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Lesso e bollito di carne, quali sono le differenze

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Lesso e bollito di carne
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.8/5 (11 Recensioni)

Ricetta del bollito di carne e il ricordo di una domenica cremonese

Il bollito di carne non è solo una ricetta. Per me è un ricordo, un gesto d’amore, un profumo che attraversa il tempo. Mio nonno Felice si alzava all’alba, ogni domenica mattina, per prepararlo. Lo sentivo armeggiare in cucina quando ancora era buio, con quel passo lento ma deciso. Dalle nostre parti, in provincia di Cremona, si usava fare il gran bollito cremonese: un piatto importante, quasi cerimoniale, che richiedeva pazienza, precisione e rispetto per la tradizione.

C’erano sempre almeno tre o quattro tagli diversi: carne di manzo, punta di petto, cappello del prete, magari un po’ di gallina, e poi quelle parti che oggi si usano meno, ma che una volta erano le più ambite: lingua, testina, cotechino. La carne veniva immersa solo quando l’acqua bolliva, con cipolla, carota, sedano e un chiodo di garofano. E poi la cottura lenta, controllata, profumata.

Curiosità: nel gran bollito cremonese si usavano anche carni miste e a volte si serviva il tutto su un grande piatto da portata, con contorno di verdure bollite, salsa verde e mostarda di frutta. Ogni casa aveva la sua variante, ma il profumo era sempre lo stesso.

Dopo aver tolto la carne con il mestolo forato, nonno Felice disponeva tutto con orgoglio, mentre io rubavo qualche fettina ancora calda. Il brodo di carne era servito a parte, magari per cuocere dei tortellini, e il bollito diventava il centro della tavola, un momento di unione, di festa vera. Ricordo ancora le sue mani grandi, il grembiule a righe, e quello sguardo severo solo in apparenza.

Preparare oggi il bollito non è solo un gesto culinario, ma un modo per ricordare. Per onorare un sapere antico che si trasmette senza parole, solo con il tempo e la cura. E ogni volta che immergo la carne, mi sembra di sentirlo dire: “La carne va immersa solo quando l’acqua bolle. Se no fai il lesso, e non è la stessa cosa.

Ricetta lesso e bollito

Preparazione lesso e bollito

  • Per preparare il bollito dovrete pulire per bene la carne di oca. Passate brevemente l’oca sulla fiamma in modo che la peluria si bruci e possa essere rimossa con facilità.
  • Poi lavate l’oca sotto l’acqua del rubinetto e strappate le piume mezze carbonizzate. Ora preparate il brodo.
  • Versate i quattro litri di acqua in una pentola molto grande e alta, infatti è necessario che la carne rimanga sotto il pelo dell’acqua.
  • Portate l’acqua ad ebollizione e immergete la carne. Intanto sbucciate e lavate le verdure, poi versatele nella pentola, arricchendo il tutto con sale grosso e aromi.
  • Ora applicate il coperchio, alzate la fiamma e attendete che il bollore si formi nuovamente. A questo punto abbassate la fiamma e fate sobbollire per 3-4 ore.
  • Durante tutta la cottura eliminate la schiuma con la schiumarola. Terminata la cottura, prelevate la carne e le verdure.
  • Poi filtrate il brodo attraverso un colino a maglie strette e fatelo raffreddare a temperatura ambiente, infine lasciatelo in frigorifero per 24 ore.
  • Trascorso questo lasso di tempo, eliminate il grasso che è affiorato sulla superficie del brodo.
  • A questo punto potete utilizzare il brodo per le ricette, siano esse a base di carne o di ortaggi.
  • La carne, invece, può essere tritata per formare delle polpette da cuocere in forno. Oppure potete tagliarla a fette e arricchirla magari con della salsa verde accompagnata con l’insalata.
  • Le verdure invece potete utilizzarle in una torta salata o per preparare polpette e deliziose frittate.

Ingredienti lesso e bollito

  • mezza oca pulita e sviscerata (pari a 2 kg.)
  • 4 lt. di acqua
  • 2 carote
  • 2 gambi di sedano
  • 1 cipolla
  • 2 patate
  • 2 zucchine
  • scorza di mezzo limone
  • 2 chiodi di garofano
  • 1 cucchiaino di paprika
  • 1 cucchiaio di sale grosso e grani di pepe

Bollito di carne: un piatto ricco di storia e significato

Tra i piatti che evocano immediatamente la cucina della tradizione, il bollito di carne occupa un posto speciale. Non si tratta solo di carne cotta in acqua, ma di un vero e proprio rito domestico, che unisce le famiglie attorno alla tavola nelle stagioni più fredde. Questo piatto, umile e sontuoso allo stesso tempo, ha attraversato le epoche senza perdere il suo fascino. Ogni regione ha la sua versione, ogni famiglia custodisce i propri segreti: dalle spezie usate nel brodo, alla scelta delle salse di accompagnamento. E la differenza con il lesso, per quanto sottile, è spesso motivo di dibattito.

Dal profumo che invade la cucina alla pazienza della cottura lenta, il bollito di carne è sinonimo di casa, di affetto, di gesti tramandati. Ma cosa distingue davvero il bollito dal lesso? Quali sono i tagli migliori da usare? E quali abbinamenti valorizzano al meglio questa preparazione? In questo approfondimento, proviamo a dare risposta a tutte queste domande.

Lesso e bollito non sono la stessa cosa: ricetta del bollito di carne

Nel gergo comune si tende ad utilizzare lesso e bollito di carne come sinonimi. Questa abitudine è comprensibile, ma crea spesso confusione. In realtà parliamo di due tecniche diverse, che danno risultati ben distinti. Conoscerne la differenza è utile per padroneggiare meglio la cottura della carne, ma anche per dare il giusto valore a piatti come il bollito di carne, protagonista della nostra ricetta. Si definisce lesso quando la carne viene messa nell’acqua fredda e si accende il fuoco solo dopo. Si parla invece di bollito quando la carne va immersa solo quando l’acqua bolle.

Il cambiamento può sembrare minimo, ma non lo è affatto. Quando l’acqua è già in ebollizione, le fibre della carne si sigillano più rapidamente e i succhi restano all’interno. Al contrario, nel lesso la carne rilascia aromi e sapore nel liquido, creando un brodo di carne più intenso ma una carne più coriacea. Ed è proprio da qui che nascono due mondi gastronomici diversi. Il lesso, ad esempio, è ideale per zuppe e risotti, mentre il bollito è pensato per essere servito intero, magari su un ampio piatto da portata con salse e verdure.

Conosci il bollito misto alla piemontese?

Curiosità: uno dei bolliti più famosi è il bollito misto alla piemontese. Comprende vari tagli di carne di manzo, come il cappello del prete e la punta di petto, accompagnati da lingua, testina e a volte persino gallina. Un vero trionfo del gusto!

Vediamo ora come si prepara un classico bollito di carne. Servono tagli saporiti e ricchi di tessuto connettivo, come il cappello del prete, perfetto per restare tenero dopo lunga cottura. La carne va immersa solo quando l’acqua sobbolle e nel brodo vanno aggiunti cipolla, sedano, carota e un chiodo di garofano. Il segreto? Non avere fretta: ci vogliono circa 3 ore, ma il profumo che si sprigiona in casa ripaga dell’attesa.

Dopo aver terminato la cottura, si estrae la carne con un mestolo forato e la si affetta, servendola calda con salsa verde, mostarda o un cucchiaio di brodo caldo. Questo piatto può essere proposto anche con carni miste, per un risultato più ricco e variegato. Che sia una domenica invernale o un pranzo speciale, il bollito di carne sa sempre come farsi amare. E tu, lo prepari con un taglio solo o ami mischiare i sapori?

I tagli di carne per il lesso e per il bollito

Per quanto concerne le tipologie di carne non si va molto per sottile. Tanto per il bollito quanto per il lesso si utilizzano indifferentemente maiale, manzo, gallina, pollo, cappone etc. Carni più particolari, ossia che richiedono un trattamento pre-cottura, sono invece escluse. Il riferimento è all’agnello, al cinghiale e al coniglio, che vanno spesso e volentieri marinati a lungo prima di andare incontro a cottura. Alcune differenze si segnalano per quanto concerne i tagli.

In genere si utilizzano i tagli poveri per il lesso e i tagli più nobili per il bollito. Il motivo è semplice: il lesso serve per produrre un buon brodo, mentre nel bollito si vuole preservare il gusto della carne. Tra i tagli più usati: scarpino, muscolo, campanella, girello di spalla e reale. Spesso si aggiungono anche frattaglie saporite.

Condimenti e salse per lesso e bollito

I bolliti di carne vengono in genere accompagnati da salse complesse e saporite. Il lesso, invece, si gusta spesso nel suo stesso brodo, magari arricchito da ortaggi. Ecco alcune salse tradizionali:

  • Salsa verde: con prezzemolo, olio, capperi, acciughe e uovo sodo.
  • Senape: intensa e aromatica, tipica del nord Italia.
  • Salsa cren: a base di rafano grattugiato e pane ammollato.

I vini migliori da abbinare al bollito di carne

Per valorizzare un ottimo bollito di carne, il vino giusto fa la differenza. Il miglior abbinamento prevede un rosso di buona struttura ma non eccessivamente tannico:

  • Barbera: fresca, leggermente acidula, ottima con i tagli grassi.
  • Nebbiolo giovane: elegante e bilanciato, perfetto con lingua e muscolo.
  • Lambrusco: frizzante e sapido, si sposa con cotechino e testina.
  • Bonarda: rotonda e morbida, ideale con salsa verde o pearà.

Chi ama i bianchi può optare per un Verdicchio Riserva o un Fiano di Avellino, soprattutto con carni bianche come cappone e gallina.

Domande frequenti sul bollito di carne

Si può fare il bollito anche con soli tagli magri?
Sì, ma il risultato sarà meno saporito. L’ideale è mixare tagli magri con tagli ricchi di collagene.

Quanto tempo deve cuocere un buon bollito?
Almeno 2 ore, fino a 3 per i tagli con osso. La cottura lenta è essenziale.

Il brodo del bollito si può riutilizzare?
Assolutamente sì: è ottimo per risotti, zuppe e fondi di cottura.

Qual è la salsa tradizionale per accompagnarlo?
La salsa verde, ma anche cren, senape e mostarda sono molto diffuse a seconda della regione.

Ricette con lesso o bollito ne abbiamo? Certo che si!

4.8/5 (11 Recensioni)
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