccheri raffinati, può essere gustato senza pensieri anche da chi ha intolleranze alimentari.
Preparare in casa il liquore alla genziana non è difficile: bastano alcool, acqua, zucchero e radice o fiore di genziana. Dopo la fase di macerazione, che dura almeno 30 giorni, si filtra il composto e lo si lascia riposare. Il risultato? Un digestivo naturale, profumato e di grande effetto anche come regalo. Se ami i liquori fatti in casa, ti consigliamo anche di provare il liquore di cedro, fresco e agrumato, perfetto per l’estate.
Ricetta liquore genziana
Preparazione liquore di genziana
Preparazione liquore di genziana con i fiori:
- Per preparare il liquore di genziana con i fiori iniziate proprio dai fiori. Lavateli sotto l’acqua corrente e asciugateli velocemente.
- Poi riempite una pentola con due litri di acqua e immergeteci i fiori e la stecca di vaniglia.
- Ora accendete il fuoco e portate a bollore, infine fate bollire per 10 minuti.
- Terminata la cottura spegnete il fuoco e filtrate il liquido con estrema cura.
- Poi integrate lo zucchero e mescolate fino a completo scioglimento. Fate riposare per una notte intera, poi unite un litro di alcol e imbottigliate.
Preparazione liquore di genziana con le radici:
- Inserite tutti gli ingredienti, eccetto l’alcol e lo zucchero, in un contenitore di vetro scuro riflettente.
- Fate macerare per 40 giorni in un luogo fresco e al riparo dalla luce.
- Trascorso questo lasso di tempo, filtrate e aggiungete 300 millilitri di alcol e 300 grammi di zucchero.
- Mescolate con cura fino a quando lo zucchero non si è sciolto del tutto.
- Se necessario filtrate ancora una volta prima di imbottigliare.
- Lasciate riposare il liquore due o tre mesi prima di consumarlo.
Liquore di genziana con i fiori:
Per 3 bottiglie di liquore:
- 50 fiori di genziana freschi,
- 400 gr. di zucchero,
- 1 stecca di vaniglia,
- 1 lt. di alcool alimentare,
- 2 lt. di acqua
Liquore di genziana con le radici:
Per 3 bottiglie di liquore:
- 1 lt. di vino bianco secco,
- 40 gr. di radici di genziana essiccate,
- mezza stecca di cannella,
- buccia di 1 limone biologico (limone non trattato),
- 8 chiodi di garofano,
- 300 ml. di alcool,
- 300 gr. di zucchero
Quali parti della pianta si utilizzano per preparare il liquore di genziana?
La scelta, di norma, sarebbe tra il fiore e le radici. Ebbene, entrambe le soluzioni sono ottimali, quindi da provare. Proprio per questo, vi propongo due ricette: la ricetta del liquore di genziana con i fiori e la ricetta del liquore di genziana con le radici. Le due bevande si differenziano sotto molti aspetti. Il liquore con i fiori ha un sapore più delicato e un colore più chiaro. E’ una pianta di tipica che cresce spontaneamentee sulle pendici del Gran Sasso ma è molto diffusa anche in altre regioni alpine e sugli Appennini.
Il liquore con le radici, invece, ha un sapore decisamente più forte, simile al caramello, e un colore che vira sull’arancione scuro. Differiscono anche per le spezie aromatiche “a supporto”: nel primo caso troviamo la vaniglia, nel secondo caso la cannella e i chiodi di garofano. Il procedimento, di contro, è simile e differisce rispetto ai liquori casalinghi. Infatti, la fase di macerazione degli ingredienti avviene in totale assenza di alcool, che viene aggiunto dopo.
Anche la preparazione della “componente di sciroppo” è diversa. Lo zucchero, infatti, va integrato non nell’acqua, ma nella soluzione liquida arricchita con gli altri ingredienti. Diverso il periodo di riposo pre-consumo, che deve essere sempre abbondante. Di norma è bene aspettare due o tre mesi, invece del classico mese e mezzo.
Un approfondimento sulla genziana
I fiori di genziana sono di norma eduli, ovvero commestibili, dunque non devono essere sottoposti ad alcun trattamento prima di essere utilizzati per la preparazione del liquore di genziana. Discorso diverso per le radici, che di norma sono tossiche e causano una pesante indigestione, per questo motivo vanno essiccate. A tal proposito, in commercio si trovano radici di genziana già essiccate e pronte per l’uso.
I fiori di genziana non presentano grandi proprietà nutrizionali, tuttavia, come tutti i fiori eduli, hanno buon apporto di vitamine e sali minerali, oltre a sostanze che aiutano nella prevenzione del tumore e delle patologie cardiovascolari. Le radici sono molto più interessanti, infatti hanno formidabili proprietà digestive.
Tanto i fiori quanto le radici essiccate esercitano alcune discrete proprietà curative, a tal punto da essere utilizzate nella medicina naturale. Possono aiutare l’organismo nella difesa dalle infezioni, curano l’affaticamento e riducono i sintomi dell’anemia. Sono antiemetiche, ovvero inibiscono il vomito, inoltre aiutano il corpo ad espellere eventuali parassiti intestinali. In passato la genziana veniva utilizzata per “scacciare” il verme solitario. Dai fiori si estrae un buon olio essenziale, utile nella cosmetica e nella cura della pelle. La genziana ha poche controindicazioni. Al di là della tossicità delle radici fresche si segnala una certa pericolosità per le donne in stato interessante.

Quali aromi usare per questo liquore?
Come si prepara genziana liquore dolce? Le due ricette del liquore di genziana sono simili in quanto a procedimento, ma vengono realizzate a partire da ingredienti diversi. La questione non riguarda solo le componenti della pianta, ma anche gli alimenti di supporto, che fungono da bilanciatori del sapore o da spezie.
Nello specifico il liquore con i fiori di genziana si fregia della presenza della vaniglia, mentre il liquore con le radici richiede l’uso dei chiodi di garofano e della cannella. Attorno alla vaniglia ruotano dei pregiudizi in quanto è considerata troppo calorica, e responsabile dell’apporto eccessivo di calori nei dolci e nelle creme. In realtà la vaniglia incide poco sul valore complessivo delle calorie, in quanto bastano quantità minime. La sua presenza è utile, perché non si limita ad aromatizzare ma anche dolcifica. Inoltre, contiene la vanillina, un’ottima sostanza antiossidante.
Per quanto riguarda la cannella e i chiodi di garofano siamo di fronte a due spezie che presentano molti pregi e pochi difetti. Anch’esse sono ricche di sostanze antiossidanti, inoltre intervengono sulle infiammazioni e contribuiscono a ridurre il dolore, quando non è provocato da infezioni.
Il liquore di genziana con le radici si fregia anche della presenza della buccia di limone. Essa arricchisce la soluzione che, in una fase avanzata della ricetta, darà vita alla bevanda. La buccia di limone, inoltre, equilibra il sapore, conferendo un lieve tocco di acidità. Mi raccomando, usate solo limoni biologici, in quanto le sostanze chimiche utilizzate in alcune colture si annidano soprattutto nella buccia.

Quale parti usare della genziana per fare il liquore?
Qui vi presento due varianti del liquore di genziana, una da realizzare con i fiori e una da realizzare con le radici. Come abbiamo visto esprimono sapori e persino colori diversi. Ma si può pensare a un liquore con entrambe le componenti, ovvero sia con i fiori che con le radici? Ovviamente si.
Per prepararlo è necessario selezionare radici ben essiccate e fiori freschi o, in alternativa, essiccati in modo naturale. Si parte con le radici, che devono essere lavate accuratamente e spezzettate per poi essere poste in infusione, preferibilmente in alcol puro. I fiori, invece, vanno aggiunti in seguito per evitare che la loro componente aromatica più volatile venga semplicemente annullata. Dopo l’infusione il composto viene filtrato e affinato per diverse settimane in un ambiente fresco e buio.
Il sapore di questo liquore sarà complesso ma bilanciato. La radice conferisce un tono amarognolo e quasi balsamico, mentre i fiori apportano note floreali e leggere, che scivolano verso un finale più profumato e meno pungente.
Come e quando servire il liquore alla genziana
Il liquore alla genziana è tradizionalmente servito come digestivo, ovvero dopo i pasti per favorire la digestione. La genziana è una pianta amara e il liquore ottenuto da essa è noto per le sue proprietà digestive e stimolanti. Di solito, viene gustato lentamente in piccoli bicchieri da liquore.
Ecco alcuni suggerimenti su quando e come servire un liquore di genziana:
- Dopo i pasti : Il momento ideale per servire il liquore di genziana è dopo un pasto abbondante. L’amaro aiuta ad attivare le secrezioni digestive e può contribuire a una migliore assimilazione del cibo.
- Temperatura : Solitamente, il liquore di genziana viene servito leggermente freddo. Puoi mettere la bottiglia in frigorifero per un po’ di tempo prima di servirlo, ma assicurati che non sia troppo freddo da intorpidire i sapori.
- Bicchieri : utilizzare piccoli bicchieri da liquore o bicchieri appositi. Poiché si tratta di un liquore amaro, le quantità servite sono solitamente piccole, più simili a un amaro da sorseggiare che a una bevanda da bere a grandi sorsi.
- Decorazioni : Non è comune aggiungere decorazioni al liquore di genziana, poiché il suo sapore amaro è l’elemento principale. Tuttavia, se desideri, puoi decorare il bicchiere con una piccola fetta di limone o arancia.
- Sorsi lenti : Il liquore di genziana è amaro, quindi è meglio assaporarlo lentamente. Prenditi il tempo di gustare ogni sorso per apprezzarne appieno il sapore e gli effetti benefici.
- Momenti speciali : Oltre ad essere un digestivo, il liquore di genziana può essere servito in occasioni speciali o come parte di una degustazione di liquori. Può essere un’aggiunta interessante agli eventi o alle scene in cui vuoi offrire ai tuoi ospiti una varietà di bevande.
Ricorda che i gusti personali possono variare, quindi potresti anche sperimentare e scoprire come preferisci gustare il liquore di genziana.
Quale dolce gustare con il liquore di genziana?
Il liquore di genziana, come abbiamo visto, può fungere da protagonista di gustosi fine pasto o deliziosi dolci. In questo caso bisogna pensare al dolce! Ecco qualche proposta interessante.Torta di noci. L’aroma amarognolo della genziana si abbina perfettamente alla dolcezza oleosa e intensa delle noci. Grazie alla torta si crea un contrasto suggestivo che valorizza entrambi gli elementi.
Biscotti al miele e spezie. La genziana esalta sapori caldi e decisi, dunque consiglio dei biscotti aromatizzati con cannella, chiodi di garofano o anice, magari con una base di miele di castagno. Strudel di mele. Un dolce classico della pasticceria mitteleuropa. Il ripieno di mele, uvetta e pinoli incontra il liquore in un connubio di toni erbacei, fruttati e leggermente aciduli.
Castagnaccio. Un dolce povero ma ricco di carattere. La farina di castagne, le noci, il rosmarino e l’uvetta creano un profilo gustativo compatibile con l’amaro floreale della genziana.
Liquore di genziana abruzzese e liquore di genzianella: sono la stessa cosa?
Capita spesso che ci si chieda se il liquore di genziana abruzzese e il liquore di genzianella siano in realtà la stessa bevanda. La risposta è no: pur avendo un’origine comune, parliamo di due preparazioni differenti, con caratteristiche ben precise.
Il liquore di genziana abruzzese è la versione più tradizionale, frutto della lunga macerazione delle radici essiccate di genziana in acqua o vino, a cui si aggiunge l’alcol puro dopo l’infusione. Si distingue per il sapore amaro deciso, il colore scuro tendente all’arancio-bruno e la persistenza al palato. In Abruzzo è un vero simbolo: lo si prepara in casa, ma si trova anche in bottiglie artigianali diffuse in tutto il territorio.
Il liquore di genzianella, invece, nasce quasi come una variante di recupero: si utilizzano le stesse radici già macerate una prima volta per ottenere una seconda estrazione. Il risultato è un amaro più dolce, meno intenso e con sfumature più leggere. Per questo viene spesso definito “la sorella gentile” della genziana, capace di piacere anche a chi non ama i sapori troppo amaricanti.
In sintesi, possiamo dire che il liquore di genziana rappresenta la versione originale e vigorosa, mentre la genzianella è una variante più accessibile e vellutata. Entrambe meritano un assaggio: la prima per apprezzare la forza autentica della radice, la seconda per scoprire un volto più delicato e conviviale della stessa tradizione.
FAQ – Domande frequenti sul liquore di genziana
Quali sono gli ingredienti del liquore genziana?
Gli ingredienti principali sono radici di genziana, alcool puro, vino bianco secco (o rosso) e aromi come scorza d’arancia o spezie. Le varianti prevedono anche l’uso di zucchero per addolcirlo.
Perché la genziana è illegale?
Non è illegale in sé. Tuttavia, la raccolta della radice di genziana è regolamentata in molte regioni italiane per tutelare l’ambiente. Bisogna rispettare i limiti o affidarsi a fornitori autorizzati.
A cosa fa bene il liquore alla genziana?
La genziana è nota per le sue proprietà digestive e stimolanti dell’appetito. Il liquore si usa spesso come amaro dopo pasto, grazie alle sue virtù toniche e depurative.
Qual è la ricetta del liquore di genziana?
Basta mettere in infusione le radici di genziana in alcool e/o vino per alcune settimane. Dopo la macerazione si filtra, si aggiunge lo zucchero (se previsto), e si lascia riposare prima di gustarlo.
Ricette liquori ne abbiamo? Certo che si!
TI POTREBBE INTERESSARE
Elicriso: guida completa tra usi in cucina, tradizione...
Cos’è l’elicriso: origine, profumo, identità Elicriso significa luce, sole, oro. Il nome unisce “helios” e “chrysos” e richiama i fiori piccoli e dorati. Cresce in terreni asciutti,...
Arrosto di maiale alla santoreggia, una bontà aromatica
La santoreggia: un’erba speciale per questo arrosto di suino La santoreggia, usata in questo delizioso arrosto di maiale, è un’erba aromatica appartenente alla stessa famiglia del timo e...
Zuppa estiva con ravanello e zucchine: un primo...
Le proprietà delle foglie di ravanello Le foglie di ravanello sono le vere protagoniste della ricetta della zuppa estiva. Non necessitano di una lunga cottura, dunque vanno inserite quando le...





















28 commenti su “Liquore di genziana, due soluzioni per stupire gli amici”