Triangoli con caprino e radicchio rosso
Se siete appassionati di cucina e cercate un piatto fatto in casa che conquisterà i vostri ospiti con sapore e originalità, allora i triangoli con caprino e radicchio rosso sono ciò che fa per voi! Questo primo piatto, preparato con amore e pasta fresca fatta in casa, vi offre un’esperienza culinaria straordinaria.
Il ripieno a base di caprino e radicchio rosso è una combinazione unica che sorprenderà il vostro palato. Ma non è solo una delizia per le papille gustative; offre anche un profilo nutrizionale eccezionale. Ecco perché dovreste considerare di preparare questa prelibatezza nella vostra cucina!
Ricetta triangoli con caprino e radicchio rosso
Preparazione triangoli con caprino e radicchio rosso
Per la preparazione dei Triangoli con Caprino e Radicchio Rosso iniziate disponendo la farina a fontana sulla spianatoia e rompete le uova nel centro.
- Aggiungete un cucchiaio di olio e il sale . Con una forchetta, rompete leggermente le uova e incorporatele delicatamente nella farina.
- Impastate energicamente fino a ottenere una pasta ben soda, liscia ed omogenea. Coprite la pasta con un telo di cotone o lino e fatela riposare a temperatura ambiente per circa 30 minuti .Nel frattempo preparate il ripieno.
- In una padella antiaderente, fate rosolare in un cucchiaio d’acqua lo scalogno tritato finemente. Aggiungete il radicchio , precedentemente lavato, mondato e tagliato a striscioline, e cuocetelo per circa 10 minuti
- In una terrina, amalgamare la ricotta , il caprino e il Grana . Aggiungete il radicchio stufato e aggiustate di sale e pepe .
- Prendete la pasta fresca e stendete una sfoglia di spessore medio. Passatela tra i rulli della macchina per ottenere delle strisce larghe circa 12 cm .
- Con un cucchiaio, depositate sulla metà di ogni striscia dei mucchietti di ripieno, distanziandoli l’uno dall’altro. Ricoprite con l’altra metà della pasta e fate aderire bene le due metà premendo con le dita.
- Ritagliate i ravioli a triangolo con l’apposita rotella, facendo attenzione a premere bene i bordi in modo che non si aprano durante la cottura.
- Man mano che sono pronti, adagiateli su un vassoio leggermente infarinato, copriteli con un telo e teneteli al fresco.
- Nel frattempo preparate il condimento. Mondate, lavate e asciugate il radicchio e riducetelo a striscioline. Sbucciate e affettate finemente lo scalogno.
- In una padella, soffriggete lo scalogno con poco olio e stufate il radicchio per circa 8 minuti . Aggiungete il caprino, mescolate e aggiustate di sale.
- Lessate i triangoli in abbondante acqua leggermente salata. Metteteli nella pentola pochi alla volta e con delicatezza. Lasciateli cuocere alcuni minuti, poi scolateli e mantecate con il radicchio stufato e il caprino.
Sarà un piacere per i vostri sensi gustare questa prelibatezza! Buon appetito!
Ingredienti triangoli con caprino e radicchio
Per la pasta:
- 400 g di farina 00
- 4 uova
- 1 pizzico di sale
- 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
Per il ripieno:
- 125 gr. di caprino
- 125 gr. di ricotta
- 50 gr. di Grana Padano
- 1 cespo di radicchio rosso allungato
- 2 uova
- 1 scalogno
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- sale q.b.
Per il condimento:
- 1 cespo piccolo di radicchio
- 110 g di caprino
- 1 scalogno
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- q.b di sale
Che delizia i triangoli con caprino e radicchio rosso!
Avete voglia (e tempo) di preparare un buon primo piatto con la pasta fatta in casa? Se avete risposto di sì, i triangoli con caprino e radicchio rosso possono ampiamente soddisfare le vostre aspettative e conquistare ogni ospite, regalando nutrimento e gusto a volontà!
Il ripieno con caprino e radicchio rosso si rivela un abbinamento davvero speciale, sia da un punto di vista culinario che nutrizionale. Andiamo a scoprirne qualcosa in più!
Le tante proprietà del radicchio
Il radicchio, nome scientifico Chicorium Intybus, appartiene alla famiglia delle Composite, gruppo delle cicorie. In commercio troviamo il radicchio rosso con le foglie di color rosso scuro, il radicchio variegato con le foglie verde chiaro striate da venature di rosso, e il radicchio bianco. Quello che viene raccolto nei mesi di ottobre e novembre viene definito “precoce” ed è caratterizzato da un sapore particolarmente dolce. Quello raccolto da dicembre a febbraio è definito invece “tardivo” e ha un retrogusto amarognolo.
Al gruppo del radicchio rosso appartengono i rinomati Rosso di Verona, il Rosso di Treviso ed il Rosso di Chioggia. A questo punto, dovreste anche sapere che portando in tavola i triangoli con caprino e radicchio rosso, regalerete al vostro pasto diverse proprietà benefiche per la nostra salute, proprio grazie a questo ortaggio. Il radicchio è depurativo e, grazie all’alto contenuto di acqua, di fibre e di principi amari, stimola la digestione e il corretto funzionamento dell’intestino.
Ha un basso apporto calorico e si presenta come un alimento molto indicato anche per le diete ed i regimi alimentari controllati. È persino uno degli ortaggi concessi agli intolleranti al nichel, motivo per il quale oggi ho preparato questi deliziosi triangoli ripieni di caprino con tanto piacere.
I triangoli con caprino e radicchio rosso, un piatto di pasta è davvero ottima!
La pasta ripiena, si sa che è sempre buona, ma questo abbinamento mi sembra particolarmente azzeccato. :-) Ho preparato i triangoli con farina, uova, un pizzico di sale e un cucchiaio di olio extravergine d’oliva. Perciò, si tratta di una pasta fatta in casa genuina e sostanziosa, ma che non appesantisce troppo lo stomaco.
Naturalmente, i triangoli con caprino e radicchio rosso sono caratterizzati da un ripieno gustoso, preparato non solo con il formaggio caprino, ma anche con la ricotta e il Grana Padano, conferendo al nostro piatto un buon carico di proteine e di altri validi minerali ottimi per il nostro organismo!
Che il formaggio rappresenti un alimento “storico” nella nostra cultura alimentare lo si sa.
Fresco, sano, genuino perché ricavato dalla fermentazione del latte, esso assurge a nutriente complementare perfetto da secoli presente sulle nostre tavole.
Destinato ad accompagnare primi, secondi ripieni, contorni: il formaggio è assolutamente duttile e versatile. Grattugiato, fuso o a pezzetti che sia, esso conferisce un sapore straordinario a tutti i cibi, sposandosi in maniera eccellente con i migliori piatti della nostra cucina italiana.
Eppure, ai giorni d’oggi, il formaggio incarna l’idea di un prodotto da evitare, quasi pericoloso per la nostra salute. La ragione è, forse giustamente, da ricondurre alla buona quantità di grasso e dal sale ivi contenuti, fatto sta che la sola idea di consumarlo assume le fattezze di vero e proprio peccato di gola. Ma davvero questo atteggiamento quasi fobico è giustificato???
Ogni eccesso fa male … anche in difetto
E’ innegabile che il formaggio contenga grassi ed è dunque altrettanto incontestabile che il consumo di esso vada limitato, ma è giusto, ci si chiede, che venga del tutto evitato?
Il rischio è infatti quello di ottenere un effetto boomerang: una dieta eccessivamente povera di grassi saturi, stando ad alcuni studi condotti di recente, produrrebbe il contrario dell’effetto atteso: la quasi totale assenza di grassi indurrebbe l’organismo ad aumentare la resistenza all’insulina, tanto porterebbe al diabete, essendo minimizzata al massimo la spesa da parte del metabolismo.
Ad avvalorare questa tesi è la presenza della sempre maggiore diffusione dell’obesità anche in luoghi ove il consumo di formaggi o altre potenziali fonti di grassi è ridotto. I veri colpevoli dei principali disagi alimentari vanno semmai ricercati tra gli alimenti complessi, processati dalla nostra industria alimentare, quali grassi idrogenati, sale e zuccheri.
Non è un caso che oggi si stia producendo formaggio senza sale, proprio al fine di inibirne l’assunzione da parte di chi deve condurre una dieta di priva di esso.
Si al consumo di formaggi … se semplici e consentiti
Sui banchi dei nostri supermercati si vede di tutto ormai: ed anche il formaggio non poteva rimanere immune da questa generalizzata e diffusa attitudine mirata a modificare i cibi, proponendone anche di esso tantissime varianti.
Il formaggio da temere non è certo il grana padano, ricco di calcio e povero in grassi, ma, semmai, tutti quei formaggi fusi, o, peggio ancora, arricchiti con ingredienti tra i più differenti ed a volte stranissimi. Allora si rende imperativo tornare al passato e prediligere il consumo dei cari classici formaggi, meglio se poveri in sale.
Ovviamente, il consiglio numero uno è quello di non abusare, perché un consumo eccessivo, come del resto accade per tutti gli alimenti che popolano la nostra dieta, anche quelli più benefici, può arrecare danni al nostro organismo che ha bisogno … di tutto un po’.
Come preparare il ripieno?
Tra i punti di forza di questi triangoli con caprino e radicchio rosso spicca il ripieno. Un ripieno particolare, che riprende solo in parte gli elementi della tradizione italiana. Ad ogni modo il ripieno è molto saporito in quanto realizzato con ricotta, radicchio, formaggio, scalogno e uova. Un vero e proprio ricettacolo di sapori, che regala soddisfazioni a ogni assaggio. A fare la parte del leone è la ricotta, che conferisce anche una certa cremosità. La ricotta è un formaggio fresco abbastanza sottovalutato, in quanto considerata troppo calorica.
In realtà la ricotta apporta solo 170 kcal per 100 grammi, in linea con gli altri prodotti freschi e di gran lunga inferiore ai formaggi stagionati. Ad ogni modo il procedimento per la preparazione del ripieno è molto semplice. E’ sufficiente rosolare lo scalogno, integrando poca acqua per non farlo attaccare. Poi va unito il radicchio a striscioline e va cotto per una decina di minuti. In una terrina a parte, invece, vanno amalgamati la ricotta, il formaggio caprino e il Grana Padano. Infine si integrano il radicchio, lo scalogno e si amalgama il tutto.
Un condimento davvero speciale
Il condimento di questa straordinaria preparazione merita una menzione speciale, poiché svolge un ruolo cruciale nella creazione del piatto. Questo condimento è presente in quantità limitate, mirando a complementare la pasta e il suo delizioso ripieno senza sovrastarli. La scelta di ingredienti per il condimento è stata attentamente ponderata per garantire una perfetta armonia di sapori.
In particolare, il condimento presenta una sinergia di ingredienti che si armonizzano splendidamente. Ecco come viene preparato: si inizia con un soffritto di scalogno, che conferisce un profilo aromatico ricco e sottolineato. Successivamente, il radicchio viene cotto con maestria per circa otto minuti, donando al condimento un tocco amarognolo e aromatico. La vera magia avviene con l’aggiunta del formaggio caprino, che amalgama il tutto in un abbraccio cremoso e indulgente. Un pizzico di sale completa la preparazione, sottolineando i sapori naturali degli ingredienti.
La combinazione di radicchio e scalogno è un’armonia di contrasti perfetta. Il radicchio contribuisce con la sua amarezza intrigante e il suo profumo avvolgente, mentre lo scalogno aggiunge un tocco aromatico dalla sottile delicatezza. Questa sinfonia di sapori si sposa meravigliosamente con la pasta fresca, creando un piatto complesso e soddisfacente che sazia i palati più esigenti.
In definitiva, questo condimento rappresenta un elemento cruciale nell’elevare il piatto a un livello di eccellenza gastronomica. La cura e l’attenzione dedicate alla sua preparazione sono evidenti in ogni morso, rendendo questa pasta fresca una scelta indimenticabile per gli amanti della cucina raffinata.
Le differenze tra Grana Padano e Parmigiano Reggiano
Tra gli ingredienti principali del ripieno spicca il Grana Padano. A tal proposito verrebbe da chiedersi: perché proprio il Grana Padano e non il Parmigiano? Alcuni potrebbero pensare che i due formaggi siano simili, e in effetti hanno molto in comune, come la stagionatura, la sapidità ed un sapore deciso. Eppure presentano differenze che spingono a preferire ora l’uno ora l’altro. Le differenze si risolvono principalmente nei procedimenti e nell’aggiunta di alcuni alimenti a supporto in fase di preparazione. Questo rende il Grana meno secco, un po’ più grasso e oleoso. Per questa ragione potrebbe performare meglio quando lo scopo è quello di amalgamare al meglio gli ingredienti (come in questo caso).
Va detto, poi, che il Grana è mediamente “un po’ meno” stagionato, in genere la stagionatura varia dai 9 ai 20 mesi. La stagionatura del Parmigiano, invece, parte dai 12 mesi e può arrivare a 48. Per quanto concerne le proprietà nutrizionali non si segnalano grandi differenze. Entrambi sono ricchissimi di proteine e competono con le carni trattate. Stesso discorso per il calcio (che fa bene a denti e ossa) e per la vitamina D, che supporta il sistema immunitario. L’apporto calorico, infine, varia in base alla stagionatura e si aggira in media sulle 400 kcal per 100 grammi.
Quali farine utilizzare nei triangoli con caprino e radicchio rosso?
I triangoli con caprino e radicchio sono una pasta fresca con ripieno. Di norma si utilizza la farina doppio zero per la pasta, che è quella che rende meglio in termini di texture. Tuttavia la farina doppio zero è molto raffinata e produce un aumento notevole dell’indice glicemico, senza considerare le elevate concentrazioni di glutine. Proprio per questo il consumo viene precluso ai celiaci, ma nessuno vieta di utilizzare farine gluten-free.
Se desiderate una pasta dal sapore simile all’originale puntate sul mix farina di riso – farina di mais, che è la più utilizzata per i prodotti pro-celiaci. Se invece puntate a una pasta dal sapore rustico, potreste utilizzare la farina di grano saraceno. Infine, se desiderate sapori esotici, potete puntare sulle farine di pseudo-cereali, come quelle di quinoa e di amaranto. Quest’ultimo tipo di farine rendono solo fino a un certo punto, dunque dovrete mettervi di impegno nella fase di impasto.
Perchè abbiamo usato lo scalogno?
La ricetta dei triangoli con caprino e radicchio rosso fa ampio uso dello scalogno. Ritroviamo il bulbo sia nella fase di preparazione del ripieno sia per la preparazione del condimento. Perché abbiamo optato per lo scalogno e non per la classica cipolla? E’ una questione di sapori. Lo scalogno è più delicato, aromatico e meno pungente, dunque si addice a sapori delicati e leggermente aciduli, come quelli del caprino e della ricotta.
Scalogno e cipolla sono comunque molto simili, tanto che sono considerati spesso intercambiabili, soprattutto se lo scopo è quello di preparare un soffritto. Sono simili anche le proprietà nutrizionali. La più grande differenza risiede invece nell’apporto calorico, che nello scalogno è un po’ più alto. Per il resto troviamo la vitamina A (che fa bene alla vista), il potassio, il calcio, il magnesio e altre sostanze nutritive. Alcuni di questi sono anche abbastanza rari, come il selenio e lo zinco, che premiano il sistema immunitario.
Ricette pasta ripiena ne abbiamo? Certo che si!
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