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I mocktail, dei cocktail analcolici davvero sfiziosi

mocktail

Cosa sono i mocktail?

No, non è un errore di battitura, oggi parliamo dei mocktail, una classe di bevande che si sta diffondendo anche in Italia e sta prendendo il posto dei cocktail propriamente detti. Cosa sono i mocktail? Il termine è una crasi tra mock e cocktail, e potrebbe tradursi come “falso cocktail”. Il “falso” in questo caso non ha un’accezione negativa, ma sta a indicare la totale assenza di alcol. Una definizione superficiale di mocktail è quindi “cocktail analcolico”. In realtà, è molto di più. Ecco alcuni dei principi che regolano questa classe di bevanda.

Fantasia. I mocktail riprendono spesso i cocktail più famosi e li interpretano in una prospettiva zero alcol. Nondimeno, sono preparazioni originali che nascono dalla creatività dei bartender (barman). Il comune denominatore, dunque, è l’esercizio della creatività, ovviamente abbinata alla conoscenza degli alimenti e delle bevande.

Colore. Anche l’occhio vuole la sua parte, soprattutto se c’è da preparare una bevanda da aperitivo. Questo è in realtà un principio importato dal mondo dei cocktail, che ritroviamo anche nei mocktail, delle bevande buone ma anche belle da vedere. D’altronde, non si beve solo per dissetarsi, ma anche per vivere un’esperienza e un momento di spensieratezza.

Equilibrio. Se da un lato i mocktail sono frutto di fantasia e creatività, dall’altro devono essere retti da un marcato senso di equilibrio. Il rischio, se si opera diversamente, è di creare intrugli interessanti ma poco gradevoli. L’equilibrio riguarda ovviamente il gusto, espresso tramite ardite, ma azzeccate combinazioni di ingredienti. Inoltre i mocktail nascono anche come alternativa salutare.

I mocktail che si ispirano ai cocktail

Esistono svariate tipologie di mocktail, anche perché nel mondo anglosassone hanno conquistato la scena da qualche anno, durante il quale si sono sviluppate tendenze ben precise. I mocktail più famosi, tuttavia, sono quelli che reinterpretano in una prospettiva analcolica e salutistica alcuni cocktail famosi. Sicché troviamo il nogroni, versione zero alcol del Negroni che fa ampio uso di bitter e aromi agrumati. Discorso simile per il mojito analcolico, che restituisce le stesse sensazioni di quello classico, ma è realizzato con acqua tonica e lemonsoda. Anche io mi sono cimentata in alcune varianti analcoliche di cocktail famosi. Tra le pagine del sito potete trovare ad esempio lo spritz al melograno. In questo caso il prosecco è sostituito dal succo di melograno, che regala delle note dolciastre e acidule assieme, in grado di fare le veci del vino.

Il risultato è straordinario e delizia tanto il palato quanto gli occhi. Il mocktail si colora infatti di un bel rosso rubino, che fa tanto atmosfera. Ho cambiato decisamente registro, pur rimanendo nel perimetro dei mocktail, con il matcha gin. In questo caso ho utilizzato un gin analcolico, che restituisce il sapore del celebre liquore, ma è completamente zero alcol. La lista degli ingredienti prevede anche il matcha blu, che colora la bevanda di un tiepido ma elegante azzurro. Per il resto abbonda di succo di lime e menta. Molto interessante è anche il lacroix analcolico, che può essere valorizzato anche da frutti esotici come la guava. L’ananas ricopre comunque un ruolo di primo piano, mentre la vodka è in genere sostituita dall’acqua tonica o dalla soda al limone.

I cocktail analcolici che si ispirano agli infusi

Se si progetta un cocktail analcolico è impossibile non prendere ispirazione dagli infusi e dalle tisane. Da qui, il gran numero di mocktail realizzato con erbe aromatiche, in genere riservate alle bevande rilassanti. La menta in questo caso gioca un ruolo importante, vista la sua capacità di insaporire. Tuttavia, lo stesso concetto di mocktail si presta all’utilizzo di piante meno conosciute e in grado di regalare molto come colore e sapore. Un mocktail “stile infuso” che può potenzialmente piacere a tutti è la bevanda alla melissa. Si tratta di un perfetto drink analcolico in quanto sorprende per il colore verde brillante, inoltre è gustoso e rinfrescante. L’ingrediente principale è ovviamente la melissa, di cui vanno utilizzate le foglie, ma non mancano il succo di limone e l’acqua tonica, che allungano il tutto e rendono la bevanda frizzante.

Cocktail alla rosa e al cardamomo

La componente dolce è garantita dal miele, che va preferito allo zucchero in quanto è capace di agire anche sulla texture. Un mocktail particolare è la bevanda all’aronia e alla barbabietola. I sapori non sono necessariamente dolci, ma comunque abbastanza aromatici. Per inciso, l’aronia è una pianta del Nord America che produce delle bacche squisite, per quanto leggermente amare. A riequilibrare il tutto ci pensa comunque la barbabietola, che colora il cocktail di un bel rosso-fucsia.

I mocktail alla frutta

Ovviamente la frutta è una risorsa inestimabile per chi progetta i mocktail. Infatti consente di sostituire la parte alcolica e allo stesso tempo agire sul sapore della bevanda, creando degli abbinamenti interessanti. Il concetto stesso di mocktail si presta all’utilizzo di tutti i tipi di frutta. Tuttavia, vengono preferiti spesso i frutti rossi in virtù del loro colore e del sapore rinfrescante e acidulo. Tra i mocktail alla frutta che vi consiglio c’è sicuramente il mocktail alle fragole e al guava. In questo caso è chiaro l’intento di abbinare un frutto conosciuto a uno esotico, nonché di creare un bel contrasto tra i colori. Se preparato con accortezza, vi ritroverete con una bevanda dall’aspetto sfumato, in cui l’arancione si perde progressivamente nel rosso.

E’ anche facile da preparare perché, guava a parte, richiede ingredienti di facile reperimento, come la soda e la menta. Un mocktail decisamente più esotico è quello all’ananas e lime. D’altronde, la provenienza dei frutti non mente. Sulla carta è rinfrescante e restituisce un gradevole pizzicore. La lista degli ingredienti, infatti, comprende anche lo zenzero e l’immancabile acqua tonica.

I cocktail analcolici più creativi

La progettazione dei mocktail impone un approccio creativo e una certa abilità nel pensare a nuovi abbinamenti. Spesso, però, la creatività si trasforma in vera e propria sperimentazione. A dimostrarlo sono alcuni mocktail all’apparenza strani, ma davvero suggestivi. Nella stragrande maggioranza dei casi fanno ampio uso di spezie, o addirittura propongono alimenti “tecnicamente” salati. Rientra in questa categoria il mocktail zenzero e cannella. Si tratta di una bevanda analcolica dal sapore intenso in quanto lo zenzero aggiunge noti piccanti, mentre la cannella conferisce sentori aromatici; infine i chiodi di garofano rendono più suggestivo il tutto. Come base si utilizza acqua e un po’ di ginger. E’ comunque consigliato completare la bevanda con le fettine di lime, che vanno poste dentro il cocktail e non sul bicchiere, a mo’ di decorazione.

Molto interessante è anche il mote con huesillos e papaya, un mocktail frutto della tradizione cilena. Si tratta di una bevanda a base di un composto di grano, arricchito con pesche secche, zucchero e frutta fresca, in genere papaya. Il sapore è particolare in quanto lascia spazio sia al grano che alla frutta. Estremo, ma molto buono, è infine l’aperitivo con lenticchie e cotechino, da sfoderare magari in occasione del Capodanno. D’altronde, la fonte di ispirazione è palese. Si tratta di un cocktail analcolico e salato a tutti gli effetti, infatti troviamo le lenticchie, il mix per il soffritto (carote, sedano e cipolla), il cotechino, che deve essere precotto, e un latticino. Il sapore è intenso e salato, ma si beve molto facilmente.

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