La cucina brasiliana in un menù davvero speciale
Cucina brasiliana, le differenze con quella mediterranea
Oggi vi propongo un menù brasiliano, un’occasione per fare la conoscenza con una cucina che per certi versi è molto diversa da quella italiana, ma comunque degna di apprezzamento. La cucina brasiliana, infatti, commuta molti elementi da quella portoghese, lo si evince dalla grande importanza conferita ai piatti di pesce (tratto distintivo della cultura gastronomica del portogallo), nonché dall’attenzione prestata al fritto. Al di là di questo, si segnalano elementi “autoctoni”, in parte derivati dalle culture indigene. Il riferimento è all’impiego di alimenti ancora poco diffusi in Europa, ma abbondanti a quelle latitudini: la manioca, in primis, ma anche la maizena e l’okra.
Per il resto, la gastronomia brasiliana tende all’abbondanza di sapori e di colori, soprattutto quando si tratta di ricette dolciarie. Le quali, a dire il vero, vista la particolarità degli ingredienti chiamati in causa, non sempre prevedono una vera e propria cottura (ciò vale soprattutto per i dolci). Vanno rilevati anche elementi in comune con la cucina mediterranea, come l’equilibrio tra condimenti, spezie e ingredienti principali, e un’abbondanza di grassi solo relativa. Di seguito alcuni piatti tipici brasiliani. Vi rimando comunque alle ricette complete, sempre qui su Nonnapaperina.it.
Antipasti e dolci della cucina tipica brasiliana
Il concetto di primo piatto è un po’ sfumato nella cucina brasiliana, che infatti predilige carne e pesce o, piuttosto, i piatti unici. Sicché, agli occhi e al palato di un italiano, i primi brasiliani assomigliano più a degli antipasti o a degli stuzzichini. E’ il caso della coxinha de batata, che assomiglia alle nostre crocchette di patate. Rispetto a queste ultime, però, è realizzata con il brodo di pollo. La versione che vi propongo è a dire il vero “fusion”, in quanto l’impanatura è fatta con il panko, che è un pane bianco diffuso in Giappone. E’ considerato una ricetta da street food.
Stesso discorso per la manioca al forno, che vista la ricchezza di carboidrati di questo interessante tubero potrebbe essere considerato un primo, ma è leggero come un antipasto. E’ una ricetta semplicissima, ma che rende molto, infatti è sufficiente infornare la manioca ben pulita e “trattata”. E’ un piatto comunque sostanzioso, in quanto la manioca è praticamente un superfood.
Un altra ricetta particolare è la beiju de tapioca, che può essere classificata come crepe o piadina alla tapioca. Rispetto a quelle nostrane, hanno un sapore molto più esotico e risultano più leggere. L’apporto calorico non differisce rispetto a quelle cui siamo abituato, ma la percentuali di grassi è minore; ovviamente a fare la differenza è la farcitura, che è a piacere.
Rispondono alla definizione di antipasto, invece, i pao de queijo, che in realtà sono dei piccoli panini al latte e al formaggio. La farina utilizzata è quella di manioca (anzi di tapioca). Sono molto leggeri, gustosi e adatti ad introdurre pasti corposi e ricchi di sapore. La farina di manioca è molto utilizzata in Brasile.
Ricette di cucina brasiliana con il pesce
Ne ho già fatto cenno, la cucina brasiliana, come quella portoghese, tiene molto al pesce. Qui vi propongo il peixe assado no forno, una ricetta che valorizza il pesce, e lo fa in modo semplice. Infatti, basta qualche verdure ben scelta e un certo equilibrio nella fase di cottura (ovviamente al forno) per gustare un secondo leggero e gustoso.
Stesso discorso per il peixe frito. Ovviamente, in questo caso il metodo di cottura è il fritto, che può essere anche equilibrato, se gestito con accortezza. Per la frittura di pesce alla brasiliana si utilizzano in genere pesci piccoli. Il più apprezzato, per questo genere di ricette, è il latterino. E’ un pesce reperibile anche in Italia, dal momento che è sia di fiume che di mare.
Infine, vi propongo il bobò di camarao. Se vi intendete di portoghese, sicuramente avrete già capito di cosa si tratta, ossia di una crema ai gamberi. La sua particolarità consiste nell’impiego sia della polpa sia della testa. Quest’ultima, per renderla commestibile, va pulita e frullata. Ne risulta una specie di vellutata dal sapore molto intenso. Un vero e proprio piatto tipico brasiliano.
I piatti di carne più sfiziosi della cucina brasiliana
In molti piatti tipici del Brasile troviammo la carne, anzi è forse l’alimento più apprezzato nell’entroterra, che subisce l’influenza della cucina argentina, piuttosto che portoghese. In un menù brasiliano, comunque, non può mancare la “fagiolata”, o per meglio dire la feijoada. La versione che vi propongo è molto classica, e prevede la carne di manzo accompagnata dal riso bianco e ovviamente i fagioli neri.
Anche i piatti a base di carne bianca sono molto apprezzati, come dimostra la ricetta del pollo con okra. Si tratta di petti e cosce di pollo rosolati su un soffritto di cipolle e okra, una pianta diffusa in Brasile, che può essere considerata come una “spezia delicata”. Ne risulta un secondo molto cremoso e piuttosto colorato.
Concludo questa sezione con la picanha con manioca. Si tratta semplicemente di una bistecca con contorno di manioca al forno, della quale ho già parlato. Non si tratta, però, di una bistecca qualsiasi, bensì di quella che in Italia è nota come “punta di sottofesa”, un taglio del manzo molto pregiato e magro. Il metodo di cottura è, ovviamente, alla piastra o alla griglia.
I dolci della cucina brasiliana
La pasticceria brasiliana ha un suo perché, anche rispetto a quella italiana o francese. Lo si evince, per esempio, dal bolo de tapioca granulada. E’ un dessert molto strano al palato di un italiano, ma anche gustoso, in quanto è realizzato con tanto latte (di tipo diverso) e con la tapioca granulata. Un ruolo importante è giocato anche dal latte di cocco.
Un altro dolce al sapore di latte è il brigadeiro de leite no copinho, che vede due protagonisti: il dulce de leche e il pacoca. Il dulce de leche è una crema famosa in tutto il mondo latino, ottenuta riscaldando insieme zucchero e latte condensato. Il pacoca, invece, è una specie di biscotto agli arachidi. Il dessert si compone riempiendo un bicchiere con la crema al latte e arricchendolo con pezzi di pacoca.
Chiudiamo con il beijinho, che in portoghese significa “bacetto”. Infatti è un bocconcino dolce a base di latte, i chiodi di garofano e il cocco rapè. Alla vista e, parzialmente, al palato, ricordano i nostri Raffaello. Si tratta comunque di un dolcetto molto fresco e anche sufficientemente equilibrato sul piano organolettico.
Vi consiglio anche la versione del bolo de fubà che è molto fedele all’originale. L’unica – piccola – variazione sul tema riguarda il burro. La ricetta originale non fornisce chiare indicazioni in merito, ma la mia versione suggerisce l’impiego del burro chiarificato. Siamo sul solco della tradizione anche per quanto concerne il procedimento, che è molto semplice e rapido, soprattutto se si utilizza la planetaria.
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