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Tiramisù ai cantucci e vin santo, un dolce toscano

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Tiramisu con cantucci e vin santo
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 30 min
cottura
Cottura: 00 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 6 persone
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3.9/5 (15 Recensioni)

Il nostro tiramisù ai cantucci e vin santo senza lattosio!

Il tiramisù è uno dei dolci più facili, noti e proposti in più versioni. Quest’oggi approcciamo un dessert semplice, semplicissimo, ma davvero divino! Anzi, di-vino, potremmo dire! Alla base di questo nostro tiramisù ai cantucci e vin santo c’è proprio lui, uno dei prodotti più conosciuti ed amati dell’Umbria e della Toscana.

A differenza di un qualsiasi vino, il vin santo è proprio adatto al suo consumo in abbinamento a piatti dolci. Ma per questo tiramisù non ci accontentiamo di un bicchierino d’accompagnamento, il vin santo è alla base dell’aroma della crema di mascarpone ed anche della bagna per i cantucci.

Ricetta tiramisù ai cantucci

Preparazione tiramisù ai cantucci

  • In una coppetta unite tuorli e zucchero, poi montate energicamente con lo sbattitore fino a formare una crema spumosa bianca.
  • Versate nella crema il mascarpone e continuate a mescolare.
  • Infine unite un po’ di vin santo.
  • Riducete le mandorle ad un trito ed unitele con i trucioli di cioccolato.
  • Intingete i cantuccini nel vin santo e disponeteli in una pirofila ordinatamente. Dopo aver composto uno strato di cantuccini sul fondo della pirofila, ricoprite con della crema e distribuite uno strato di granella di mandorle e trucioli di cioccolato.
  • Continuate così, riproducendo uno strato di cantucci, uno di crema ed uno di mix, fino a riempire la pirofila.
  • Terminata l’operazione riponete la pirofila in frigo a riposare per circa 2-3 ore.
  • Dopo il tempo di riposo aggiungete sull’estremità un altro po’ di mix di cioccolato e mandorle, i lamponi e i mirtilli. Il dessert è pronto, buon appetito!

Per la base:

  • 30 cantucci consentiti,
  • 300 ml. di vin santo

Per la farcitura:

  • 500 gr. di mascarpone consentito,
  • 5 tuorli,
  • 105 gr. di zucchero,
  • 100 gr. di trucioli di cioccolato,
  • 110 gr. di mandorle

Per la finitura:

  • lamponi,
  • mirtilli,
  • trucioli di cioccolato,
  • mandorle,
  • qualche fogliolina di menta

Tiramisù ai cantucci e vin santo: un dessert unico ottimo come fine pasto

Un dessert che esprime il cuore pulsante di Firenze e che profuma di campagna, sole e vigna. Preparate questo tiramisù con cantucci e vin santo per addolcire i palati dopo una ricca cena ed otterrete il tripudio. Piacerà a tutti, ovviamente solo agli adulti!  Nella nostra versione, diversa dalla ricetta del tiramisù classico, diamo sempre molta attenzione alle intolleranze alimentari scegliendo un mascarpone senza lattosio, in questo modo rendiamo ancora più leggero e digeribile questo dessert. Un motivo in più per prepararlo ed assaporarlo.

È sempre festa con il tiramisù di cantuccini e vin santo

Un dolce che sa di festa, allegria e spensieratezza è proprio questo tiramisù ai cantucci e vin santo. Preparato in pochi minuti è un dolce che rievoca ricordi meravigliosi, delle domeniche mattina quando si andava nelle campagne con i nonni.

tiramisu cantucci e tiramisu cantucci granarolo

Il vin santo è un prodotto tradizionale che si ottiene con dell’uva raccolta e lasciata appassire sotto al sole. Nella nostra versione il tiramisù si arricchisce di note di sapore con lamponi e mirtilli oltre che cioccolato e mandorle. Una leccornia che vi piacerà da impazzire!

Perché proprio il vin santo?

Se non siete della zona e vi state chiedendo come mai il vino usato per il tiramisù ai cantucci si chiami vin santo, abbiamo l’occasione per raccontare un particolare aneddoto. A Siena si narra che nel 1300 un frate francescano fosse solito curare gli appestati facendogli bere il vino utilizzato per celebrare messa. Con la convinzione che quel vino avesse proprietà miracolose, esso venne ribattezzato “santo”.

Secondo la versione di Firenze, invece, fu il metropolita Giovanni Bessarione a parlare di “vinos xantos” assaggiando questa varietà nel corso del Consilio di Firenze del 1439. I commensali interpretarono questa esclamazione come apprezzamento tale da definire il vino “santo” invece la corretta traduzione era “vino di Xantos” ossia una particolarità prodotta a Santorini. Qualsiasi siano le origini di questo prodotto, resta una delle delizie prodotte nella nostra bella Italia di cui possiamo andare più che orgogliosi.

Ricette tiramisù ne abbiamo? Certo che si!

3.9/5 (15 Recensioni)
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