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Beiju de tapioca, le crepes alla brasiliana

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Beiju de tapioca

Come si prepara la beiju de tapioca

Preparare la beiju de tapioca (o crepes di tapioca) è il modo migliore per assaggiare la farina ricavata dal tubero della manioca (detta cassava o yuca). La crespella di tapioca è una ricetta brasiliana, ereditata dalla cucina indigena, conosciuta anche come beiju mole o tapioquinha. Nelle diverse località brasiliane in cui viene consumata, prende anche il nome di polvilho, goma seca, mandioca, aipim o macaxeira. Tutti questi nomi si riferiscono ad un’unica specie vegetale, ossia la manihot esculenta. In sostanza, la tapioca è un amido che si estrae dal tubero della manioca, pianta tipica dell’America del Sud. Si consuma prevalentemente in forma di farina bianca, che con il calore diventa trasparente assumendo una consistenza gelatinosa. E’ la base della colazione brasiliana.

Il sapore è lievemente dolciastro ed è naturalmente gluten free. Si ottiene da un lungo e complicato processo di lavorazione. Inizialmente viene essiccata, poi ridotta in polvere per ottenere una farina molto fine. Le crepes di tapioca si possono farcire con ingredienti salati (formaggi) o dolci (marmellate, miele, cioccolato, frutta) a seconda dei gusti. Tra i tanti Paesi famosi per il loro street food, il Brasile offre infinite tipologie di cibo da strada, tra mille stuzzichini che si trovano sulle bancarelle dei mercati o negli angoli delle strade. La tapioca, leggera e gustosa, è alla base di molte ricette, la più classica è quella che prevede la cottura in padella dei grani di tapioca per ottenere le crepes, ossia una sorta di piadine.

La farina di tapioca, esotica e gluten free

La farina di tapioca, utilizzata per la preparazione della beiju de tapioca, è ricavata dai tuberi della manioca, non contiene glutine ed è quindi adatta a chi soffre di celiachia.  E’ molto digeribile in quanto presenta pochissime scorie, per questo motivo è indicata per chi soffre di disturbi dell’apparato digerente (colite, mal di stomaco e disturbi intestinali). In questo senso, funziona anche come potente antinfiammatorio. Viene comunemente usata per la preparazione di pappe per bambini in fase di svezzamento ed è un alimento adatto anche a persone in convalescenza. La tapioca fornisce circa 350 kcal per 100 grammi di prodotto, è povera di lipidi, di sostanze proteiche, fibre, sali minerali e vitamine. In gran parte è composta di carboidrati e contiene in minima parte potassio, ferro, zinco, calcio, fosforo, manganese e riboflavina. Tra le vitamine, troviamo quelle del gruppo B (B2, B5, B6) e la vitamina K.

Beiju de tapioca

Chi è in sovrappeso, o segue una dieta ipocalorica deve, invece, considerare che la tapioca, utilizzata nella nostra beiju, ha un elevato apporto energetico e calorico. La farina di tapioca si rivela un ottimo sostituto di farine e cereali, specie in caso di celiachia, colon irritabile e colite. Migliora la circolazione, regola la pressione sanguigna, previene l’osteoporosi e mantiene in salute il cervello grazie alla vitamina K. L’esportazione della tapioca a livello internazionale è abbastanza imponente, ma non è poi così facile trovare tapioca “originale” in Europa. In Europa le crepes di tapioca, o altre ricette a base di questo ingrediente, vengono preparate utilizzando farine di riso o di frumento oppure fecola di patate senza alterarne le qualità dietetiche. L’unica differenza riguarda alcune sfumature di sapore, ma nulla che possa stravolgerne il gusto.

Come valorizzare la beiju de tapioca

Potete preparare la beiju de tapioca in ogni occasione, sia come pasto principale sia come stuzzichino. La beiju de tapioca permette di preparare piatti scenografici e gustosi nella variante salata e dolce (basta sostituire lo zucchero con il sale e viceversa). Si rivela ideale nei rinfreschi, in occasione di feste e compleanni o a pranzo con gli amici. La crepe di tapioca si prepara facilmente e rapidamente, quindi ogni occasione può essere quella giusta.

Gli ingredienti base della ricetta sono due (perle di tapioca e sale) ma puoi farcirla in mille modi diversi per stupire i propri commensali. Il sapore neutro della tapioca si presta a molte preparazioni, quindi potete farcire le crepes con verdure, affettati, formaggi e salse varie.

Ricetta beiju de tapioca:

Ingredienti:

  • 500 gr. di farina di tapioca,
  • 250 ml. di acqua,
  • un pizzico di sale.

Preparazione:

Per la preparazione della beiju de tapioca iniziate unendo gli ingredienti, poi mescolateli e manipolateli con le mani fino a ricavare un composto uniforme e senza grumi. Versate il composto in una padella antiaderente e riscaldatelo leggermente.

Cuocete per circa 4 minuti, fino a quando non si forma la crepe. Con una spatola giratele a metà cottura e proseguite controllando che la crepe rimanga bianca e non troppo abbrustolita. A questo punto non rimane che farcirle e gustarle.

3.3/5 (70 Recensioni)
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4 commenti su “Beiju de tapioca, le crepes alla brasiliana

  • Sab 4 Mar 2023 | Rosa Maria de Oliveira ha detto:

    Buongiorno. MI sembra Lei sia italiana, visto il nome, e per il testo scritto bene, comunque
    mi stupisce il fatto che in un modo o nell’altro Lei sia stata capace di spiegare tante cose importante.
    Vorrei, però, in un certo senso dirLe che, essendo io brasiliana, della Bahia, potrei, di certa firma, chiarirne “due cose”, la “macaxeira” e/o “aipim” sono tuberi della stessa familia della “mandioca”, ossia, la prima, si può mangiarne cotte nell’acqua, dopo sbucciate in un modo facile -la buccia si stacca della parte interna come le uova cotte bene, anche se con l’aiuto di un coltello; si possono mangiarle intera con il burro, schiacciate in forma di purea, fare delle torte fresche, grattuggiandole fresche come si fa con il cocco… Insomma, le ricette non li saprei… Sono quasi 20anni che sono qua in zitalia e non sapevo, purtroppo, cucinare quando sono venuta… Venendo alla manioca, i miei nonni da parte di mio papà ne avevano una fabbrica/industria famgliare, “Casa de Farinha”, dove si lavorava con questo tubero in modo vario. Prima di tutto, per sbucciarle, è diverso, bisogna “grattarle”, un po’ come si fa con le carote; poi -mi riporta a quando, da piccolo, lo facevo, ognuno con un coltellino, insieme ci divertivamo a farlo… Di pensare, mo ricordo fine ora il “fresco delle goccioline che cadevano nell’avambraccio, nel polso…” Bene. Dopo tolta la buccia, si “prensava”… un lungo lavoro come diceva Lei. Con l’acqua/latte che ne usciva, si faceva la goma/tapioca, mentre con la parte tipo cocco grattuggiato, quasi privo di liquido si faceva (si fa) la farina che si mangia con il fagioli e in tante altri modi. Ci tenevo a fare questa differenza.
    Poi, per il resto, proprietà e cose varie, non ne so niente. Non sapevo fosse prive di gluten ed è una cosa bella visto tutti poter mangiarne. Poi, credo che non sia un alimento basico dalla nostra collazione, ci si mangia quando e como si vuole. A San Giovanni, invece, si usa molto mangiare la torta di aipim o macaxeira.
    C’è un ingrediente che se non mi sbaglio viene dalla manioca e si fa la torta di “puba”, ha un odore e gusto particolare, non è cattiva, ma abbastanza “esotico” il gusto…
    Un abbraccio, Rosa
    N.B.: Chiedo scusa per gli errori, non ho corretto per paura perdere tutto…

    • Sab 4 Mar 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno la ringrazio per la sua esaustiva spiegazione. Sicuramente anche io ometto informazioni di cui conosco poco o meno. Se vuole inviarmi qualche ricetta provero’ a prepararla e pubblicarla. Grazie Tiziana

  • Gio 7 Dic 2023 | Ana luiza ha detto:

    Ciao, vorrei sapere la farina che fa

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