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Salsa al rafano, l’intingolo scandinavo per le carni forti

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

salsa al rafano
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Salsa al rafano, una salsa gradevolmente acida e speziata

Oggi cuciniamo una salsa al rafano davvero particolare, che proviene dalla Scandinavia. Il rafano è uno degli alimenti più popolari a certe latitudini, in quanto sopporta bene il freddo, dunque non stupisce la sua presenza in tante ricette norvegesi, svedesi e danesi.

Cos’ha di speciale questa salsa di rafano? A prima vista ricorda la più famosa e “mediterranea” salsa cren. Con essa ha in comune ovviamente il rafano, ma anche l’aceto. Tuttavia, tra gli ingredienti troviamo anche la panna acida e una vasta gamma di spezie, che puntano a conferire alla salsa un tocco più pungente e aromatico.

Questa salsa al rafano scandinava è perfetta per condire le carni di selvaggina, meglio ancora se vengono cotte alla griglia o preparate sotto forma di arrosto. Si addice in particolare al cervo, all’alce e alla renna, che sono in grado di resistere all’aroma della salsa di rafano senza “scomparire” a livello organolettico.

Ricetta salsa al rafano

Preparazione salsa al rafano

  • Per preparare la salsa di rafano seguite questi passaggi. Grattugiate il rafano finemente, poi versatelo in una ciotola e aggiungete la panna acida.
  • Mescolate il tutto fino a quando il rafano grattugiato non è ben distribuito all’interno della panna acida.
  • Ora incorporate lo zenzero, il pepe rosa e il cumino. Infine, mescolate il tutto fino a creare una amalgama uniforme.
  • Aggiungete un cucchiaino di zucchero e l’aceto bianco (o il limone).
  • Mescolate ancora e coprite la ciotola con la pellicola alimentare.
  • Infine, lasciate riposare in frigorifero per 30 minuti.

Ingredienti salsa al rafano

  • 2 cucchiai di rafano fresco grattugiato
  • 2 cucchiai di panna acida senza lattosio
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1 cucchiaino di aceto bianco o di succo di limone
  • mezzo cucchiaino di bacche di pepe rosa schiacciate
  • 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato o zenzero in polvere
  • mezzo cucchiaino di semi di cumino tostati
  • q. b. di sale e di pepe

Le proprietà del rafano

Vale la pena parlare del rafano, che è il vero protagonista di questa salsa. E’ una radice molto versatile che, se opportunamente grattugiata, può fungere da spezia o da ingrediente per vellutate, minestre, passate etc. Ovviamente può dare vita anche a delle gustose salse, come dimostra questa ricetta.

Il sapore del rafano (o cren) è particolare, in quanto ricorda vagamente la senape. Rispetto a quest’ultima, però, esprime una certa corposità.

Il rafano eccelle anche sul piano nutrizionale, infatti è ricco di vitamine del gruppo B, sali minerali e antiossidanti. Stando alla medicina naturale, è un buon rimedio contro i reumatismi, la bronchite e le affezioni respiratorie in generale. Sembrerebbe capace anche di contrastare le infezioni e le infiammazioni dell’apparato urinario.

Le spezie della salsa al rafano

Le peculiarità di questa salsa di rafano riguardano soprattutto gli ingredienti di supporto, ovvero le spezie. Troviamo infatti lo zenzero, che aggiunge un tocco pungente e il pepe rosa, che conferisce alla salsa una nota acidula e fruttata allo stesso tempo. Troviamo poi il cumino, che ricorda vagamente i semi di finocchio. Per equilibrare la salsa si utilizza anche un po’ di aceto bianco o succo di limone.

Tutte queste spezie fanno bene al nostro organismo se vengono consumate con prudenza. Sono ricche di antiossidanti, sostanze che riducono le probabilità di contrarre il cancro, limitano l’impatto dei radicali liberi e rallentano l’invecchiamento cellulare. In alcuni casi giovano anche al sistema cardiocircolatorio.

Come preparare la panna acida

La lista degli ingredienti di questa salsa al rafano comprende la panna acida, anche nota come creme fraiche. Questo tipo di panna è una preparazione base della pasticceria francese, utilizzata anche nelle ricette salate e con una buona popolarità anche presso le cucine del nord. La panna acida è esattamente ciò che il nome suggerisce: una panna inacidita da un ingrediente di supporto, ovvero lo yogurt bianco.

Il procedimento per farla in casa è semplice, la ricetta della panna acida senza lattosio la trovate qui sul sito, ma vi spiego comunque come fare.

Unite la panna allo yogurt e mescolate energicamente (senza montare), poi fate riposare per un giorno intero a temperatura ambiente, in modo che il composto fermenti un po’. Ora filtrate un po’ di succo di limone e aggiungetelo alla soluzione, poi lasciate riposare in frigo per qualche ora. La panna acida così preparata dura per un paio di giorni se viene ben conservata in frigo.

Salsa al rafano

Come usare la salsa al rafano

La salsa al rafano è una preparazione versatile, che può essere impiegata in una vasta gamma di ricette. La versione che vi ho presentato è un po’ più caratterizzata a livello di sapori, proprio perché è ricca di spezie e valorizzata dalla panna acida.

La salsa al rafano fa bella figura soprattutto con le carni di alce, renna e cervo. Sono carni dal sapore vagamente dolciastro, ma incredibilmente intenso, dunque resistono bene alla carica aromatica della salsa di rafano, che tende a valorizzarle al meglio.

Cucinare queste carni è più semplice di quanto si possa immaginare se vengono ben frollate. In buona parte dei casi, a differenza della nostra selvaggina (e in particolare della selvaggina volatile), non necessitano nemmeno di marinatura.

Rispondiamo alle vostre domande sul rafano?

Che gusto ha il rafano? Il rafano ha un sapore forte, pungente e leggermente piccante. Questo sapore pungente può essere paragonato a quello del wasabi o della senape. Quando viene tagliato o grattugiato, le cellule del rafano si rompono, rilasciando composti chimici volatili che stimolano i recettori nasali, dando quella sensazione di pungente al naso.

Che cos’è il rafano? Il rafano è una pianta la cui radice viene utilizzata come condimento in molte cucine del mondo. È spesso grattugiato e utilizzato fresco in salse o come condimento per carni, in particolare per il roast beef. Può anche essere miscelato con altri ingredienti per creare salse, come la salsa al rafano.

Quanto è piccante il rafano? La piccantezza del rafano può variare a seconda della varietà e della sua freschezza. Tuttavia, è generalmente considerato meno piccante del peperoncino, ma più pungente, con una sensazione di “calore” che si avverte principalmente nelle narici piuttosto che sulla lingua.

Come è fatto il rafano? Il rafano è una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Brassicaceae, la stessa della senape e del cavolo. La parte utilizzata in cucina è la radice carnosa e bianca, che cresce sottoterra. Questa radice viene raccolta, pulita e poi grattugiata o tritata per essere utilizzata come condimento.

Dove si trova il rafano in Italia? In Italia, il rafano è coltivato principalmente nelle regioni settentrionali, come il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia. Tuttavia, grazie alla sua popolarità crescente, è possibile trovarlo in molte zone d’Italia, sia nei mercati locali che nei supermercati.

Che differenza c’è tra rafano e zenzero? Sia il rafano che lo zenzero sono radici utilizzate come condimenti in cucina, ma appartengono a famiglie botaniche diverse e hanno sapori distinti. Mentre il rafano ha un sapore pungente e piccante simile alla senape, lo zenzero ha un sapore speziato, leggermente dolce e piccante. Lo zenzero appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae e viene spesso utilizzato nelle cucine asiatiche, mentre il rafano ha una presenza più marcata nelle cucine europee. La consistenza delle due radici è anche leggermente diversa, con il rafano che tende ad essere più fibroso e lo zenzero più carnoso e succoso.

Spero che queste risposte ti siano state utili e abbiano chiarito eventuali dubbi sul rafano!

FAQ sulla salsa al rafano

Come si usa la crema di rafano?

La crema di rafano, o per meglio dire la salsa, si usa come intingolo e condimento per le carni più forti. E’ perfetta per le carni di selvaggina alla griglia e per gli arrosti. Tuttavia è anche molto versatile, soprattutto quando si intende conferire ai piatti un sapore unico, pungente e acidulo.

Che sapore ha la salsa di rafano?

La salsa di rafano ha un sapore molto complesso che si sposa bene con le carni. Dona un gusto pungente, grazie alla presenza del rafano e dello zenzero, inoltre è aromatica grazie al cumino. E’ anche una salsa un po’ acidula, grazie alla panna acida e all’aceto.

Come si mangia il rafano?

Del rafano si mangiano le foglie e la radice. Le prime possono costituire una buona insalata o un discreto elemento da zuppa, visto il loro sapore simile alla rucola e alla senape. La radice di rafano, invece, può essere grattugiata e usata come spezia, un po’ come accade con lo zenzero.

Ricette di salse ne abbiamo? Certo che si!

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